1) Il martirio di Aleppo, e non solo di quella
città, non ha fine.
Si continua a tormentare quella
popolazione, che nonostante tutto resiste, ridotta di numero contro il
dittatore e nazioni amiche. I racconti più coinvolgenti si trovano sui media
della zona (riportati con cautela alcuni particolari non documentati, ma
presumibilmente coloro che resistono ancora non sono in grado, né hanno i mezzi
loro per descriverli).
Però le urlanti richieste dei
volontari vivi che sono ancora sul posto o nelle vicinanze parlano chiaro: si
muore e basta, hanno tolto anche l'acqua. Cosa resta da togliere ancora? Cosa
vuole quel delinquente di dittatore? Nessuno lo dice, ma è chiaro che vuole
schiacciare tutto quello che lo ostacola ancora, sostenuto ancora da nazioni
che fanno il rimpallo per darsi vicendevolmente la colpa.
Nessuna pietà per chi cade e
nessuna pietà per chi non si può difendere: questa è l'umanità odierna non solo
in Siria, anche se ora si manifesta pesantemente proprio là. Per quello che non
sappiamo, non usiamo più la parola genocidio, poiché l'umanità passa da un genocidio
all'altro così come se niente fosse.
Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
- Siria, ancora bombe su Aleppo: 25
morti, molti bambini
Unicef: 2 milioni senza acqua e luce (La Repubblica)
https://alganews.wordpress.com/2016/09/24/siria-ancora-bombe-su-aleppo-25morti-molti-bambini-unicef-2-milioni-senza-acqua-e-luce/
- Aiuti sotto le bombe nell'inferno di Aleppo. Andato in onda il: 24/09/2016.
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1dadfd6d-1637-44e0-881b-f42fa52ec2c0-tg1.html
- De Mistura all'Onu "in Siria giorni agghiaccianti"
- Nella Damasco che pregusta la vittoria:
"Niente tregua, schiacceremo Aleppo"
http://www.ilterziario.info/component/content/article/1-news/3323957-nella-damasco-che-pregusta-la-vittoria-qniente-tregua-schiacceremo-aleppoq.html
Se non è morta, la tregua in
Siria sembra comunque avere le ore contate. Damasco ha già annunciato la
"fine del regime di calma" e Mosca, suo alleato, ha sostenuto la scelta
del governo siriano, affermando che se i ribelli non rispettano il cessate il
fuoco non ha senso che il governo lo rispetti unilateralmente. Le opposizioni
in esilio avevano già detto nel pomeriggio che la "tregua è clinicamente
morta".
(Continua su: http://www.huffingtonpost.it/2016/09/19/tregua-siria_n_12085332.html)
Tutte le vicende che stanno succedendo ad Aleppo non sono le più
tranquille: continuano i bombardamenti che erano però presenti anche durante la
tregua; i morti non si contano più: uomini, donne, bambini. Gli aiuti hanno
cominciato ad entrare in Siria e lasciano i vari generi dove possono, ma sembra
che non raggiungano Aleppo senz'acqua e tutto il resto: orribile il comunicato
riportato da alcuni giornali: “niente tregua, noi schiacceremo Aleppo”. E le
varie nazioni si accusano a vicenda di fuoco amico e non, di bombe chimiche. L'ONU
manda messaggi che lasciano il tempo che trovano. La gente si ammassa alle
frontiere soprattutto col Libano, ma i morti per bombardamento e mancanza di
viveri aumentano, le varie associazioni (cito Medici Senza Frontiere, ma anche
tutte le altre) lanciano appelli disperati: non si parla di urgenza, ma di una
fine prossima per mancanza di tutto. Se l'inviato dell'ONU parla di giorni
agghiaccianti vuol dire che la situazione è una delle peggiori che si siano
verificate anche se sembrano tutte uguali; ma questi giorni sono i più
terribili perché la gente intrappolata dai bombardamenti non ce la fa più a
resistere col poco o col niente che hanno fisicamente e psicologicamente.
2) Aleppo. Sotto le macerie c'è un bambino: si salvano ancora i
civili intrappolati dalle macerie.
Il
salvataggio disperato pubblicato il 24 settembre 2016 alle ore 13:34, grazie a
quei soccorritori che rischiano la loro vita e grazie (si spera) per un futuro
uomo che auspicabilmente crescerà con altri sentimenti verso i propri simili.
Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
- Aleppo, sotto le macerie c'è un bambino: il salvataggio disperato
Finita la tregua, sono ricominciati i bombardamenti sulla città di
Aleppo; il bilancio è terribile: circa 80 i morti, tra i quali molti bambini.
La protezione civile siriana però non si è arresa alla disperazione e
pattugliando la zona ha estratto vivo dalle macerie della sua casa un bambino
di circa 5 anni.
pubblicato il 24 settembre 2016 - youmedia.fanpage.it/video/aa/V-Zj6eSwakqx2iJs
Finita la tregua, sono ricominciati i
bombardamenti sulla città di Aleppo; il bilancio è terribile: circa 80 i morti,
tra i quali molti bambini. La protezione civile siriana però non si è arresa
alla disperazione e, pattugliando la zona, ha estratto vivo dalle macerie della
sua casa un bambino di circa 5 anni. E le mamme si accalcano alle frontiere per
mettere in salvo i loro bambini//parenti, non più uomini combattenti, perché
non ce ne sono quasi più, si salva il salvabile, altro che Olimpiadi: si muore
in molte maniere là in Siria e molti se ne fregano altamente, tutti intenti
alle partite di calcio più importanti. Bene! Continuiamo così: prima o poi
succederà quello che non ci aspettiamo, ma che si prepara nell'aria e allora
sarà troppo tardi per tutti, anche per noi. Terribile però la frase di
schiacciare i propri fratelli: siamo ritornati al tirannosauro che ormai è nel
nostro cervello e che ha sostituito i sentimenti anche più infinitesimali di
fratellanza e di misericordia che si stanno propagandando invano.
3)
Siria, denuncia di Amnesty International: “Bombardamenti con armi chimiche”; indaga
l’Onu.
Amnesty International denuncia bombardamenti al Cloro sulla
popolazione civile di Aleppo chiedendo un immediato stop ai raid. Se confermato,
l'attacco costituirebbe un crimine di guerra. Sul caso indaga anche l'Onu
12 AGOSTO 2016 10: 26 di Antonio Palma
Nonostante la tregua per gli aiuti umanitari annunciata da Mosca, in
Siria la guerra infuria incessantemente non risparmiando ospedali e obiettivi
civili. Ta le città più colpite c'è Aleppo ormai ridotta ad un cumulo di
macerie dai raid aerei e dai cannoneggiamenti. Nei giorni scorsi infatti
un'offensiva disperata dei gruppi ribelli ha rotto l'assedio delle truppe
governative che proseguiva da mesi ma il regime di Assad, spalleggiato dai
caccia russi e in attesa di un controffensiva, sta bombardando incessantemente
le posizioni appena perse. Bombardamenti durante i quali, secondo la denuncia
di Amnesty International, sarebbero state usate anche armi chimiche contro la
popolazione civile L'attacco sarebbe avvenuto prima del cessate il fuoco nel
quartiere di al-Zibdiye, causando la morte immediata di almeno quattro persone
ma soprattutto intossicando decine di persone tra cui molti bambini. Secondo la
Ong si sarebbe trattato di un attacco con cloro da parte delle forze
governative. A confermarlo alcune fonti mediche locali secondo le quali in
ospedale sarebbero arrivate almeno 60 persone, tra cui 40 bambini, con sintomi
caratteristici di un attacco con gas chimici. Secondo i medici le persone
intossicate presentavano tutte difficoltà di respirazione e tosse e l'odore di
cloro sui loro vestiti era evidente. "Chiediamo l'immediata cessazione dei
raid aerei sugli obiettivi civili di Aleppo. Gli attacchi chimici e altri
crimini di guerra devono finire. Chiediamo inoltre che gli aiuti possano
arrivare senza incontrare ostacoli alle decine di migliaia di persone
intrappolate nella zona orientale della città" ha dichiarato Magdalena
Mughrabi, vicedirettrice del programma locale di Amnesty International. Sul
caso sta indagando ora l'Onu, come ha confermato l'inviato speciale dell'Onu, Staffan
de Mistura. "Se l'attacco venisse confermato costituirebbe un crimine di
guerra e come tale dovrebbe essere affrontato immediatamente" ha spiegato
de Mistura ammettendo che ci sono prove in tal senso. L'Onu sta anche trattando
con i russi per estendere il cessate il fuoco di tre ore al giorno annunciato
da Mosca. "I russi ci hanno ascoltato e sono pronti a discutere per migliorare
la loro proposta originale", ha spiegato De Mistura ricordando che per
poter soddisfare i bisogni umanitari della popolazione servirebbero almeno 48
ore per poter far entrare un numero sufficiente di camion (Continua su: http: //www.fanpage.it/siria-denuncia-di-amnesty-internationalbombardamenti-con-armi-chimici-indaga-l-onu/
- http: //www.fanpage.it/ ; tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
- Amnesty, in Darfur usate armi
chimiche
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2016/09/29/amnesty-in-darfur-usate-armi-chimiche_41b39868-19fe-49e5-ad38-dbd5e005470d.html
- Siria, Unicef: “Ad Aleppo numeri da genocidio. Da sei anni
bambini intrappolati in un incubo”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/29/siria-unicef-ad-aleppo-numeri-da-genocidio-da-sei-anni-bambini-intrappolati-in-un-incubo/3064882/
Lo spettro delle armi chimiche lo denuncia ora Amnesty citando
fonti e relazioni sull'uso delle armi chimiche in Darfur, con decine di morti
tra cui molti bambini, che come al solito pagano con la vita la pazzia
criminale degli adulti.
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