di Giorgio Gagliardi

mercoledì 2 settembre 2015

Migranti e bambini senza genitori, aspettate ancora: si sta discutendo su di voi, c’è tempo./Migrants and Children without Parents, Continue Waiting: Discussions Are Taking Place about You; There’s Time!



1) Adozioni Congo,“rapiti” 22 bimbi adottati dall’Italia? Ma la CAI (Commissione Adozioni Internazionali) smentisce.

22 bambini destinati a coppie italiane sarebbero stati prelevati con la forza dall'orfanotrofio da tre uomini con accento francese. Ma la Commissione per le Adozioni Internazionali smentisce tutto.

Però dal 28 maggio 2014 i genitori adottivi, dopo le pratiche necessarie assolte nei due paesi, aspettano ancora che quei 150 bambini vengano rilasciati, come era stato stabilito. I bambini intanto, come sempre, aspettano che i signori politici o istituzioni si decidano a mantenere gli accordi che ad oggi non hanno trovato consenso. Bambini, state tranquilli: loro non hanno fretta e le vostre condizioni e speranze sono solo vostre e deivostri genitori adottivi in regola con le megaburocrazie; non con gli umori di istituzioni che presiedono lo sblocco. N ci si preoccupi, la notizia sparirà dai media molto presto ed i genitori adottanti aspetteranno ancora.

La situazione non è ancora risolta, anche se promessa si legge anche su:
Sblocco adozioni Congo - Ai.Bi. Amici dei Bambini http://www.aibi.it/ita/adozioni-rdc-bond-sottosegretario-usa-ecco-i-risultati-dei-miei-incontri-con-le-autorita-di-kinsahsa/ 13 ago 2015 - Archivio : Sblocco adozioni Congo. Adozioni Rdc. Bond (sottosegretario Usa): “Ecco i risultati dei miei incontri con le autorità di Kinshasa”(…) (tutti i diritti riservati all’autore e alla testata).

Italianotizie20 Gennaio 2015, di Biagio Chiariello (http://www.fanpage.it/ - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata) Aggiornamento – La smentita delCai: "Con riferimento alle notizie riportate da alcuni media riguardanti le procedure adottive in Repubblica Democratica del Congo, la Commissione per le Adozioni Internazionali precisa che si tratta di notizie false e calunniose strumentalmente fatte veicolare nel non mascherato tentativo di pregiudicare il positivo esito delle procedure pendenti in RDC e nel deprecabile intento di allarmare i genitori adottivi in attesa dei propri figli dal Congo.

La Commissione conta sulla responsabilità degli enti operanti in RDC, che hanno già manifestato la loro posizione di appoggio all’operato della CAI nei comunicati di novembre 2014, affinché siano isolate inaccettabili e ingiustificate posizioni di pregiudizio degli interessi dei minori adottati dalle famiglie italiane. La Commissione conferma gli ottimi rapporti con le autorità della RDC nel perseguire la tutela dei diritti dei bambini e, certa della piena consapevolezza e responsabilità dei genitori adottivi, conferma il massimo impegno e la massima fiducia nel positivo esito delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo". Quella foto della bimba congolese impegnata a fare le treccine al ministro delle Riforme Maria Elena Boschi era il simbolo della la fine di una brutta storia. Una storia fatta di fame e povertà per quei piccoli, e di ansia e sgomento per i genitori pronti ad accoglierli.

La storia però non ha ancora un lieto fine e, anzi, ora si tinge di giallo. Perché secondo quanto riportato oggi dal Fatto Quotidiano, che riprende il giornale congolese "Le Potentiel", la sera dello scorso 29 dicembre 22 bimbi già destinati a coppie italiane sarebbero stati prelevati con la forza dall'orfanotrofio di Kinshasa, Maison Familiare Ange Gabrielle. Dopo aver assicurato di essere stati inviati dalla Commissione adozioni internazionali dell'Italia “tre uomini con accento francese” hanno caricato i piccoli in lacrime. "Con indosso un pigiama, i bimbi avrebbero opposto resistenza ai loro accompagnatori, avrebbero lanciato urla per opporsi al trasferimento e sono stati caricati su un veicolo dagli intermediari dei loro genitori adottivi". Dalle prime, frammentarie informazioni – si legge sul Fatto Quotidiano – sembra che i tre uomini abbiano giustificato il "prelievo" dei bimbi con lo spostamento in un altro orfanotrofio, ma non c'è nulla di ufficiale. "Secondo le testimonianze raccolte – scrive il quotidiano di Kinshasa, che cita come fonte un attivista dei diritti umani – ad agire sarebbero stati 3 congolesi, collaboratori della fondazione Rafael (agenzia italiana)".Una vicenda che dovrebbe portare ad aprire una indagine da parte del ministero congolese del Genere, della Famiglia e del Bambino. Anche la Farnesina starebbe cercando di capire cosa sia successo: L'episodio rischia di aggravare ulteriormente i rapporti tra Congo e Italia, sul versante delle adozioni internazionali. Da quando, nel 2013, il Congo ha sospeso le adozioni, circa 150 famiglie italiane che hanno adottato un bambino congolese attendono una risposta dalla CAIsullo stato delle trattative per sbloccare la situazione; lacentralina della Commissione presieduta dall'ex magistrato Silvia Della Monica risponde rimandando a un altro numero. (Continua su: http://www.fanpage.it/congo-rapiti-22-bimbi-adottati-dall-italia-portati-via-in-pigiama/ http://www.fanpage.it/) e su un ultimo comunicato dell’ADI c’è ancora confusione e diffidenza di una veloce risoluzione anche se L’ADI afferma che “La Commissione, assicurando ancora una volta che ha provveduto, sta provvedendo e provvederà ad ogni attività utile e necessaria al perseguimento della soluzione positiva della vicenda congolese, rinnova l'appello, nell’esclusivo interesse dei minori,al senso di responsabilità di tutti, e fa affidamento sulla capacità genitoriale delle famiglie e sulla competenza e professionalità degli enti.”

- ADOZIONI IN RDC – Comunicato (06/08/2015) LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE COPPIE E GLI ENTI AUTORIZZATI SI DISSOCIANO DALL’INIZIATIVA SVOLTASI IERI ALLA CAMERA: INGIUSTIFICATO E PERICOLOSO CLAMORE MEDIATICO, CHE NON GIOVA AI MINORI (da Commissione per le Adozioni Internazionali Italiane - http://www.commissioneadozioni.it/it/notizie/2015/adozioni-in-rdc-.aspx  (Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

2) L'Unicef lancia l'allarme: in Yemen è ormai emergenza infanzia –  La notizia (da Fanpage.it - inTopic.it (http://www.lettera43.it/attualit/l39unicef-lancia-l39allarme-in-yemen--ormai-emergenza-infanzia---la-notizia_43675183627.htm - tutti i diritti riservati alle testate ed agli autori).

19 Agosto 2015

Sanaa - In Yemen, il paese più povero del mondo arabo, ogni giorno una media di otto bambini viene uccisa o gravemente ferita a causa del conflitto che oppone ferocemente i ribelli sciiti huthi appoggiati dall'Iran alle forze filogovernative. Queste il drammatico quadro disegnato da un recente studio dell’Unicef. I dati del rapporto 'Yemen: Childhood Under Threat', 'L'infanzia minacciata dello Yemen', rivelano che dall’inizio a marzo dell’escalation della guerra civile almeno 398 bambini sono stati uccisi e 605 feriti. Il numero di bambini reclutati o impiegati a vario titolo nel conflitto è più che raddoppiato passando da 156 nel 2014 a 377 nel 2015 mentre 15,2 milioni di persone non hanno accesso all'assistenza sanitaria di base, con 900 strutture sanitarie chiuse dal 26 marzo. In questo scenario desolante dove oltre 1,3 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, già entro la fine dell'anno 1,8 milioni di bambini rischiano di soffrire forme più o meno acute di malnutrizione mentre circa 3.600 scuole hanno chiuso i battenti, spingendo sulla strada oltre 1,8 milioni di bambini. Il rapporto dell'Unicef sottolinea che il conflitto è devastante per la vita dei bambini ma avrà conseguenze potenzialmente ancora più gravi per il loro futuro. Anche per questo negli ultimi sei mesi, l'Unicef ha offerto sostegno psicologico a oltre 150mila bambini, costretti ad affrontare gli orrori del conflitto. Eppure, nonostante le esigenze sempre più pressanti, l impegno dell'Unicef rimane gravemente sottofinanziato, con solo il 16% dei fondi raccolti su un totale stimato di quasi 183 milioni di dollari.

E il numero di bambini missing aumenta,affidati a barconi,a gruppi che disperatamente corrono verso la dorsale balcanica e fanno quello che possono,ma se un bambino non regge l’andatura degli adulti,si fa male,non sempre arriva il volontario per dargli aiuto anche solo da bere e qualcosa da mangiare e coprirsi dal freddo e dalla pioggia,resta lì e fine del suo peregrinare. Chi lo piangerà????????

3) Nigeria, nuova strage di Boko Haram Oltre 150 morti - 20/08/2015

Il massacro sarebbe avvenuto il 13 agosto scorso, ma la notizia è stata diffusa solo in seguito al racconto dei sopravvissuti. Alcune persone sarebbero morte annegate mentre tentavano di scappare dalle violenze. (Continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-nuova-strage-di-boko-haram-oltre-150-morti/ - Fanpage.it (Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)

Ennesima strage degli estremisti islamici di Boko Haram in Nigeria. Almeno 150 persone sarebbero morte, uccise dagli estremisti o annegate in un fiume a nordest della Nigeria mentre tentavano di scappare dalle violenze. La strage sarebbe avvenuta qualche giorno fa, il 13 agosto scorso, ma la notizia è stata diffusa solo in seguito al racconto di alcuni testimoni che sono riusciti a mettersi in contatto con le autorità dopo che i terroristi avevano distrutto ogni mezzo di comunicazione. Testimoni secondo i quali il massacro sarebbe avvenuto nel remoto villaggio di Kukuwa-Gari, nello stato nord-orientale di Yobe. Gli integralisti islamici di Boko Haram avrebbero attaccato il villaggio a bordo di moto e di un'auto e avrebbero costretto gli abitanti a scappare via. A quel punto i terroristi avrebbero aperto il fuoco e molte persone sarebbero morte cadendo nel fiume nel tentativo di fuggire ai colpi.Le offensive dell’esercito nigeriano contro Boko Haram – I testimoni hanno riferito che i corpi di diverse persone sono stati recuperati a diversi chilometri di distanza dal villaggio attaccato. Il bilancio del massacro finora non è stato confermato dalle autorità locali che hanno parlato di circa 50 vittime. L’assalto nel villaggio di Kukuwa-Gari sarebbe solo l’ultimo di una serie che ha falcidiato centinaia di persone nelle ultime settimane. Se la notizia di quest’ultimo massacro raccontato dai sopravvissuti venisse confermata si tratterebbe del più sanguinoso attacco portato da Boko Haram dopo l'insediamento, il 29 maggio scorso, del presidente Muhammadu Buhari, musulmano del Nord che ha fatto della lotta agli islamisti la priorità assoluta del suo mandato. Negli ultimi mesi l'esercito nigeriano ha compiuto diverse offensive per distruggere i campi di Boko Haram, liberando centinaia di persone prese in ostaggio dagli estremisti. (Continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-nuova-strage-di-boko-haram-oltre-150-morti/http://www.fanpage.it/ - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

È del 29/08/2015 la notizia che Boko Haram avrebbe rilasciato 123 bambini, ma in che stato li ha rilasciati? Di cosa avranno senz’altro bisogno per reinserirsi nel loro mondo di prima? Troveranno genitori, parenti pronti ad occuparsi di loro?

4) UNICEF: 400 bambini sono morti da un conflitto in Yemen (http://lainfo.es/it/2015/08/19/unicef-400-bambini-sono-morti-da-un-conflitto-in-yemen/ - Tutti i diritti riservati all’autore ed alla fonte)

n.19 agosto, 2015 Il mondo

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF, per il suo acronimo in inglese) ha rivelato che almeno 400 bambini sono morti e 600 sono rimaste ferite in Yemen dal coalizione Arabia Saudita guidata lanciato un’offensiva contro il paese alla fine di marzo .Un recente rapporto ha rilevato che circa otto bambini muoiono o vengono mutilate ogni giorno. Esso prevede inoltre che 1,8 milioni soffrono di malnutrizione piccolo fine dell’anno. Da parte sua, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha annunciato che il numero delle vittime civili del conflitto armato in questo paese è aumentato.

Dal momento che l’escalation dei combattimenti sono registrati almeno 4271 morti e 950 civili feriti.”Questo conflitto è una tragedia per i bambini in particolare (…) vengono uccisi dalle bombe o missili, e chi sopravvive deve affrontare una minaccia crescente da malattie e malnutrizione”, ha detto il rappresentante dell’Unicef ​​in Yemen, Julien Harneis citato per Hispan TV.Lunedi ‘, il inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Ismail Ould Cheikh ha annunciato che è stato raggiunto un accordo sulla uscita del conflitto interno nello Yemen, attraverso il quale il cessate il fuoco è stato stabilito, e il ritiro dei ribelli e gruppi Armati di città conquistate.

IN CONTESTO

Le Nazioni Unite stimano che dal conflitto armato ci sono più di 100.000 sfollati, mentre più di 10 milioni di yemeniti che soffrono la carenza di cibo. Dal mese di marzo, l’Arabia Saudita guida una coalizione che ha lanciato un’offensiva che è andata aumentando costantemente contro viciles in Yemen. L’ultimo di questi attacchi si è verificato Domenica quando l’alleanza guidata da Riad ha causato la morte di 12 membri della stessa famiglia nella provincia di Al-Jawf di. Gli esperti dicono che l’obiettivo dell’intervento militare nello Yemen è quello di difendere gli interessi di Arabia Saudita e gli Stati Uniti nella regione e avere il controllo Mandeb traversata dello stretto di circa quattro milioni di barili di petrolio al giorno, e il Golfo Aden, un passaggio strategico tra Europa e Asia e l’Oceano Pacifico.

Ogni commento è sempre un grido di rabbia verso gli assassini della guerra in Iran: l’Unicef, laconicamente, perché non si sa più cosa urlare, commenta con una statistica da capogiro otto bambini al giorno assassinati o mutilati. Cerchiamo bene di capire cosa vogliono dire queste vite spezzate inutilmente per scopi di terrorismo e di conquiste terroristiche che aumentano irrimediabilmente l’esercito dei missing, giovani menti che sono cancellate dalla terra e dal numero di umani che potrebbero aiutare l’umanità… ma non c’è spazio per loro, carne da macello della mattanza crudele e perversa.

5a) Migranti, accordo Francia-Gb per Calais. E la Macedonia chiude la frontiera con la Grecia

- Macedonia, migranti rompono il blocco: ​la polizia lancia granate

Migranti, Onu Tremila arrivi al giorno in Serbia, emergenza (...) (http://www.fanpage.it/migranti-onu-tremila-arrivi-al-giorno-in-serbia-emergenza-umanitaria/)

Migranti, Onu: “Tremila arrivi al giorno in Serbia, emergenza umanitaria”. Secondo le stime delle Nazioni Unite almeno 3mila migranti al giorno stanno raggiungendo la Serbia dalla Macedonia: alle loro porte l'Europa, ma prima c'è da attraversare la barriera di filo spinato dell'Ungheria. (Continua su: http://www.fanpage.it/migranti-onu-tremila-arrivi-al-giorno-in-serbia-emergenza-umanitaria/ - http://www.fanpage.it/).

Si possono consultare anche i siti sottocitati per una visione generale del grave problema sociale:

- Macedonia, migranti rompono il blocco: ​la polizia lancia granate assordanti. Migliaia di migranti bloccati al confine tra Grecia e Macedonia hanno oltrepassato i blocchi della polizia e sono entrati nel Paese balcanico. (Continua su http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/macedonia_migranti_bloccati_polizia_granate/notizie/1527258.shtml).


Oltre 23 mila persone arrivate in 2 settimane nel Paese balcanico. Arrivati nella notte altri 70 bus di migranti. Naufragio a Lesbos (ANSA www.ansa.it/.../macedonia-lacrimogeni-contro-migranti_5e741b59-61a6-45e7-93cc-2f97c35b3bdb.html)

Centri di raccolta, docce e wifi. Belgrado si apre ai profughi 25/08/2015. Un altro passo importante lungo la rotta balcanica l'hanno fatto. Un altro paese è stato attraversato da sud a nord nel lungo ... ha finalmente fatto marcia indietro permettendogli di arrivare in Serbia, ... E loro arrivano a migliaia: le autorità di Belgrado hanno contato 23 mila rifugiati nelle ultime due settimane. (ilmanifesto.info/centri-di-raccolta-docce-e-wifi-belgrado-si-apre-ai-profughi/)

- MIGRANTI: ARRIVATA AD AUGUSTA NAVE CON 320 PERSONE, A BORDO IL CORPO DI UN 14ENNE SOMALO – (Continua su: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Migranti-arrivata-ad-Augusta-nave-con-320-persone-a-bordo-il-corpo-di-un-14enne-morto-6a5c340b-50b8-431d-a15c-deb53b36a387.html) A bordo anche un ragazzo immigrato di quattordici anni, somalo, morto nella notte per un attacco cardiaco. Testimoni: ripetutamente e brutalmente picchiato in Libia. Il ragazzo era stato trasferito a bordo della Dignity I, la nave di ricerca e soccorso di Msf, domenica 23 agosto dopo essere stato portato in salvo dalla marina militare italiana con altre 302 persone. Secondo quanto racconta la ong, il minore di origine somala viaggiava da solo e quando è arrivato a bordo era in condizioni critiche con difficoltà di movimento. Era evidente per il team medico che presentava malattie croniche. Le persone che viaggiavano con lui hanno riferito che era stato ripetutamente e brutalmente picchiato in Libia, tre settimane prima. Da quel momento la sua salute era peggiorata e senza nessun tipo di cure, è stato costretto a continuare ad un pesante lavoro fisico, spesso senza cibo e acqua. Trasferito nella clinica di bordo della Dignity, in un primo momento ha risposto bene ai farmaci e alle cure mediche del team sanitario di Msf, tanto che le sue condizioni sono migliorate notevolmente nelle prime 24 ore. Mentre la nave stava facendo rotta verso l'Italia, è però deceduto all'improvviso per arresto cardiaco. – Continua su at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Migranti-arrivata-ad-Augusta-nave-con-320-persone-a-bordo-il-corpo-di-un-14enne-morto-6a5c340b-50b8-431d-a15c-deb53b36a387.html.

Ungheria usa lacrimogeni contro migranti - Europa - ANSA.it

www.ansa.it › Mondo › Europa3 ore fa 26 08 2015 - La polizia ungherese è intervenuta lanciando lacrimogeni contro un gruppo di 200 rifugiati che volevano parlare con un giornalista della Tv ...
Londra e Parigi hanno trovato un accordo per cooperare sulla gestione dei migranti a Calais. Intanto la Macedonia ha deciso di bloccare l’ingresso dei migranti al confine con la Grecia e ha dichiarato lo stato di emergenza. MONDOULTIME NOTIZIE 21 AGOSTO 2015 http://www.fanpage.it/ 08:28 di Susanna Picone
I ministri dell'Interno di Francia e Gran Bretagna, Bernard Cazeneuve e Theresa May, hanno firmato un accordo in risposta all'emergenza migranti a Calais. L’accordo raggiunto tra i due Paesi prevede mezzi supplementari per la sorveglianza dell'Eurotunnel e per il trattamento delle domande d'asilo e misure di lotta al traffico di esseri umani. Il potenziamento della sorveglianza verrà realizzato con “nuove squadre di perquisizioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7” per individuare chi tenta di attraversare clandestinamente e con la creazione di un centro comune di comando e controllo. Allo stesso tempo verrà intensificata “l’osservazione del fenomeno migratorio” per individuare i soggetti più a rischio sfruttamento da parte dei trafficanti, in particolare donne e bambini, per cui si cercheranno alloggi sicuri e forme di tutela specifiche. Un altro dei punti dell’accordo siglato da Londra e Parigi prevede che il governo britannico destinerà 10 milioni di euro su due anni per contribuire alla gestione dei migranti a Calais. Una parte di questi soldi, secondo indiscrezioni del Daily Telegraph, verrà utilizzata per finanziare voli di sola andata per rimpatriare tutti coloro che non hanno le carte in regola per chiedere asilo. Londra fornirà inoltre interpreti, traduttori e mediatori culturali e porterà avanti un piano informativo a Calais dedicato agli irregolari “per aggiustare ogni errata interpretazione dello stile di vita nel Regno Unito”.

- I migranti uccisi lungo una ferrovia in Macedonia

14 persone agfhane e somale sono morte mentre percorrevano una delle vie più frequentate dagli immigrati per entrare in Europa (Continua su http://www.ilpost.it/2015/04/24/migranti-uccisi-ferrovia-macedonia-rotte-terra/).

5b) Caos in Macedonia per l'afflusso dei migranti dalla Grecia

Intanto, nel giorno in cui Papa Francesco ha invocato per i migranti una risposta basata sull’accoglienza, la Macedonia ha dichiarato lo stato d'emergenza sul confine meridionale con la Grecia, lasciando almeno 1.500 migranti bloccati su una terra di nessuno davanti a Gevgelija, dove migliaia di migranti sperano di prendere un treno per la Serbia. La Macedonia, aprendo al coinvolgimento dell'esercito per affrontare il flusso crescente, ha annunciato che “a causa della pressione crescente sul confine meridionale”, c’è bisogno di un “controllo maggiore e più efficiente nella regione dove sono stati registrati in maniera massiccia ingressi clandestini dalla parte greca”. Il portavoce del ministro dell'Interno ha detto che il governo si aspetta “che il coinvolgimento dell'esercito porterà due effetti desiderati, aumenterà la sicurezza tra i nostri cittadini in queste due regioni e permetterà un approccio più completo verso le persone che vogliano chiedere asilo”. Il portavoce ha sottolineato che “i varchi ufficiali al confine non sono chiusi” ma il coinvolgimento dell'esercito punta a impedire il passaggio lungo rotte illegali alle migliaia di persone che ogni giorno attraversano la frontiera nel loro viaggio verso nord. (Continua su: http://www.fanpage.it/migranti-accordo-francia-gb-per-calais-e-la-macedonia-chiude-la-frontiera-con-la-grecia/ http://www.fanpage.it/).

Certe volte si accede a internet con una certa paura di trovare notizie sempre più allarmanti, e nel campo emigranti/criminali del traffico di bambini e adulti è proprio così. Ad esempio l’episodio ormai dimenticato che in Macedonia in aprile un treno ha investito una cinquantina di migranti e ne sono morti una ventina è ormai nel dimenticatoio, perché gli emigranti, bambini e adulti, anche se i bambini sono in maggior numero, sono ormai sostituiti dalla notizia di altri assassini in mare o in terra di questi disperati e, siccome le notizie sono ormai settimanali o giornaliere e i morti sono ormai nell’ordine delle decine e delle centinaia, mentre più difficilmente sono sotto la decina, ci si fa poco caso dopo le quotidiane imprecazioni ed arrabbiature contro quei vigliacchi di mercanti d’uomo e di mercanti di morte. Si seguono le statistiche che tutte le grandi organizzazioni serie ci sfornano e le cifre ormai superano di gran lunga i tre zeri (Immigrazione, Oim: "Oltre 2.000 morti nel Mediterraneo nel 2015 ...; 4 ago 2015 ... Nello stesso periodo del 2014 ci furono 1607 migranti morti assassinati dal traffico umano ormai pluriorganizzato. 

6) Bambini - Notizie 19 Agosto 2015 Vengono organizzati pullman per portarli in Serbia, presa d'assalto la stazione a Gevgelija ... Maxi operazione di recupero immigrati al largo e fin sotto le coste libiche. ... Sei scafisti arrestati a Palermo, donne e bambini chiusi sotto coperta e. ... Canale di Sicilia, migliaia di migranti alla deriva su decine di barconi. (notizie.italia24live.it/search.html?q=bambini&page=).

Se vogliamo soffermiamoci pure nel leggere dove finiscono sulle carrette le donne e i bambini: giù nelle stive dove ci sono i motori, così sfoltiranno il gruppo dei trasportati:morti per soffocamento, inalazione di monossido di carbonio, difficoltà a respirare aria che è scarico di motori e soprattutto chiusi dall’esterno in modo da non poter uscire. Se non lo fanno, botte ed altre torture su tutti, bambini compresi, e poi via verso i porti collaudati e non. Chi arriva, arriva, in che maniera arriva agli scafisti non importa e poco importa anche l’’UE e la dimostrazione è il numero di cadaveri chiusi nelle stive, carrette che scaricano in mare 100/200 morti anche due volte al giorno. E le soluzioni a questo scempio quando si troveranno? Quanti morti ci vorranno ancora? Tanto la gente si è abituata, meno i soccorritori che tirano in salvo chi possono: li sogneranno in eterno specie se sono bambini. I politici dell’UE e dell’ONU sono sempre sul “partiam” e non partono mai?

Anzi nazioni che respingono gli emigranti si sono già citate ,qualche rimbrotto, ma i migranti continuano a forzare coi bambini i muri di ferro spinato e le angheria di molta polizia che li tallona per rimandarli indietro, inclusi i bambini tra le braccia dei loro genitori oppure in corsa per i campi coi loro genitori finché possono e finché reggono. Grazie sempre a quei volontari spontanei che soccorrono coloro che non ce la fanno più! Grazie sempre e che Dio vi protegga!

7) Migranti, Onu: “Tremila arrivi al giorno in Serbia, emergenza umanitaria”

Secondo le stime delle Nazioni Unite almeno 3mila migranti al giorno stanno raggiungendo la Serbia dalla Macedonia: alle loro porte l'Europa, ma prima c'è da attraversare la barriera di filo spinato dell'Ungheria. MONDOULTIME NOTIZIE 25 AGOSTO 2015     14:42 di Davide Falcioni http://www.fanpage.it/ (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

Oltre 2mila migranti in sole 24 ore sono transitate attraverso il confine serbo per proseguire il loro viaggio in Europa. Non solo a Lampedusa, non solo sull'Isola greca di Kos, ma anche i Balcani devono fronteggiare l'emergenza, un autentico fiume in piena che ha visto in un solo giorno l'arrivo di 2.093 persone, con un trend segnalato in crescita dell’Alto commissariato per i rifugiati, l’Unhcr, che si aspetta per i prossimi giorni non meno di 3mila arrivi al giorno. I dati delle autorità frontaliere serbe parlano di oltre 23mila migranti transitati nelle ultime due settimane, 90mila dall'inizio del 2015. Tra venerdì e sabato scorsi 10mila persone sono passate attraverso la Serbia, nella regione meridionale di Presevo, un'area a maggioranza albanese e musulmana. Tra loro intere famiglie, ma anche molte donne sole o con i figli, pronte a percorrere a piedi sotto il sole centinaia di chilometri pur di sperare in una nuova vita, lontana dalle barbarie di guerre, schiavitù, persecuzioni, povertà.

La situazione in Serbia si fa di giorno in giorno più difficile: solo la scorsa notte sono arrivati nella capitale Belgrado 70 autobus carichi di migranti, per lo più provenienti da Siria, Afghanistan, Iraq, ma anche da altri paesi africani e asiatici. Si tratta di un flusso continuo che sta mandano in tilt il sistema di accoglienza del governo, che non è ancora membro dell'Unione Europea ed ha a disposizione fondi limitati, ma comunque sembra fronteggiare bene l'emergenza umanitaria, memore probabilmente del passato recente che ha visto decine di migliaia di cittadini serbi emigrare, anche in Italia, per salvarsi dalla guerra in ex Jugoslavia. Naturalmente l'obiettivo dei migranti non è quello di rimanere in Serbia: la stragrande maggioranza intende proseguire il proprio viaggio verso Germania, Austria, Svezia, Francia. Impresa non facile, però, vista la necessità di transitare dall'Ungheria e superare il muro metallico, circondato da filo spinato, fatto costruire dal governo di destra guidato da Orban: i lavori di costruzione della bariera, lunga 175 chilometri, termineranno nelle prossime settimane. Da quel momento per migliaia di persone raggiungere l'agognata Europa sarà un'impresa ancor più complicata. (Continua su: http://www.fanpage.it/migranti-onu-tremila-arrivi-al-giorno-in-serbia-emergenza-umanitaria/ - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

L’afflusso di profughi via mare e terra sta invadendo le vie principali verso il nord Europa in Ungheria che, a quanto riferito, comincia anche ad usare i lacrimogeni contro gli emigranti,non facendosi scrupoli per donne e bambini. Chi è nel posto dove non dovrebbe essere ne subisce le conseguenze; ormai siamo alla vigilia di una guerra tra emigranti e polizia locale: muri, filo spinato, tutto quanto serve per respingere quella che ora è proprio una valanga umana, anche se questa confusione potrebbe essere fomentata da istituzioni che mandano proprio via gli altri abitanti (ricordiamo Stalin e la deportazione in terre inospitali come la Siberia di alcuni decenni fa).
Proviamo a pensare ad un bambino che può camminare, che deve percorrere queste strade come il padre adulto o altri adulti se arriva senza genitori: che tipo di aiuto può avere se sta male? Ricordiamoci che anche lui ha percorso inumanamente migliaia di chilometri, guardiamo i suoi occhi: non sorridono quasi mai, se disegna, disegna le scene tragiche che ha visto e che ha depositato nella sua memoria, altro che psicologi: la fame, la sete, il dormiveglia dove capita, l’accoglienza di disperati volontari che non sanno più come proteggere quei migranti e vanno in crisi psicologica e fisica anche loro e le conseguenze si riproporranno anche per loro tra diversi anni con incubi, ansia e paure ingiustificati.

E il tragico è il tutto che coglie i politici impreparati e che non fanno quello che dovrebbero istituzionalizzare per inquadrare il fenomeno senza danneggiare né gli abitanti, né gli emigranti che sono in cerca di una terra dove vivere con la loro famiglia o dove arrivano i bambini senza genitori allo sbando completo. Ormai siamo arrivati ad un non ritorno, una terra bruciata dove aldilà non sappiamo più cosa troviamo. Cerchiamo di portare amore ai nostri fratelli umani che fuggono indistintamente senza sapere dove arrivare se non in qualche nazione che tra un po’ sarà stata riempita anche quella: Olanda, Svezia, Germania. Ringraziamo ancora i volontari che aiutano questa fiumana di gente come possono, anche se qualche criminale potrebbe nascondersi anche tra loro, senza però screditare i volontari perché i criminali ci sono da tutte le parti e sono quelli che fomentano la gente alla confusione e a scontri che finiranno sempre nel sangue per ambo le parti.

Non è perché si vedono scene strappalacrime, come dicono certi giornalisti che giustificano tutto. I video amatoriali e non, fatti in laboratorio, mostrano i padri o madri con in braccio bambini che urlano contro uomini delle varie polizie locali sono veritieri e molti volontari tacciono o denunciano, tacciono per poter continuare ad assistere senza essere mandati via, denunciano quando possono questi maltrattamenti che si aggiungono alle violenze fisiche e psicologiche di far fare viaggi chilometrici in vista di un mondo migliore da quello da cui fuggono.

Quello che succede non ha più nulla di umano, ma va contro ogni giustificazione: è vero, quegli emigranti affollano i valichi di frontiera, le rive semideserte, cercano di salire sui treni e poi sono messi in vagoni speciali chiusi da cui non si può uscire… peggio di così cosa deve succedere? Riapriamo i forni crematori? Che dove c’è l’Isis che funziona ci sono già anche bambini bruciati vivi, sotterrati vivi, decapitati? Perché assistiamo a queste scene, notizie da orrore e lasciamo solo che molti volontari si scannino ad aiutare in ogni nazione quelli che possono, magari poi rimettendoci la pelle? La politica mondiale non dà segni di vita e sono in molti che lo dicono, e il tutto continua da anni. A tutto questo si aggiungono le stragi chimiche con iprite o altre sostanze neurotossiche (sarin e altro) e di bambini con la bava alla bocca se ne sono visti tanti e non preparati per sceneggiate, anche se qualche infiltrazione da spettacolo ci può essere.

Mi domando: se succedesse nei nostri paesi e sulla pelle dei nostri bambini, resteremmo impalati, rabbiosi, impotenti a salvare i figli, nipoti,stretti in un abbraccio di salvataggio quasi inutile talvolta? Questi politici cosa aspettano a implementare soluzioni, mentre microsoluzioni le trovano la gente comune, che accoglie questa gente nelle loro case, dà loro cibo e acqua, senza pensarci su due volte o venti come stanno facendo le istituzioni. Rispettiamo quelle istituzioni che si danno da fare nel senso vero della parola e condanniamo la crudeltà di coloro che su questo traffico ci guadagnano, direttamente o indirettamente. Vergogna schifosa per un mondo che è diventato peggio dei mostri preistorici!

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