1) Siria: Usa e Russia si scambiano accuse. Intanto ad Aleppo si
continua a morire
Nel corso della notte
decine di attacchi aerei hanno colpito Aleppo. “Quello che la Russia sta
sponsorizzando in Siria non è lotta al terrorismo, ma barbarie”, ha detto
intanto l’ambasciatrice americana all’Onu Samantha Power. 26 Settembre 2016 di
Susanna Picone (http: //www.fanpage.it/ - Tutti i diritti riservati agli autori
e alle testate).
Decine di attacchi
aerei hanno colpito Aleppo nel corso della notte. Lo riferisce l'Osservatorio
siriano sui diritti civili secondo cui gli attacchi hanno riguardato metà della
città, quella controllata dalle forze ribelli che si oppongono al presidente
Assad al Bashir. I nuovi bombardamenti fanno seguito a un'escalation di
attacchi dopo l'interruzione del coprifuoco di una settimana. Bearsi Mishal, addetto
alla difesa civile nella zona controllata dai ribelli, ha detto a Reuters che i
bombardamenti sonocontinuati fino alle 6 di questa mattina: “È la stessa
situazione. Specialmente la notte, i bombardamenti si intensificano, diventano
più violenti, con l'uso di tutti i tipi di armi, cluster bomb, fosforo e
napalm”. L'Osservatorio ha registrato finora 237 morti, tra cui 38 bambini, negli
attacchi aerei su Aleppo e dintorni in una settimana. Accuse alla Russia –
Intanto è dialogo tra sordi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunito
d’urgenza per discutere della situazione in Siria. Gran Bretagna e Francia
hanno accusato la Russia di crimini di guerra e Mosca ha difeso la “moderazione
invidiabile” di Damasco constatando comunque l'impossibilità della pace. Le
parole più dure sono arrivate dall'ambasciatrice statunitense all'Onu, Samantha
Power: “Ciò che la Russia sostiene e fa ad Aleppo non è lotta al terrorismo, è
barbarie”, “una carneficina”, ha accusato la diplomatica Usa, secondo la quale
Mosca “abusa del privilegio storico” di essere membro permanente del Consiglio
Onu con diritto di veto. Il suo omologo russo Vitaly Churkin ha respinto le
accuse di responsabilità di Mosca per l'impasse, attribuendole a sua volta alla
coalizione internazionale guidata da Washington.“Giorni agghiaccianti” –
L'inviato dell'Onu Staffan de Mistura parla di “giorni agghiaccianti, tra i
peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della
situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore”. De Mistura ricorda
che ad Aleppo “270 mila persone sono di fatto sotto assedio da 20 giorni” e
avverte che sono rimaste solo “piccole finestre di opportunità” per evitare che
il conflitto peggiori ancora.
(Continua su: http: //www.fanpage.it/siria-usa-e-russia-si-scambiano-accuse-intanto-ad-aleppo-sicontinua-a-morire/ )
Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
- Dopo Siria e Somalia il mese degli O/Errori degli Stati Uniti si
conclude con l'uccisione di 15 civili in Afghanistan
Per concludere "degnamente" un mese di atrocità, dopo
aver ucciso più di 80 soldati siriani a Deir Ezzor, 22 soldati somali, 8
poliziotti afghani, oggi, un drone statunitense ha ucciso almeno 15 civili in
Afghanistan.
- Aleppo martoriata: quasi
due milioni senz'acqua e senza luce, oggi consiglio d'emergenza all'Onu
(RaiNews24)
Aleppo martoriata,
quasi due milioni senz'acqua e senza luce. Convocato consiglio di sicurezza Onu
- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Siria-ancora-bombe-su-Aleppo-Quasi-due-milioni-senza-acqua-e-senza-luce-Oggi-consiglio-sicurezza-Onu-6764582d-1dba-4e5c-aab9-2248c474e785.html
- Siria: Assad e la Russia non intendono fermare i raid su Aleppo
L'Oms chiede l'apertura di corridoi umanitari. Secondo l'Unicef in
città 100mila bambini usano acqua contaminata. Tensione Mosca-Washington (Panorama)
- Bombardati due
ospedali ad Aleppo Est.
http://www.medicisenzafrontiere.it/notizie/news/bombardati-due-ospedali-ad-aleppo-est
- Dramma Siria, UNICEF: Portati aiuti urgenti ai bambini di
quattro città - 28/09/2016
http://www.lavocedelpopolo.net/59457/dramma-siria-unicef-portati-aiuti-urgenti-ai-bambini-di-quattro-citta/
- Il massacro
(dimenticato) di bambini
http://www.occhidellaguerra.it/il-massacro-dimenticato-dei-bimbi-in-guerra/
- Kerry, basta bombe su Aleppo
- Medio Oriente – ANSA.it 29/09/2016
John Kerry, il segretario di
stato americano, minaccia di tagliare tutti i contatti con la Russia sulla
Siria a meno che i bombardamenti di Aleppo non finiscano.
- Mosca, 'niet' a tregue 7
giorni a Aleppo. 'Siano di 48 ore, altrimenti terroristi si riorganizzano' – ANSA –
(ANSA) - MOSCA, 29 SET - La
Russia ritiene "inaccettabili" tregue di sette giorni ad Aleppo, in
Siria, perché si tratta di "un lasso di tempo sufficiente per i gruppi
terroristici per prendere le misure necessarie a reintegrare le provviste, e
riordinare le forze": lo dichiara il vice ministro degli Esteri di Mosca,
Serghiei Riabkov. "Noi - ha detto Riabkov, citato dalla Tass - abbiamo
ripetutamente suggerito pause di 48 ore, ma gli Usa, per ragioni che sanno solo
loro, sono rimasti attaccati alla richiesta di tregue di sette giorni.
- Nigeria. Unicef, 75 mila bambini rischiano di morire di fame
http://www.intopic.it/notizia/10629226/
- Yemen. Dramma umanitario: bambini
ridotti alla fame
http://it.radiovaticana.va/news/2016/10/06/yemen_dramma_umanitario_bambini_ridotti_alla_fame/1263256
- Siria: bombe senza tregua su Aleppo, per l'Onu è una
"catastrofe umanitaria" (euronews)
http://it.euronews.com/2016/09/30/siria-bombe-senza-tregua-su-aleppo-per-l-onu-e-una-catastrofe-umanitaria
Da queste fonti si può capire come non ci sia alcuna voglia di
lasciar vivere i residui di abitanti di Aleppo. Li vogliono schiacciare proprio
tutti e definitivamente nonostante una voce - “vox clamantis in deserto” - che
è la voce del Papa, Vescovo di Roma, che grida di smettere di assassinare gli
inermi, i bambini: ma nessuno gli dà retta, non si fermano e continuano a
bombardare o a mandare avanti truppe che facciano piazza pulita di Aleppo.
Ci si chiede il perché lo facciano: non si sa, ma lo fanno! Niente
umanità né pietà per una città massacrata da anni che non ha più da vivere
minimamente. Aggiungiamo alla lista dei genocidi anche Aleppo. Il Papa, giustamente
ha detto che c'è un giudizio anche per chi persiste nel distruggere l'umanità,
e certo non saranno sorrisi di cortesia. L’UNICEF aggiunge che da venerdì
scorso sono stati trucidati 98 bambini da vendicare non secondo la giustizia
umana, ma la giustizia Divina.
2) Palermo,
schiaffi e calci ai bambini: arrestate tre maestre -
pubblicato il 28 settembre 2016
I finanzieri di Partinico, Palermo, hanno arrestato tre maestre di
una scuola elementare della cittadina per maltrattamenti sugli alunni, compreso
anche un bambino disabile. Dopo la segnalazione dei genitori, sono state
avviate le indagini.
Fonte (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
3) Parma: calci, schiaffi e spinte ai
bambini: arrestata educatrice di un asilo - pubblicato il 26 settembre 2015
A Collecchio, in provincia di
Parma, un'educatrice di 55 anni è stata arrestata e posta i domiciliari dopo la
denuncia di alcune colleghe per maltrattamenti verso gli alunni della
struttura. La donna è stata incastrata dalle telecamere poste dai Carabinieri
della stazione di Salsomaggiore Terme.
Fonte (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
4) Maltrattavano
alunni, sospese maestre
A Borgorose nel Reatino.
"Fai pena", "ti appiccico al muro", alcuni anche derisi
(ANSA) - RIETI, 4 OTT - Due
maestre sono state sospese per presunti maltrattamenti su alunni di una scuola
di Borgorose, in provincia di Rieti. Le indagini, iniziate nell'aprile scorso,
sono scaturite dalle denunce presentate da alcuni genitori a seguito delle
confidenze ricevute dai loro figli che a un certo punto hanno iniziato ad
accusare crisi di pianto, mal di pancia, vomito e difficoltà ad addormentarsi e
la paura delle maestre e il rifiuto di andare a scuola. I militari, alla guida
del comandante della Compagnia, capitano Emanuela Cervellera, hanno effettuato
intercettazioni ambientali, realizzate installando telecamere nascoste
nell’aula, che hanno consentito di documentare i maltrattamenti, consistiti
soprattutto in schiaffi, spintoni, offese. I minori, ascoltati con l'ausilio di
una psicologa, hanno confermato gli episodi di maltrattamento che consistevano
in umiliazioni ("fai pena", "no capisci niente"), minacce
("ti appiccico al muro") e derisioni in pubblico come nel caso di un
bimbo con i piedi piatti".
Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
http://247.libero.it/rfocus/27248174/15/maltrattavano-alunni-sospese-maestre/
Non bastano le notizie
della città di Aleppo martoriata e bombardata, anche se qualche aiuto è
riuscito a passare la frontiera e portare quello che poteva ai civili ridotti a
più di 200.000 e che muoiono in continuazione per i bombardamenti ed assalti
con armi; ci vuole ancora che altre maestre italiane continuino a picchiare chi
dovrebbero educare, ma i ministri ed i garanti non fanno un controllo generale,
un'ispezione a sorpresa: devono sempre aspettare che le mamme dei bimbi
picchiati si rivolgano ai carabinieri che immortalino le scene pietose e
criminali di adulti che picchiano i bambini. Ma in che Italia stiamo cadendo?
Ci sono maestre da lodare, ma altre devono essere allontanate dai bambini e da
chi ha necessità di qualunque genere.
Speriamo che la
giustizia italiana arrivi a dare la giusta punizione a queste donne e magari
madri che si approfittano della loro posizione di superiorità per esercitare un
potere da carnefici. Mandiamole via dalla scuola, fuori dai piedi! Altro che
insegnamento a suon di botte e altro! Mandiamole invece a spaccare pietre o
lavori simili. Basta che si sveglino i loro superiori e facciano controlli
sempre o dobbiamo aspettare che il menefreghismo dilaghi a macchia d'olio e
l'Italia si metta in testa alla classifica negativa della scuola dei bambini.
Non si fa aspettare un'altra denuncia di maestre che maltrattano i bambini. In
Italia continua a rivelarsi la tragica realtà di bambini maltrattati dalle loro
maestre.
Ma cosa aspetta il
Ministro della Pubblica Istruzione ad indagare seriamente su tutte le scuole,
dai nidi d’infanzia, alle scuole materne e anche primarie, con riscontri a
sorpresa per bloccare questa attività che sembra avere un consenso più ampio di
quello che non si vorrebbe ci fosse. Il ministro aspetta altre prove sulla
pelle dei bambini? Cosa aspetta a mettere in atto provvedimenti seri e non da
ridere per regolamentare l'assunzione delle maestre e vigilare sui loro
comportamenti, incluso quello delle loro direttrici, perché non è possibile che
queste maestre indegne della loro qualifica possano agire indisturbate da
qualsiasi controllo in situ da parte dei loro superiori.
Menefreghismo e
incuria: è questo che consente a questo reato che emerge così spesso anche in
Italia.
Controlliamo anche le
varie direzioni didattiche, ma non aspettiamo la prossima denuncia: sarebbe
ridicolo e disonorante quel Ministero che non mette in atto controlli seri
sulle maestre/insegnanti.
Ma l'Italia è quasi ultima in
classifiche importanti per colpa di questi reati, mentre volontari seri fanno
di tutto per rendere l'umanità più educatrice se non salvatrice, rimettendoci
talvolta la vita, come succede in Siria, Africa centrale e molti altri Paesi.
«Maltrattavano
alunni, sospese le maestre…» Ci si chiede se queste non leggono nemmeno il giornale
e non smettono, almeno per un po’, di perseguitare i bambini a loro affidati. Oltre
al resto, i soggetti in questione sembrerebbero davvero ottusi a giudicare dal
clamore che sta emergendo contro gli abusi a scuola da parte delle maestre.
Non si vuole ripetere quello che
c'è scritto per le maestre di Partinico, ma è ora di denunciare anche quei
superiori che poi dicono di non essere stati a conoscenza dei fatti: allora
erano consenzienti o non si interessavano. Ma che scuola è e da chi è diretta
se continuano ad emergere questi reati? Licenziamo i superiori diretti ed
indiretti fino ad arrivare anche ai ministeri che di solito mandano i loro
ispettori dopo che i fatti diventano pubblici. Vergognamoci per loro di
appartenere ad una razza cresciuta nel cuore dell'educazione dei bambini.
Non si vogliono con questo
addossare colpe a quelle maestre che con abnegazione compiono il loro dovere
seriamente e con sacrificio e vengono trascinate in quest'ondata di crimini: a
loro va il plauso per la dedizione con cui tengono alto lo sforzo di
vivere con stipendi piuttosto magri, dando il massimo
della loro preparazione. A voi grazie e si vuole chiedere al Ministero della
Pubblica Istruzione cosa aspetta a istituire regole di controllo più severe
delle attuali, non solo a parole, ma anche coi fatti.
5) Milano,
bambina di tre anni veglia per una notte e un giorno la madre morta in casa
http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/01/news/milano_bimba_veglia_madre_morta-148917665/
(Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate)
I minori ci insegnano
sempre cosa è l'umanità. In questo caso è una bambina di tre anni che ha
assistito la madre che moriva per 24 ore senza chiedere nulla a nessuno: lei
sola e la mamma. Atti come questi ce ne sono tanti e sono sempre i bambini a
farci lezione di vita. Auguriamo a questa piccolina di crescere bene e di avere
una vita degna dei suoi primi atti di umanità. Brava! Che Dio ti accompagni
sempre. Noi dobbiamo far uso di questa lezione per essere umani e giusti con
tutti: non fare solo finta, ma cambiare veramente nell'essere più umani.
6) Guerra in Siria:
in cinque anni, 1500 morti per attacchi con armi chimiche
È quanto rivela un nuovo rapporto dell'associazione Syrian
American Medical Society che ora chiede a gran voce l'intervento dell'Onu e
alla comunità internazionale al fine di identificare i responsabili di questo
massacro e di incriminarli.
NOTIZIE 14 MARZO 2016 10: 02 di Biagio Chiariello (Tutti i diritti
riservati all'autore ed alla testata - http: //www.fanpage.it/ )
Nel corso dei 5 anni di guerra siriana, le armi chimiche sono
state usate almeno 161 volte e hanno provocato la morte di quasi 1.500
persone. I dati sono contenuti in un nuovo rapporto della Syrian American
Medical Society (Sams), che ha basato le sue ricerche sulle testimonianze
dirette di medici e operatori sanitari che lavorano sul terreno. Secondo quanto
emerge dal rapporto inoltre gli attacchi con armi chimiche sono in aumento e
oltre 14.500 persone sono rimaste ferite. Cifre drammatiche che spingono la
Syrian American Medical Society a rivolgersi al Consiglio di Sicurezza dell'Onu
e alla comunità internazionale al fine di identificare e incriminare i
responsabili. Il governo siriano è accusato di aver utilizzato armi chimiche
contro il suo popolo anche dopo che nel 2013 le Nazioni Unite ne ordinarono
l'eliminazione dal suo programma. Lo stesso Consiglio Onu, lo scorso anno, ha
accusato Bashar al-Assad di aver usato sostanze chimiche tossiche come il
cloro. Il regime ha sempre respinto le accuse.
7) La guerra in Siria: oltre 270mila morti
La guerra siriana ha preso il via nel marzo 2013. Da allora
l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh), che dispone di una vasta rete
di fonti sul territorio, ha accertato 271.138 morti. Tra loro ci sono 79.106
civili, cifra che comprende – secondo un bilancio aggiornato al 23 febbraio
2016 – 13.500 bambini e 8.760 donne. Ma nelle tragiche cifre di quest’eccidio, non
sono state considerate le migliaia di dispersi, gli oppositori nelle carceri
del regime e i membri delle forze lealiste catturati dai ribelli e dai gruppi
jihadisti, tra i quali lo Stato Islamico. Secondo una ong umanitaria siriana, 177
ospedali sono stati distrutti e circa 700 membri del personale sanitario uccisi
dal 2011. L'organizzazione francese Handicap International ha calcolato di un
milione di feriti (dati aggiornati al 7 marzo 2016). Dei 23 milioni di abitanti
prima del conflitto, 13 milioni e mezzo avrebbero avuto ripercussioni o perso
la casa a seguito del conflitto, secondo l'Onu (dati aggiornati al 12 gennaio
2016 (Continua su: http: //www.fanpage.it/guerra-in-siria-in-cinque-anni-1500-morti-per-attacchi-con-armi-chimiche/
- http: //www.fanpage.it/
)
- Siria, barili bomba su
principale ospedale in zona ribelle Aleppo
(…)
Secondo l'Ong, i missili hanno colpito i quartieri di Al Aziziya, Al Midan e Al
Izaa. Ieri l'agenzia ufficiale siriana Sanaaveva parlato
di quattro morti per alcuni razzi caduti nel quartiere di Al Midan. È salito,
invece, a 17 il bilancio dei morti per i bombardamenti aerei nei quartieri di Al
Helik, Al Zeitunat e Al Sheij Fares.
(Continua su:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/01/news/siria_barili_bomba_su_principale_ospedale_in_zona_ribelle_aleppo-148878586/)
Non facciamoci
illusioni: si continuano a bombardare gli ospedali. Quest'ultimo era il più
grande con reparti di psichiatria. Un volontario ha estratto una piccola
bambina ferita, ma viva. Altri bambini invece sono morti con altri adulti. Le
grandi potenze e il solito Assad si rimpallano le accuse: di fatto
sull'ospedale sono stati sganciati barili bomba, e nessuno urla che si smetta
di martoriare gli inermi, coloro che non si possono difendere, chi è lì ad
aiutare la gente: anche un medico è morto, ma ci si passa sopra.
Cosa vogliono infine quel
dittatore ed i suoi amici/nemici? Rispolveriamo un vecchio termine -
“bombardamenti a tappeto” - di qualche anno fa, quando gli americani
distruggevano le nostre città. Chi si ricorda? Vico ha ragione: “La storia si
ripete”. È ciò che fanno ora: distruggere e basta, a chi tocca tocca, poi si
chiede scusa.
No comment!!!
Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
Siria: all'Onu si
tratta per una nuova tregua ad Aleppo (Radiovaticana)
8) Naufragio
migranti in Egitto, sale il bilancio delle vittime: recuperati 148 corpi
Ha raggiunto 148 morti
il bilancio provvisorio delle vittime del ribaltamento di un barcone con circa
400 migranti a bordo avvenuto due giorni fa nel Mediterraneo, davanti alle
coste egiziane. NOTIZIE 23 SETTEMBRE 2016 17: 34 di Susanna Picone
Sono almeno 148 i corpi restituiti dal mare dopo il naufragio di
migranti avvenuto mercoledì scorso davanti alle coste egiziane. Lo rendono noto
funzionari egiziani, secondo cui il numero dei dispersi resta molto alto e
quindi il bilancio dei morti è destinato ancora a salire. Le autorità, dopo il
naufragio avvenuto al largo di Burg Rashid, nel nord dell'Egitto, avevano
riferito che sul barcone viaggiavano circa 400 persone e che di queste ne erano
state salvate 165. Alcuni sopravvissuti avevano invece raccontato che a bordo
c’erano oltre 550 persone. Tanti, dunque, coloro che ancora mancano
all’appello. Il premier egiziano Sherif Ismail ha ordinato di destinare tutte
le risorse e le strutture necessarie ai salvataggi. Secondo le informazioni
filtrate dalla stampa locale, il barcone di migranti si sarebbe capovolto a
causa dell'alto numero di passeggeri a bordo. Sull’imbarcazione c’erano fra gli
altri cittadini egiziani, sudanesi, siriani, eritrei e somali. Le ricerche dei
migranti vanno avanti – Intanto, mentre le operazioni per cercare altre eventuali
vittime del naufragio vanno avanti, il quotidiano locale “Shorouk” ha
pubblicato delle foto che ritraggono presunti sopravvissuti ammanettati ai
letti di ospedale. I migranti, secondo quanto si apprende, sono accusati di
aver cercato di lasciare illegalmente il Paese, anche se non esiste una
legislazione specifica in merito all'immigrazione clandestina. Nei giorni
scorsi il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha detto che il governo sta
lavorando per realizzare un disegno di legge sull’immigrazione clandestina che
abbia effetto il prima possibile. (Continua su: http: //www.fanpage.it/naufragio-migranti-in-egitto-sale-il-bilancio-delle-vittime-recuperati148-corpi/ - http: //www.fanpage.it/ - Tutti i diritti riservati
agli autori e alle testate).
9) Migranti, almeno
9 morti nel Canale di Sicilia. In 24 ore salvate oltre 6mila persone
Nel giorno del ricordo del naufragio del 2013 circa seimila
migranti sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia dalle navi della Guardia
Costiera, della Marina Militare e di organizzazioni non governative. NOTIZIE 4
OTTOBRE 2016 09: 20 di Susanna Picone (Tutti i diritti riservati agli autori e
alle testate).
Circa seimila migranti
sono stati soccorsi nelle ultime ore nel Canale di Sicilia, nelle ore in cui si
celebrava la Giornata nazionale della memoria e dell'accoglienza istituita dopo
il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa. Dopo alcuni
giorni di maltempo, il mare è tornato calmo e così le favorevoli condizioni
meteorologiche hanno determinato la ripresa delle traversate. Sono 6055 in
particolare i migranti soccorsi i poche ore dalle navi della Guardia Costiera, della
Marina Militare e di organizzazioni non governative a bordo di 39 tra barconi, gommoni
e zattere. Recuperati anche i corpi di almeno nove migranti – I soccorritori
hanno recuperato anche i corpi di almeno nove persone morte durante la
traversata. Sette vittime erano su uno stesso barcone, una su un'altra
imbarcazione, mentre un'altra persona è morta mentre veniva trasportata verso
la terraferma con un'unità navale della Guardia Costiera. Dalla nave di Medici
senza frontiere sono state trasportate in ospedale, prima con una motovedetta
della guardia costiera, poi con un elicottero, dove un medico volontario
dell'ordine di Malta ha prestato i primi soccorsi, anche una donna incinta e
una bambina disidratata e con problemi respiratori a causa dei fumi tossici dei
motori nei barconi.
(Continua su: http: //www.fanpage.it/migranti-almeno-9-morti-nel-canale-di-sicilia-in-24-ore-salvate-oltre6mila-persone/ - http: //www.fanpage.it/ -
Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
Forse non abbiamo
ancora capito che i vari bollettini sui migranti sono da prendere molto
seriamente aldilà delle chiacchiere e dei programmi da venire: nella drammatica
Siria il rimpallo delle responsabilità è reciproco ed ormai si sa chi sono le
potenze internazionali in gioco: i morti ammazzati invece sono siriani o
volontari dei vari ospedali, perché ancora ultimamente c'è stato un ennesimo
bombardamento vergognoso e criminale su un altro ospedale, strutture erette per
curare e guarire, ma ormai prese di mira come se fossero punti strategici
invece che centri aiuto di aiuto per chi è stato ferito, se è ha avuto la
fortuna di non essere ammazzato.
La tecnica ormai è
risaputa e vigliacca: gli aerei bombardano una prima volta, poi aspettano che
arrivino i volontari ad aiutare e ripassano una seconda volta sempre
bombardando, così sono sicuri di aver decimato quasi tutti. Infatti è vero: molti
medici e altri sanitari sono uccisi, così come altri volontari, ammalati o feriti (un volontario piangeva perché
aveva estratto dalle macerie una bimba piccolina di meno di un anno) e così ora
giornalmente si uccide. Molte volte gli aerei non si riconoscono neppure, ma le
bombe che cadono sì, a mazzi arrivano giù. Ma le vittime dello stress
psicologico e fisico, se non dell'assassinio o delle ferite, sono persone vive;
per chi bombarda o è mandato a bombardare si tratta di una formalità da eseguire
e basta: di chi c'è sotto non importa nulla a nessuno e se non trova più
ospedali ancor meglio… non si cura e basta. Le grandi associazioni serie
continuano ancora ad essere presenti in qualche modo, ma la distruzione degli
ospedali ora è massiccia ed i convogli che sono arrivati ben pochi: non si
parla più dei convogli umanitari… fanno parte del passato.
Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
- Emergenza migranti: 6mila salvati in mare,
nove le vittime
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2016/10/03/migranti-vittime-soccorsi.html
- La dichiarazione ONU sui rifugiati è un fallimento. Ecco il
perché in 7 esempi
http://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/68314
10) Libia, 28 migranti
morti a bordo di 33 gommoni. Salvati più di 4mila profughi
Intanto ieri una nuova tragedia al largo della costa libica: in un
barcone di legno con mille persone a bordo anche i corpi di almeno 22 migranti
morti. AFRICA ULTIME NOTIZIE 5 OTTOBRE 2016 07: 33 di Davide Falcioni
A meno di 24 ore dalla
"Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione"
un'altra tragedia coinvolge decine di migranti: 22 persone sono morte a
bordo di un barcone sovraccarico al largo della costa libica. A renderlo noto è
stato un fotografo dell'agenzia France Press che si trovava a bordo della nave
Astral, secondo cui su una vecchia imbarcazione di legno erano stipate circa
mille persone, almeno 22 delle quali sono state trovate senza vita nella stiva.
Il bilancio, tuttavia, è tutt'altro che definitivo e il rischio concreto è che
le vittime siano molte di più. Bassem al-Gharabli a capo dell'ufficio per il
contrasto alle migrazioni a Sabratha ha fatto sapere che le imbarcazioni
trasportavano numerose famiglie di migranti, non menzionando però quante
persone ci fossero a bordo. Nel naufragio sono deceduti uomini e donne di
nazionalità libica, marocchina e siriana. Nel frattempo il portavoce della
Marina libica, Ayoub Qassem, ha aggiunto che i guardiacoste sono riusciti a
"salvare altri 139 migranti a Tadjoura (banlieue est di Tripoli) e 150 a
Gasr Garabulli, ma con un bilancio di 11 morti", tra cui donne e
bambini. I profughi soccorsi stanno ricevendo le cure necessarie mentre le
ricerche in mare proseguino da parte dei guardiacoste. Solo nella giornata di
ieri 6.000 disperati sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia. E mentre ancora
si tenta di fare chiarezza sulla tragedia a bordo di un barcone a largo della
Libia altri 28 cadaveri sono stati recuperati nel Canale di Sicilia nel
corso di 33 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa di Roma
della Guardia Costiera. In tutto sono state tratte in salvo 4.655 persone. I
profughi stavano navigando a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni e un
barcone, raggiunti tutti al largo delle coste della Libia.
(Continua su: http: //www.fanpage.it/libia-almeno-22-migranti-morti-nella-stiva-di-un-barcone-con-millepersone-a-bordo/
- http: //www.fanpage.it/ - tutti i diritti riservati agli autori e alle
testate)
Altre tragedie meteo e non, in cui i bambini sono sempre ai limiti
della sopravvivenza se non sotto.
Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
- Haiti, 900 le vittime di Matthew. Unicef: 500mila bambini a
rischio (Radiovaticana)
- 10/10/2016 - Uragano Matthew, Unicef: allarme colera e malattie
trasmesse dall’acqua ad Haiti (Meteo Web)
- ONU, crisi Siria: Russia invita Londra a rinunciare alla sua tradizione
coloniale
http://www.intopic.it/notizia/10665159/
- Siria, Unicef: Aleppo senza medici, bimbi lasciati morire
La rappresentante in loco: "Penso che questa sia la peggior
crisi umanitaria di sempre"
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/siria-unicef-aleppo-senza-medici-bimbi-lasciati-morire_3035750-201602a.shtml
11) Siria, bombe su
una scuola elementare: morti almeno 5 bambini
Almeno cinque i minori uccisi in un bombardamento su una scuola a
Daraa, nel sud della Siria, in una zona controllata dalle forze governative.
Altre vittime per un attacco kamikaze nella zona di Aleppo.
NOTIZIE 11 OTTOBRE
2016 17: 36 di Susanna Picone (http: //www.fanpage.it/ - tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
Ennesima giornata di
sangue in Siria. Almeno cinque minori tra bambini e adolescenti sono rimasti
uccisi nel sud del Paese da un lancio di razzi su una scuola elementare nella
città di Daraa, in una zona controllata dalle forze governative. Lo riferiscono
l'agenzia ufficiale Sana e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in
Siria (Ondus). “Cinque bambini sono periti nel lancio di razzi dei terroristi
su una scuola elementare nel quartiere di Sahari” a Daraa, ha confermato anche
la televisione di Damasco. Le fonti affermano che il bombardamento con mortai è
partito da una zona controllata dai gruppi armati delle opposizioni. Ci
sarebbero anche diversi feriti, di cui alcuni in gravi condizioni e tra questi
ci sarebbero altri bambini. Ma quelle di Daraa non sono le uniche vittime della
giornata. Altre dieci persone sono morte in un attacco kamikaze compiuto in un
villaggio vicino alla città di Manbech, nel nord della provincia settentrionale
di Aleppo. I morti sarebbero per la maggior parte membri della famiglia del
parlamentare siriano Diab al Mashi, che si trovava in visita nel suo villaggio
natale, quello di Al Mashi. Il kamikaze – l’attacco sarebbe stato compiuto
dall’Isis – avrebbe provocato anche un numero ancora imprecisato di feriti.
Hollande: “Se Mosca ferma bombe, sì a dialogo” – Intanto, sul fronte
diplomatico, il presidente francese Hollande ha detto di poter incontrare “in
ogni momento” l'omologo russo Vladimir Putin per “fare progredire la pace”.
Quando “la Russia sarà realmente decisa a far cessare i bombardamenti a cui
partecipa sostenendo il regime siriano – ha detto il francese – sono pronto in
tutti i momenti a prendere il cammino del dialogo”. “Putin doveva venire a
Parigi nei prossimi giorni per alcune inaugurazioni e cerimonie – ha spiegato
Hollande – Io vedevo questa visita solo come momento per parlare della Siria e
solo della Siria, e ho fatto sapere al Presidente Putin che non lo avrei
accompagnato alle cerimonie ma che ero pronto a continuare il dialogo sulla
Siria. Lui ha preferito rimandare questa visita”. Ma questo, per Hollande, “non
impedirà che vi siano altre occasioni per discutere, ma non verrà a Parigi”.
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Fonti (tutti i
diritti riservati agli autori e alle testate):
- Siria:
'5 bimbi uccisi da bombe ribelli' - Tv russa, 'colpo mortaio Aleppo'. Unicef, 9
bimbi morti 2 giorni
(ANSA) - MOSCA, 13 OTT - Almeno
cinque bambini sono morti ad Aleppo in un bombardamento a colpi di mortaio
perpetrato dalle forze ribelli: lo sostiene un giornalista della tv
filo-Cremlino Russia Today che si trova all'ospedale Al Razi.
Secondo l'emittente russa, un
colpo di mortaio è esploso vicino a una fermata dei mezzi pubblici nel
quartiere di al-Hamadaneyah, controllato dalle truppe di Damasco, colpendo
sette bimbi e un adulto.
Da parte sua l'Unicef dichiara:
"Solo negli ultimi due giorni" in Siria "sono stati uccisi
almeno 9 bambini, a scuola o che stavano andando a scuola". Lo ha detto la
rappresentante per il Medio Oriente e l'Africa del Nord dell'agenzia Onu,
Juliette Touma, in un'intervista a Russia Today ripresa dall'agenzia Ria
Novosti.
Indagato anche
della loro morte come causa di un altro reato - Italia - ANSA.it http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/10/15/migranti-18-dispersi-in-mare-fermato-scafista-gommone_d186207f-c1b7-4d8b-b4f0-1d31b55d12ca.html.
12) LE BUONE AZIONI DEI BAMBINI: ESEMPIO QUASI MAI SEGUITO ED
IMITATO
Camion con a bordo un papà e i figli prende fuoco: bimbo di 5 anni
salva il fratello di 2
Il drammatico incidente stradale in Texas: l’uomo è morto sul
colpo davanti ai suoi figlioletti, che sono rimasti feriti. Sarebbe stato il
bambino più grande a estrarre dalle fiamme il fratellino. NOTIZIE USA 14
OTTOBRE 2016 22: 38 di S. P.
Nella notte di venerdì nei pressi di Houston, in Texas, c’è stato
un tragico incidente stradale che ha provocato la morte di un uomo. Un uomo che
stava viaggiando con i suoi figlioletti di 5 e 2 anni con un camion verso
Galveston, dove la famiglia si stava trasferendo. La mamma dei bambini non era
con loro perché, da quanto è emerso, stava viaggiando verso casa con un’altra
auto. Probabilmente per un colpo di sonno il camion dell’uomo ha colpito il
guard rail e si è capovolto, prendendo fuoco. Nello schianto l’uomo è stato
catapultato fuori ed è morto sul colpo. Il figlio maggiore, ferito lievemente, sarebbe
stato in grado di estrarre dal seggiolino il fratellino di due anni e
allontanarlo dalle fiamme salvandogli la vita. Era notte, e sulla strada non
c'era nessuno per aiutarlo. "Il bambino è un eroe, ha salvato il fratello
dalle fiamme" – La prima persona a intervenire sul posto dopo l’incidente
è stato il figlio del proprietario di un hotel vicino, attirato dal gran
rumore. “Erano sulla strada, piangenti e sanguinanti. Il corpo del padre era
accanto, senza vita. Il calore che emanava dalle fiamme era insopportabile”, ha
raccontato il giovane che ha poi atteso con i bambini l'arrivo dei soccorsi.
Alla polizia è stato lo stesso bambino di 5 anni a raccontare ciò che
ricordava. “È un eroe – ha detto il sergente James Roque – Nessuno sarebbe
riuscito a salvare il fratello”. Le immagini del luogo dell’incidente sono
spaventose: il camion su cui viaggiava la famiglia era ridotto a una massa di
ferraglia. I due bambini sono stati poi portati in ospedale: il più piccolo ha
delle ustioni mentre il più grande solo lievi ferite. Si sono salvati, ma come
confermato anche dal sergente della polizia sicuramente non dimenticheranno mai
quello che è successo questa notte.
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Come sempre gli atti più umanitari (non uso la parola “eroici” perché
ormai sono eroi tutti e lo si vede dai media che esaltano chi non andrebbe
esaltato perché gioca una fiction. Ma questo è un fatto vero: un bimbo di
cinque anni che salva, strappandolo alle fiamme, un suo fratellino di due anni,
in un atto di amore che poteva costargli la vita come è successo al padre.
Ancora una volta i bambini ci bagnano il naso: si dimostrano
ancora liberi dalle convenzioni sociali e compiono gesti incredibili e che
svergognano gli adulti. Ma, attenzione, molti adulti non si vergognano ed usano
questi gesti per aumentare le vendite derivanti
dal business mediatico e sono quindi doppiamente ignobili. Vanno sì esaltati
questi bambini (e molti casi non li conosciamo), ma con moderazione, portandoli
ad esempio di molto malcostume degli adulti che se ne infischiano alla grande
di quello che succede al prossimo.
Bravo, bambino! Non lasciarti affascinare da qualche adulto che
vuole speculare su di te per guadagnarci su con uno scoop mediatico. Hai fatto
un gesto che supera di gran lunga il tentativo umano di andare a vivere su
altri pianeti (veramente quelli che ci arrivano o che muoiono per strada
facendolo sono anche loro molto superiori a tutti noi, perché rischiano ogni
momento la vita).
Sei grande e che Dio
ti ricompensi anche per il fatto che tuo padre è nell'altro mondo a proteggervi!
13) Aleppo, 35 medici rimasti: “Ci muoiono
davanti, ci serve tutto. Anche garze non sterili”
La situazione ad
Aleppo est peggiora giorno dopo giorno. Medici senza frontiere lancia l’allarme
sanitario: ad assistere le vittime dei bombardamenti sono rimasti solo 35
medici, di cui solo sette in grado di operare ferite di guerra. Dal marzo
2011 ad oggi 757 tra camici bianchi, infermieri e operatori sono deceduti in
380 attacchi a strutture sanitarie
14 OTTOBRE
2016 di Mirko Bellis
Sono rimasti solamente 35
medici nella zona orientale di Aleppo e di questi solo sette sono in grado di effettuare interventi chirurgici su
feriti di guerra. “I pazienti hanno accesso limitato alle cure sanitarie nei
pochi ospedali ancora attivi e parzialmente funzionanti. I medici sono esausti,
lavorano tutto il giorno per far fronte all'enorme afflusso di feriti”, afferma
Carlos Francisco, il capo missione in Siria di Medici senza Frontiere (Msf). E
le bombe non cessano di colpire. Secondo gli attivisti locali, i raid aerei
hanno ucciso almeno 99 persone solo
negli ultimi due giorni. I residenti di Aleppo Est non hanno nemmeno la
possibilità di fuggire, perché sono intrappolati in una città che simboleggia
gli orrori della guerra civile siriana, dove vengono utilizzati tutti i tipi di
armi letali.
Il capo della Direzione della
sanità di Aleppo est, Ahmed Laila, racconta che ormai durante i pesanti
bombardamenti “i pazienti feriti dormono davanti agli ospedali, perché le sale
e i corridoi sono pieni”. “Circa 250.000 persone sono sotto assedio, senza
alcuna possibilità di essere aiutate o di fuggire”, denuncia Francisco. “Prima
sono state colpite le aree circostanti, poi le strade che portano in città, poi
gli ospedali, le forniture idriche, i quartieri residenziali e anche i mezzi
dei soccorritori. Stiamo parlando di una città sfinita da cinque anni di guerra
– prosegue – che non riceve aiuti da
luglio, una città che è stata distrutta, rasa al suolo, di fronte ai nostri
occhi”. Francisco, che coordina i progetti di Msf in Siria dal gennaio 2015
assiste impotente al peggioramento della sanguinosa guerra civile e lancia un
grido di dolore: “Sono stati abbandonati dal mondo. Il mondo intero sta
assistendo alla distruzione della città, ma nessuno sta facendo qualcosa per
fermarla”.
Carlos Francisco si trova a
Gaziantep, nel sud della Turchia, e assieme alla sua équipe è continuamente in
contatto con gli otto ospedali supportati da Medici senza Frontiere nella parte
est di Aleppo. “Quando gli ospedali vengono danneggiati dai bombardamenti aerei
– ci sono stati 23 attacchi solo negli ultimi quattro mesi – ci mettiamo subito
in contatto per capire l’entità dei danni e come possiamo aiutarli. Adesso loro hanno bisogno di tutto. Ci
dicono ‘mandate tutto ciò che avete, garze
sterili o non sterili, prenderemo tutto, abbiamo bisogno di tutto’. Ma in
questa situazione noi non siamo in grado di aiutarli”, afferma sconsolato
Francisco.
L’est della città è totalmente sotto
assedio da luglio, poco dopo la fine del mese del Ramadan. “Molti medici, data
la propria condizione economica, avrebbero potuto scappare dalla guerra molto
tempo fa e trasferirsi in Turchia o in Europa ma hanno deciso di non farlo”, prosegue il capo missione di Msf.
“Il loro grado di dedizione, verso le persone, al proprio lavoro e nei
confronti degli ospedali e di Aleppo è ammirevole, soprattutto se consideriamo
che sia loro sia le famiglie affrontano la morte quotidianamente”.
Medici senza Frontiere chiede
la fine della campagna di bombardamento aereo indiscriminato su Aleppo est per
consentire l’evacuazione dei feriti e dei malati. La situazione è drammatica
anche per quanti sono riusciti ad abbandonare le aree più colpite dai
combattimenti. Sono circa 100.000 infatti i residenti della regione di Aleppo
cacciati dalle proprie case dallo Stato Islamico e dalle forze governative che
spingono i siriani a fuggire a nord verso Azaz, al confine turco, o verso la
regione di Idlib. “È difficile sapere
quanti sfollati ci siano. Alcuni vanno verso Idlib, che ha più campi per
sfollati, ma lì molti vivono per strada e dormono sotto gli alberi”, afferma
Msf.
Nonostante il blocco totale di
questa parte di Aleppo da parte dell'esercito siriano e dei suoi alleati, se
sarà garantito un passaggio sicuro, molti medici che lavoravano nella zona est
di Aleppo sono pronti a tornare nella città siriana devastata dal conflitto per
cercare di salvare la vita delle molte persone che vengono ferite ogni giorno.
“Ciò che è chiaro è che, nella maggior parte dei casi, abbiamo perso la capacità di aiutare” dichiara Francisco. Prima del
conflitto in Siria ad Aleppo lavoravano circa 6 mila medici. Dal marzo 2011 ad oggi 757 tra camici
bianchi, infermieri e operatori sono deceduti in 380 attacchi a strutture
sanitarie. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, gli ospedali e
le organizzazioni mediche sono preoccupati per le scorte di carburante,
essenziali per il funzionamento dei servizi e delle 21 ambulanze che
attualmente stanno lavorando in una zona di circa 250.000 persone. “Il blocco
ha portato, tra le altre cose, alla mancanza di carburante che ha paralizzato
la città. Le strutture mediche sono sul punto di rimanere senza elettricità, il
che potrebbe bloccare la loro attività salvavita”, aggiunge Pablo Marco,
coordinatore delle operazioni di MSF in Medio Oriente.
Da quando si è interrotta la
tregua a settembre, l’intensità della campagna di bombardamento aereo delle
forze siriane e russe minaccia di radere al suolo la zona assediata della
città. Un residente di Bustan al-Qasr – uno dei quartieri più colpiti – ha
raccontato che la situazione è diventata “orribile”. “La gente non dorme più”,
ha dichiarato ad Al Jazeera. “I
bombardamenti russi non smettono un secondo”, ha aggiunto Ibrahim al-Hajj,
uno dei volontari dei Caschi bianchi di Aleppo.
“Siamo davanti all’ennesimo
scandaloso capitolo della storia delle violazioni del diritto umanitario nella
guerra siriana”, dichiara Brice de le Vingne, direttore delle operazioni di
Medici senza Frontiere. "Colpire indiscriminatamente le strutture
sanitarie o prenderle di mira è totalmente inaccettabile. Si tratta di uno dei
principi fondamentali del diritto comune internazionale e noi non resteremo in
silenzio ogni qual volta l’assistenza medica diventa essa stessa una vittima
del conflitto”, ha aggiunto.
“I medici che non possono
tornare ad Aleppo e il nostro personale qui – dichiara Francisco –
parlano delle persone e dei colleghi di Aleppo est con la stessa sofferenza”. E
conclude: “Loro soffrono lì, noi
piangiamo qui”.
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14) Consiglio dei “Diritti Umani” dell’ONU: la Russia fuori,
l’Arabia Saudita dentro.
ONU: La Russia perde il seggio
nel Consiglio dei “Diritti Umani”.
Il sorprendente esito della
votazione per la riconferma dei membri del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU
sembra quasi una punizione inferta alla Russia per la sua azione contro il
terrorismo.
Nella votazione svoltasi ieri per
il rinnovo del seggio nel Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite
(UNHRC), la Federazione Russa ha ottenuto 112 voti che non sono bastati per la
riconferma. Con 114 voti a favore, la Croazia ne prenderà il posto.
In un organismo sempre più
screditato, l’Arabia Saudita ha ottenuto ben 152 voti nell’area asiatica, e
siederà insieme a Cina, Giappone e Iraq per i prossimi tre anni. Nonostante
Ryad sia una monarchia assolutista islamista (wahabita), dove sistematiche sono
le violazioni dei diritti umani, e con una politica estera a sostegno del
fondamentalismo islamico (operante in Siria e Iraq, ma non solo) e di
aggressione manu militari contro lo Yemen, con 157 esecuzioni nel solo 2015,
essa potrà comunque vantare la presenza di Faisal bin Hassan Trad come capo
dell’équipe che monitorerà il rispetto dei diritti umani in giro per il mondo.
Fonte (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
http:
//www.nonlosai.it/consiglio-dei-diritti-umani-dellonu-la-russia-fuori-larabia-saudita-dentro/)
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