di Giorgio Gagliardi

sabato 12 settembre 2015

Migliaia di migranti scuotono gli Stati europei e le loro frontiere/Thousands of Migrants Shake the European States and their Borders



Ormai non c’è più ritegno: gli scafisti sono anche minorenni reclutati all’ultimo momento per il pagamento del viaggio. Perciò l’esperienza di navigazione è zero, ma questo non conta per i trafficanti degli umani via mare (anche perché i criminali trafficanti hanno tentato altre vie come Turchia, e ora Grecia e Ungheria). Ma questi sono solo una parte dei migranti mondiali: altri li conosciamo molto poco, ma esistono eccome.

Tutti si accorgono ora di intervenire e l’unica proposta concreta l’ha lanciata il Papa dicendo di accogliere una famiglia per ogni parrocchia; le altre istituzioni cincischiavano, mentre i volontari rischiavano di tutto, anche la tratta umana (Ungheria). Amnesty International ha denunciato la peggiore crisi di profughi (...) 15 giu 2015 - Quella in corso è la peggiore crisi di profughi dalla seconda guerra mondiale. A denunciare la situazione è Amnesty International, in un rapporto pubblicato in vista della giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, secondo il quale l’emergenza riguarda un milione di profughi tra Siria, sudest asiatico, Africa subsahariana e mar Mediterraneo.(...) http://www.internazionale.it/notizie/2015/06/15/profughi-rapporto-amnesty

E  gli annegati aumentano di giorno in giorno: l’ultimo naufragio è di 70 persone, con qualche recupero.. NO! Ce ne è un altro di 20 persone più recente ancora.

La scena impressionante e che ci fa vergognare è quella di Aylan bambino di 3 anni morto annegato assieme alla mamma e a un fratello, sospinto su una spiaggia e recuperato da un soldato turco. Grazie di aver compiuto l’ultimo gesto che si può fare: seppellirlo con la mamma e un fratello; è restato solo il padre a compiere quell’ultimo gesto di umanità.

Nell’UE grideranno alla vergogna, ma non si muovono ancora: un’ennesima riunione e di fatto pochissimo, mentre gli annegati in mare, in terra e sull’asfalto aumentano. Vergogna, UE:  i migranti aspettano da anni ormai qualcosa di decoroso e  di umano.

Budapest, gas contro i migranti. «Respingeremo chi non è rifugiato» http://www.corriere.it/esteri/15_settembre_01/caos-budapest-stop-circolazione-treni-migliaia-migranti-arrivo-de8ce400-5082-11e5-ad2e-795b691a3a45.shtml I migranti arrivati in Ungheria sono passati dalla rotta dei Balcani, attraverso la Turchia, il Mar Egeo e la Grecia, la Macedonia e la Serbia, riuscendo a entrare nel paese nonostante una barriera di 175 chilometri costruita nel mese di agosto lungo il confine meridionale. (…)

«Essere umani in Austria»: migliaia in piazza a Vienna. E anche la polizia sfila per i rifugiati (http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_agosto_31/essere-umani-austria-migliaia-piazza-vienna-anche-polizia-sfila-rifugiati-178d3618-501c-11e5-8a95-dfd606371653.shtml)

Berlino: «Non ci sono corresponsabilità»

Non è tardata ad arrivare la replica di Berlino. Durante una conferenza stampa congiunta insieme al premier spagnolo Mariano Rajoy, Angela Merkel ha spiegato di non vedere «corresponsabilità» nella situazione che si sta verificando in Ungheria, dove migliaia di migranti chiedono di andare in Germania. La cancelliera ha sottolineato che le regole di Dublino in Europa valgono ancora, anche se la Germania ha annunciato che di fatto rinuncerà a mandare indietro i siriani in arrivo nel Paese. Merkel ha poi sottolineato che, per gestire l’emergenza, «abbiamo bisogno che i centri di registrazione per i migranti in Grecia e Italia vengano velocemente realizzati».

12 mila islandesi vogliono accogliere i siriani

Intanto arrivano anche notizie dalla lontana Islanda. Dopo che il governo di Reykjavik si era limitato ad offrire ospitalità a massimo 50 profughi siriani, oltre 12.000 islandesi si sono impegnati su Facebook ad accogliere altrettanti disperati in fuga da Damasco, martoriata da oltre 4 anni di guerra civile (…). (http://www.corriere.it/esteri/15_settembre_01/migranti-12000-cittadini-islandesi-si-offrono-ospitare-rifugiati-siriani-62628650-50aa-11e5-ad2e-795b691a3a45.shtml - settembre 2015 - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

 

L’Ungheria insegna, assieme agli altri stati, un comportamento messo in atto da sempre: il pennarello che marchia i migranti è presente  oltre che disumanizzante; essi sono segnati  come bestie al macello: doppia vergogna per chi ha dato quell’ordine.

Ma è ben peggio la denuncia con video che la polizia ungherese ha usato spray urticanti contro donne e bambini: nel video i bambini hanno gli occhi rossi e piangono (…). (Migranti, polizia ungherese usa spray urticanti contro donne e bambini ... Spray urticanti contro donne e bambini alla frontiera tra Ungheria e Serbia. È la denuncia del New York Times, che documenta tutto attraverso un video. L'episodio è accaduto nella notte del 30 agosto quando un gruppo di profughi siriani è stato respinto dagli agenti di Budapest mentre supplicava l'ingresso in Ungheria. (…) (http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/migranti_ungheria_polizia_usa_spray_urticanti_donne_bambini/notizie/1548472.shtml).

Le scene che ormai si vedono sono quello che sono: gente quasi catatonica che cammina per camminare senza badare ad altro se non a quello; chi resta per strada resta lì, chi scende nella stiva è destinato al macello previsto. Non si sa più cosa dire, mentre le riunioni degli stati dell’UE, ma anche da altre parti del mondo, non riescono a controllare questo fenomeno gigantesco, come fece Belgrado (un tempo ha fermato i mussulmani, ma ora lascia passare quello che può). I volontari ci sono sempre e anche la gente comune aiuta con quello che può chi passa  senza un bagaglio di prima necessità e questo riaccende la speranza il molti, anche se la generazione dei bambini sta creando un vuoto immenso nel futuro dell’umanità: i bambini che crescono in occidente avranno ben presto a che fare coi bambini appartenenti ai migranti, cresciuti a colpi di pallottole, torture, quadri di uccisione nei loro occhi che ormai sono spenti alla gioia, anche se ci auguriamo che possano ristrutturarsi una volta arrivati dove vogliono e soprattutto dove li accettano come esseri umani, fratelli che necessitano di tutto.

Negli ultimi giorni Germania ed Austria hanno aperto ai migranti le loro frontiere e queste due nazioni stanno assorbendo migliaia di persone, mentre la gente comune per strada aiuta quelli che possono.

Grazie, Austria e Germania, della vostra umanità. Speriamo anche in altre nazioni che usavano spray lacrimogeni contro donne e bambini (Ungheria) o manganellate (Kos,Grecia). Sono ancora molte le nazioni europee che accettano malvolentieri questi richiedenti asilo per loro ed i loro figli: ricordiamoci di quando i nostri antenati italiani si spostavano in America. L’esodo c’è sempre stato, più o meno contestato e violentato (esodo Armeni,campi di concentramento nazisti e via via, abbiamo poche notizie dei media sugli esodi che avvengono nei paesi dell’America settentrionale e meridionale,  Indonesia, Nuova Zelanda, Australia, e sui trattamenti nel Bangladesh  (Rapporto "La Comunità Bengalese in Italia" 2013. “Il Bangladesh ha una lunga storia di migrazioni, legate a questioni di carattere economico e sociale, ma anche alle ricorrenti emergenze di carattere naturale.(continua su  http://www.integrazionemigranti.gov.it/archiviodocumenti/aree-di-origine/Pagine/Rapporto-Comunita-bengalese-2013.aspx - Rapporto "La Comunità Bengalese in Italia" 2013).

Poi i bambini sono quelli che più risentono ora e nel futuro di questi spostamenti violenti; e chi lo sa come resteranno fisicamente e psicologicamente disturbati? Secondo l’Unicef “106mila bimbi chiedono asilo UE” (www.lettera43.it/ultima/unicef-106mila-bimbi-chiedono-asilo-ue_43675185548.htm), perciò siamo in un periodo in cui è importante che i politici non aprano gli occhi e pensino al mondo intero e non alle loro parentopoli e portafogli vari. Speriamo che la gente comune stia bene attenta, nelle prossime elezioni, a lasciare a casa coloro quelli che vogliono solo qualsiasi loro tornaconto anche con leggi insensate e, come stanno facendo Austria e Germania, aiutino veramente chi è rimasto senza nulla o quasi, cercando una vita vivibile, senza illusioni di sorta come successe a Budapest.

Ricordiamoci che sono molti i bambini come Aylan che giacciono sotto terra, sul fondo del mare (come il suo fratellino di 5 anni), sepolti nella sabbia, nei propri villaggi, decapitati, torturati… Ricordiamoci anche di loro: ne hanno tutto il diritto, anche su questa terra, oltre che a una accoglienza festosa nell’altra vita (per chi ci crede, ma dovuta).

1) Migranti morti nella stiva, fermati 8 presunti scafisti: “Cinghiate a chi usciva”.

Fermati otto presunti scafisti a Catania: erano arrivati insieme ai superstiti della traversata e alle 49 salme dei migranti morti soffocati nella stiva. Tra i fermati anche un ragazzo di 17 anni, gli altri sono poco più che maggiorenni. 18 AGOSTO 2015, 15:46 di Susanna Picone  (tutti i diritti riservati agli autori ed alla testata).

Otto giovanissimi, tra loro c’è anche un minorenne, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato e Guardia di finanza di Catania perché ritenuti gli scafisti del barcone con 312 migranti e 49 cadaveri soccorso dal pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia nel giorno di Ferragosto. Gli otto fermati – giunti ieri a Catania insieme ai superstiti della traversata e alle salme – sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio volontario plurimo. I presunti scafisti sono il comandante del barcone e i componenti dell'equipaggio. Secondo quanto accertato, questi ultimi si occupavano della distribuzione dell'acqua, della disposizione dei profughi e, in considerazione dell'elevato numero di persone, anche del mantenimento dell'ordine a bordo che veniva esercitato con violenza con pugni, calci, bastoni e cinghie. Gli scafisti bastonavano chi cercava di uscire dalla stiva. Così, segregati con la violenza in uno spazio angusto trasformato dai vapori dei motori in una camera a gas, sono morte 49 persone su un barcone salpato dalla costa libica di Zwara e soccorso dalla nave della Marina militare. Verosimilmente le persone che hanno trovato la morte nella stiva avevano pagato un prezzo inferiore accettando di viaggiare sotto coperta. Presunti scafisti sono stati individuati in base alle testimonianze dei sopravvissuti, tra cui anche familiari delle vittime.

I sette fermati maggiorenni sono stati portati nel carcere catanese di Piazza Lanza, mentre il minorenne è stato affidato a un centro di prima accoglienza. “Fra i 416 migranti per la prima volta abbiamo individuato un gruppo consistente di marocchini, che non sono profughi”, ha detto il questore di Catania Marcello Cardona nel corso della conferenza stampa in Procura a Catania sull'arresto degli 8 presunti scafisti. Nei loro confronti è stato emesso un provvedimento immediato di respingimento. I 116 marocchini sono stati portati al Cie di Trapani e nei prossimi giorni saranno riportati nel loro Paese con un volo ad hoc continua su: http://www.fanpage.it/migranti-morti-nella-stiva-fermati-8-presunti-scafisti-cinghiate-a-chi-usciva/ http://www.fanpage.it/ - tutti i diritto riservati all’autore ed alla testata).

2) Austria: 50 migranti muoiono asfissiati nel cassone di un Tir.

A bordo di un camion parcheggiato lungo l'autostrada orientale A4, tra il Burgenland Neusiedl e Parndorf, sono stati trovati circa 50 profughi morti. 27 AGOSTO 2015       13:33 di Davide Falcion i(tutti i diritti all’autore e alla testata - http://www.fanpage.it/ 27/08/2015).

UE: “Ora ci vuole unità”. Dopo la tragedia del tir da parte della Commissione UE è arrivato un appello all'unità. In una nota si invocano “azioni comuni e solidarietà tra tutti”: “C'è la necessità urgente che tutti gli Stati membri sostengano le proposte avanzate dalla Commissione, anche chi sinora è stato riluttante”. Viene anche sottolineato come ci si trovi di fronte “non a una crisi italiana, greca, franco-tedesca ungherese, ma europea”. “Siamo tutti sconvolti dalla notizia agghiacciante dei profughi morti nel tir. Questo è un ammonimento all'Europa a offrire solidarietà e a trovare soluzioni”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a Vienna alla conferenza sui Balcani occidentali. “Troveremo il modo di distribuire il carico e le sfide in modo equo”, ha aggiunto la Merkel.

– Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha espresso la sua solidarietà al cancelliere austriaco Werner Faymann. "Una morte assurda, che sconvolge la coscienza di ognuno di noi e che sottolinea, una volta di più se ce ne fosse ancora bisogna, la centralità e l'urgenza del tema dell'immigrazione in una Europa dove tornano ad erigersi muri".

– Le autorità austriache hanno reso noto che negli ultimi due giorni sono stati intercettati dalla polizia dei tir carichi di migranti: uno di loro ne trasportava 34 nel rimorchio, tra cui anche dieci bambini, che appena scesi dal camion hanno riferito della difficoltà nel riuscire a respirare a causa dello scarsissimo ricambio di aria.

– Stando a quanto riferiscono i media austriaci il camion è rimasto parcheggiato per ore lungo una corsia dell'autostrada finché non è arrivata la polizia ed ha effettuato un controllo, scoprendo nel cassone i 50 cadaveri di profughi. Immediatamente sono scattate le ricerche del conducente, che dopo aver abbandonato il camion ha fatto perdere le sue tracce. Il Ministro degli Interni austriaco ha confermato la presenza "di un numero tra 20 e 50 vittime" parlando di "giorno buio per il paese". Il governo ha invocato la tolleranza zero "nei confronti dei trafficanti di esseri umani complici di questa tragedia".

3) Nuova tragedia dell'immigrazione, stavolta non su un barcone a largo della Libia bensì su un camion in Austria: a bordo di un tir parcheggiato lungo l'autostrada orientale A4, tra il Burgenland Neusiedl e Parndorf, sono stati trovati 50 migranti morti, molto probabilmente asfissiati all'interno del cassone. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Krone. Davide Falcioni.

Nel frattempo la rotta balcanica continua ad essere interessata da un massiccio numero di transiti e le previsioni delle Nazioni Unite, che nei giorni scorsi avevano parlato di 3mila passaggi al giorno attraverso la Serbia, hanno trovato piena conferma. Nelle ultime 24 ore infatti migliaia di migranti hanno raggiunto il confine con l'Ungheria, dove non è ancora stata ultimata la barriera metallico-spinata al confine che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe ostacolare in modo determinante il flusso migratorio.

Dall'inizio dell'anno oltre 140mila persone sono transitate da Budapest (settembre 2015), più del doppio rispetto al 2014, e ciò ha convinto il premier Orban a schierare un massiccio numero di poliziotti alle frontiere in attesa che la barriera venga ultimata, prevedibilmente nel giro di qualche settimana. Oltre 2mila agenti sono stati inviati per dare supporto ai colleghi e potranno avvalersi anche di unità cinofile, cavalli ed elicotteri. Uno schieramento di forze dell'ordine incredibile, che potrebbe essere ulteriormente integrato con l'arrivo di soldati di leva, poco o per nulla addestrati ma considerati importanti nell'ostacolare il flusso migratorio. E' convinzione del partito di Orban, di destra nazionalista, che i profughi siano intenzionati a raggiungere Budapest e che solo una parte di essi intenda proseguire il viaggio nel resto d'Europa. In realtà è proprio la costruzione del muro al confine tra Serbia e Ungheria a spingere migliaia e migliaia di rifugiarsi a raggiungere il paese nel più breve tempo possibile. (Continua su: http://www.fanpage.it/austria-50-migranti-muoiono-asfissiati-nel-cassone-di-un-tir/ http://www.fanpage.it/).

BELGRADO, 27 AGO - Altri tremila migranti e profughi hanno raggiunto l'Ungheria nelle ultime 24 ore secondo quanto riferito dalla polizia magiara. Di essi, è stato precisato, 700 sono bambini. Si tratta del numero maggiore di arrivi in un solo giorno in Ungheria, dove dall'inizio dell'anno sono entrati 140 mila migranti della rotta balcanica, più del doppio rispetto all'intero 2014 (tutti i diritti all’autore ed alla testata).

4) ANSA - ROMA, 28 AGO - Altri 163 bambini - tra cui 5 ragazze - sono stati rilasciati da un gruppo armato nella Repubblica Centrafricana. I bambini sono stati rilasciati dalla milizia anti-Balaka durante una cerimonia nella città di Batangafo. Da maggio il numero dei bambini liberati è salito a 645. A renderlo noto è l'Unicef che stima che nel Paese dal 2013 tra 6.000 e 10.000 bambini sono stati associati con le fazioni armate.

Questa è l’unica notizia buona che fa sperare, sebbene non si sappia in che stato tornino e che intenzioni siano state loro inculcate. D’altro canto leggiamo il 31 agosto 2015 la notizia che “Nigeria, Boko Haram fa strage di civili in un villaggio: 68 morti” (http://www.intopic.it/notizia/8773138 - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata). Tra quei 68 morti quanti bambini hanno aumentato l’esercito degli innocenti e le notizie buone sono sommerse da quelle drammatiche specie per i bambini?

Nei capitoli precedenti si citano gli scafisti che sono minorenni o appena maggiorenni: quindi nessuna preparazione alla guida di un barcone stracarico e destinato pertanto a grossi problemi, come la morte di gran parte degli emigranti, soprattutto quelli rinchiusi nella stiva e non fatti uscire a respirare: il numero degli occupanti le carrette e dei morti ormai è quello che si presume e viene raccontato dagli scampati, se ce ne sono. Forse 200 in due giorni vicino alle coste libiche in parte recuperati, in parte ancora in mare in balia delle onde e dei pesci. Anche la statistica degli arrivi è carente perché si controlla quello che si può con l’aiuto di Frontex e dei soliti volontari che mettono a rischio la propria vita ed il loro futuro per aiutare i loro fratelli.

La statistica ufficiale parla di 2375 morti dall’inizio dell’anno. Senza essere tragici, questi numeri sono in difetto, più che in eccesso, e ad essi si aggiungono quelli che arrivano in Grecia, in Spagna, in Ungheria, via terra e tir, rimanendo uccisi come mosche: 70 morti su un tir rinchiusi in un comparto senz’aria e poi altri su un altro tir, esclusi quelli di cui non sappiamo nulla, dal’Indonesia, dall’Australia, dal Messico e via discorrendo; esseri umani che vogliono solo vivere, non essere braccati né alla mercé di delinquenti militari e non.

Non si sa più cosa aggiungere a quei numeri senza fine, che continuano a incrementare specie per bambini non accompagnati da nessuno, facili prede di altrettanti delinquenti che come sparvieri seguono le orme dei migranti e si mescolano tra loro per agire meglio.

Poi ci sarebbero due notizie del 2014 molto compromettenti:

5) Spari sul barcone dei migranti: è caccia all’autore del video. 14 mag  2014 - Il video girato a bordo della nave militare Aliseo mostrava le raffiche di artiglieria sparate contro un peschereccio carico di migranti. Ora scatta l'inchiesta interna, ma non per fare luce sul comportamento dei militari. È caccia a chi girò quelle immagini così compromettenti. (Continua su: http://www.fanpage.it/spari-sul-barcone-dei-migranti-e-caccia-all-autore-del-video/ -

Immigrazione, parla un testimone: “400 morti in un naufragio, molti minorenni”
Il dramma dell'immigrazione avrebbe fatto nuove vittime. E’ quanto emerge dalle testimonianze raccolte da Save the Children tra i 150 superstiti, sbarcati oggi a Reggio Calabria dalla nave Orione. (Continua su: http://www.fanpage.it/immigrazione-parla-un-testimone-400-morti-in-un-naufragio-molti-minorenni/)

Tutte notizie da controllare e da lasciare alle autorità competenti per saperne qualcosa in più.

Inizia il mese di settembre ed anche alcune riunioni di ministri degli interni per stabilire delle regole (meno male: era ora!) per questi emigranti (“E' stata fissata per il 14 settembre la riunione ministeriale d'emergenza dell'UE sull'immigrazione", auspicata dai ministri dell'interno di Francia, Gran Bretagna.  Lo annuncia la presidenza lussemburghese, precisando che l'incontro di terrà a Bruxelles nel pomeriggio del 30/08/2015”. (Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata - fanpage.it ).

Si spera di non dare più notizie di assassinati dal mare o dal trasporto via terra, ma intanto gli emigranti continuano a correre verso mete di speranza: aiutiamoli a trovare una soluzione buona e non a sperare invano.

6)  In 6 anni in Italia 610 casi di minori scomparsi

Ogni anno sono 100 i casi di minori scomparsi in Italia: a lanciare l'allarme è uno studio del Telefono Azzurro.ITALIA ULTIME NOTIZIE 24 MAGGIO 2015 - http://www.fanpage.it/ - tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

Dal 2009 ad oggi sono 610 i nuovi casi di minori dei quali si sono perse le tracce perché sottratti al coniuge, rapiti o fuggiti da casa e ogni anno in Italia si registrano circa 100 casi, con un trend in aumento nell’ultimo triennio. È questo il dato più rilevante che emerge dallo studio realizzato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, sui dati ricavati dalle segnalazioni al numero unico europeo per i minori scomparsi, affidato in Italia a Telefono Azzurro. L’Adnkronos anticipa così i dati che sono stato diffusi nel 2014 a Roma nel corso del convegno “Bambini non accompagnati, scomparsi, sfruttati: il dramma silenzioso”.

La stima su base mondiale parla di circa 8 milioni di bambini che scompaiono ogni anno, 250mila dei quali in Europa. Dati inquietanti che, per i responsabili di Telefono Azzurro, devono spingere ad una riflessione di senso: “Il silenzio che condanna le vittime all'abbandono e all'oblio può e deve essere rotto innanzitutto prendendo coscienza di un fenomeno sommerso, socialmente rilevante, ma difficile da monitorare”. Del resto, continuano, "i dati indicano che occorre riflettere sulla tempestività delle ricerche e ripensare le procedure da attivare nelle primissime ore successive alla scomparsa di un bambino", soprattutto per quel che concerne la capacità di coordinamento e di gestione dei primi interventi.

Come detto, le segnalazioni in Italia (ricordiamo che il numero per le segnalazioni è il 116000, servizio gratuito e raggiungibile da telefonia fissa e mobile di tutta Italia) sono state circa 1200, con 610 casi di scomparsa di minore. La maggior parte dei casi afferiscono alla cosiddetta “sottrazione parentale” e bambini di età inferiore ai 10 anni, mentre gran parte delle rilevazioni arriva da Lazio e Lombardia (circa il 45% del tot -  continua su: http://www.fanpage.it/in-6-anni-in-italia-610-casi-di-minori-scomparsi/).

Qui mancano spesso i dati dei bambini degli emigranti di cui molto spesso si sa poco o nulla, a meno che siano scomparsi coi loro genitori nel mare o lungo i viaggi dell’orrore. Il numero allora si allunga, fino a dove non si sa, per mancanza di dati obbiettivi, ma veri,  perché l’esercito del silenzio si allunga, aumenta, fa paura. Il dramma poi dei bambini che arrivano non accompagnati spaventa ancora di più: in che mani finiranno, cosa subiranno se non c’è un’associazione seria e morale che li prende in carico o li affida a famiglie moralmente solide e coscienti di fare i genitori a costo di sacrificarsi personalmente per allevare questi  orfani, sbandati socialmente ,in cerca di un amore ed affetto familiare che spesso non trovano?

Ringraziamo però chi si dà da fare per questi bambini e procura loro una vita vivibile attraverso un inserimento che non sia l’ennesimo schiavismo che spesso questi minori lasciano al loro paese di provenienza.

Le segnalazioni in Italia (ricordiamo che il numero per le segnalazioni è il 116000, servizio gratuito e raggiungibile da telefonia fissa e mobile di tutta Italia) sono state circa 1200, con 610 casi di scomparsa di minore. La maggior parte dei casi afferiscono alla cosiddetta “sottrazione parentale” e bambini di età inferiore ai 10 anni, mentre gran parte delle rilevazioni arriva da Lazio e Lombardia (circa il 45% del totale.  (Continua su: http://www.fanpage.it/in-6-anni-in-italia-610-casi-di-minori-scomparsi - http://www.fanpage.it/).

Ci sono altre notizie sui bambini scomparsi non meno preoccupanti. Le cifre, allarmanti e drammatiche, sono state rese note dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse del Ministero dell’Interno, Vittorio Piscitelli. Uno schiaffo a chi crede di essere al sicuro e poter controllare tutto. Che fine fanno? Non si sa esattamente, risposta che fa correre un brivido lungo la schiena. Probabilmente finiscono in pasto agli orchi, adulti senza scrupoli che non fanno altro che sfruttare la loro innocenza, con violenze, soprusi, addirittura per il traffico degli organi.

Un piccolo esercito, dunque, che è sparito senza lasciar traccia di sé, che da solo rappresenta il 51,7% del totale delle persone scomparse o rapite. La maggior parte è composta da bambini stranieri, che sono circa 13.489 contro i 1.628 italiani. Facile pensare, sottolinea Piscitelli, che questa maggioranza sia dovuta al fatto che “quando arrivano in Italia magari sui barconi, spesso non sono accompagnati e sono quindi più vulnerabili. Dati alla mano, si potrebbe pensare che la mobilitazione per contrastare questo fenomeno sia totale, invece no. “Il 116.000, numero telefonico europeo per i bambini scomparsi – attualmente aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 –, rischia di chiudere a causa dei tagli della Commissione Europea”, denuncia Ernesto Caffo, presidente del Telefono Azzurro, il quale sottolinea che in Europa scompaiono ogni anno 270.000 bambini, “cioè uno ogni due minuti”.

Unicef: sempre più donne e bambini tra i rifugiati sulla "rotta balcanica" (http://videozer.us/unicef-sempre-piu-donne-e-bambini-tra-i-rifugiati-sulla-rotta-balcanica_ad4430bc3.html).

13 ore fa - ALTRE INFORMAZIONI: http://it.euronews.com/2015/09/01/unicef-sempre-piu-donne-e-bambini-tra-i-rifugiati-sulla-rotta-balcanica euronews: (tutti i diritti riservati alla testata) il ...

Quindi il problema è attualissimo, solo che pochi se ne interessano veramente, e poi i tagli della Commissione Europea rischiano di far chiudere una finestra di questo mondo malvagio dove i bambini sono pacchi, che possono essere aperti e buttati via, dopo un loro uso indiscriminato, e i pedocriminali sono sempre dietro la porta. Ricordiamo le babydoll, ovvero le cliniche fatiscenti dove i bambini rubati sono adattati alle voglie dei singoli e che molti volontari, a costo della loro vita,s egnalano quando possono, a polizie non corrotte per stroncare quel traffico, soprattutto nei paesi dove sono individuati.

7) Io, buonista pentito, vi chiedo una mano: aiutatemi a dire la verità sui migranti (…)1 settembre 2015 - Come posso convincere gli altri del fatto che diamo asilo a tutti, malgrado i dati dicano che accogliamo meno richieste della media europea?  (…)Come faccio a continuare a ripetermi che i profughi li ospitiamo nel lusso con tutti i confort, mentre loro si lamentano del cibo e del servizio in camera? (…)Come è possibile giustificare la sospensione di Mare Nostrum dicendo che non possiamo spendere 110 milioni di euro l'anno? (…) (continua su: http://www.fanpage.it/io-buonista-pentito-vi-chiedo-una-mano-aiutatemi-a-dire-la-verita-sui-migranti/ - http://www.fanpage.it/). Adriano Biondi (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).

Se si segue l’esodo attuale verso la Grecia e verso l’Ungheria ci si accorge che c’è in atto un qualcosa che non era previsto, ma che potrebbe ancora di più destabilizzare le nazioni impreparate, non quelle che hanno chiuso le frontiere e non vogliono sentire parlare di emigranti. Le scene che si vedono sono raccapriccianti: nugoli di persone di ogni genere che riempiono le piazze e il posti di controllo, scontri con la polizia lungo il muro/antiemigranti, la polizia che avrebbe usato bombe assordanti, lacrimogeni ed altro, governi che non sanno più cosa fare e il flusso tra cui molti bambini impreparati a queste manifestazioni e climi sociali che si stringono alle loro mamme, se ci sono, o bambini che corrono dietro agli adulti e non si sa la loro fine quale sarà nel breve e lungo termine. E giustamente il giornalista si chiede:

- Come si fa a restare indifferenti di fronte al dramma di migliaia di persone? Come si fa a voltarsi dall'altra parte e non provare compassione, empatia, sofferenza?
- Come si fa a distinguere tra migranti economici, profughi, rifugiati, disperati? Come si può pensare che un'etichetta basti a lavare la nostra coscienza?
- Come faccio a bollare come "clandestino" chi ha la sola colpa di cercare un rifugio da guerra, povertà, carestie?
- Come si fa a spiegare ad un bambino che non ha diritto ad una vita dignitosa, o anche soltanto ad una vita, solo perché è nato dall'altra parte del Mediterraneo?
- Come si fa a dire "non c'è posto", se arrivano 100mila persone in una nazione che ha 60 milioni di abitanti?
- Come faccio a ripetere che "vengono tutti qui", malgrado il numero dei rifugiati in Italia sia in proporzione molto più alto in Paesi come la Francia, la Svezia, la Germania?
- Come posso convincere gli altri del fatto che diamo asilo a tutti, malgrado i dati dicano che accogliamo meno richieste della media europea?
- Come posso sostenere contro ogni evidenza statistica che "la stragrande maggioranza" dei migranti finisce per delinquere?
- Come si riesce a strumentalizzare ogni episodio di cronaca nera, in un senso o nell'altro, senza provare un minimo di vergogna?
- Come posso sostenere che qui arrivano solo baldi giovani in buona salute e pochissime donne e bambini, senza un appiglio reale o la benché minima aderenza alla realtà?
- Come faccio a continuare a ripetermi che i profughi li ospitiamo nel lusso con tutti i confort, mentre loro si lamentano del cibo e del servizio in camera?
- Come devo fare a parlare di allarme terrorismo, malgrado i fatti dicano tutto il contrario?
- Come posso rilanciare allarmi inconsistenti su malattie, epidemie e collassi del sistema sanitario senza avere un po' di rimorso?
- Come posso continuare a prendermela con l'Europa che non fa niente e allo stesso tempo incazzarmi perché l'Europa approva l'agenda Juncker?
- Come faccio a non pensare che quella dei campi profughi in cambio di quote – elemosina sia una pessima idea?
- Come posso prendermela con i tedeschi cattivoni, anche quando decidono di accogliere i rifugiati siriani?
- Come posso cominciare a pensare che sparare ai migranti sui barconi sia una soluzione umanamente accettabile?
- Come faccio a far finta di non sapere che persino per le operazioni di contrasto agli scafisti in acque internazionali serve il via libera dell'Onu? E che non esistono mai soluzioni semplici, semplicistiche ed immediate a problemi dannatamente complessi?

Certamente la situazione non è delle più allegre per tutti, ma si possono lasciare dei bambini sotto la pioggia, con scarsa acqua da bere, scarso cibo, scarsa possibilità di avere un tetto dignitoso per proteggersi, mamme che lavano i loro figli in mezzo alla piazza, che li fanno dormire come e dove possono).

Ci voleva proprio la fotografia del cadaverino di Aylan per svegliare la coscienza comune ed anche politica?

Personalmente esprimo le mie condoglianze e la mia amicizia al papà di Aylan (che sembra non aver trovato il figlio annegato di 5 anni e la moglie). Speriamo che non sia un fuoco di paglia! Il fatto certo che la foto si Aylan spiaggiato dopo l’annegamento sia un monito continuo per tutta la popolazione mondiale, non solo riguardo alla sorte di Aylan, ma di tutti quei bambini morti, uccisi e di tutti i migranti che subiscono violenze durante i loro penosi e violenti trasferimenti.

Siamo umani o siamo mostri di falso perbenenismo, che andiamo a toccare e a far toccare Papa Francesco dai figli e poi a casa ci vantiamo di quel gesto, esprimendo nel contempo rabbia contro i migranti che occupano spazio dove possono o dove li mette una gestione nazionale forse non super partes? Guardiamo bene in faccia i bambini che lasciamo in quelle situazioni e pensiamo a cosa saranno in futuro e sul come si sono sistemati: stiamo bene attenti ad aiutarli con umanità; quello che facciamo oggi potrebbe un domani ritorcersi proprio contro i nostri figli. Optiamo per umanità e condivisione anche se dobbiamo restringere il nostro spazio, che ci sembra sempre piccolo, anche quando non lo è.

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