di Giorgio Gagliardi

venerdì 2 gennaio 2015

Stragi di minori accompagnano già l'Anno Nuovo/Children Slaughters and the New Year: No Change

Stragi di minori: nulla è cambiato
L’inizio della relazione non era questo, ma quanto riportato più sotto; però non si può tacere una terribile notizia.
Attualissimo l’aumento di mamme o papà che uccidono i loro figli ed il numero di figli uccisi che aumenta, figli e minorenni anche di pochi mesi.
Strage a Roma:  mamma uccide due figli e si suicida | Fanpage
www.fanpage.it/roma-mamma-e-bimbi-trovati-morti-in-casa/
New York, madre uccide di botte la figlia di 4 anni per aver rovesciato a terra una crema (continua su: http://www.fanpage.it/new-york-madre-uccide-di-botte-la-figlia-di-4-anni-per-aver-rovesciato-a-terra-una-crema///www.fanpage.it)
27 ott 2014 - La donna è stata trovata nella vasca da bagno con un taglio alla gola. Ferite di arma da taglio sui corpi dei piccoli. Una terza figlia in gravi ...
21 mar 2014 - HOMEPAGE > Lecco > Lecco, mamma uccide le tre figlie. .... di una madre che armata di coltello ha posto fine alla vita delle sue tre figlie.
05 ago 2014 - Uccide la moglie e le tre figlie dopo una lite, poi si spara ... I corpi sono stati trovati l'indomani dalla madre di Shauna. La domenica mattina …
Uccisione in Australia di otto figli presumibilmente  da parte della madre (Fanpage) Arrestata la madre degli otto bambini trovati morti ieri in una casa di Cairns, nell’Australia settentrionale. La donna, 37 anni, era stata rinvenuta nell’abitazione con ferite da coltello al collo e alla parte superiore del corpo. Ora è piantonata dalla polizia in ospedale (Continua su: http://www.fanpage.it/strage-di-bambini-in-australia-arrestata-la-madre/#ixzz3NDNGIpgz)
http://www.fanpage.it
Natale tragico in Messico. In una casa di Ecatepec, alla periferia di Città del Messico, si è consumata una vera e propria strage. Secondo la ricostruzione della polizia locale, un militare si è impiccato dopo aver ucciso una donna e 6 minori (4 maschi e 2 femmine)(in topic .it. diritti riservati).
Terribile tragedia a Macerata. La madre uccide il figlio di 13 anni dopo la cena di Natale. E con i carabinieri si "giustifica" così: http://fanpa.ge/dZhpK.
Non si vuole introdurre nessuna statistica pubblicata su giornali e riviste da parte di esperti;  resta il fatto grave che i genitori non amano più i figli, né li riconoscono come loro io futuro da far evolvere per la continuazione della specie con caratteristiche anche genitoriali. I padri e le madri sono più interessati al contorno sociale della famiglia ed intrafamiliare e non hanno più il senso dell’educazione dei figli; in parte spinti dalle evoluzioni in peggio della società medesima, che accetta in modo indiscusso ogni banalità mediatica, o vere e proprie aggressioni morali/spirituali, e sono spinti da un richiamo sempre mediatico di ogni tipo che li dissocia e li pilota verso abissi psichiatrici. Non c’è più lo spirito di sacrificio: questo resta solo retaggio della gente che fa fatica a vivere in ogni senso; c’è solo l’immagine che si dà al mondo, non quanto valore si ha in noi stessi. E così ogni scossa diventa terremoto mentale e ogni abuso è lecito per l’egoistica sopravvivenza del nostro io, che ormai è diventato un burattino ed è quello che vuole il governo ombra che stringe i suoi tentacoli dove può estendersi e soprattutto ridurre l’umanità, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, ovvero non sono tornate le streghe, ma il Male in assoluto, il demonio vero e proprio che si sta scatenando alla grande.
Anche la Natura sembra riguadagnare quanto l’uomo le ha tolto se si considerano quei tre asteroidi che passano vicini, e non al nostro mondo, e mettono una certa preoccupazione anche se sembrano non in rotta di collisione. Molti  sono gli esperti che ci dicono che siamo oltre le nostre aspettative, che abbiamo superato il limite previsto per quest’anno: la terza guerra mondiale frammentata che si svolge sotto i nostri occhi lontani e la rivincita della natura non sono meno preoccupanti, alcuni virus/batteri come l’ebola o la yersinia pestis (il bacillo della peste può essere considerato come uno dei batteri più patogeni esistenti attualmente sulla Terra - Carniel, 2002) fanno già  vittime che i media non ci riportano: questi seguono passo passo i dettami dei politici che ci vogliono tenere non tranquilli, ma soggiogati a loro, che “comandano”e che secretano quello che la gente dovrebbe sapere a costo di provocare paure diffuse.
Ricordiamo che un vaccino antiinfluenzale di qualche settimana fa fu incriminato ed iniziò il conteggio dei morti del dopo vaccino; poi il conteggio si fermò dopo qualche giorno improvvisamente perché il Ministro della Sanità disse che non c’entravano nulla i morti col vaccino e così si chiuse una storia senza pubblicare il parere degli esperti: dai media sparirono i conteggi; tutto fermo, ma alcuni amici maligni mi raccontarono un’altra versione straconosciuta.
5/12 (tutti i diritti all’autore ed alle testate) “Islamisti di Boko Haram hanno circondato nel tardo pomeriggio di ieri un villaggio nel nordest della Nigeria e gridando «Dio è grande» hanno cominciato a sparare e a dare fuoco alle case. Il numero dei morti e soprattutto dei bambini morti non si conosce ancora, ma aspettiamo, la fonte locale non è in grado di stabilire quanti”. E avanti i dati della Siria e di altre nazioni (Iran, Libano ed altri Paesi limitrofi) non sono più pubblicati, grandi paginoni sui politici formato gigante e le leggi che partoriscono (non vorrei ricordare quel detto latino che “ la montagna ebbe grandi doglie e partorì un topolino”). E i bambini poveri o rom scriveranno a Babbo Natale… Oh, scusate, ci si sta muovendo per non scrivere più con le mani (il sottoscritto pensava che scriveremo coi piedi): invece si scrive digitalmente e lo scritto a mano sarà surclassato dal gender ed altre promozioni portate avanti dagli alti organi istituzionali. E il tutto farà crescere bene il bambino secondo queste innovazioni, mentre la paura nascosta è che peggioreremo il loro futuro, proprio come vogliono certi VIP mondiali che promuovono la dequalificazione mondiale dell’umanità (quella che sta sotto loro) ed il “Doomsday Clock”, un orologio simbolico creato dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago nel 1947, segna mezzanotte meno cinque e non c’è da stare allegri.
Questo blog  riguarda i bambini ed è vero, è terrificante quello che si pubblica, come se si fosse dei disperati depressi che non fanno altro che cercare notizie di morti torture, soffocamenti, fuoco e quant’altro proprio sui bambini: maltrattamenti all’infinito. Tutto questo ci sconvolge, ma ci abitua a non considerare più il peggio che la natura ci sta preparando e proprio i bambini che muoiono prima di nascere per mano  dell’uomo e l’infanticidio prenatale che sembra prendere piede, dei genitori e/o adulti che sembra abbiano acquisito la mania di uccidere i figli o comunque minori: attualmente  in Italia, Belgio e India.
Poi non contiamo più quelli che muoiono nelle guerre del Medio Oriente ed in Africa: quasi sempre le cifre sono confuse, ma stranamente quei volontari che non finiscono a pezzi e riescono a tornare ai loro Paesi non dormono più per le atrocità che hanno visto. Ciò non succede alla moltitudini di politici e amministratori che quasi giornalmente e con vergogna di tutti gli italiani sono arrestati per corruzione ed altri delitti similari; non ci sono regioni indenni, casi sempre più numerosi gruppi in cordata per acquisire appalti spesso di opere (vedi porto di Molfetta), quasi mai eseguiti e coi costi che salgono in continuazione e vanno a rimpinguare gente corrotta che amministra città, regioni opere come l’Espo e altre opere mai finite ed abbandonate che compaiono sulla TV, ma ormai il patatrac è fatto e i soldi non sono stati spesi per aiutare gli italiani, ma la feccia degli italiani che ormai ha propaggini come le piovre.
Ma riconcentriamoci sui minori di cui si leggono giornalmente maltrattamenti, se non assassini, come in Australia, con8 bambini, sembra, uccisi dalla loro madre, o a Parigi, dove 4 bambini fra i pochi mesi fino ai quindici anni sono stati rinchiusi dai genitori in casa e mai fatti uscire a giocare o a vivere la loro vita. Oscenità senza nome e senza dignità, bambini in mano a delinquenti comuni e nessuno che se ne accorge: solo quei bambini che subiscono da piccoli martiri che non saranno mai considerati tali, ma che presto passeranno nel dimenticatoio: non dimentichiamoli mai, ricordiamoci di loro, oltre al maltrattamento italiano che ormai ci pervade. Le TV ci continueranno a mostrare tediosi dibattiti tra politici che parlano, parlano e lasciano tutto come prima se non peggio di prima, ed uccisioni (tra le decine di bambini uccisi all’anno diventano lo show quotidiano di ogni trasmissione); non c’è più pudore nemmeno per quel bambino che purtroppo diventa un caso da sviscerare e da sminuzzare in tanti ragionamenti inutili e futili, nessuna pietà nemmeno per quel bimbo,ma assalto mediatico infinito ed impietoso.
1) Pakistan, attacco dei talebani a scuola. È strage di bambini: 140 morti e 80 feriti
di Biagio Chiariello 16 dicembre 2014 da Fanpage.it (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)

L'attentato è avvenuto in un istituto pubblico gestito dall'esercito. Si tratterebbe di una vendetta dei terroristi contro un'operazione messa a segno dalle truppe pakistane contro gli stessi miliziani. Ci sarebbero anche 80 feriti gravi.                                                                                                                                                    L’angosciante conferma arriva sia da fonti sanitarie che dalla polizia. Almeno 126 persone – tra cui 84 bambini – sono rimaste uccise, e si contano anche un’ottantina di feriti gravi, secondo la rete NDTV, nel sanguinoso attentato compiuto stamane dai talebani pakistani contro una scuola militare che ospita studenti tra i 7 ed i 14 anni a Peshawar nel Pakistan nord-occidentale. Il drammatico bilancio è stato confermato in una conferenza stampa dal governatore della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, Pervez Khattak. È stato già decretato il lutto provinciale per tre giorni, mentre il premier Nawaz Sharif avrebbe lasciato Islamabad per Peshawar per prendere in mano il coordinamento delle operazioni. La situazione comunque potrebbe essere ancora più tragica, visto che, secondo NdTv, nell’istituto al momento dell’attacco c’erano almeno 500 allievi tra i 10 e i 18 anni, ma non è ancora precisato il numero di persone rimaste in ostaggio dei talebani.
I talebani confermano l’attacco:  “Ci siamo vendicati”.
Il governatore provinciale ha parlato di un numero tra gli otto e i dieci militanti che hanno attaccato la Scuola pubblica militare. Mentre il portavoce dei Talebani Muhammad Khorasani  ha fatto sapere che gli uomini entrati nell’edificio comprendono anche ”attentatori suicidi. E’ stato dato loro l’ordine di uccidere gli studenti più grandi, ma non i bambini”. A scatenare l’attacco è stata la vendetta per l’operazione lanciata dall’esercito pakistano contro i miliziani nel Nord Waziristan e nella Khyber Agency. L’istituto che si trova in Warsak Road nella zona nord occidentale di Peshawar fa parte delle 146 scuole pubbliche gestite dall’esercito in Pakistan per i bambini dei militari e dei civili. I miliziani si sarebbero, infatti, introdotti nella struttura indossando l’uniforme dell’esercito. In queste scuole gli studenti hanno un’età compresa tra i 7 e i 18 anni. Tra le insegnanti ci sono spesso le mogli di militari. “L’esercito sta cercando di riportare la situazione sotto controllo”, ha detto un alto funzionario del governo a Dawn News. “L’operazione è attualmente in corso.”                                                                                                                                                                 

Il racconto di un insegnante scampato alla strage                                                                                                             

Waqar-Ullah Khattack è uno degli insegnanti della scuola di Warsak Road ed oggi aveva in programma una verifica. Erano circa le 11 (ora locale, le 7 in Italia) quando ha sentito dei colpi di AK47 e delle esplosioni di granate e, insieme ai colleghi, ha detto immediatamente agli studenti di abbandonare la struttura. Dopo meno di un’ora sono stati tratti in salvo da un commando dell’esercito. Nel percorso che li ha portati fuori dalla scuola, ha visto i corpi di almeno sette bambini morti. “Non ho parole per questo tipo di terrorismo, sono mentalmente turbato, davvero troppo” ha detto.                                                                                                          Le reazioni “Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile. Il mondo deve reagire all’orrore”. Così Matteo Renzi  ha commentato la strage su Twitter. “La notizia dal Pakistan è profondamente scioccante. È orribile che dei bambini siano stati uccisi solo perché andavano a scuola”, ha scritto sempre su Twitter il premier britannico, David Cameron. (www.fanpage.it)

2) Yemen:  attacco a milizie sciite, 25 morti, 15 bambini
I piccoli erano a bordo di uno scuolabus  (tutti i i diritti riservati ad inTopic.it)
Almeno 25 persone, tra cui 15 bambini, sono rimasti uccisi oggi in Yemen in un attentato contro una postazione delle milizie sciite a Rada, nel centro del Paese. I bambini erano a bordo di uno scuolabus di passaggio dal luogo dell'attacco, con un'autobomba, il cui obiettivo era la casa di Abdallah Idriss, un capo della milizia Ansaruallah.
3) Scomparso da 4 anni: era stato segregato dal padre dietro un muro
Una storia incredibile che arriva dalla Georgia: Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata (fanpage.it 30/11/2014)

Un tredicenne è riuscito a salvarsi grazie a delle segnalazioni giunte alla polizia. Era stato segregato in una finta parete: 5 persone in arresto, fra cui i 3 figliastri dell'uomo. Scomparso da 4 anni: era stato segregato dal padre dietro un muro. Aveva denunciato la scomparsa del figlio 4 anni addietro, ma in realtà lo aveva segregato dietro una finta parete nella sua casa della Contea di Clayton, nei pressi di Atlanta. Per questo motivo Gregory Jean, di 37 anni, è stato arrestato assieme ad altre 4 persone (tra cui la sua nuova compagna ed i suoi tre figli minorenni), che erano al corrente delle tremende condizioni in cui era tenuto il figlio dell’uomo. La dinamica con cui si è giunti alla sua liberazione è ancora poco chiara e, come riportano i media statunitensi, sono ancora molte le questioni in sospeso (alle quali si cercherà di dare una risposta nelle prossime ore, anche attraverso l’interrogatorio del ragazzino). Da una prima segnalazione dei servizi sociali, infatti, i poliziotti si erano recati nell’appartamento ma non avevano notato particolari stranezze e nessuno degli occupanti aveva dichiarato di sapere dove fosse il ragazzino. Qualche ora dopo, però, ai poliziotti è giunta una seconda chiamata con informazioni più dettagliate sul nascondiglio del ragazzino: così con una nuova perquisizione si era riuscito a mettere fine ad un incubo durato 4 anni. Stando a quanto riportato dall’ufficiale di polizia, decisiva sarebbe stata una chiamata fatta dallo stesso ragazzino alla madre (che vive in un altro stato), la quale avrebbe così fornito dettagli più precisi ai poliziotti mettendoli nelle condizioni di liberare il figlio. Molti sono però i particolari poco chiari, dal momento che non si capisce come mai, ad esempio, pur essendo nelle condizioni di telefonare, il ragazzino non avesse chiesto aiuto molto prima (e ancora tutta da chiarire è la posizione della madre naturale). (continua su:  http://www.fanpage.it/scomparso-da-4-anni-era-stato-segregato.http://www.fanpage.it )

4) Unicef, il 2014 è l’anno del terrore:  15 milioni di minori sono stati coinvolti nelle guerre
martedì 9 dicembre 2014 Di Maria Romano (tutti i dirittti riservati all’autore ed a alla testata)
www.clandestinoweb.com

 Il 2014 è stato definito l’anno del terrore e della disperazione per molti, anzi moltissimi bambini, che hanno dovuto fare i conti con l’aumento dei conflitti che si sono manifestati nel mondo. Il rapporto Unicef stima come ben 15 milioni di minori siano stati direttamente coinvolti nelle guerre in corso in Centrafrica, Iraq, Sud Sudan, Palestina, Siria e Ucraina.
Bambini Palestina Israele
La stima cresce se si guarda al numero complessivo, e dunque a livello globale: sono 230 milioni i bambini che vivono attualmente nei Paesi e nelle aree in cui sono in corso conflitti armati. “E’ stato un anno devastante per milioni di bambini. Molti di loro sono stati uccisi mentre erano a scuola, e durante il sonno, o sono rimasti orfani, sono stati rapiti, torturati, reclutati come soldati, violentati e venduti come schiavi. Mai nella storia recente così tanti bambini sono stati sottoposti ad una tale brutalità”, ha spiegato il direttore di Unicef, Anthony Lake. In Siria ad essere stati colpiti dal conflitto oltre 7,3 milioni di bambini, negli Stati Uniti si sono verificati almeno 35 attacchi contro le scuole, che hanno ucciso 105 bambini e ne hanno feriti altri 300. Infine in Iraq 2,7 milioni di piccoli sono vittime del conflitto, e 700 minori sono stati mutilati, uccisi o giustiziati nel corso di quest’anno.
5) Cina, neonato scaricato nel water dalla madre: si salva miracolosamente
È un ennesimo caso (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata) - Fanpage.it 09/12/2014

Un neonato è sopravvissuto dopo essere finito nello scarico di una toilette poco dopo essere venuto alla luce. Il fatto è avvenuto nel nord-ovest della Cina, a Suide County, nella provincia di Shaanxi. Un passante ha sentito le grida del bimbo e ha chiamato i servizi di emergenza che l’hanno rinvenuto in una pozza di acqua sporca. Xiaoxiao (‘piccolissimo’) se l’è cavata con pochi graffi, ed è ora ricoverato in ospedale, mentre la polizia sta cercando sua madre. “E’ stata davvero una corsa contro il tempo perché il bambino sarebbe potuto finire con la faccia nell’acqua sporca e annegare, ha detto Li Zhi, caposquadra dei vigili del fuoco di Suide Conty, al Daily Mail. I medici dicono che Xiaoxiao è perfettamente sano e che non si aspettano che possa soffrire di eventuali complicazioni a causa della sua particolare venuta al mondo. Il suo caso ricorda in maniera drammatica quello del maggio 2013, sempre in Cina, dove un neonato è stato miracolosamente salvato dopo essere rimasto incastrato per ore in un tubo di scarico di dieci centimetri di diametro. Il bambino era stato gettato dalla madre nel water in un appartamento al quarto piano di una palazzina di Jinhua, città nella provincia orientale cinese di Zhejiang.
6) Nigeria: Boko Haram compie stragi, decine di morti. Arrestata 13enne con cintura esplosiva.
Pubblicato l’11 dicembre 2014 22:01 | Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2014 22:01 di Redazione Blitz Quotidiano(tutti i diritti riservati all’autore ed alle testate)

 Ancora orrori in Nigeria. È una scia di sangue quella che segna il Paese africano, martoriato da attentati e attacchi che si susseguono senza sosta, quasi tutti con la firma dei jihadisti di Boko Haram. Un doppio attentato in un mercato a Jos, nel centro del Paese, ha causato oggi 11 dicembre 31 morti, mentre ieri sera due attentati suicidi, entrambi compiuti da donne, in un mercato di Kano, avevano fatto quattro morti.
E sempre a Kano, è stata evitata un’ennesima strage con l’arresto di una ragazzina di 13 anni che indossava una cintura esplosiva. Si tratta dello stessa città, nel nord del Paese, in cui il 29 novembre un sanguinoso attacco aveva causato 120 morti. Mentre ieri un ulteriore raid attribuito ai miliziani islamici di Boko Haram nella non lontana Gajiganna ha lasciato sul terreno 11 morti. Le esplosioni che oggi hanno colpito Jos sono avvenute in un mercato dopo le 18.00, vicino al luogo dove lo scorso maggio un attacco simile aveva già ucciso almeno 118 persone. Le vittime tuttavia, sottolineano le autorità, potrebbero aumentare: “Attualmente sono stati individuati 31 corpi, ma i soccorritori sono ancora sul posto”, ha detto Pam Ayuba, portavoce del governatore dello stato di Plateau, Jonah Jang, di cui Jos è la capitale.
Neanche un’ora prima, un’adolescente di 13 anni era stata bloccata a Kano dalla polizia alla periferia della città mentre cercava di introdursi in un ambulatorio con l’armamentario esplosivo d’una piccola terrorista kamikaze (o più probabilmente di una bomba umana inconsapevole). “È arrivata in compagnia di un uomo di 30 anni”, ha riferito un infermiere della clinica. L’arresto della ragazza segue di poche ore due attentati suicidi che hanno causato la morte di quattro persone. Attentati compiuti entrambi ieri sera da donne nel mercato di Kantin Kwari a Kano e poi rivendicati da Boko Haram. Le donne kamikaze, che nascondono esplosivi sotto il loro lungo hijab, o a volte portandoli negli zaini, sono del resto sempre più spesso coinvolte in attacchi attribuiti alla sanguinaria setta islamica. Kano, grande città di 10 milioni di abitanti a maggioranza musulmana del nord della Nigeria, era stata investita appena il 29 novembre da un altro sanguinoso attacco (almeno 120 i morti) condotto da un commando terrorista nella Grande Moschea locale, per colpire il simbolo di un Islam tradizionale e non integralista.
7) Bullismo: bimbo picchiato a scuola da coetanei, gli insegnanti non reagiscono
di Stefania Arpaia del 25/11/2014 in Cronaca ed in Topic.it (tutti i diritti riservati alle testate ed autori)
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Bari. È stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Bari, in seguito alla denuncia sporta dai genitori di un bambino, vittima di bullismo. Il piccolo, di 7 anni, era in palestra quando sarebbe stato preso di mira da due o tre coetanei che avrebbero iniziato a malmenarlo. La scena sarebbe accaduta davanti agli occhi degli insegnanti che non avrebbero fatto nulla per fermare la violenza dei ragazzini. Si potrebbe pensare ad una banale lite tra bambini, ma la vicenda ha avuto conseguenze molto più gravi. Colpito alla testa con calci, pugni e birilli di legno, il bambino ha riportato un trauma cranico ed ecchimosi su tutto il corpo. In base a quanto riferito da alcuni testimoni, sembrerebbe che il piccolo abbia perso i sensi per pochi minuti. Tornato a casa, non ha raccontato l'accaduto ai genitori, ma era palesemente impaurito e aveva difficoltà ad addormentarsi. Continuamente colto da crisi di panico, il mattino seguente è stato portato all'ospedale Giovanni XXIII, dove ha confidato gli atti di violenza subiti ad uno psicologo. Il medico legale che lo ha visitato ha riscontrato sulla sua schiena lividi compatibili con l'impronta di scarpe di bambini di 7-8 anni. La vicenda è accaduta lo scorso 21 ottobre 2014, in un istituto scolastico di Mola di Bari. I genitori vogliono giustizia e, assistiti dal legale Nicola De Feudis, chiedono un risarcimento all'istituto. Nel frattempo, il piccolo sta compiendo un percorso terapeutico ed è stato trasferito in un'altra scuola.
8)Accusati di pedofilia, erano innocenti: assolti dopo 16 anni, ma famiglia distrutta
Di Redazione, il 6 dicembre 2014 Bassa Modenese. Non erano pedofili e satanisti | Tempi.it Giuseppe Furlanetto ed inTopic.it (tutti i diritti riservati alle testate ed autori)

 Il 12 novembre 1998, in piena notte e tra urla disperate, i loro quattro bambini erano stati portati via dalle forze dell’ordine. L’accusa per i due genitori, Lorena e Delfino Covezzi, era di far parte di una banda criminale di pedofili satanisti. Per sedici anni da quel giorno non hanno più potuto vedere i loro figli (la più piccola aveva 3 anni, la più grande 11) cui nel frattempo è stato raccontato di quei due genitori orchi, responsabili di violenze inaudite, orge nei cimiteri, profanazioni, abusi su decine di bambini, persino decapitazioni delle piccole vittime. Ieri la giustizia di questo Stato ha ammesso l’errore: assolti definitivamente per non aver commesso il fatto. Una sentenza che Lorena, 55 anni, ha potuto accogliere da sola, perché nel frattempo suo marito è morto, di infarto. Come don Giorgio Govoni, parroco amatissimo nella Bassa Modenese, presunto capo dei satanisti pedofili, assolto e riabilitato dopo il crepacuore che se l’è portato via nel maggio del 2000 nello studio del suo avvocato. E come altre sei persone di questa orrenda storia che da 17 anni sconvolge i tranquilli paesini della Bassa (un’altra delle mamme accusate si suicidò), e conta una ventina di bambini tolti all’epoca ai loro genitori.
«Il mio secondo pensiero è andato a mio marito – racconta in lacrime Lorena dopo l’assoluzione –. Il primo è andato ai nostri quattro figli, che ormai hanno dai 20 ai 27 anni e che non vogliono più nemmeno sentire nominare la loro mamma». È lo stesso copione tragico nel quale ci imbattiamo ogni volta che incontriamo un caso di falso-abuso: negli anni disperati della separazione i bambini, allontanati a forza dai genitori, si convincono non solo della loro colpevolezza, ma soprattutto di essere stati abbandonati. E non perdonano. «Quando la maggiore ha compiuto i 18 anni, la zia paterna ha provato a parlarle, ma lei l’ha scacciata urlando che da 7 anni aspettava almeno una cartolina e che l’avevamo abbandonata», spiega Lorena. Ci parla per telefono dalla Francia in cui vive: «Quando i servizi sociali di Mirandola seppero che aspettavo il quinto figlio, avvertirono il Tribunale dei minori, così scappai a partorire all’estero, non certo per sottrarmi ai processi, tant’è che Delfino è rimasto in Emilia a difendersi, ma per salvare almeno Stefano», il quinto figlio, l’unico che le è rimasto. C’era infatti un precedente, un’altra delle coppie accusate aspettava un bimbo e appena nato le fu tolto…
Innocenti, dunque. Ma Agnese, Enrico, Paolo e Valeria non lo sanno, non vogliono nemmeno saperlo, ormai cresciuti in famiglie affidatarie che si sono succedute al loro fianco, ma soprattutto sempre in contatto con quei servizi sociali e psicologi che combinarono il guaio: «Tutto iniziò nel 1997, quando la nostra nipotina, una bimba di 8 anni con forti disagi psichici e quindi già in carico ai servizi sociali, prese a raccontare di orchi e uccisioni. Non c’era altro che i suoi racconti, ma venne creduta e man mano la valanga si ingigantì». Il vero problema è il metodo utilizzato da psicologi e assistenti sociali, che interrogarono sempre più bambini con una tecnica americana oggi inconcepibile, allora ritenuta all’avanguardia: una suggestione progressiva del bimbo cui, a partire da sogni o da frammenti di colloqui, si suggerivano le risposte che da loro ci si aspettava.
Oggi la Carta di Noto e il Protocollo di Venezia impediscono questo scempio e i periti vengono formati a raccogliere le testimonianze dei piccoli senza suggestionarli, filmando e registrando ogni colloquio. Nel caso della Bassa Modenese, invece, i video sono un’eccezione e dai pochi che restano si vede bene come si arrivò a don Giorgio Govoni: Piccolina, chi era quell’uomo? Un dottore? Risposta: sì. Ma poteva anche essere un sindaco? Sì. Anche un prete? Sì. Poteva chiamarsi Giorgio? Hai mai sentito questo nome? Ovvio che sì.
La piccola raccontava di bimbi decapitati e poi buttati da don Giorgio nel fiume, così, anche se in paese nessun bambino mancava all’appello, fu dragato il Panaro, un’operazione da 280 milioni di lire…
La psicosi si diffuse, decine di bambini aggiunsero racconti a racconti, sempre interrogati col metodo “americano”, e 17 adulti finirono inquisiti, oltre a 7 preti poi risultati del tutto estranei. Sette persone morirono di crepacuore (la cognata di Lorena, madre della bimba psicolabile, perì in cella a 36 anni), ma soprattutto nessuno di quei venti piccoli allontanati vuole più rivedere i genitori… «Se io e Delfino non siamo impazziti è solo grazie alla fede e alla totale solidarietà del paese, che ha sempre sostenuto la nostra innocenza – conclude Lorena –. Ora però vorrei tanto riuscire a farmi ascoltare dai miei figli, spiegare loro che li ho sempre cercati. Ho saputo dove vivono solo un anno fa, alla morte di mio marito, per la successione, perché i pochi averi li ha lasciati a loro… ma hanno rifiutato anche questo. Mi affido allo Spirito Santo, che mi aiuti». «La Corte d’Appello nella sentenza di assoluzione critica fortemente l’operato della Asl di Mirandola e parla a chiare lettere dell’impreparazione degli psicologi – sottolinea l’avvocato Pier Francesco Rossi –. Ora saranno verificate le responsabilità per avviare un’azione civile: qualcuno deve pur pagare». «Ma nessuno restituirà la vita a questa famiglia, che era bellissima», nota don Ettore Rovatti, autore anche di un ampio volume su tutta questa storia, scritto nel 2003 e giudicato dal Tribunale ineccepibile nei contenuti. «Ammiro la loro forza, hanno sempre avuto fiducia nel bene, anche nei momenti peggiori. Io mi chiedo: qual è il potere che ha il diritto di strappare per 16 anni i figli ai loro genitori? Lo Stato ha abusato del suo potere, questi quattro ragazzi sono rovinati per sempre». «Uno Stato che assolve una famiglia dopo averla distrutta», conferma Carlo Giovanardi, che già nel 1998 come vicepresidente della Camera chiese al ministro della Giustizia Diliberto di intervenire…
Chiudiamo questo ennesimo scorcio del male nel mondo con una sentenza che in Italia viaggia a tempi di lumaca, cioè 16 anni, che assolve una famiglia dichiarandoli non pedofili; certo che la storia soprassiede a quanto realmente successo (la corte d’appello critica l’operato dell’Asl e degli operatori ufficiali con due infarti di accusati ed un suicidio, gogne mediatiche non da ridere, ma  su SOS GIUSTIZIA dicembre 2014 si legge infatti:
Consulenti del PM di cui si può leggere il loro operato come:
Dott.ssa C. R. (psicologa). Denunciata per esercizio abusivo della professione perché all’epoca non era ancora iscritta all’Ordine degli Psicologi. Un dettaglio: è nota per aver affermato di trovare conferma ai suoi sospetti guardando negli occhi la signora Covezzi e osservando il “suo sguardo minaccioso e aggressivo nei confronti dei periti”, scambiando la rabbia di una madre a cui hanno tolto i figli con un sintomo di colpevolezza, dott.ssa S F (psicologa).
Assolti i genitori , ma i figli cui 16 anni fa sono stati “strappati a forza” non riconoscono più i loro genitori biologici (la madre perché il papà è morto) e questo è il risultato delle perizie poi non riconosciute e contestate oltre abusi più sopra accennati. Importanti sono le fonti di questo articolo che ognuno potrà leggere e rendersi conto del dissesto giudiziario durato 16 anni ed i danni fisici e morali sono a carico dei figli  non vittime di pedofili e dei genitori alla gogna, oltre alla vita distrutta a diverse famiglie in nome anche della mala scienza citata dalla stessa Corte.
9) Asilo a Portici, telecamere nascoste inchiodano maestre violente
Redazione di Napoli (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata - 20 dicembre 2014)

In un asilo privato nel quartiere Bellavista di Portici, a Napoli, due maestre sono state registrate mentre maltrattano i piccoli ospiti e li costringono a mangiare senza piatto. La proprietaria precisa: ho acquistato l'asilo dopo i fatti.
I bambini venivano presi a pizzichi, spintoni, schiaffi e subivano vere e proprie percosse, talora all’improvviso, senza alcuna causa scatenante. A testimoniare gli abusi sono le immagini riprese nell’asilo privato del quartiere Bellavista di Portici (Napoli) da telecamere nascoste ed installate dagli agenti del Nucleo Investigativo della Polizia Locale, coordinati dal colonnello Gennaro Sallusto e dal tenente Emiliano Nacar. Le riprese, che vengono proposte in apertura da un video del Mattino di Napoli, sono state effettuate nel mese di aprile del 2013.
L’indagine della polizia locale è iniziata dopo la denuncia sporta da alcuni genitori e, in attesa di giudizio, ha portato la dirigenza della scuola a sospendere dal servizio una delle due maestre inquisite, mentre l’altra è stata trasferita presso una scuola in Toscana. La violenza delle due maestre ha interessato undici bambini di età compresa tra i sei mesi e i due anni di età. Oltre agli spintoni, ai pizzichi e agli schiaffi, si è registrato anche il caso di un bambino messo a testa in giù nel passeggino.
Le condizioni minime di igiene non venivano rispettate: dai pasti serviti senza piatti sui banchetti su cui i bambini giocavano, fino all’attesa dei piccoli, seduti sul pavimento del bagno, per il cambio di pannolino. Maria Giudizioso, proprietaria della scuola solo di recente, ha riferito a Il Mattino: “quando ho acquisito la nuova struttura non ero a conoscenza dei fatti. Ho fatto un gran lavoro per riorganizzare la struttura. Ora mi cade il mondo addosso. Sono molto arrabbiata con chi mi aveva nascosto tutto. Ci tengo a precisare che si tratta di fatti del 2013. Io ho acquisito l’asilo soltanto nel settembre 2013. Comprenderete la mia amarezza” (continua su: http://napoli.fanpage.it/asilo-a-portici-telecamere-nascoste-inchiodano-maestre-violente/#ixzz3MW6gbKwB http://napoli.fanpage.it)
10)  Enna ancora maltrattamenti ad una scuola materna
(diritti riservati all’autore ed alla testata - di Susanna Picone 20/11/2014)

Una insegnante di scuola materna dell’Ennese è stata sospesa per due mesi dal servizio perché accusata di maltrattare i suoi piccoli alunni. Le indagini avviate dopo la denuncia di alcuni genitori.
Una maestra di una scuola materna della provincia di Enna è stata sospesa dal servizio perché accusata di aver maltrattato i bambini. L’indagine è svolta dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Enna, che ha emesso il provvedimento di sospensione dell’insegnante violenta per la durata di due mesi. Le indagini nei confronti dell’indagata sono state avviate dopo la denuncia dei genitori di alcuni bambini di età compresa tra i 4 e i 5 anni. I carabinieri hanno quindi piazzato delle videocamere della scuola nel piccolo centro dell’Ennese dove lavorava la donna: videocamere che, per circa un mese, hanno registrato in audio e video le punizioni che la maestra infliggeva ai bambini per motivi futili.
I metodi violenti utilizzati dalla maestra a scuola - Spesso la maestra avrebbe utilizzato metodi violenti con i bambini, avrebbe preso a schiaffoni i suoi alunni e si sarebbe rivolta a loro con insulti. Da quanto è emerso, gli alunni in classe sarebbero stati umiliati e mortificati dalla loro insegnante. Sulla base degli elementi raccolti, il Gip del tribunale di Enna Luisa Bruno ha dunque emesso la misura cautelare della sospensione dal servizio, notificata anche agli organi amministrativi scolastici della provincia. (continua su:  http://www.fanpage.it)
L’anno 2014 finisce e le storie sono sempre quelle:  i piccoli subiscono sempre, leggasi quanto successo sul traghetto incendiato Norman Atlantic, dove diversi uomini, che dire regrediti ad esseri  bestiali costituirebbe un insulto per le bestie, hanno picchiato donne e bambini per prendere il loro posto sulle scialuppe di salvataggio, dando la solita dimostrazione di vigliaccheria egoistica e criminale nei riguardi nei più deboli.

Atti di coraggio e di  aiuto ai piccoli, è stato ricordato: un sacerdote ortodosso stava salendo sull’elicottero, ma ha lasciato il suo posto al una donna con un bambino e poi è scomparso tra le onde del mare che non perdona; probabilmente lo piangeranno i suoi, presto verrà dimenticato, ma il suo Padrone l’avrà già premiato per quella generosità pagata con la vita. Atti come questi sono stati sempre compiuti proprio da uomini che appartengono all’umanità degna di ogni rispetto (es.: Titanic, campi di concentramento nazisti e ovunque c’è odio ed il solito Male omicida) e che progredisce alla faccia degli esseri meschini ed egoistici di cui è troppo pieno il mondo.

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