di Giorgio Gagliardi

giovedì 31 gennaio 2019

L’umanità che salva e la falsa umanità che ci annienta/ About Humanity that Is Safe and False Humanity that is Annihilating itself ... and Us



1) Firenze, incendio in casa: mamma salva i bimbi gettandosi fra le fiamme, gravissima

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la 40enne, resasi conto di quanto avvenuto, sarebbe entrata nella stanza dei figli di 8 e 10 anni per ben due volte, portando via prima uno e poi l’altro figlio a costo della sua stessa vita. Ora ha ustioni su oltre il 90 % del corpo ed è gravissima. I due figli hanno ustioni sul 50% del corpo e sono ricoverati con prognosi riservata.

CRONACA ITALIANA 6 DICEMBRE 2018 21:53 di Antonio Palma
Quando si è accorta che in casa era divampato un devastante rogo che aveva completamente avvolto la stanzetta dei suoi figlioletti, non ha esitato a lanciarsi tra le fiamme per salvarli, rimanendo ustionata in maniera gravissima. È quanto hanno stabilito le indagini dei carabinieri sull’incendio divampato mercoledì sera in un appartamento di una palazzina di due piani in via Santissima Annunziata a Firenzuola, nella città metropolitana di Firenze che ha causato il ferimento della donna e dei suoi figli di 8 e 10 anni. La mamma coraggio, una 40enne di origini albanesi, è stata inizialmente trasportata in codice rosso all’ospedale di Borgo San Lorenzo dove è stata stabilizzata e medicata ma, vista la gravita delle sue ferite, è stata poi trasferita con l’elicottero al centro grandi ustionati di Pisa dove ora è ricoverata in condizioni gravissime e con ustioni su oltre il 90 per cento del corpo.
I due piccoli, i bimbo di 8 anni e la sorella di 10 anni, anche loro in un primo momento trasportati dalle ambulanze del 118 all’ospedale di Borgo San Lorenzo, sono stati trasferiti invece all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove la ragazzina è stata sottoposta anche ad un intervento chirurgico di dermoabrasione. Entrambi hanno ustioni sul 50 per cento del corpo e sono stati ricoverati in prognosi riservata. Secondo i primi rilievi dei carabinieri della Sezione Investigazioni scientifiche di Firenze e dei vigili del fuoco, proprio dalla loro stanzetta si sarebbe originato il rogo devastante che ha ferito loro e la mamma.
Si tratterebbe di un rogo doloso e dalle prime ipotesi ad innescarlo potrebbero essere stati gli stessi bimbi giocando con un accendino col quale avrebbero inavvertitamente dato fuoco ai mobili di casa. La mamma, resasi conto di quanto avvenuto, sarebbe subito accorsa per salvare i figli bloccate dalle fiamme. Per sottrarli al rogo la 40enne sarebbe entrata nella stanza per due volte, portando via prima uno e poi l’altro figlio a costo della sua stessa vita.

Antonio Palma


C’è ancora umanità nelle mamme, esclusi i diversi casi di violenza sui figli, e si è contenti di leggere che fanno di tutto per salvare i propri figli anche in situazioni di estremo pericolo per loro. Grazie per quello che fate e che farete. Sono molte le mamme che fuggono in Nigeria (ad esempio per portare i loro figli in salvo e per non assistere alla loro uccisione che laggiù succede) e fanno estremi sacrifici per salvarli e per dare loro da mangiare quando è possibile. Questi ultimi esempi sono poco citati e non ci sono giorni in cui vengono commemorate o minuti di silenzio per ricordarle. Le nostre istituzioni passano oltre. Eppure secondo le ultime statistiche Boko Haram ha ucciso 27000 civili (Euro News del 17/12), ma sono notizie che si leggono alla fine degli articoli pubblicati e non sono fake news. La triste realtà si perde nella polvere dell’oblio, così come le sue grida di aiuto.

2) Andria: la padrona è ricoverata, i suoi due cani la attendono fuori dall’ospedale da 15 giorni

Una toccante storia di affetto tra due cani e una donna arriva da Andria: gli animali stanno attendendo da 15 giorni che la loro padrona esca dall’ospedale, dove è ricoverata.

CRONACA ITALIANA 16 DICEMBRE 2018 15:35 di Davide Falcioni

Due cani meticci da quindici giorni stazionano davanti all'ospedale Bonomo di Andria, in Puglia, in attesa che la loro proprietaria venga dimessa dal reparto in cui è ricoverata, quello di neurochirurgia. La donna è stata trasportata al nosocomio d'urgenza all'inizio di dicembre e i suoi fedeli cani l'hanno seguita, cercando ripetutamente anche di entrare nelle stanze di degenza, da dove sono stati scacciati da medici e infermieri. Da quel momento i due cani, appostati per giorni all'ingresso dell'ospedale, non si sono mai mossi da lì salvo per qualche ora. Sono stati sovente fotografati dai passanti e gli scatti, pubblicati su Facebook, sono diventati virali, tanto che molti andriesi portano quotidianamente loro cibo e acqua. "Da dieci giorni la loro padrona è ricoverata. Loro stazionano all'ingresso dal giorno del ricovero. La fedeltà, istinto della natura!", scriveva alcuni giorni fa sui social network il primo segnalatore della presenza dei due animali di fronte all'ospedale Bonomo di Andria. E subito è scattata una gara di solidarietà. Una volta diventate virali alcuni hanno riconosciuto i due cani e raccontato la sfortunata storia della padrona, spiegando che i due meticci sono stati ben tenuti e sterilizzati, e che non rappresentavano un pericolo per gli utenti dell'ospedale. In molti si sono adoperati per accudirli, anche se i commercianti raccontavano che i due animali erano soliti tornare a casa, a poche centinaia di metri da lì, per mangiare per poi riprendere posto su quel marciapiede di via Istria per il resto della giornata, in attesa che la proprietaria venga dimessa.


Si legge da tempo che diversi animali, soprattutto i cani, ma non solo, seguono il loro padrone anche sulla tomba (Cane Annibale che per diversi anni fu sulla tomba del suo padrone) o, come segnalato in questo caso che riguarda due bastardine, forse spettano la padrona ricoverata in ospedale. Si vorrebbe dire di imparare anche da questi animali che hanno delle emozioni positive nei riguardi dei loro amici/padroni e che mostrano più umanità di moltissimi umani che ignorano cosa è l’umanità e l’aiuto reciproco. Si legge ancora di quattro cani che sono sulla soglia dell’ospedale ad aspettare il loro padrone: senza creare disservizi vari, aspettano solo il loro padrone. Questa è una lezione per tutti gli umani: gli animali ci superano in umanità. In realtà siamo anche noi animali ma, dicono, più evoluti, anche se non lo dimostriamo. Si legge poi di altri tre casi di cani che aspettano il loro padrone fuori dall’ospedale senza congestionare il traffico, ma solo in attesa, senza nemmeno chiedere alcunché. Bravi, cani, che ci superate di molto. E superate di gran lunga tante persone che chiacchierano a vanvera ed hanno tutto da dire su tutto, spesso non sapendo di cosa stanno parlando.

3) Roma, arrestate tre maestre per maltrattamenti: offese e colpi alla testa ai bambini di un asilo

Avrebbero maltrattato i bambini dai tre ai cinque anni all’interno di un asilo di Ariccia, alle porte di Roma, le tre maestre e la collaboratrice scolastica arrestate questa mattina dai carabinieri di Velletri. Le quattro avrebbero sistematicamente strattonato e offeso i piccoli, spesso colpendoli anche alla testa.

CRONACA ROMA, ROMA ULTIME NOTIZIE 8 GENNAIO 2019 9:25 di Chiara Ammendola

Maestre arrestate per maltrattamenti in asilo ai Castelli Romani - Pubblicato da Alessia Rabbai

Sono tre le maestre arrestate dai carabinieri di Velletri questa mattina con l'accusa di aver maltrattato i bambini di un asilo nel centro di Ariccia, Comune dei Castelli Romani, poco fuori la città. Con loro è stata fermata anche una collaboratrice scolastica. Le quattro che si trovano tutti agli arresti domiciliari sarebbero state individuate grazie alle intercettazioni ambientali e alle riprese video delle telecamere nascoste all'interno dello stesso asilo, delegate dall'autorità giudiziaria: strattoni, insulti, colpi alla testa e umiliazioni quotidiani ai danni di bambini dai tre ai cinque anni.

A inchiodarle immagini e intercettazioni ambientali
L'indagine coordinata dalla procura locale è partita dalle denunce di alcuni genitori dei piccoli, dopo aver notato alcuni lividi sul corpo dei loro bambini e avrebbe fatto emergere un grave quadro indiziario nei confronti delle donne, tutte di età compresa dai 55 ai 65 anni, così come descritto dal giudice per le indagini preliminari che ha firmato l'ordine di custodia cautelare: le quattro sarebbero infatti responsabili di condotte di "sopraffazione sistematica" perpetrate nella loro attività lavorativa su bimbi ospiti dell'asilo.

Forza Italia e Codacons: "Serve videosorveglianza""L'elemento importante che emerge da questa brutta storia di maltrattamenti è il ruolo centrale delle riprese video nell'ambito degli accertamenti eseguiti dai carabinieri, a conferma dell'opportunità e dell'urgenza di introdurre sistemi di videosorveglianza nelle strutture che si occupano dei più indifesi, come asili e altre realtà che ospitano anziani o disabili – ha detto la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria – Con la legge a mia prima firma, che è già stata approvata alla Camera a larghissima maggioranza, vogliamo offrire alle Forze dell'Ordine uno strumento in più per individuare e punire condotte così orribili, puntando al tempo stesso sulla prevenzione e sulla formazione. La richiesta per l'introduzione delle telecamere negli asili e scuole elementari arriva anche dal Codacons per "per controllare l'operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui minori" commenta il presidente Carlo Rienzi, sollecitando l'iter procedurale della proposta di legge.

(Continua su: https://roma.fanpage.it/roma-arrestate-tre-maestre-per-maltrattamenti-offese-e-colpi-alla-testa-ai-bambini-di-un-asilo/

Sono pochissimi i parlamentari che si adoperano in difesa dei bambini piccoli che frequentano gli asili. Attualmente la deputata Annagrazia Calabria, che si ringrazia sentitamente, ha rinnovato le richieste che da decenni si sono proposte (ripeto che decenni fa c’era stato anche un convegno a Losanna (Svizzera), che però sembra aver sortito pochissimo interesse tra i deputati di cui un centinaio si era opposto alla legge per piazzare dei video negli asili.
Inoltre sarebbe essenziale somministrare test annuali alle maestre per monitorarne la performance o per qualsiasi altro motivo che i dirigenti scolastici dovrebbero conoscere ed applicare, ma specie su questo argomento c’è un silenzio insensato. Anche il CODACONS chiede le videocamere negli asili e sembrerebbe che in Lombardia alcuni asili si siano o si stiano attrezzando in quel senso. Da parte degli altri c’è un eloquentissimo silenzio e si continua a far appello alla mancanza di soldi, quando per altri motivi c’è uno sperpero osceno.

4)“Venite dall’Africa a fare gli idioti”. Insulti razzisti sui bimbi: maestra ai domiciliari

La donna, 55 anni, è finita ai domiciliari. Secondo le accuse, minacce e insulti proseguivano da tre anni. “Stai ferma… butti giù tutto. Anche quando mangi fa il ballo dell’Africa… dell’Africa nera” è una delle frasi razziste rivolte ai piccoli alunni, intercettate e finite nell’ordinanza del Gip.

CRONACA ITALIANA 17 DICEMBRE 2018 15:16 di Biagio Chiariello

Violenze fisiche e verbali, umiliazioni e insulti. Tutta una serie di vessazioni che per almeno tre anni sarebbero stati costretti a subire diversi bambini di una scuola materna di Imola. Nel caso dei bimbi di origine straniera, avevano riferimenti dispregiativi a sfondo discriminatorio e razziale verso i luoghi di provenienza. Per questo motivo una maestra di un istituto di infanzia di Imola, di 55 anni, è finita ai domiciliari: è accusata di maltrattamenti aggravati e le lesioni personali continuate commessi dal 2015 al 2018.

La sequenza ininterrotta di vessazioni fisiche e morali fa desumere che l'esercizio di violenza fisica e le aggressioni verbali, anche a sfondo razzista – si legge nell'ordinanza che dispone la custodia ai domiciliari per la donna – costituiscano il nucleo essenziale del metodo deviante" seguito dall'indagata nell'interpretare il proprio ruolo di maestra.

"Perché lei non sta ferma… lei butta giù tutto. Anche quando mangia, fa il ballo dell'Africa... dell'Africa nera! Il ballo del qua qua!", è una delle frasi intercettate e finite nell'ordinanza del Gip. Dalle registrazioni agli atti degli inchiesta, sottolinea il Gip, emergono insulti e minacce, “che quando sono rivolti a bimbi di colore assumono inflessioni particolarmente razziste”, nei loro confronti e in quelli dei genitori. “Dal Marocco, dalla Tunisia, dall'Algeria… Venite qui a fare… delle idiozie!”, una altra delle frasi intercettate. E ancora: “Se i tuoi genitori facevano un po’ di scuola erano molto più intelligenti invece di trattarti così… ti riducono come una larva, che non hai voglia di fare niente! Solo disturbare la quiete pubblica, fortuna che c'è la polizia! Al loro Paese!”

(Continua su: https://www.fanpage.it/venite-dallafrica-a-fare-gli-idioti-insulti-razzisti-sui-bimbi-maestra-ai-domiciliari/

Inutile ripetere le stesse frasi: mi sa che molte istituzioni debbano abbandonare la supremazia del “tutto va ben madama la marchesa” e guardare la realtà che emerge massicciamente dalle mamme di quei bambini che sono violentati e che si preparano alla vita futura nel peggiore dei modi.

5) India, 15 operai bambini intrappolati in una miniera. Corsa contro il tempo per salvarli


Avete letto giusto: sono quindici bambini che in una miniera illegale, cioè non riconosciuta dallo stato come tale, ma che è comunque considerata dalla gente fonte di sopravvivenza, è frequentata anche da bambini per aiutare la loro famiglia a vivere lavorando per estrarre il carbone a una profondità che nemmeno gli adulti considerano possibile per lavorare.

Strano, ma loro lo fanno. Non hanno gli smartphone, perché sono in tanti ad estrarre il carbone per vivere e lo fanno quotidianamente a proprio rischio e pericolo, forse anche perché il loro padre glielo ha imposto. Guardiamo bene i figli attuali europei che non sono a 100 metri di profondità a scavare per portare a casa il carbone o per venderlo, quelli che sono bulli e si scagliano sui più deboli per gioco, perché è di moda e sono solo annoiati. Poverini, vero? Perché non paghiamo loro un biglietto per lo Stato di Meghalaya e li mandiamo giù in quella miniera a tentare di lavorare, si dice tentare perché probabilmente sarebbero solo presi dal terrore e dalla paura di essere là, ma farebbe loro un gran bene per imparare cosa vuol dire lavorare e non giocare a qualsiasi gioco scemo e non costruttivo.

Quelli invece sono laggiù: cinque si sono salvati, ma per gli altri forse non suoneranno neppure le campane a martello, nonostante ci siano sommozzatori che fanno l’impossibile per tirarli fuori da quell’inferno che è proprio tale.

Si presume che oltre a non avere più contatti col mondo esterno, non abbiano nemmeno da mangiare e combattere il freddo che certamente non è a loro favore. Aiutiamoli almeno raccomandandoli a Chi può fermare questa ennesima disgrazia che colpisce i più poveri che cercano di sopravvivere, facciamo leggere ai nostri cari e simpatici figli e nipoti queste righe e ricordiamoli come esempio di voglia di vivere a qualsiasi costo, sfruttando la natura che non è sempre magnanima. E soprattutto non giustifichiamo più le discoteche notturne che riducono anche i minorenni di tutto il mondo ad incapaci di credere nell’umanità e non nell’imbecillità.

Quindici minorenni sono da giorni intrappolati a 106 metri di profondità in una miniera illegale di carbone nello Stato di Meghalaya, nel nordest dell’India.

ASIA 25 DICEMBRE 2018 17:00 di Davide Falcioni

In India è scattata la corsa contro il tempo per trarre in salvo quindici ragazzi, tutti minorenni, intrappolati da quasi due settimane sotto terra dopo che un'inondazione ha colpito il 13 dicembre una miniera illegale di carbone nello Stato di Meghalaya, nel nordest del Paese.

I soccorritori proseguono con le ricerche, ma la situazione è molto complicata, dal momento che la pioggia continua a cadere incessante sulla zona e l'acqua continua a riversarsi nella miniera, a 106 metri di profondità, da un fiume vicino. Tutto ciò rende estremamente pericoloso l'intervento dei sommozzatori. "Le nostre due pompe sono inefficaci. Avremmo bisogno di più potenza per drenare l'acqua", ha dichiarato il responsabile dei soccorritori, aggiungendo che il livello dell'acqua non solo non è sceso, ma al momento è salito dopo le nuove precipitazioni.

Con i 15 giovanissimi, ormai allo stremo delle forze, non è stato possibile stabilire contatti, ma le famiglie sono aggrappate alla speranza che abbiano potuto trovare riparo in una sacca d'aria. Uno di loro è riuscito a mettersi in salvo dall'inondazione e ha riferito che cinque persone erano riuscite a scappare. La situazione dei piccoli minatori indiani ricorda quella dei giovanissimi giocatori di calcio intrappolati in una grotta in Thailandia nei mesi scorsi. Un tribunale indiano aveva vietato le miniere di carbone in questa zona nel 2014, dopo le denunce degli ecologisti per un "grave inquinamento dell'acqua". Nonostante il divieto, però, le estrazioni di carbone continuano indisturbate senza nessuna tutela per i lavoratori, che come in questo caso sono sovente minorenni provenienti da famiglie molto povere della zona.

Davide Falcioni

(Continua su: https://www.fanpage.it/india-15-operai-bambini-intrappolati-in-una-miniera-corsa-contro-il-tempo-per-salvarli/

Purtroppo la povertà e un lavoro illegale, ma che è l’unico che si può fare, fanno vittime di continuo, vittime che sono citate ma anche spesso taciute. Così vanno avanti molte leggi: ci sono, ma non sono rispettate e le conseguenze le pagano coloro che fanno quei lavori pericolosi, ma gli stati stessi poi fanno scomparire le notizie frequenti e avanti tutta.

6) L’Unicef chiede soldi per lo tsunami L’Italia risponde: «Li hanno i Renzi» (La Verità)

L'ente lancia una sottoscrizione in Asia ma i donatori non hanno ancora dimenticato la vicenda delle ville dei parenti dell'ex leader Pd comprate con i loro soldi: «Denunciateli oppure non vedrete più un centesimo».C'è chi sceglie la rima: «Cercate quattrini? Citofonare Conticini». C'è chi si affida...


7) Roma, arrestate tre maestre per maltrattamenti: offese e colpi alla testa ai bambini di un asilo ad Ariccia (Roma)

Avrebbero maltrattato i bambini dai tre ai cinque anni all’interno di un asilo di Ariccia, alle porte di Roma, le tre maestre e la collaboratrice scolastica arrestate questa mattina dai carabinieri di Velletri. Le quattro avrebbero sistematicamente strattonato e offeso i piccoli, spesso colpendoli anche alla testa.

CRONACA ROMAROMAULTIME NOTIZIE 8 GENNAIO 2019 9:25 di Chiara Ammendola

Maestre arrestate per maltrattamenti in asilo ai Castelli Romani - Pubblicato da Alessia Rabbai
  
Sono tre le maestre arrestate dai carabinieri di Velletri questa mattina con l'accusa di aver maltrattato i bambini di un asilo nel centro di Ariccia, Comune dei Castelli Romani, poco fuori la città. Con loro è stata fermata anche una collaboratrice scolastica. Le quattro che si trovano tutti agli arresti domiciliari sarebbero state individuate grazie alle intercettazioni ambientali e alle riprese video delle telecamere nascoste all'interno dello stesso asilo, delegate dall'autorità giudiziaria: strattoni, insulti, colpi alla testa e umiliazioni quotidiani ai danni di bambini dai tre ai cinque anni.

A inchiodarle immagini e intercettazioni ambientali

L'indagine coordinata dalla procura locale è partita dalle denunce di alcuni genitori dei piccoli, dopo aver notato alcuni lividi sul corpo dei loro bambini e avrebbe fatto emergere un grave quadro indiziario nei confronti delle donne, tutte di età compresa dai 55 ai 65 anni, così come descritto dal giudice per le indagini preliminari che ha firmato l'ordine di custodia cautelare: le quattro sarebbero infatti responsabili di condotte di "sopraffazione sistematica" perpetrate nella loro attività lavorativa su bimbi ospiti dell'asilo.

Forza Italia e Codacons: "Serve videosorveglianza"

"L'elemento importante che emerge da questa brutta storia di maltrattamenti è il ruolo centrale delle riprese video nell'ambito degli accertamenti eseguiti dai carabinieri, a conferma dell'opportunità e dell'urgenza di introdurre sistemi di videosorveglianza nelle strutture che si occupano dei più indifesi, come asili e altre realtà che ospitano anziani o disabili – ha detto la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria – Con la legge a mia prima firma, che è già stata approvata alla Camera a larghissima maggioranza, vogliamo offrire alle Forze dell'Ordine uno strumento in più per individuare e punire condotte così orribili, puntando al tempo stesso sulla prevenzione e sulla formazione. La richiesta per l'introduzione delle telecamere negli asili e scuole elementari arriva anche dal Codacons per "per controllare l'operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui minori" commenta il presidente Carlo Rienzi, sollecitando l'iter procedurale della proposta di legge.


Sembra che in Italia, sebbene siano intervenuti parecchi parlamentari in difesa dei bambini e sia stata fatta una legge ad hoc che è stata più volte pubblicizzata a suon di tromba o trombone, ma che non è applicata, i minori vittime di questo tipo di situazioni continuino ad esserci. Le nuove vittime di violenza sono sotto gli occhi di tutti, che però pensano ad altre cose più piacevoli per loro, ma non per le vittime.

Ricordiamo una volta per tutte, che i ricordi sono fatti sprofondare nel subconscio, ma lì restano per sempre e possono riemergere sotto altre forme disturbanti come i ricordi stessi.

Forse bisogna tenere qualche corso ai politici per far presente che sono decenni che stiamo creando soggetti a rischio in nome della nostra dabbenaggine che ci porta a pensare che tutto passa; invece, guarda caso, tutto resta.

Non ci si lamenti poi di soggetti particolari che manifestano violenze di ogni tipo senza prendersi la briga di andare verificare la loro anamnesi, a consultare se andavano all’asilo nido (dico nido, non asilo), dove le maestre sono state denunciate per violenze varie. Certo che si sottace ai casi che sono scivolati via per intervento di qualcuno.

Allora mettiamo questi videoregistratori e poi (altra importante manovra) è prevedere il riscontro psicologico annuale sugli insegnanti, tramite test e colloqui, per poter cogliere così le prime manifestazioni e porvi rimedio.

Senza queste due importanti misure, si lascia alle madri, sollecite, il controllo della salute fisica e psicologica dei loro figli che frequentano gli asili nido, compito sgradito ma necessario per il bene dei loro figli, in modo che i nostri governanti possano continuare a insultarsi a vicenda con la Francia e l’UE.

8) Ancora violenze a Capodanno in tutta Europa, ma giornali e televisioni ce lo nascondono

(da Basta Bugie n. 594 del 09/01/2019 tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)

Bande di giovani islamici agiscono indisturbati mentre molestano ragazze occidentali e aggrediscono le forze dell'ordine al solito grido (indovinate quale)

di Lorenza Formicola

Ancora una volta l'anno nuovo, per l'Europa, non è iniziato nel migliore dei modi. L'ennesima epidemia di molestie e aggressioni ai danni di forze dell'ordine e donne, oltre che attentati senza troppa eco, hanno inaugurato il 2019.

In Svezia sono stati registrati numerosi incidenti in lungo e il largo il Paese. L'anno è iniziato esattamente come era finito: diciassette auto incendiate a Göteborg, un appartamento andato in fiamme, aggressioni alle forze di polizia e persino alle ambulanze. In diversi posti di Stoccolma i poliziotti si sono beccati anche dei razzi, e alle 4 e 30 del 1° gennaio un uomo è stato accoltellato a Haninge. La cronaca ha lesinato i commenti senza dare troppe spiegazioni del perché di aggressioni alle autorità.

Intanto, dalla Svezia ci spostiamo in Olanda dove - qui sono stati più precisi - polizia e pompieri sono stati aggrediti al grido di "Allahu Akbar", e almeno due persone sono morte per gli scontri. Nel vicino Belgio sono stati appiccati diversi incendi, tra cui a un albero di Natale, nel sobborgo di Molenbeek, popolato da immigrati, che ha visto anche disordini e il saccheggio di una farmacia locale. Anche qui i pompieri che sono arrivati sulla scena sono stati bersagliati da fuochi d'artificio.

La Francia, che è diventata famosa come la Svezia, per i roghi delle auto nel periodo di Capodanno, ha visto almeno 99 macchine incendiate nella zona di Seine-Saint-Denis, appena fuori Parigi, popolata da immigrati, e in tutto sono stati registrati 31 arresti. Altri roghi di auto si sono verificati in diverse altre città francesi, tra cui gli Yvelines, dove sono state distrutte 41 auto a causa di incendi.

L'incidente più grave del nuovo anno è avvenuto, però, a Manchester, dove un uomo è entrato nella stazione ferroviaria di Manchester Victoria e ha pugnalato tre persone, tra cui un ufficiale di polizia, al classico grido di "Allah è il più grande!". La polizia ci ha messo poco per classificare l'incidente come "terrorismo", anche se poi l'attentatore è detenuto "ai sensi della legge sulla salute mentale".

CAPODANNO CON IL BOTTO

Dalla Gran Bretagna ci spostiamo in Germania, il Paese europeo che più di ogni altro sta attraversando il più importante scossone politico degli ultimi dieci anni, preda di politiche immigrazioniste deleterie. L'anno si era concluso con il discorso della cancelliera Merkel. Parlando alla nazione l'architetto della crisi migratoria d'Europa ha chiesto maggiore cooperazione "transfrontaliera" per meglio affrontare il 2019 e le sue sfide principali: terrorismo - quale? - e riscaldamento globale. Ma le vere emergenze si sono imposte sulle chiacchiere in una Germania che non riesce a dimenticare, per esempio, i fatti di Colonia che di anno in anno, in qualche modo, vengono riproposti alle donne tedesche. Se l'anno scorso, infatti, le gabbie costruite nelle varie piazze dove avrebbero dovuto nascondersi in caso di aggressioni di immigrati furono un flop, lo stesso è successo quest'anno.

La Germania è stata difatti recentemente scossa da una nuova puntata della stagione di violenze ad opera di immigrati. Teatro dell'accaduto, una cittadina della Baviera. Pochi giorni fa, un "branco di ragazzi palesemente ubriachi" ha "brutalmente aggredito e malmenato" alcune passanti nel centro di Amberg. I media tedeschi raccontano così l'accaduto e aggiungono che le vittime dell'assalto, circa una "dozzina", hanno "lesioni significative". Subito dopo l'aggressione, la polizia bavarese si è messa sulle tracce dei responsabili. Descritti come "individui di origini arabe", in quattro sono stati arrestati, tutti tra i 17 e i 19 anni e tutti richiedenti asilo. Le violenze di Amberg hanno indotto il ministro dell'Interno federale, l'esponente Csu Horst Seehofer, a proporre una "stretta" nei confronti degli stranieri con un disegno di legge che acceleri le espulsioni.

I DISASTRI DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA

Nonostante la "tolleranza zero" promessa dal ministro federale ai danni degli immigrati, diversi sindaci hanno iniziato ad attaccare duramente l'esecutivo di Berlino, responsabile di avere compreso con troppo ritardo i pericoli connessi all'immigrazione incontrollata. Proprio il primo cittadino di Amberg, teatro delle recenti violenze, si è rivelato uno dei più feroci critici della gestione dei flussi migratori attuata finora da Seehofer e dalla Merkel. Prima delle gravi aggressioni, a Bottrop un uomo si era lanciato con la sua auto contro pedoni, ma se la polizia ha liquidato in breve la cosa come un gesto xenofobo, lo stesso non è stato possibile dirsi dell'aggressione ai pompieri di Barmbek, ad Amburgo, dove in un bar shisha c'era stato un accoltellamento. I vigili del fuoco si sono chiusi a chiave nel veicolo e hanno chiamato la polizia, che è arrivata armata di fucili e mitragliatrici insieme a un'ambulanza che ha portato la vittima in un vicino ospedale.

La fotografia di questo inizio di 2019 in Europa racconta di un fallimento plateale del multiculturalismo, ha denunciato in queste ore, Aaron Cohen, l'esperto di sicurezza nazionale e antiterrorismo a Fox News. "Quello con cui abbiamo a che fare è l'epitome di una politica d'immigrazione fallita", ha detto Aaron Cohen. "Non so in quale altro modo mettere lo stato delle cose altro rispetto al fatto di lasciare un milione di immigrati non conformi nel tuo paese e concedere loro la cittadinanza, pur se così diametralmente opposti al modo in cui vivi, ai valori in cui credi... Stiamo assistendo inermi a simpatizzanti terroristi che crescono e allargano i loro tentacoli in tutta Europa", ha concluso Cohen.


Ecco quello che i media fanno scomparire alla svelta, altro che fake! E Cohen ha ragioni da vendere circa il “fallimento plateale del multiculturalismo”, ma la sparizione della notizia è simbolo dell’intento di “passata la festa gabbato lo santo”. Volta pagine troppo rischiose e che pagheremo, come sempre, anzi pagheranno coloro che sono ridicolizzati quando pubblicano quello che succede.

9) Roma, indagata maestra per maltrattamenti: sculacciate e schiaffi a bimbi di un asilo alla Magliana

Una maestra dell’asilo ‘Pescaglia’ alla Magliana, Roma, è indagata per maltrattamenti nei confronti di bambini dai tre ai cinque anni. Le videocamere e le registrazioni audio hanno mostrato schiaffi, sculacciate e insulti compiuti quotidianamente nei confronti dei piccoli alunni.

CRONACA ROMAMAGLIANAULTIME NOTIZIE 10 GENNAIO 2019 15:38 di Alessia Rabbai

Schiaffi, sculacciate, vessazioni fisiche e psicologiche nell'asilo ‘Pescaglia' alla Magliana, Roma. Una maestra è indagata perché ritenuta responsabile di aver maltrattato bambini dai tre ai cinque anni. Si tratta dell'ennesimo caso di violenza tra le mura scolastiche, ad esserne vittime sono i piccoli alunni, colpiti, strattonati e insultati da chi dovrebbe invece prendersene cura, come gli insegnanti. Questa mattina i carabinieri della Stazione Roma – Villa Bonelli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio, emessa dal Tribunale di Roma nei confronti di un insegnante del per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravato nei confronti dei minori a loro affidati. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Elisabetta Pierazzi, al termine di una complessa attività d’indagine diretta dal pool della Procura della Repubblica coordinato da Maria Monteleone.

Le indagini

Le indagini sono partite dalle segnalazioni di alcuni genitori che hanno notato comportamenti strani nei loro bambini e, insospettiti, si sono rivolti ai carabinieri. I militari hanno scoperto le ripetute violenze grazie alle telecamere nascoste nell’aula della sezione ‘Tempo Pieno', dove si svolgono le attività scolastiche. Dalle immagini e dalle registrazioni ambientali è emerso che la maestra maltrattava abitualmente i minori con vessazioni, insulti e percosse. Le indagini hanno permesso di constatare diversi episodi di violenza che l’insegnante compiva, quotidianamente, nei confronti dei piccoli allievi: sculacciate, schiaffi, urla per rimproverare i bambini e di punizioni mortificanti.

Cassino, maltrattamenti in un asilo

Nella mattina di oggi la polizia ha sospeso dall'insegnamento due maestre, di 54 e 63 anni, con l'accusa di maltrattamenti continuati nei confronti di alunni dai tre ai cinque anni. Le maestre trascinavano via di peso i bambini e li colpivano con schiaffi al volto e alla nuca. Oltre alle violenze fisiche, li umiliavano con pesanti insulti: "Ti faccio sputare io per terra, animale", rimproveravano i bimbi e poi li prendevano a schiaffi e li trascinavano via di peso. E ancora: "Ti faccio cadere tutti i denti. Se fai cadere l'acqua è meglio che ti scavi la fossa".

Alessia Rabbai


10) Bari, violenze e umiliazioni sui bambini autistici: arrestate quattro educatrici

Quattro educatrici del centro di riabilitazione “Istituto Sant’Agostino” di Noicattaro sono state arrestate per aver commesso maltrattamenti su bambini affetti da gravi forme di autismo, e quindi indifesi e impossibilitati anche a raccontare quello che subivano.

CRONACA ITALIANA 12 GENNAIO 2019 10:04 di Davide Falcioni

Bari, violenze e umiliazioni sui bambini: le terribili immagini - Pubblicato da Cronaca

Ancora episodi di violenza sui bambini, con l'aggravante che le giovani vittime erano anche autistiche. È accaduto a Triggiano, in provincia di Bari, dove i carabinieri – dando seguito a un'ordinanza del Gip del Tribunale di Bari – hanno arrestato G.M. (42 anni), L.R. (29 anni), S.R. (42 anni) e L.L. (28 anni), tutte residenti in provincia e tutte educatrici presso il centro di riabilitazione “Istituto Sant’Agostino” di Noicattaro, istituto privato convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Le donne, che si occupano di percorsi educativi e riabilitativi per bambini affetti da autismo e altre disabilità mentali, sono ritenute responsabili di aver maltrattato i minori disabili a loro affidati.

Le indagini, svolte dalla Stazione Carabinieri di Noicattaro e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, sono iniziate nel mese di ottobre dello scorso anno, quando una dipendente del centro aveva raccontato ai militari locali di aver assistito a pratiche violente e vessatorie da parte di quattro educatrici ai danni dei minori con problemi di autismo. La lavoratrice aveva fornito informazioni precise e dettagliate, spiegando che quei maltrattamenti in realtà erano iniziati addirittura due anni prima.

In seguito alla denuncia i carabinieri della Stazione di Noicattaro avevano avviato degli approfondimenti avvalendosi anche di telecamere nascoste che hanno permesso di verificare circa 100 episodi di abusi attuati dalle educatrici. In particolare sono emerse violenze fisiche, umiliazioni e minacce ai danni di 9 minori, di età compresa tra i 7 e i 15 anni, tutti affetti da gravi forme di autismo e di conseguenza impossibilitati a comunicare le violenze subite.

Alla fine delle indagini, la Procura della Repubblica di Bari, avvalendosi anche di una consulenza tecnica da parte di uno psichiatra, ritenendo sussistenti le pratiche vessatorie e violente compiute dalle quattro educatrici sui minori ha richiesto ed ottenuto dal GIP gli arresti domiciliari che sono state prontamente eseguiti dai carabinieri.


Sembra impossibile, ma è vero che in una settimana siano stati pubblicati articoli su 5 arresti per maltrattamenti ai soliti bambini tra i tre ed i cinque anni. Da notare che le percosse, le parolacce e i traumi psicologici e fisici subiti dai bambini sono cominciati molto prima e solo dopo l’intervento delle videocamere dei carabinieri sono stati notificati al Provveditore per la denuncia.

Ma con chi abbiamo a che fare nell’esercizio di attività pubbliche ed importanti come la prima scuola cui i bambini accedono: l’asilo? Si leggono le sentenze in America e in Italia per casi analoghi e non c’è paragone. In Italia si parla di mesi o anni di trasferimento in altri istituti, mentre in America sono decine di anni e sospensione di attività in quel settore oltre alla pensione decurtata.

È mai possibile che i delitti commessi in Italia debbano essere coperti da silenzio, come nel caso della foto che compare in chi truffa le persone anziane su tutti i video e queste devono essere tutelate? Lo spieghino i magistrati il perché di questo trattamento di favore riservato alle criminali italiane, che sui media non possono essere menzionate per nome, ma solo tramite le iniziali. Non sono criminali anche queste? E perché vanno tutelate in questo modo?

C’è stata una parlamentare che menziono e ringrazio sempre molto, Annagrazia Calabria, che ha ribadito l’importanza di mettere fine a questo sconcio tremendo per i bambini potenziali futuri disabili o violenti.

La procedura è quella già ribadita decine di volte: VIDEOCAMERE e TEST PSICOLOGICI di controllo all’inizio del rapporto e da ripetersi regolarmente nel tempo.

SE la persona risulta positiva ai TEST, questa non deve avere contatti coi bambini.

Poi, mi sembra di capire che questi soggetti che picchiano (MENANO) non leggano i giornali: in una sola settimana sono stati pubblicati ben cinque casi. Non pensano di smettere anche nell’eventualità di incappare in qualche mamma o papà attenti ai propri figli e che possano notare gli esiti di percosse o cambiamenti di umore, o il fatto di non voler più andare in quell’asilo senza giustificazione o non dormire più e quant’altro, senza che i bambini sappiano spiegarne i motivi?

Parlamentari, svegliamoci! Non lasciamo che sia solo qualche persona singola a parlare. I bambini, qualora non ve ne rendiate conto, sono il nostro futuro e, se questo futuro è anche deviato, non si pensi che il tempo possa guarire tutto. I ricordi restano sempre nel subconscio e riemergono in maniera inaspettata. Si spera sempre che queste situazioni non si ripetano più, ma è poco probabile. È essenziale perdere meno tempo in chiacchiere inutili e pensare al nostro futuro.

11) "Devi piangere, ti svito la testa": bimbi maltrattati all'asilo, sospese due maestre

Le indagini sono scattate grazie alle denunce di alcune mamme dei piccoli. Le indagini degli uomini della Squadra Mobile si sono servite anche di intercettazioni audio e video attraverso telecamere nascoste piazzate nell’istituto. I bimbi trascinati via con la forza, strattonati e colpiti con libri in testa.

CRONACA ITALIANA 18 GENNAIO 2019 10:31 di Antonio Palma

"Devi piangere, ti svito la testa": bimbi maltrattati all'asilo, sospese due maestre

Pubblicato da Cronaca 00:34 / 02:28

Strattonamenti, minacce e urla continue oltre a libri in testa per punire i piccoli dell'asilo che erano a loro affidati. Queste le pesanti accuse nei confronti di due maestre di scuola d'infanzia destinatarie di una misura interdittiva di sospensione dall'attività lavorativa disposta dall'autorità giudiziaria dopo una inchiesta per maltrattamenti in classe condotta dalla polizia di Isernia e coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Si tratta di due donne 49 e 58 anni, insegnanti in una scuola dell'infanzia della città molisana di Venafro. Le indagini a loro carico sono state svolte dagli uomini della Squadra Mobile e si sono servite anche di intercettazioni audio e video attraverso telecamere nascoste piazzate nell'istituto.

Proprio dai filmanti registrati sarebbe emerso un quadro di maltrattamenti continui ai danni dei piccoli alunni. Dai video diffusi dalla polizia si vedono le insegnanti che impongono ai piccoli la legge del taglione e cioè di punire i compagni con gli stessi gesti che in precedenza questi avrebbero usato contro di loro, come ad esempio tirare i capelli, mentre loro tengono ferme le vittime. Secondo gli inquirenti il fatto di esortare i bambini a farsi giustizia da soli e a porre in essere comportamenti violenti nei confronti dei compagni creava un clima di paura in classe. Diversi anche i casi di bimbi trascinati via con la forza e colpiti a schiaffi. Gli investigatori hanno rilevato "una situazione allarmante", ha detto il Questore di Isernia, Roberto Pellicone, a margine della conferenza stampa congiunta, con il procuratore Carlo Fucci, il Sostituto Carmela Adricciola e il dirigente della Squadra Mobile, Luigi Vissicchio

Le indagini sono partire a seguito della denuncia di alcune madri che avevano notato comportamenti strani dei figli."Giovani madri si sono rivolte alla Polizia a novembre, poiché' i loro figli di 2 e 3 anni tornando a casa avevano comportamenti anomali e lamentavano atti di violenza a scuola" hanno spiegato gli inquirenti. Da qui l'indagine e le telecamere piazzate in classe per le intercettazioni video ambientali che oggi hanno portato i magistrati a firmare la misura nei confronti delle due delle insegnanti. Le immagini, mostrate in Questura, hanno rivelato "ben 150 episodi di violenza ripetuti. Sono rimaste attive per 20 giorni per verificare che fossero episodi di maltrattamento reiterati" hanno concluso gli inquirenti.

Antonio Palma

(Continua su: https://www.fanpage.it/ti-svito-la-testa-devi-piangere-bimbi-maltrattati-allasilo-a-isernia-sospese-2-maestre/

Schifo, schifo, schifo! Mandiamo a casa chi non è in grado di farlo e probabilmente non l’ha mai fatto. Se una maestra ha dei problemi suoi o ha l’ormai famoso burn-out, va aiutata, supportata, senza lasciare che le altre maestre chiudano gli occhi o diano una mano a picchiare i poveri innocenti che non sempre riferiscono ai genitori le botte che prendono.

Stiamo giocando male, molto male, per il futuro, che poi si ritorcerà contro chi ha chiuso occhi ed orecchie per far passare il tempo ed i fatti criminali estremi che non sono poi giudicati come si dovrebbe. Abbiamo un esempio pratico negli USA, dove tali delitti sono presi molto sul serio e puniti come si deve.


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