di Giorgio Gagliardi

venerdì 11 marzo 2011

Le sette (nuovi movimenti religioso/magici) massacrano ancora e massacreranno di più.

Come prevenire questa “mattanza” continua????

Quest’ultima notizia segue alle altre già riportate negli anni precedenti come quella del piccolo Jason che non sapeva pronunciare alla fine delle preghiere la parola amen. Quelle di bambini brutalmente sacrificati o vittime degli adulti e che vivono assieme ai loro genitori all’interno di queste micro o grandi sette (ed è proprio il caso di chiamarle sette, perché pericolose, come lo dimostra il trafiletto che segue). Dal rapporto Nastase del 1999 dell’UE ad oggi si conoscono il numero di vittime di minori uccisi in questi pericolosi meandri che nascondono spesso e volentieri disturbati mentali, criminali, persone antisociali, pedocriminali, sfruttatori che sono sbianchettati spesso col concorso di loro avvocati prezzolati ed amorali e con un diluvio di testimoni che fanno parte del medesimo giro ?

Cosa non funziona nei rapporti che ci arrivano dagli Stati, dai cosiddetti esperti mediatici che talvolta si scannano tra loro a suon di denunce o si proclamano verosimilmente i soli autorevoli in materia perché sono mediatici o fanno parte dei simpatizzanti o appartengono ad associazioni descritte come altisonanti ???? Quale deterrente manca negli Stati e quale tipo di educazione è carente nell’istruzione di tutti, nonostante l’istituzione di “squadre antisetta” ???? Le leggi sulla manipolazione mentale o condizionamento mentale sono applicate da alcuni stati dell’UE, negli altri guai a parlarne. Controlli all’interno di questi movimenti sono eseguiti con periodicità , o mai oppure con verosimile connivenza????. Dobbiamo proprio stare ad aspettare il prossimo o i prossimi casi e poi lamentarci ancora una volta in più, badando più allo sfoggio di autorevolezza personale piuttosto che all’unione di tutti nel trovare delle soluzioni idonee al momento ???? Presumo che il deterrente principale è che quasi mai è un parente prossimo ai politici, esperti, giudici, magistrati, avvocati. Se fosse così ci sarebbero squadroni istituzionali in campo per il caso e poi per gli altri nelle stesse condizioni,ma meno popolari si aspetterebbe solo la notizia scontata del dopo ?????
g.g.

Venerdì 11 marzo 2011-03-11 (da Stato.it, diritti riservati)

Setta uccide bimbo di sei anni



Raleigh – Sarebbe stato ucciso a sangue freddo il piccolo Jadon Higganbothan, un bambino di sei anni scomparso l’ottobre scorso in North Carolina. La sua morte sarebbe dovuta a uno scatto ‘ira di Peter Moses, leader di un gruppo chiamato Ebrei Neri, una piccola setta di cui la madre del bambino era adepta. A rivelarlo alla polizia è stato un informatore. Il bambino viveva con la madre Vania Sisk, la madre, Moses, otto adulti e nove bambini. Al momento non sono state formalizzate le accuse contro Moses e la Sisk, ma un testimone oculare, ex membro del gruppo, ha dichiarato che lo scorso ottobre “Moses prese una pistola e cominciò ad aggirarsi in preda alla rabbia intorno alla casa. Poi ha chiamato il bambino. Quella è stata l’ultima volta che ho visto Jadon vivo. Poi ho sentito musica a tutto volume e il rumore di uno sparo. In seguito Moses ha avvolto in un sacco di plastica il corpo del piccolo e l’ha messo in una valigia”, ha aggiunto l’informatore. “Qualche giorno dopo il cadavere ha cominciato a puzzare ed è stato chiesto a Peter Moses di rimuoverlo”. Sisk è invece sospettata di aver ucciso una donna, Antonietta Mckoy, di cui si sono perse le tracce dal dicembre scorso. La McKoy stava cercando di abbandonare il gruppo. Sempre secondo il testimone la Sisk ha ucciso la donna in casa con un’arma che avrebbe ricevuto da Moses. La McKoy aveva conosciuto Moses su Facebook un anno fa, e si era unita alla setta, intraprendendo allo stesso tempo una relazione con Moses. “Presto aveva iniziato ad avere paura di Moses e degli altri conviventi” ha detto Dubose, la sorella di Antonietta. “Ad agosto Moses aveva iniziato a picchiarla. Poi l’ha fatta uccidere”. A seguito dell’inizio delle indagini il gruppo di Moses era fuggito in Colorado. Quando la Polizia li ha trovati e ha scoperto che nove bambini vivevano nella stessa casa con Moses e gli altri membri della setta, ha provveduto ad affidare i bambini ai servizi sociali. Cinque giorni dopo il gruppo è scomparso di nuovo. La Polizia sospetta che stiano tornando a Durham.

Salvatore Muto, diritti riservati a Stato.it

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