di Giorgio Gagliardi

venerdì 16 marzo 2012

La bestia umana non cessa di massacrare bambini e innocenti

Marzo 2012

Gli ultimi eccidi o massacri o macelli non sono mai fermati durante le ultime guerre e non hanno mai pagato con la vita generali capi di governo, se non qualche rara eccezione,quindi non aspettiamoci che finiscano,anche se molti volontari(onore e rispetto a ,loro) di tutto il mondo fanno sentire la loro voce ed il loro aiuto a chi muore.

E' il popolo che paga, sono i bambini che urlano quando sentono le bombe scoppiare o che muoiono di infarto miocardico quando queste scoppiano. Noi leggiamo, ci incavoliamo senza poter fare nulla se non gridare con la massa che si ribella,ma di fatto tutto prosegue, ci indigniamo, ma non facciamo cortei come per difendere i nostri sudati salari o mai ricevuti :vergogna facciamo questi cortei, c'è gente che va a Gaza, tanto per citare una zona martoriata, e vengono respinti, se non imprigionati.

Meraviglia, anzi fanno orrore quei politici ad alto livello che non vogliono fermare questo macello. E' ben vero che due nazioni non hanno voluto fermare gli eccidi, vergogna a loro, ma la volontà di fermare non doveva fermare tutti gli altri che volevano inviare truppe per fermare alla faccia di chi non voleva o dobbiamo sempre subire le bizze di alcune nazioni che fanno la voce grossa. Tanto i figli dei politici sono al riparo ( soprattutto quelli dei superpolitici ) e i politici pontificano nelle varie sedi dell' ONU o della CEE e si fanno riprendere tutti sorridenti mentre i bambini dei popoli oppressi sono fatti a pezzi.

Ribelliamo a questo strapotere che fa pagare solo al popolo come le tasse, i balzelli, le leggi per rastrellare ciò che ignobili politici ed istituzioni hanno incassato ed incassano tutt'ora.
Fermiamo quei criminali che sono solo criminali coperti dalle leggi a loro favore o dall'indolenza di chi sta a guardare e potrebbe intervenire ed intanto vende armi e munizioni : avvoltoi della peggior specie e non più esseri umani anche se sembrano tali: Bambini tagliati a fette come salami: invochiamo Chi è sopra all'uomo perché accechi e fermi questi maledetti al servizio del male e del crimine. Si può anche pregare per fermare il male (vedi Bibbia, Deuteronomio).

12/03/2012 SAVE CHILDREN, FERMARE ECCIDIO BAMBINI ( Save the Children, ansa diritti riservati)

"La notizia relativa alle morti senza senso dei 26 bambini siriani ci lascia sgomenti e indignati. Ô arrivato il momento di fermare questo eccidio: molti bambini hanno perso la vita e tanti altri vivono quotidianamente sotto la minaccia della violenza, chiusi in casa, tremendamente impauriti da quello che stanno vivendo e bisognosi di aiuti immediati": così Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, commenta la notizia del ritrovamento dei cadaveri di almeno 47 tra donne e bambini a Homs. Molte famiglie che hanno lasciato il paese per rifugiarsi in Libano hanno riferito ai membri dello staff di Save the Children , che sta portando loro assistenza al confine, che ormai la popolazione è allo stremo, senza cibo, acqua e medicine. I bambini sono inoltre i più colpititi a livello psicologico dalle violenze a cui stanno assistendo. "Il nostro staff ci riporta quotidianamente il terrore che questi bambini scampati dicono di aver provato, esposti ai bombardamenti e alle sparatorie, molti dei quali sono stati separati dai propri cari o hanno perso i genitori nei combattimenti", continua Neri. La settimana scorsa Save the Children ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione volta a fermare le violenze e per assicurare che i bambini in Siria abbiano accesso agli aiuti umanitari. "Abbiamo bisogno che tutti si uniscano a noi per chiedere la fine immediata delle violenze, in modo da poter portare aiuto immediato ai bambini in Siria", conclude Neri. Save the Children chiede a tutti di unirsi al proprio appello per fermare le violenze in Siria e consentire l'accesso alle organizzazioni umanitarie.

12/03/2012 (ansa, diritti riservati) Gaza - Un ragazzo palestinese di 15 anni e' stato ucciso stamane mentre si recava a scuola a Sudanya ( nel nord della Striscia di Gaza ) dal fuoco di un drone israeliano. Lo riferiscono fonti locali. In Israele questa notizia non e' stata ancora commentata. Secondo le fonti la vittima si chiamava Tamer Azzam. Cinque suoi compagni sono rimasti feriti.
Due palestinesi sono rimasti uccisi in un raid condotto dalla aviazione israeliana a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, in una località da dove in precedenza erano stati sparati razzi verso Israele. Sale a 5 il bilancio dei palestinesi uccisi da stanotte. Fonti locali affermano che le vittime erano marito e moglie. Salgono a 22 i palestinesi uccisi da venerdì scorso nell'ultima ondata di violenze tra la Striscia di Gaza e Israele.
D'altra parte un milione di israeliani residenti nel Sud sono costretti a restare nelle immediate vicinanze dei rifugi mentre da Gaza continuano ad essere sparati razzi in loro direzione. In mattinata sirene di allarme sono risuonate a Beer Sheva, Ashqelon ed Ashdod. In un villaggio israeliano a ridosso della striscia di Gaza, Nir Yitzhak, un asilo nido è stato centrato da un razzo palestinese. In questi attacchi non si sono avute vittime. Nel frattempo da Gaza si è appreso che i due palestinesi uccisi in mattinata presso Khan Yunes in un raid israeliano erano "esponenti di spicco" della Jihad islamica.

12/03/2012 SOLDATO USA FA STRAGE DI DONNE E BIMBI – ( Il fatto quotidiano. it diritti riservati ) Una carneficina, compiuta a sangue freddo, porta per porta, di donne, bambini di due-tre anni e vecchi, mentre in piena notte dormivano nell' intimità delle loro case; sangue dappertutto, almeno 16 corpi (17 secondo una fonte) crivellati di pallottole e poi cosparsi di benzina e incendiati. Questo è accaduto in due villaggi della provincia afghana di Kandahar ; questa la scena che si è presentata ai testimoni dopo l'incursione notturna di un (o più d'un) soldato americano. Un nuovo macigno sui difficili rapporti fra Stati Uniti e Afghanistan, con il presidente Hamid Karzai che grida all' "omicidio deliberato", chiedendo spiegazioni a Usa e Nato.
Una strage con due diverse versioni dei fatti: è opera di un soldato americano in forza all' Isaf, un killer solitario, forse in preda a un esaurimento nervoso, uscito di nascosto dalla vicina base in piena notte e poi riconsegnatosi a essa, dove ora é sotto custodia, per gli Stati Uniti e per la forza di coalizione Nato; il lavoro di un gruppo di soldati americani "ubriachi" che "ridevano" e "sparavano all'impazzata" secondo i testimoni locali, fra i quali un uomo, un anziano del villaggio, Haji Samad. Il quale era fuori casa e che, rientrando, ha trovato i cadaveri di undici membri della sua famiglia, fra cui figli e nipoti. I soldati "hanno versato liquido infiammabile sui corpi e tentato di dare loro fuoco", racconta in lacrime. Quattro le case "visitate" dall'assassino, nei due villaggi di Alokozai e Garrambai, entrambi nel distretto de Panjwayi, culla spirituale ed ex roccaforte dei talebani, a 500 metri da una base Usa. Sul luogo del massacro si è precipitato un cronista della France Presse, che ha fornito una preziosa testimonianza di prima mano, che mostra analogie con la descrizione di Samad: "Sono entrato in tre case e ho contato 16 morti, inclusi bambini, donne e uomini anziani", racconta. "In una delle abitazioni c'erano i corpi di dieci persone, fra cui donne e bambini, che erano stati tutti uccisi e bruciati in una stanza. Un'altra donna invece giaceva morta all'entrata della casa. Sono stati uccisi e bruciati. Ho visto almeno due bambini di età fra i due e i tre anni, che erano stati bruciati". "In un'altra casa", in un secondo villaggio, "c'erano quattro persone morte. Ho visto i loro cadaveri stesi in una stanza. Fra loro c'erano due uomini anziani e una donna". Ci sono inoltre almeno cinque feriti, che vengono curati in una struttura Isaf. L'efferatezza del massacro rischia di far precipitare i rapporti, già tesi, fra Kabul e Washington e di far deflagrare l'ostilità popolare nei confronti delle truppe straniere, già esacerbata dal rogo del Corano e da uno stillicidio di episodi di gratuito disprezzo e di civili morti, vittime di azioni militari fuori bersaglio. E ora gli americani temono una nuova ondata di violenze e hanno invitato i concittadini a stare all'erta per possibili rappresaglie. "Abbottonato" e laconico il commento della Forza Nato: "Uno dei nostri soldati ha ucciso e ferito un certo numero di civili in un villaggio adiacente alla sua base", ha dichiarato il vicecomandante dell'Isaf, gen. Adrian Bradshaw, che ha detto di non essere "in grado di spiegare le ragioni del suo gesto", aggiungendo che "Un'inchiesta è in corso". Sull'identità, il corpo d'appartenenza o anche il grado ( é solo trapelato che si tratterebbe di un sergente maggiore ) non esce una parola. Il governo afghano per bocca del ministro per gli affari tribali nelle sue dichiarazioni mostra di aver metabolizzato la "verità" ufficiale del killer solitario, mentre quello della difesa sembra invece aver fatto sua la versione dei fatti fondata sui testimoni locali. Ed è senza appello la condanna lanciata nel pomeriggio dal presidente Hamid Karzai, che pure non si pronuncia sul numero degli esecutori: "Il governo ( afghano) ha condannato a più riprese le operazioni condotte sotto la denominazione di 'guerra al terrorismo' e che causano perdite civili. Ma quando gli afghani vengono uccisi deliberatamente dalle forze americane, si tratta di un assassinio e perciò di un'azione imperdonabile", ha dichiarato il presidente afghano in un comunicato, nel quale si chiedono quindi "spiegazioni al governo americano".
Preghiamo tutti insieme per fermare il male, per accecare chi combatte guerre ingiuste e le usa per crimini personali o per il solito odio tra popoli. Nel canto dell'Olocausto “Son morto ch'ero bambino” si canta “Ancora non è contenta la bestia umana, … ancora non ho imparato a sorridere qui nel vento”.
Uomini al servizio del male, uomini servitori fedeli del male che è il nemico primo dell'uomo e che chiede in continuazione sacrifici umani nei teatri più devastanti del vivere umano. La bestia uomo o l'uomo rettile preistorico che alberga ancora nei nostri neuroni del cervello emozionale aumenta sempre più le sue connessioni interneuronali.
Fermiamolo con la volontà di aiutare gli altri in ogni modo, come fanno quei volontari che si sacrificano e muoiono per aiutare gli altri. Non tutti andremo sui campi del terrore, ma a distanza aiutiamo le organizzazioni serie che ci vanno e magari gratuitamente, senza trombe e senza video riprese. Onoriamo queste persone che sperano nel futuro dell'uomo e che aiutano per questo gli altri. Vergognamoci ed urliamo il nostro sdegno verso quei politici che non muovono un dito ed aspettano che siano gli altri a farlo, vergognamoci anche per questi e non votiamoli più, appartengono a razze antiumanità e danno solo false illusioni, mentre i soliti bambini soffrono e muoiono in milioni all'anno per fame, guerre, catastrofi inimmaginabili e viste in tv , ma lontano, senza odore di morte e di sangue, con silenziose radiazioni mortali e senza lo scoppio dei proiettili ed con la solita vile presenza dei ladri degli aiuti umanitari che depredano coloro che non sono così soccorsi. Che Dio ci aiuti dove noi non arriviamo a salvare quell'umanità da Lui creata.

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