1) Ancora kamikaze, ancora
guerre e, dagli ultimi naufragi a Lampedusa, spuntano i corpi ghermiti
dalla morte per annegamento di bambini che non urlano più dalla paura, e
dell'angelo della morte che se li stringeva al petto; dai racconti emerge anche
il non volto di un bambino di meno di un giorno partorito dalla mamma che stava
annegando e che lo dava ad una luce troppo triste di un fondale marino. dove
anche lui metteva fine ai suoi giorni di una vita mai cominciata. Ma i
volontari non lo dimenticano e lo hanno contato come persona umana. “Quel che è
certo - dicono quasi con orgoglio dall'hangar - é che quel piccolo "è
stato considerato a tutti gli effetti un individuo, conteggiato nel computo delle
vittime della tragedia e disposto in una bara accanto alla mamma e che avrà
anche lui i funerali di stato come gli
altri". Bravi! Bravi: sì, è un essere umano e penso che sia già Su al
sicuro, alla luce del sole immenso per chi crede”.
É un macello di bambini senza fine, una umanità futura che
“va sotto terra”. Le notizie sono scarne, quasi non si volessero pubblicare:
tot adulti, tot donne e tot bambini, e il numero dei morti aumenta ogni giorno;
siamo per l'ultimo naufragio a quota 358 (conta definitiva?) di morti per la
speranza di una vita migliore su questa terra troppo sfruttata da maledetti
criminali che fanno soldi con la morte degli altri; maledetti che probabilmente
hanno anche loro figli e che li portano a spasso coi soldi della mattanza
continua degli altri, esseri schifosi che sorridono ai loro complici politici
ed istituzionali corrotti. Gente che sparisce per la criminalità organizzata o
singola, ma che sta sempre compiendo e inventando nuove modalità di uccidere, magari
e non magari con le mani degli altri.
Guardiamo un po' le carrette con le quali arrivano gli
immigrati, stipati all'inverosimile sui bordi dei barconi, che sopportano
giorni di mare, di fame, di sete, di liti tra gli altri sventurati come loro
per un po' di posto in più per loro o per i loro figli, e che devono fare i
loro bisogni fisiologici in mezzo agli altri, come pure dormire a qualche
maniera e magari morire pure in mezzo agli altri come è successo e come
succederà ancora. E i bambini costretti a vivere scandalosamente pigiati e con
o senza i loro genitori che li possono difendere o perlomeno rendere loro il
viaggio meno crudele, perché ci sono anche loro, il loro futuro in cui credere
e far riferimento.
Dopo la tragedia ultima, altri barconi continuano ad
arrivare, altri soccorritori che per portare a galla dei corpi di esseri umani
avranno incubi ed immagini di bambini, di piccolini che scuotono l'immaginativo
di militari impreparati o già adusi a quelle scene, ma sempre strazianti, perché
si è abituati a scene meno o più tragiche. E anche per questi militari, quando
si spegneranno i riflettori su questa ennesima tragedia, il cervello, la mente,
l’immaginario, resteranno sempre traumatizzati, nonostante l'attenzione degli
psicologi che ormai sono presenti in tutte le disgrazie mondiali, ma che
attenueranno solo in parte i fantasmi notturni dei soccorritori.
E anche il direttore del poliambulatorio di Lampedusa si
ribella a quanto succede: il mare separa le famiglie, distrugge gli affetti e
lascia lutti nelle famiglie; bimbi lasciati soli dai genitori annegati, fratelli
pure annegati, mamme che lasciano bambini da soli o che partoriscono laggiù in
fondo al mare cadaveri di neonati e via via l'orrore non manca in queste
separazioni di famiglie che si erano imbarcate assieme nella speranza
naufragata anch’essa.
Intanto continuano gli sbarchi in Sicilia. All'alba hanno
attraccato al porto di Pozzallo una nave francese con a bordo 29 siriani e un
mercantile africano con 171 migranti che avevano soccorso in mare due barconi
in difficoltà. Sul mercantile vi erano anche 45 minorenni e 28 donne. I
migranti sono stati condotti nel centro di accoglienza di Pozzallo, che ospita
380 persone, compresi i 62 eritrei arrivati con un volo da Lampedusa tra i
superstiti del naufragio delle isole delle Pelagie.
E i battelli in difficoltà sono proprio le caratteristiche
dei mezzi che trasportano questi umani che pagano fior di dollari sudati per
non spegnare il lumicino della speranza in loro e nei loro figli. Bambini anche
senza genitori, che vengono affidati a qualche amico o conoscente perché non ci
sono i soldi anche per i loro genitori: insomma una disgrazia senza fin, e che
solo alla sfilata delle bare fa muovere qualche politico che non può esimersi
da farsi notare a Lampedusa e che promette quello che poi non mantiene per
mille motivi.
Si invoca sempre lo stesso Dio che fermi la mano degli oppressori
di qualsiasi genere e che accechi chi vuole colpire ancora gli innocenti:
quante lacrime di mamme e papà e fratelli o sorelle che non vedranno o
sentiranno più chi con loro ha condiviso una vita talmente tremenda da fuggirne
o far fuggire chi poteva sopravvivere.
2) Kamikaze contro la scuola elementare in Irak
È di nuovo strage di bambini inermi ed indifesi in Iraq, e
anche qui colpiti sono i bambini che andavano a scuola il primo giorno,
spensierati, scontenti o contenti, si affacciavano alla vita e sono stati
subito fermati, squartati dagli scoppi delle bombe. Giustizia, reclamiamo
giustizia da Colui che può aiutare tutti.
E le cifre dei migranti tra cui anche cadaveri ritrovati e
non.
Immigrati, 200 profughi soccorsi in Canale Sicilia: 70 i
bambini ... Sbarchi, quasi 800 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia ...25/09/2013
Sono 263 i migranti recuperati da un mercantile e sbarcati
all'alba nel porto di Catania 79 minori.
500 gli ultimi arrivi 10/10/2013 arrivati per lo meno dal
mare salvi.
60 minori non accompagnati che da Lampedusa, dicesi minori NON
ACCOMPAGNATI.
tutti i diritti riservati al sito all'autore ed alla
testata Percorso:ANSA.it
3) News Violenza sessuale: triplicati i casi su minori in
un anno
Dati 2012 Forze ordine; nel 78% riguardano bambine e ragazze
10 ottobre 2013 - Sono triplicati in un anno, dal 2011 al
2012, i reati di atti sessuali coinvolgenti minorenni. Il 78% dei 505 bambini
che li hanno subiti (166 nel 2011) è di sesso femminile. In Italia le bambine e
le ragazze risultano più vulnerabili, di fronte alla violenza, rispetto ai loro
coetanei maschi: in 6 casi su 10 la vittima di reati commessi e denunciati su
minori nel 2012 è una giovane donna. È un quadro allarmante quello che emerge
dal dossier ''indifesa'', presentato oggi a Roma da Terre des Hommes, che
riferisce dati delle Forze dell'Ordine.
Nel 2012 sono stati 5.103 i minori vittime di reati, una
cifra superiore a quella del 2011 (4.946). Secondo i dati forniti dalle Forze
dell'Ordine e rielaborati dall'organizzazione, nel 2012, 689 minori hanno
subito violenza sessuale (femmina è l'85% delle vittime). A questi vanno
aggiunte le 422 vittime di violenza sessuale aggravata (79%). Tra i reati a
sfondo sessuale, a registrare l'aumento più drammatico in un anno - sottolinea
Terre des Hommes - è la pornografia minorile: +370%, a danno di 108 minori, il
69% dei quali femmine. In generale, tra i reati commessi e denunciati su
minori, quelli che mietono più vittime sono i maltrattamenti in famiglia: i
bambini che li hanno subiti nel 2012 sono 1.246, 82 in più del 2011.
I casi di violazione degli obblighi di assistenza familiare
denunciati nel 2012 sono stati 985 (882 nel 2011), di abuso dei mezzi di
correzione o di disciplina 207 (182), di sottrazione di persone incapaci 263
(220), di abbandono di persone minori o incapaci 426 (429), di prostituzione
minorile 77 (104), di corruzione di minorenne 422 (434). I bambini uccisi sono
stati 18, 17 nel 2011.
Femminicidio: 140 vittime tra minori in 12 anni - In Italia,
tra il 2000 e il 2012, sono state 140 le bambine e le ragazze vittime di
femminicidio. Nei primi sei mesi del 2013, ricorda l'ONG, ''in Italia sono
state uccise 81 donne, il 75% nel contesto familiare o affettivo. Tra queste
una minorenne, Fabiana Luzzi, bruciata viva dal 'fidanzatino'. Il femminicidio
quindi non tocca solo le donne adulte: il rapporto Eures sull'omicidio
volontario in Italia evidenzia che dal 2000 al 2012 nel nostro Paese 140
bambine e ragazze sono state vittime di questo tipo di violenza estrema''. In
94 su 140 casi si trattava di figlie uccise da un genitore. In generale, il
20,1% delle vittime aveva meno di un anno; consistente, osserva Terre des
Hommes, risulta anche la quota delle bambine uccise in età prescolare (25
bambine tra uno e 5 anni, pari al 18,7%) e nella fascia di età successiva (24
bambine tra 6-10 anni, pari al 17,9%), mentre un numero di vittime
progressivamente più contenuto riguarda le fasce di età superiore. Domani l'Onu
celebra la Giornata delle bambine.
Anche questo articolo ci da un'idea forse riduttiva di
quanto avviene nella penombra delle notizie che rivelano delitti, ma non
affiorano alla superficialità dei media:
- Triplicate le violenze sessuali su minori in un anno ed altri crimini sempre contro i minori, nonostante le varie associazioni di volontariato che cominciano a crescere anche nei Paesi cosiddetti del terzo e quarto modo: il tirannosauro continua la sua violenza proprio nella testa dell'uomo erede del cervello del rettile e malamente controllata dal cervello dell'uomo chiamato evoluto, ma che è più criminale che altro;criminale sotto ogni punto di vista, col colletto bianco o col fucile a pompa in mano.
Se poi leggiamo bene che 94 bambine sono state uccise dal
proprio genitore/genitrice, altro che celebrare la Giornata delle Bambine … Ci
vuole l'anno dei bambini, il quinquennio. Desolanti sono i commenti che fanno i
bambini quando riescono a leggere questi drammi “Papà non mi ucciderai anche
tu,vero?” “Mamma non mi metterai anche tu in lavatrice?” ed i loro sogni si
popolano dei soliti uomini o donne nere che spaventano, che terrorizzano e
creano le solite e future devianze ormai abituali.
Basta coi film di criminali, polizia che mette tutto a posto;
ritorniamo a qualche film comico, emozionante, non sconcio per i nostri figli, ormai
abituati ad ogni trasgressione, e parliamo loro di quell’unica genetica
riscontrabile in ogni cellula umana, maschile o femminile, di cui sono fatti
gli umani e che non potrà mai essere sostituita, anche se stanno tentando di
reprimere con buffonate di scienza patologica, che diventano leggi, e guai a
chi ci ride sopra e denuncia la scienza patologica, misconoscendo la realtà
genetico/cromosomica di cui siamo permeati, volenti o nolenti.
La scienza patologica (Non ultima frontiera di menti
umane distorte).
Oltre all'esercito dei bambini morti e scomparsi, si
aggiungono teorie distruttive che hanno percorso e percorrono gli anni della
nostra vita.
A queste teorie attuali sui nostri geni e cromosomi sessuali
possiamo aggiungere quella di Horbinger o del ghiaccio universale. Il culto si
diffuse con 1'abbreviazione WEL, le iniziali di Welt-Eis-Lehre (Teoria del
Ghiaccio Cosmico). "I nostri antenati nordici crebbero forti nel ghiaccio
e nella neve; la fede nel Mondo di Ghiaccio è perciò l'eredità naturale
dell'Uomo nordico” dichiarava Hitler. "Così come ci voleva un
figlio della cultura austriaca – diceva Hitler! - per mettere i politicanti
ebrei al loro posto, ci voleva un austriaco per liberare il mondo dalla scienza
giudea." I nostri antenati nordici crebbero forti nel ghiaccio e nella
neve; la fede nel Mondo di Ghiaccio è perciò l'eredità naturale dell'Uomo nordico."
Una teoria utilizzata da Horbinger per descrivere le sue allucinazioni;
Hitler ne fu talmente sedotto che cercò di utilizzare il ghiaccio universale
che circonderebbe e circondava la terra per scoprire le navi inglese nel porto
di Scapa Flow.
Il risultato fu una grosso flop, una spesa inutile e uno
smacco da capogiro per Hitler ed Horbinger. (da Martin Gardner, Nel nome della
scienza, Transeuropa 1998). Scienza patologica è il termine coniato dal premio
Nobel per la chimica Irving Langmuir durante un incontro allo Knolls Research
Laboratory, avvenuto il 18 dicembre del 1953, a proposito di teorie strampalate
che si accumulano giorno a giorno, e declamate e sostenute dai politici del
momento.
Nessun commento:
Posta un commento