Uccidiamo tutti i bambini con noi e contro di
noi! Avanti tutta nella distruzione dell’umanità! Uccidiamoci tutti, come
sparare alle mosche.
Non si
ferma la conta dei morti assassinati da psicopatici, fanatici; nulla è cambiato
dal 2014, soprattutto per quanto riguarda le stragi organizzate da
fondamentalisti istituzionalizzati. Anzi si vive nella speranza che i bambini
morti, maltrattati a qualsiasi età, anche neonati, abbiano a diminuire.
I
giornali riportano che è stata uccisa dai fanatici schifosi una mamma mentre
partoriva:
MANCAVA solo LA PILLOLA DEI TAGLIAGOLE (inventata nel 1961) – Si chiama
“CAPTAGON”, fenethyllina, anfetilline ed è un’anfetamina che rende serenamente
feroci – “La usano i militanti dell’Isis, ma è diffusa in Libia e in tutto il Medio
Oriente (da dago spia del 04/12/2014 tutti i diritti riservati all’autore e alla
testata). La
pillola della ferocia è stata trovata dai curdi nelle tasche dei militanti del
Califfato uccisi a Kobane. E secondo l’intelligence USA il boia con accento
inglese del famoso filmato sarebbe stato sotto l’effetto di anfetamine. I carabinieri
Italiani,
in Libia dal 2013 per addestrare i miliziani, hanno trovato parecchi
tossicodipendenti…”
Fanpage.it 15/01/2015
- S. Picone (Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)
Nigeria: terroristi hanno ucciso anche una donna
mentre partoriva La denuncia di Amnesty International, che ha diffuso delle immagini
satellitari che mostrano la devastazione di Baga: tra le migliaia di vittime
dell’attacco sferrato la scorsa settimana dagli integralisti islamici di Boko
Haram ci sarebbe anche una partoriente. Il racconto di un testimone è
raccapricciante.
Nessuna
pietà in Nigeria, nemmeno per le donne e per i bambini. Tra le migliaia di
vittime dell’attacco sferrato la scorsa settimana dagli integralisti islamici
di Boko Haram nei centri di Baga e Doron Baga nel nord-est della Nigeria ci
sarebbe anche una donna che stava dando alla luce il suo bambino. A denunciarlo
è Amnesty International, che ha riportato il terribile racconto di un testimone.
“Metà del neonato era fuori dal grembo e la donna è morta mentre lo dava alla
luce”, è quanto ha detto all’organizzazione per i diritti umani. I miliziani di
Boko Haram avrebbero sparato alla donna mentre era in travaglio. Sempre secondo
Amnesty International “di tutti gli attacchi di Boko Haram analizzati, questo è
stato certamente il più efferato e distruttivo contro i civili”. Solo nella
città di Baga sono state danneggiate o completamente distrutte da un incendio
circa 620 strutture, mentre a Doron Baga sono oltre 3.100 gli edifici devastati…
(continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-terroristi-hanno-ucciso-anche-una-donna-mentre-partoriva/#ixzz3Oyyp9uVD)
I giornalisti
ci rendono edotti di quanto il Male continua ad avanzare, nonostante le
missioni ufficiali che aiutano i meno fortunati e non si pavoneggiano sui media
come i politici che vanno a sciare e fanno scoop.
Solo qualche
giornale mostra l’abnegazione di volontari che aiutano là dove c’è più bisogno
per un minimo di dignità umana per popolazioni che senza quegli aiuti sparirebbero
silenziosamente, aumentando il numero di morti che è già a buon punto dopo due
giorni del nuovo anno. La strage canadese non è l’unica a comparire sui media e
i soliti bambini che ci sono di mezzo, e che non dovevano trovarsi lì, ora hanno
davanti a sé solo un funerale, una stroncatura della loro vita stroncata che
non hanno potuto vivere e che non hanno capito cosa poteva essere: solo la
parole fine di un cinema reale e crudele.
Oggi a
Parigi 11/01/2015 Io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano… di Andrea Iacomini
Oggi a
Parigi sarà una giornata di lutto mondiale. La tragica morte dei giornalisti di
Charlie Hebdo deve far riflettere tutti, a cominciare dai capi di stato e di
governo. Queste gesta frutto di odio, senza pietà, si alimentano in larga parte
in luoghi da troppo tempo senza pace dove la guerra incrementa terrorismo e
gesta folli, specie ai danni dei bambini, non dimentichiamolo.
La tragica morte di questi cittadini d’Europa deve “aprire” le coscienze di noi cittadini distratti sulle migliaia di morti quotidiane di innocenti per mano del terrore anfetaminico. Penso ai duemila cadaveri che giacciono a Baqa in Nigeria. Ai migliaia di bimbi morti in Siria, Centrafrica, Sud-Sudan, ogni giorno e nel silenzio generale.
Occorre un risveglio collettivo e uno sforzo di pace nei luoghi caldi del mondo. Solo così si sconfigge l’estremismo esaltato dalle anfetamine.
Ecco perche oggi a Parigi io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano, siriano, sudafricano, iracheno, ucraino, palestinese, centrafricano, che vive da anni e ogni giorno nell’indifferenza generale solo perché, lontano geograficamente, politicamente e dai riflettori, muore innocente.
La tragica morte di questi cittadini d’Europa deve “aprire” le coscienze di noi cittadini distratti sulle migliaia di morti quotidiane di innocenti per mano del terrore anfetaminico. Penso ai duemila cadaveri che giacciono a Baqa in Nigeria. Ai migliaia di bimbi morti in Siria, Centrafrica, Sud-Sudan, ogni giorno e nel silenzio generale.
Occorre un risveglio collettivo e uno sforzo di pace nei luoghi caldi del mondo. Solo così si sconfigge l’estremismo esaltato dalle anfetamine.
Ecco perche oggi a Parigi io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano, siriano, sudafricano, iracheno, ucraino, palestinese, centrafricano, che vive da anni e ogni giorno nell’indifferenza generale solo perché, lontano geograficamente, politicamente e dai riflettori, muore innocente.
Senza
contrapporre retoricamente due eventi cosi tragici, oggi io sarò Charlie Hebdo
e sarò nigeriano.
11 gennaio
2015 – Articolo: 21 liberi di Raffaele Crocco (tutti i diritti riservati all’autore e alla testata)
Un
altro giornalista ha scritto “Nigeria: 2000 uccisi in pochissimi giorni. 2015” “Qualcuno scenda in piazza anche per loro”.
Ricordiamoli spesso, oltre a seguire le fiaccolate per vittime di delitti
comuni. Le stragi cui sono sottoposte le popolazioni africane o mediorientali
sono ben peggio per quantità e modalità assurde nello stroncare le vite. Le
fiaccolate dovrebbero essere infinite, sebbene anche in Nigeria, come in India,
comincino anche là le fiaccolate che non si fermano con la fine della medesima,
ma il ricordo si deposita nel cuore di ogni partecipante che può imitare
inconsciamente, ma qualcosa nel subconscio resta sempre e scuote le menti
assopite dai condizionamenti statali o internazionali (è la stessa cosa, talvolta
sono assieme).
Tra le
varie giornate dei ricordi dedichiamone una
anche ai bambini assassinati in massa, uccisi in stragi disumane, ricordiamoli
e ringraziamo quei giornalisti che si occupano di loro e chiedono un ricordo
anche per loro che non hanno potuto crescere per lo meno poveri e di stenti, nemmeno
quello: li hanno falciati come si distrugge la gramigna; sorriderà solo il Male,
il demone contro la razza umana, anche se ha perso la guerra, ma sta vincendo
le battaglie a tutto campo: nessuno lo ferma.
Purtroppo
le grandi manifestazioni come quella di Parigi 2015 non riescono ad inserire
nel corteo super controllato le migliaia di bambini nigeriani uccisi e di tutti
gli altri Paesi dove i bambini sono un oggetto da schiacciare, da spezzare, da
ricordare nelle statistiche delle stragi, ma alla chetichella senza forzare i
media. Eppure l’esercito invisibile dei bambini morti continua a rinfoltire le
sue fila, ad aumentare, e i media lo danno per scontato e quindi la considerano
una notizia che non fa scoop. Ringraziamo invece quei giornalisti che vogliono
citarli, non vogliono dimenticare quei fratellini stroncati da fanatici
pazzoidi che declamano al Male chiamandolo con i nomi più accomodanti:
l’omicida, il bugiardo, il carnefice per eccellenza. A Parigi alla grande
manifestazione ci sono tutti quei bambini invisibili, anche se nessuna
rappresentanza li ricorda, ma loro (forse, non lo sappiamo) sono i nostri
soldati più combattivi, che stroncheranno il Male che li ha uccisi.
Ora c’è
una fila lunga di uccisioni di bambini nei siti e nei modi più disparati: non è
un voler far rabbrividire, ma un tentare di umanizzare l’uomo che sta tecnicizzandosi
e a sua insaputa sta perdendo l’umanità spirituale che dovrebbe illuminarlo e
farlo progredire sempre di più verso il suo fine ultimo.
1) Canada: uccide otto persone, tra cui due bimbi, e si
suicida
In tre
scene del crimine diverse, tra Edmonton e Fort Saskatchewan, nella provincia
canadese dell'Alberta, ben 9 morti. Per adesso il movente della strage è ancora
ignoto. Canada: uccide otto persone, tra cui due bimbi, e si suicida. Ha aperto
il fuoco e ucciso 8 persone, tra cui due bambini, tra Edmonton e Fort
Saskachewan, nella provincia di Alberta in Canada. L’omicida si è poi tolto la
vita. È un terribile dramma apparentemente senza spiegazioni quello scoperto
nella regione canadese. Sette delle 9 vittime, di cui 3 donne, 2 uomini e 2
bambini, sono stati trovati nella stessa casa, a sud di Edmonton, mentre
l’ottava persona uccisa, una donna, è stata trovata in un’altra abitazione. Il
corpo del killer è stato invece rinvenuto in un ristorante vietnamita a Fort
Saskatchewan.“Questo è un giorno tragico per Edmonton”, ha detto il capo della
polizia, Rod Knecht in una conferenza stampa. “Lunedì in serata, all’incirca
verso le 20:30 (4:30 in Italia, ndr)”, si legge in un comunicato della polizia,
“due agenti di pattuglia della Divisione Nord hanno risposto a una chiamata che
parlava di una situazione sospetta tra l’83esima e la 180 Avenue, ma giunti sul
luogo, non hanno trovato nulla. Poi, intorno alla mezzanotte, a seguito di una
seconda chiamata, gli stessi agenti sono ritornati sul posto dove veniva indicato
un suicida. In realtà, giunti ancora sul luogo, gli agenti non trovavano nessun
suicida, ma localizzavano ben sette cadaveri, tre femmine, due maschi adulti e
due bambini, una femminuccia e un maschietto. I corpi erano tutti all’interno
di un ristorante vietnamita a Fort Saskatchewan”. Per adesso il movente della
strage è ignoto. Un testimone avrebbe parlato di tumulti all’interno del
ristorante intorno alle 18.30 (le 2.30 in Italia), ma la sua versione è apparsa
contraddittoria.
Approfondimenti:
Canada continua MONDO di Biagio Chiariello31 dicembre 201407: su:
http://www.fanpage.it/canada-uccide-otto-persone-tra-cui-due-bimbi-e-si-suicida/
http://www.fanpage.it
2)
Nave con 400 migranti a bordo abbandonata al largo della Calabria
Un
mercantile con 400 migranti a bordo è stato abbandonato dall'equipaggio in
acque italiane.
Nave
con 400 migranti a bordo abbandonata al largo della Calabria.
A
quanto pare l’ultima tendenza degli scafisti è quella di abbandonare le navi con
i migranti in mezzo al mar Mediterraneo, non prima ovviamente di aver incassato
il denaro del viaggio. Dopo il natante abbandonato con mille persone a bordo a
largo della Grecia, la Guardia Costiera ne ha individuato un altro – carico di
migranti e abbandonato dall’equipaggio – in acque italiane. Nel tardo
pomeriggio di ieri sono stati fatti scattare i soccorsi. Il mercantile, lungo
circa 60 metri e battente bandiera della Sierra Leone, è stato intercettato da
un aereo delle Capitanerie di porto a 80 miglia a sud est di Crotone.
Contattato via radio, uno dei migranti ha spiegato che la nave era stata
abbandonata senza nessuno al timone. A bordo dell’imbarcazione tra le 400 e le
450 persone, comprese donne incinte e bambini. Le operazioni di soccorso sono state
tutt’altro che facili a causa del forte vento e delle condizioni del mare: a
coordinarle è stata la centrale operativa della Guardia Costiera di Roma, che
ha inviato a bordo anche personale in grado di guidare in sicurezza il
mercantile al porto, scongiurando una collisione contro gli scogli. Sul posto è
intervenuta la nave militare islandese Tyr, impegnata nell’operazione Frontex.
Al momento, viste le avverse condizioni meteo, i migranti non sono ancora stati
prelevati e messi in totale sicurezza. L’elicottero HH-139 dell’Aeronautica
Militare ha calato a bordo del natante sei uomini in grado di prenderne il
controllo vista l’assenza dell’equipaggio (continua su: http: crONACA, ITALIAdi Davide Falcioni 2 gennaio
2015//www.fanpage.it/nave-con-400-migranti-a-bordo-abbandonata-a-largo-della-calabria/#ixzz3NewvSnQW
- Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata).
3) Russia: 17enne picchiato a morte in classe
nell'indifferenza di compagni e professore. Credevano fosse gay
Pubblicato il 1 gennaio 2015
Putin, le destre europee e le associazioni cristiane lo ripetono ad ogni
piè sospinto: in Russia non c'è alcun problema omofobia e la legge contro la
cosiddetta «propaganda omosessuale sui minori» è scritta nell'interesse dei
bambini. Peccato che alimentare una paura infondata, provvedere a diffondere
disinformazione e alimentare uno stigma sociale difficilmente avrebbero potuto
portare ad un epilogo privo di risvolti drammatici.
Sergei Casper aveva solo 17 anni, amava l'arte e tanto era bastato ai suoi compagni per ritenere fosse gay. Ed è così che i suoi compagni l'hanno aggredito e picchiato in bagno. Poi, una volta giunti in classe, hanno continuato ad infierire su di lui, nella piena indifferenza del professore che in quel momento si trovava lì, seduto dietro la sua cattedra.
Il ragazzo è stato legato, preso a calci e pugni e scaraventato su un banco. Quell'impatto gli ha procurato un grave trauma all'esofago che gli ha impedito di continuare a respirare. È morto lì, tra le risate dei compagni, prima che l'ambulanza raggiungesse la scuola.
«I bulli pensavano fosse divertente - racconta Alexander, un amico della vittima - e così hanno deciso di tornare a picchiarlo anche in classe . Nonostante l'insegnante fosse seduto alla sua cattedra, non ha fatto assolutamente nulla per aiutarlo».
L'accaduto è stato ripreso da una telecamera del circuito chiuso della scuola ed è poi stato diffuso dai media internazionali. La scuola ha deciso di espellere tutti gli studenti coinvolti nell'aggressione, pur affrettandosi a sostenere che da loro non ci sia alcun problema legato al bullismo. L'ennesima negazione dell'evidenza dinnanzi ad un giovane che è stato deliberatamente ucciso nell'indifferenza dei compagni e del professore.
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2015/01/russia-17enne-picchiato-morte-in-classe.html#ixzz3Nea4iSCX (tutti i diritti riservati all’autore ad alle testate)
Sergei Casper aveva solo 17 anni, amava l'arte e tanto era bastato ai suoi compagni per ritenere fosse gay. Ed è così che i suoi compagni l'hanno aggredito e picchiato in bagno. Poi, una volta giunti in classe, hanno continuato ad infierire su di lui, nella piena indifferenza del professore che in quel momento si trovava lì, seduto dietro la sua cattedra.
Il ragazzo è stato legato, preso a calci e pugni e scaraventato su un banco. Quell'impatto gli ha procurato un grave trauma all'esofago che gli ha impedito di continuare a respirare. È morto lì, tra le risate dei compagni, prima che l'ambulanza raggiungesse la scuola.
«I bulli pensavano fosse divertente - racconta Alexander, un amico della vittima - e così hanno deciso di tornare a picchiarlo anche in classe . Nonostante l'insegnante fosse seduto alla sua cattedra, non ha fatto assolutamente nulla per aiutarlo».
L'accaduto è stato ripreso da una telecamera del circuito chiuso della scuola ed è poi stato diffuso dai media internazionali. La scuola ha deciso di espellere tutti gli studenti coinvolti nell'aggressione, pur affrettandosi a sostenere che da loro non ci sia alcun problema legato al bullismo. L'ennesima negazione dell'evidenza dinnanzi ad un giovane che è stato deliberatamente ucciso nell'indifferenza dei compagni e del professore.
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2015/01/russia-17enne-picchiato-morte-in-classe.html#ixzz3Nea4iSCX (tutti i diritti riservati all’autore ad alle testate)
4) Svizzera - Uccisi
due bambini di 2 e 5 anni, arrestata la madre a Zurigo
Sarebbe
stata la stessa donna svizzera a chiamare la polizia, poi dopo avrebbe tentato
la fuga, prima di essere fermata dagli stessi agenti. La vicina: "Litigi
in famiglia in passato. Alla madre avevano tolto i figli". Il fatto è
avvenuto a Zurigo.
Uccisi
due bambini di 2 e 5 anni, arrestata la madre.
Due bambini
di due e cinque anni sono stati uccisi ieri a Flaach, nel canton Zurigo, in
Svizzera. La madre è fortemente sospettata di essere l’autrice del doppio
omicidio ed è stata arrestata. Nella serata di capodanno, verso le 21.30, è
stata la stessa donna a chiamare la polizia dicendo che i suoi due bambini
erano morti. Gli agenti e i servizi sanitari si sono recati sul posto. A nulla
sono valsi i tentativi di rianimare le due giovanissimi vittime. La polizia, dai
primi rilievi effettuati, ritiene che i due bimbi siano stati vittime di un
omicidio. C’è da dire che prima dell’arrivo della polizia la madre si era
allontanata di casa. La sua fuga è durata comunque poco. Gli agenti l’hanno
fermata e arrestata qualche minuto dopo l’inizio delle operazioni di ricerca.
Secondo quanto accertato, si sarebbe autoinflitta delle ferite, motivo per il
quale non ha ancora potuto essere interrogata. Secondo la portavoce della
polizia di Zurigo la donna era nota alle forze dell’ordine per aver commesso
atti violenti o per avuto problemi psichici. “Ho visto due salme che venivano
portate fuori dall’abitazione”, ha dichiarato a 20min.ch una residente. Stando
al suo racconto già in passato vi erano stati litigi all’interno della
famiglia. “Alla madre erano stati temporaneamente tolti i figli e il marito era
stato in prigione”, ha aggiunto la vicina. (continua su:
http://www.fanpage.it/uccisi-due-bambini-di-2-e-5-anni-arrestata-la-madre/#ixzz3Nm6QAWHd)
5) Bambini nascondono il corpo della mamma
morta da giorni: “Temevamo di essere sgridati”
7 gennaio 2015 (tutti i diritti riservati all’autore ed alla
testata) fanpage.it
La macabra scoperta in Cina, i due
ragazzini di 12 e 13 anni portati in un centro per minori.
Due bambini di 12 anni e 13 anni
hanno tenuto nascosto in casa il corpo senza vita della madre morta da giorni
solo perché temevano di essere sgridati e puniti. È l’agghiacciate storia di
solitudine e degrado che arriva dalla Cina e scoperta solo grazie all’arrivo
sul posto di un’assistente sociale mandata dal centro di igiene mentale. La
donna morta infatti soffriva di disturbi psicologici e periodicamente era
soggetta a visite mediche. Quando l’assistente è giunta a casa della donna si è
subito accorta che qualcosa non andava per via della puzza e dopo aver
interpellato i piccoli ha fatto la macabra scoperta. “Ho chiesto ai bambini
dove fosse la mamma e loro mi hanno indicato la camera da letto. Quando sono
entrata mi sono subito resa conto che era morta perché la puzza era
insopportabile” ha raccontato l’assistente sociale ai media locali, spiegando
che i due bambini non avevano rivelato a nessuno della morte della madre
giustificandosi con la paura di essere sgridati. Vivevano in una situazione di degrado.
Il padre dei ragazzini era morto
tre anni fa e da allora la famiglia viveva in uno stato di povertà e degrado in
una casa sgangherata, lottando per la sopravvivenza. La salute della mamma era
deteriorata velocemente nell’ultimo periodo e alla fine è morta per
malnutrizione. “I conoscenti hanno fatto quello che potevano per lei, ma con i
problemi mentali significa che lei non riusciva a trovare lavoro dopo la morte
del marito e si sosteneva solo con quanto le davano i parenti che sono anche
loro poveri” hanno spiegato le autorità confermando che i due piccoli sono
stati portati in un centro di assistenza. (continua su: http://www.fanpage.it/bambini-nascondono-il-corpo-della-mamma-morta-da-giorni-temevamo-di-essere-sgridati/#ixzz3OFC07AqM)
Questo articolo dovrebbe far vergognare
noi adulti e l’esempio è dei bambini che di fronte alla morte della mamma non sanno
cosa fare, sono desolati sperduti in una ridda di emozioni e soprattutto soli a
decidere su un evento così tragico ed agghiacciate per loro, che li aveva
bloccati, orfani e soli, con il cadavere della loro mamma in casa: una vita
futura che era come un temporale che stava già abbattendosi e schiantando tutto
quello che poteva, suscitando paura nei loro cervelli e impotenza ad agire. Vivevano
di carità dei parenti e quindi la loro vita e il loro sostentamento dipendeva
dai parenti, che in quel momento non erano presenti per intervenire. Se è anche
un caso estremo di abbandono del mondo sociale, ricordiamo che loro sono nostri
fratelli disperati e bisognosi di affetto, amore che non devono avere avuto, abbandonati
come si abbandona un cane o un gatto per la strada perché da fastidio o non ci
fa più divertire.
6) Nuovo massacro di Boko Haram in Nigeria, si temono 2000 morti
Nuova strage dei miliziani integralisti
di Boko Haram, in Nigeria. La BBC, citando fonti militari, ha riferito di un
secondo attacco contro Baqa, città del nord-est del Paese, già devastata
domenica.
Nuovo massacro di Boko Haram in Nigeria,
si temono 2000 morti. La città “è completamente devastata, le case date alle
fiamme”: è quanto scrive la BBC citando un ufficiale militare per descrivere
l’ennesima strage compiuta dai miliziani integralisti di Boko Haram in Nigeria.
I miliziani hanno assaltato la città di Baga, nel nordest del Paese, per la
seconda volta: dopo l’attacco di domenica e dopo aver assaltato e invaso una
base militare della Multi-National Joint Task Force, i jihadisti hanno
attaccato una seconda volta la città mercoledì dandole fuoco. Secondo quanto
hanno riferito testimoni alla BBC, ci sarebbero almeno “duemila persone uccise”
e nelle vie di Baga “i cadaveri giacciono sulle strade”. Testimoni hanno
riferito all’agenzia France Presse che oltre a Baga sono stati distrutti altri
16 villaggi sulle sponde del lago Ciad, sempre nel nordest del Paese e al
confine con l’omonimo Stato. Avrebbero visto una quantità enorme di corpi senza
vita adagiati sulle strade della città. I miliziani integralisti di Boko Haram,
che hanno dato il via alla loro campagna militare per creare uno stato islamico
nel 2009, controllano ormai il 70% dello stato di Borno e molti villaggi nel
nord est del paese. Solo nel raid di ieri i morti sarebbero stati un centinaio.
La stima complessiva delle vittime di Baqa, non confermata, è stata fatta sulla
base di quanto raccontato dai parenti.
Boko Haram minaccia presidente Camerun -
Nei giorni scorsi il capo di Boko Haram, Aboubakar Shekau, in un lungo
messaggio video pronunciato in arabo, ha minacciato Paul Biya, il presidente
del Camerun, il Paese entrato nel mirino della setta islamica. Nel video di 17
minuti apparso su Youtube, il capo di
Boko Haram minaccia Biya affermando che “se non metti fine al tuo piano
malefico, vai dritto verso la stessa sorte della Nigeria”. “I tuoi soldati – aggiunge
Shekau – non possono niente contro di noi”. (continua su: http://www.fanpage.it/massacro-di-boko-haram-in-nigeria-morti-baqa/#ixzz3OQxRFe7t
- (tutti i diritti all’autore ed alla testata)
7) Abusi su minori e sesso di gruppo in parrocchia: arrestato
sacerdote a Roma
Un sacerdote dei Parioli è stato
arrestato dalla polizia con l'accusa di aver abusato sessualmente di alcuni
minori quando era sacerdote in una parrocchia in Argentina. (Enrico Tata 02.01
2015 fanpage.it – Tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)
Un sacerdote di 46 anni, ora parroco di
una chiesa nel quartiere romano dei Parioli, è stato arrestato dalla polizia
con l’accusa di aver abusato sessualmente di alcuni minori quando era sacerdote
in una parrocchia in Argentina. Era stato nominato a settembre 2013 parroco
nella chiesa San Luigi Gonzaga in via di Villa Emiliani ai Parioli. Ma
all’estero era già ricercato perché colpito da un ordine di carcerazione emesso
dalle autorità argentine. L’arresto del sacerdote è scattato nel pomeriggio
dello scorso 31 dicembre, poche ore prima di Capodanno. Secondo quanto si è
appreso, il prete è ritenuto responsabile di aver corrotto dei minorenni ed
averne abusato sessualmente all’interno dei locali parrocchiali quando
esercitava le sue funzioni in una chiesa argentina della provincia di Salta,
alle pendici delle Ande, nord ovest dell’Argentina, inducendoli anche a
praticare sesso di gruppo. Gli abusi sarebbero avvenuti alcuni anni fa. (continua
su: http://roma.fanpage.it/abusi-su-minori-e-sesso-di-gruppo-in-parrocchia-arrestato-sacerdote-a-roma/#ixzz3NqGaQ2Bi
http://roma.fanpage.it - tutti i diritti all’autore
e alla testata)
8) Nigeria: finto studente si fa esplodere al
liceo, 48 ragazzi morti
L'attentato
non è stato ancora rivendicato, ma è probabile che si tratti dell'ennesimo
attacco del gruppo fondamentalista Boko Haram. Tutte le vittime avevano tra gli
11 e i 20 anni d'età.
Nigeria:
finto studente si fa esplodere al liceo, 48 ragazzi morti.
Si è
mischiato agli studenti e si fatto saltare in aria in una scuola nel nordest
della Nigeria. Bilancio tragico: 48 morti e 79 feriti, secondo quanto ha
riferito il portavoce della polizia Emmanuel Ojukwu a Xinhu, che ha comunque
precisato che il numero delle vittime al momento non è ufficiale. L’attentato
kamikaze è avvenuta al collegio-liceo pubblico di Potiskum, la capitale
economica dello Stato Yobe. “Stavamo aspettando l’intervento del preside, intorno
alle 7.30, quando abbiamo sentito un rumore assordante e sono caduto, la gente
ha iniziato a gridare e correre, ho visto sangue su tutto il mio corpo”, ha
raccontato il 17enne Musa Ibrahim Yahaya, ricoverato nell’ospedale locale con
ferite alla testa. Sembra che tutte le vittime abbiano tra gli 11 e i 20 anni
d’età. “Stiamo ancora ricevendo feriti dalla scuola, che si trova a poca
distanza da qui”, ha detto un medico del Potiskum General Hospital. “La nostra
priorità adesso è salvare i feriti, quindi non abbiamo ancora cominciato la
conta dei morti”.
Sospetti
su Boko Haram
Immediatamente
i sospetti sono ricaduti su Boko Haram, visto che Yobe è uno dei tre Stati
nigeriani in cui vige lo stato d’emergenza deciso dal governo di Abuja per far
fronte alle violenze del gruppo jihadista che punta a creare un “califfato”
islamico nel nord della paese africano. Boko Haram ha peraltro tra i suoi
bersagli preferiti proprio le scuole, simbolo dell’influenza culturale
dell’Occidente. Va comunque detto che al momento non risultano rivendicazioni.
Recentemente il gruppo islamista ha sequestrato almeno altre 60 ragazze in
Nigeria. Le donne sono state portate via da due villaggi dello stato di Adamawa,
nel Nordest del Paese, nel corso di alcune incursioni armate dei suoi
guerriglieri. (continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-finto-studente-si-fa-esplodere-al-liceo-48-ragazzi-morti/#ixzz3OJJYLlQV
- tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)
9) Nigeria: Boko Haram, 40 ragazzi rapiti in
un villaggio della Nigeria
F. Q. |
3 gennaio 2015 IlFattoQuotidiano.it / Mondo(tutti i diritti riservati
all’autore ed alla testata)
L'episodio
è stato raccontato da alcuni testimoni sul posto: un gruppo di uomini armati
sospetti combattenti della setta islamista radicale ha portato via i giovani
tra i 15 e i 23 anni. Intanto i parenti delle 200 ragazze rapite nei mesi
scorsi hanno chiesto aiuto all'ONU. Quaranta ragazzi, secondo alcuni testimoni
sul posto, sono stati rapiti da presunti militanti di Boko Haram in un remoto
villaggio del nordest della Nigeria. Un gruppo di uomini armati, sospetti
combattenti della setta islamista radicale, è arrivato a Malari. Nessuno ha
sparato, né ucciso. “Hanno portato via 40 giovani, in gran parte di età
compresa tra 15 e 23 anni”, ha raccontato un testimone, spiegando che nel
villaggio non è rimasto nessun giovane.
Il
gruppo terrorista di Boko Haram è noto per i sequestri di massa. I ragazzi sono
usati come combattenti, le ragazze come schiave sessuali. Il caso più noto è
quello delle 200 studentesse rapite da una scuola e di cui si sono perse le
tracce. I loro parenti hanno perso la speranza che il governo le ritrovi e le salvi,
e hanno fatto appello per avere aiuto dall’ONU. Un gruppo che rappresenta i
familiari delle rapite, ha riferito una portavoce dei genitori, Bukola
Shonibare, ha incontrato il mese scorso funzionari di Un Women (Ente dell’ONU
per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile), il capo della missione
dell’ONU in Nigeria e funzionari dell’ufficio dell’ONU nell’Africa occidentale.
Il
gruppo si è rivolto inoltre all’Unicef. “Se il governo non è in grado di agire,
chiediamo all’ONU di intervenire e aiutarci, e se loro rifiuteranno, semplicemente
non sapremo cosa fare”, ha detto a Reuters il reverendo Enoch Mark, le cui due figlie
sono state rapite. A otto mesi dal sequestro, avvenuto nella città di Chibok, nello
Stato nordorientale di Borno, i genitori delle studentesse non sanno ancora
quali azioni abbia adottato il governo nigeriano per ritrovare le ragazze.
10) Bambina kamikaze in
mercato, cintura esplosiva azionata da remoto, 19 morti.
10 gennaio 2015
http://www.intopic.it/notizia/fanpage
(tutti i
diritti riservati all’autore ed alla testata)
Una bambina di circa 10 anni si è fatta saltare in aria in un
affollato mercato di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito
la Croce Rossa e fonti della sicurezza riprese dall'informazione locale. Il
bilancio è di almeno 19 morti e 18 feriti. Finora non c'è stata rivendicazione
ma le autorità locali ritengono che si tratti dell'ennesimo attacco compiuto
dagli integralisti islamici dell'organizzazione jihadista Boko Haram.
MONDO di Susanna Picone11 gennaio 2015
Orrore in
Nigeria: altre due bimbe imbottite di esplosivo in un mercato.
Nuovo orrore in Nigeria. Dopo il primo caso della bambina fatta
saltare in aria nella città Maiduguri, altre due bimbe sono morte in un mercato
di Potiskum, nello stato nord-orientale di Yobe. Il bilancio dell’attentato
suicida [si fa per dire, N.d.A.] – drammaticamente provvisorio – è di almeno
quattro morti e 26 feriti. Le bambine si sarebbero fatte saltare in aria o
qualcuno, probabilmente, ha azionato a distanza la cintura esplosiva che
nascondevano sotto i vestiti in un mercato a Potiskum. Secondo un testimone, il
mercato è stato devastato da due deflagrazioni e le attentatrici dimostravano –
come l’altra bambina-kamikaze che ha causato la morte di venti persone a
Maiduguri – non più di 10 anni. La città di Potiskum è stata frequentemente
attaccata dal gruppo sunnita jihadista Boko Haram. I due attentati con bambine
kamikaze arrivano in Nigeria a pochi giorni dal terribile massacro di Baga, dove
i terroristi di Boko Haram avrebbero ucciso centinaia di persone.
Nigeria chiede cooperazione internazionale contro Boko Haram - Un
massacro – il bilancio delle vittime non è ancora stato accertato, ma secondo
alcune fonti i morti potrebbero essere anche 2.000 – che ha spinto l’esercito
nigeriano a sollecitare la cooperazione internazionale contro Boko Haram.
“L’attacco alla città (di Baga) di questi cani e quanto hanno compiuto dal 3
gennaio 2015 dovrebbe convincere tutte le persone ben intenzionate del mondo
che Boko Haram rappresenta il male che dobbiamo eliminare tutti insieme, piuttosto
che criticare quanti cercano di combatterli”, è quanto ha detto il portavoce
del ministero della Difesa, Chris Olukolade. Il ministero ha aggiunto che
l’esercito nigeriano non ha abbandonato Baga e le altre zone controllate dai
terroristi e ha parlato di “piani appropriati, uomini e risorse mobilitati per
affrontare la situazione”. (continua su: http://www.fanpage.it/orrore-in-nigeria-altre-due-bimbe-imbottite-di-esplosivo-in-un-mercato/#ixzz3OctBryzb
- tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata)
E sono tre le bimbe
che quell'assassino schifoso di Boko Haram fa suicidare: tre bambine (ne ha
fatte saltare in aria altre qualche tempo fa) e non ha nessuna remora a fare
questi eccidi. Non sono piloti giapponesi degli aerei zero, ma bambine ingenue,
probabilmente non consapevoli che andavano incontro a morte certa, perché c’era
qualche mano assassina e lurida che avrebbe azionato l’esplosivo che avevano
addosso. Veramente chi fa questi lerci e osceni omicidi deve essere carico di
captadon (la triplice anfetamina specie africana e mediorientale che toglie
ogni capacità di critica e di ragionamento: si compiono i massacri come se
niente fosse; anche in Libia gli italiani che erano in appoggio strategico
notavano comportamenti strani dei combattenti, erano carichi di quella droga
diffusa soprattutto negli eserciti islamici (si chiama “captagon” la pillola dei tagliagole (…)
e si chiama captagon la droga dell'ISIS che fa "uccidere
con il sorriso") Come riferisce in un
suo articolo sul quotidiano “Il Giornale”, Gian Micalessin, con la pillola
captagon “si sgozza e si massacra con il sorriso sulle labbra e il vuoto nella
testa”.
Questa tremenda vigliaccata, gridiamo e
facciamola conoscere bene a tutti soprattutto ai politici di tutto il mondo (Giusti
diceva _in tutt’altre faccende
affaccendati, in queste cose sono morti e sotterrati) che si facciano
carico per fermare quel mostro disumano chimico e per aiutare i soldati che si
combattono nel medio oriente, in Africa ed anche in Italia ed altri paesi a
smetterla e così far diminuire le atrocità che sono commesse con il captagon in
corpo. Politici di tutto il mondo che avete o non avete figli fermate quei
delinquenti e chi gestisce la produzione di quella nuova (mica tanto è in
circolazione dal 1961) e terribile droga somministrata proprio ai soldati per
renderli più feroci.

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