di Giorgio Gagliardi

mercoledì 22 dicembre 2010

BAMBINI CHE SPARISCONO NEL NULLA

DATI VIMINALE PUBBLICATI

- 28/set/2010 - da Humanita uomo (Diritti riservati) -

[ aggiornato in data 28/set/2010 e modificato da g. gagliardi per aggiornamento]

Dal 1° gennaio 1974 al 31 ottobre 2009 si è accertato che le persone persone scomparse in Italia ancora da rintracciare sono in totale 25.871,

di cui 10.755 cittadini italiani

e 15.116 cittadini stranieri,

- quelli maggiorenni sono 15.103 di cui 8.761 italiani

e 6.342 stranieri.

-I minori sono, invece, 10.768,

di cui 1.994 italiani

e 8.774 stranieri.

1.0 La differenza, rispetto al dato rilevato al 31 marzo 2009 è di 1.067 unità in più e di 1.318 in più rispetto al 31 dicembre 2008.

Le regioni ove il fenomeno continua ad assumere particolare rilievo sono il Lazio, la Lombardia , la Campania, la Sicilia ed il Piemonte.

Alla data 31 ottobre 2009, secondo quanto risulta dalle analisi effettuate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il fenomeno dei minori scomparsi in generale continua a destare preoccupazione per l’entità dei dati riferiti. Tuttavia, è necessario ribadire che la questione deve essere inquadrata nel più ampio contesto relativo ai flussi migratori riguardanti anche i minori stranieri non accompagnati.

-MINORI CHE SI ALLONTANANO DALLE COMUNITA' In particolare, la categoria dei minori scomparsi per allontanamento dagli istituti e comunità di affido risulta essere quella con il maggior numero di casi registrati: 1.775 in totale, di cui 1.539 stranieri e 236 italiani

-Solo nell’anno in corso e fino alla data del 31 ottobre, i minori allontanatisi dagli istituti e comunità sono stati in totale 567, di cui 439 stranieri, (312 di età compresa fra i 15 e i 17 anni), e 128 italiani (81 di età compresa fra i 15 e i 17 anni).

-LE SOTTRAZIONI DI MINORI di minori da parte di un genitore o di un congiunto sono pari a 134 unità, 86 italiane e 48 straniere. Di queste, considerato solo l’anno in corso fino al 31 ottobre 2009, sono state registrate dallo SCO 108 sottrazioni di minori, di cui 54 di stranieri e 54 di italiani.

2.0 BAMBINI CHE SPARISCONO NEL NULLA.

Tra le tante notizie di cronaca che denunciano la progressiva perdita dei valori etici ed umani una è particolarmente sconvolgente: sembra infatti che siano in costante aumento i bambini che spariscono nel nulla e che, solo in Italia e nei primi mesi del corrente anno, siano 222 quelli dei quali si è persa la traccia. Stando ai dati forniti il 25 maggio scorso ( Giornata internazionale dei bambini scomparsi ) da Telefono Azzurro, sono 2.492 i minorenni, italiani e stranieri, spariti in Italia dal 2005 al 2009: dato allarmante se si pensa che, nelle statistiche, non sono computati quelli diventati nel frattempo maggiorenni.
Secondo il ministro Maroni sono 10.267 i casi registrati dal 1974 al 2009, 1.810 dei quali riguardanti ITALIANI: tra gli altri, Emanuela Orlandi, Angela Celentano, Denise Pipitone e i due fratelli Pappalardi ( i cui corpi sono stati poi ritrovati – n.e.).

Peggiore la situazione degli STRANIERI : non si sa più niente di circa 400 ragazzini sui 1320 approdati (nel 2009) a Lampedusa (cifre fornite da Maroni) ed Ancona diventata la nuova Lampedusa. Forse rapiti e poi venduti per traffico d’organi, per prostituzione o schiavitù-I dati provenienti dall'America e Paesi dell'Est sono ancora più inquietanti.

3.0 AMERICA DEL SUD.

LA' NE SPARISCONO 2000 al giorno. Un fenomeno diffuso in tutto il mondo con entità numeriche agghiaccianti. Certo, almeno nel nostro Paese, l’80% degli scomparsi, prima o poi, ritorna a casa. Ma rimane quel 20% di casi irrisolti: un dramma, per i genitori, superiore al lutto che, almeno per i credenti, è lenito dall’accettazione della volontà di Dio; una tragedia su cui spesso cade il silenzio; motivata da svariate cause, dall'allontanamento volontario da casa al rapimento effettuato da un genitore che, in conflitto con il coniuge, fa perdere le proprie tracce e quelle del figlio; dalla riduzione in schiavitù al traffico di organi; dalla pedo criminalità familiare od organizzata al sequestro per scopo di estorsione.

4.0 PEDOCRIMINALITA' IN ATTO O SOMMERSA??

-A volte, dietro la scomparsa di un bambino, c’è un individuo che ne abusa e poi l’uccide;

-altre volte, invece, lo tiene segregato per decenni, salvo decretarne la morte, quando non serve più. Motivazioni, queste, che variano da Paese a Paese, spesso determinate dalla prospettiva di facili guadagni.

La rapina per pedo criminalità in Italia, per esempio, è quasi inesistente.

In Europa, un caso più eclatante e mediatizzato si è registrato nel Belgio ove Marc Dutroux, pedocriminale assassino, aveva messo in atto una vera e propria organizzazione che rapiva, stuprava e ammazzava minorenni in serie,COLLEGATO A RETI PEDOCRIMINALI NON TANTO OCCULTE ( SPARIRONO AL SUO PROCESSO 22 TESTIMONI A SUO SFAVORE MORTI AMMAZZATI ).

-TURISMO SESSUALE : Diversa la situazione nel resto del mondo dove centinaia di migliaia di bambini\e sono catturati\e ed immessi\e nel circuito della prostituzione minorile, grazie anche a compiacenti agenzie di viaggi che arrivano a offrire pacchetti turistici “tutto incluso”: la Thailandia, le Filippine, il Brasile sono gli Stati ove l’immonda pratica è più diffusa.

TRAFFICO D'ORGANI : Invece, soprattutto in India ma pure altrove (Nepal, Filippine, Pakistan, Afghanistan, alcuni Stati Africani e Cina), si rapiscono i minorenni per venderne gli organi.

Sembrerebbe che a Bombay, su un quotidiano locale, ci sia una rubrica fissa dove chiunque può chiedere un rene, una cornea, un pezzo di cute. Fa la sua offerta, lascia il proprio gruppo sanguigno e un recapito: spesso è contattato in poco tempo. Ne consegue che centinaia di bambini di strada ogni anno subiscono l'espianto di alcuni organi vitali. Poi, il bambino sparisce.

ITALIA COSA INVECE ?

In Italia, ove, tale obbrobrio sembrerebbe quasi inesistente, vi sono però almeno 300 mila minorenni (dai 5 a 12 anni) sfruttati per il lavoro minorile o dagli zingari, per accattonaggio e borseggio, da cui ricavano dai 500 ai 1000 euro al giorno. Nella Penisola in vorticoso aumento, a causa dei matrimoni misti, anche il fenomeno dei figli sottratti da uno dei genitori nelle liti per separazioni o divorzi.

ADOZIONI ANCORA : Sembra che in Romania le legge sulle adozioni è ancora in Parlamento ( Conferenza a Borgomanero Novara sui bambini 2010 )Altrove, specialmente nei Paesi dell'Est europeo (Romania e Bulgaria) i bambini sono venduti a coppie sterili che, invece di ricorrere all’adozione, comprano un neonato, anche a costo di sborsare somme ingenti.

Fatti complessi e drammatici dei quali, a stare a quanto affermato dall'associazione “Telefono Azzurro”, “è ancora scarsamente percepita, in Italia, l'importanza”; perciò chiede “un intervento sinergico tra istituzioni e associazioni”; e promuove l'attivazione di un Centro Nazionale per i bambini scomparsi e sessualmente sfruttati.

5.0 IL NUMERO TELEFONICO EUROPEO 116000:

Per esempio, quelle suggerite da Caterina Boschetti nel suo “Il libro nero dei bambini scomparsi”: un numero verde per denunciarne la sparizione; una banca centrale degli obitori e dei dati del DNA; un fondo per le vittime e le loro famiglie, perché “anche stampare volantini costa”.

Per ridurre tale drammatico andazzo si è mossa pure l’Unione Europea che obbliga tutti gli Stati membri ad aderire, entro il 25 maggio del 2011, al numero telefonico 116 000, linea diretta per i bambini scomparsi già usata da 11 Paesi, compreso il nostro: facile da ricordare, è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Al quale andrebbe aggiunto, come suggerisce il ministro della gioventù, Giorgia Meloni, l’obbligo di una Carta d'identità riconosciuta anche ai più piccoli (Ma in Italia i ragazzini fino a 15 anni non possono averla), meglio se elettronica. Opportuno anche il convegno organizzato da Telefono Azzurro per mettere a punto strategie di contrasto di questo tragico problema e per combattere l’indifferenza con cui spesso è vissuto dalla società. La quale evidentemente dimentica che ogni bimbo sparito, maltrattato, abusato o ucciso toglie a tutti noi una cellula di civiltà e di futuro.

6.0 PIEMONTE 2010 (da Torino Cronaca 2\12,diritti riservati):

Da gennaio a giugno 2010 in Piemonte

Minorenni scomparsi 39 (14 italiani, venticinque stranieri)

5 sottratti da un congiunto

19 allontanati da comunità

15 presumibilmente scappati

o rapiti ???

Cadaveri senza nome in Italia 770 :

7.0 E gli altri bambini immessi in altri traffici illeciti??

Le cifre fornite e provate danno una angolatura del fenomeno in modo drammatico,ma non dimentichiamoci che “ i bambini scomparsi” sono quelli anagraficamente accertati e\o denunciati dai genitori\parenti. Ma in Italia arrivano anche altri bambini “migranti”più o meno controvoglia che non sono segnalati e che scompaiono così come sono arrivati, anche tramite adozioni tutt'ora operanti e trafficate da ogni angolo del mondo.

La pedocriminalità familiare, artigianale od organizzata è sempre attiva : tempo fa l'Italia era la prima per la pedopornografia dei minori e Prostituzione infantile : ricordiamo la prima operazione di Polizia Internazionale Cathedral 1998 che interessò anche l'Italia, che fu diretta dalla procura di Napoli. Ma i vari pedocriminali accertati furono sbianchettati dopo i loro processi, poche le condanne.

Poi in altre retate nazionali o internazionali ( Koala, o reti pedocriminali scoperte diedero un quadro parziale del fenomeno pedocriminale in Italia come connessioni internazionali di reti familiari o reti internazionali ).Come all'estero esistono anche circoli più o meno evidenti dove si prostituiscono minorenni dei due sessi e solo ogni tanto arrivano ad essere individuati perchè presentati come circoli fotografici, pub, piano bar, siti internet per minori.

PALERMO - Due importanti operazioni contro la pedocriminalità ( un'inchiesta di Telefono Arcobaleno e Osservatorio sui diritti dei minori ha posizionato l'Italia al quinto posto mondiale per produzione di siti internet pedopornografici, con un incremento pari al 295,7% rispetto allo scorso anno.

«ONLY SEX» 2003 - Un'inchiesta della procura di Palermo sulla pedofilia via internet è sfociata nell'emissione di 68 avvisi di garanzia notificati in quindici regioni italiane e sei Paesi europei: Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Polonia e Islanda. L'operazione, denominata in codice «Only sex», è condotta dal compartimento regionale della Polizia postale. Perquisizioni a Roma, Milano, Bologna, Genova, Torino, Napoli, Palermo, Catania, Messina e Agrigento. Gli inquirenti hanno sequestrato numerosi floppy disc e computer con immagini di bambini sottoposti a ogni genere di sevizie e abusi sessuali. Tra i 68 indagati figurano professionisti, impiegati, operai e studenti. Oltre a uno psicologo e a un carabiniere, con l' accusa di avere «per via telematica inviato, scaricato e detenuto consapevolmente materiale costituito da immagini fotografiche e filmati di minorenni coinvolti in rapporti sessuali».

«DIGILANDER» 2003 - è giunta a termine l'operazione «Digilander». Durata circa un anno e scaturita da una denuncia di Telefono Arcobaleno, ha portato gli investigatori del nucleo investigativo della procura di Siracusa ad analizzare 263 siti internet. Le undici perquisizioni effettuate dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa, hanno portato al sequestro di dieci pc, 220 cd rom, 39 dvd, 322 floppy disk e 130 videocassette. Gli indagati risiedono nell'hinterland milanese e a Roma, Latina, Treviso, Verona, Bologna, Torino, Macerata e Pesaro. L'inchiesta ha concentrato l'attenzione sulla compravendita di film pedo pornografici all'interno di cinque siti internet italiani - tutti sequestrati - ospitati presso i server di un noto provider romano che sta collaborando. In un catalogo di trenta film della durata di circa 2 ore ciascuno, venivano proposti gli atti sessuali di bambini e bambine di età compresa fra i 4 e i 10 anni.

SENZA NOME DI CODICE

Negli ultimi 5 mesi (2009 )la polizia di Stato ha eseguito, nel solo Lazio, 21 perquisizioni domiciliari, grazie anche a una serie di denunce da parte di genitori più o meno coinvolti in operazioni di adescamento e abuso ai danni di figli e nipoti.

Dall'inizio dell'anno undici persone sono state denunciate e tre arrestate, numeri che si aggiungono alla collezione di siti pedofili italiani che, grazie alla attività della Polizia Postale ha collezionato finora 244 arresti e 5145 denunce.

Durante la relazione, il dirigente ha puntato il dito soprattutto contro i siti di social-networking, di chat e di peer-to-peer, che, ha assicurato, sono già da tempo sotto accurato controllo degli organi di pubblica sicurezza.

10-05-2010 – Bivio san Demetrio Prostituzione: banda di rumeni in manette a Siracusa.

Reclutavano ragazze in Romania, le facevano arrivare in Italia e le costringevano a prostituirsi con violenze e minacce. La squadra Mobile di Siracusa ha arrestato questa mattina a Lentini, sei persone, cinque sono state portate in carcere mentre una è ai domiciliari. Per altri tre membri della banda, residenti in Romania, è stato emesso un mandato di arresto europeo, la cui esecuzione è stata delegata alla polizia rumena.

MONUC 2010 Di tutte le missioni Onu, quella congolese – nota come “Monuc” – ha accumulato più denunce relative ad atti di corruzione e a violazioni dei diritti umani commessi dal suo personale in Congo su minorenni. E’ stata la seconda più grande missione di pace dell’Onu. Stupro, pedofilia e sfruttamento della prostituzione sono le accuse principali contro l’Onu. Un civile francese che lavorava all’aeroporto di Goma per le Nazioni Unite era solito filmare giovani ragazze congolesi, e commerciava in videocassette e fotografie pornografiche.

ONE BABY DOLLAR: queste bambinette\i sono note\i con questo nome perchè sfruttate sessualmente dai militari ( peace keepers ) per una ciotola di latte o altro, biscotti.

06-05-2010 - Pedofilia online: perquisizioni in 17 città italiane

Abusi di adulti su bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, con atti di violenza ripetuti sullo stesso bambino. È il contenuto dei filmati sequestrati dalla polizia postale di Catania nel corso delle perquisizioni eseguite in 17 città italiane a casa di 18 indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet.

Operazione Canal Grande (26/11/2004)

Polizia Postale di Mestre 4 arresti e un centinaio di perquisizioni. Interessati tutto il territorio nazionale e oltre 65 Paesi stranieri, di cui 35 europei, 15 africani, 16 asiatici, 11 americani e uno dell'emisfero australe", ha detto a Reuters l' ispettore capo della polizia postale di Mestre, le cui indagini hanno portato all'operazione "Canal Grande". 4 arresti in esecuzione di altrettante misure cautelari e oltre 100 perquisizioni ... praticamente in tutta Italia".
L'operazione è partita dal monitoraggio di Internet e dall'esame del materiale sequestrato in precedenza ad alcuni indagati. Ha coinvolto le strutture della cooperazione internazionale e le polizie delle nazioni interessate, "rappresenta il momento conclusivo di una articolata strategia di contrasto al fenomeno della diffusione per via telematica della pornografia minorile sviluppatasi per oltre un anno in uno dei servizi più conosciuti della rete", il file sharing. "Fra gli indagati -- spiega Marangon -- oltre a soggetti già coinvolti in indagini su reati sessuali nei confronti di minori o in tema di pornografia minorile, anche liberi professionisti, pubblici dipendenti, studenti nonché persone impegnate in attività a diretto contatto con ambienti giovanili, cioè proprio coloro che dovrebbero dare l'esempio sono fra quelli maggiormente coinvolti".

- 2010 Giornata nazionale contro la pedocriminalità e pedopornografia dati diffusi dalla polizia postale i dati del fenomeno.

Più di 50 le persone arrestate e più di mille quelle denunciate nel 2009 per reati legati allo sfruttamento della prostituzione minorile, alla produzione, commercio, diffusione e detenzione di materiale pedo pornografico con atti di violenza su minori. Dall'inizio di quest'anno sono già 26 le persone arrestate e 300 i denunciati.

Sono 570 invece i siti dai contenuti illeciti finiti nella "lista nera" da quando è stata istituita 3 anni fa.

Profili di pedocriminali.

Attraverso il progetto OLDPEPSY ( 2006 Polizia di stato ) svolta dall'Ecpat Italia (organizzazione internazionale che si occupa di pedofilia, pedo pornografia, traffico e prostituzione di minori) con la collaborazione dell'Università di Parma, ha scoperto che, tra i turisti sessuali, il 5-10 per cento è donna. Si è potuto così tracciare, dei soggetti che hanno subito una denuncia, un profilo criminologico digitale, che registra i comportamenti in Internet ed un profilo criminologico più generale, che riporta le caratteristiche ricorrenti dei soggetti indagati.

La pedofilia trova il suo terreno di azione principale nell'ambito della famiglia della vittima e di categorie sociali e professionali che facilitano contatti ravvicinati con il bambino, quali insegnanti, educatori, sacerdoti, istruttori sportivi e medici. ( 30 Agosto 2006, in Sessuologia,diritti riservati )

8.1 Pedocriminalità al femminile.

Una ricerca dell'ECPAT 2006 (diritti riservati) ha riportato che le donne che sono alla ricerca turistica di prestazioni sessuali hanno fra i 25 ed i 35 anni, sono single e neo-divorziate oppure sposate, ma in cerca di avventure.


9.0 Pedocriminalità è il crimine più squallido a carico di minori : ma c'è il lavoro minorile, il mondo della criminalità,la riduzione in schiavitù, il traffico d'organi. inoltre non dimentichiamo che

-Nel nostro Paese risulta povero un bambino su quattro:

-il 25% dei minori italiani,

- il 17% dei francesi e

-il 15% dei tedeschi.

La questione è ancora più grave perché, confrontando i dati dell’ultimo decennio, «pur essendo stati predisposti e, in parte, concretamente realizzati, gli interventi tesi a mitigare il rischio di povertà infantile non hanno generato benefici significativi», come dichiarano Eurispes e Telefono Azzurro 2010.

Anzi i bambini più poveri diventano sempre più poveri e quindi sempre più facilmente adescabili dagli aggressori sessuali o dai criminali che vogliono usarli in varie attività.

1. Il futuro del bambini.
Rapporto Uniceff ed altri in Italia.

29-11-10

MINORI: 1 BIMBO SU 5 VITTIMA ABUSI, AL VIA CAMPAGNA CONSIGLIO D'EUROPA

(ASCA) - Roma, 29 nov 2010- In Europa un bambino su 5 e' vittima di violenza sessuale, si stima che nel 70-85 % dei casi il piccolo conosca il suo aggressore e che nel 90% dei casi i reati sessuali non vengano denunciati alle autorita'. Da questi dati muove la campagna di sensibilizzazione ''1su 5'' del Consiglio d'Europa lanciata oggi a Roma dal vicesegretario generale del Coe, Maud de Boer Buquicchio, insieme al ministro per le Pari Opportunita', Mara Carfagna, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel complesso monumentale di San Michele a Ripa.

La campagna ha come obiettivo quello di sensibilizzare i bambini, i genitori, gli insegnanti e le persone a contatto con l'infanzia sulla gravita' del problema, di fornire le conoscenze necessarie per prevenire e denunciare gli abusi sessuali e, non ultimo, si propone di ottenere la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, sottoscritta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, e ratificata, ad oggi, solo da nove paesi.

Ma poi questo progetto avrà una copertura finanziaria ed un seguito veramente impegnato?????

Rapporto Unicef novembre 2010

L'Italia, "casa" dei più poveri. Concentrandoci sui dati relativi all'Italia, la situazione più allarmante riguarda la salute dei più piccoli. Il nostro paese è al penultimo posto, seguita solo dall'Ungheria. Inoltre l'Italia è fra i paesi dove è più alto il tasso di povertà relativa fra i bambini. Il dato è il 15,5%. Circa un milione e mezzo di ragazzini vive in famiglie con redditi inferiori alla metà della media nazionale. Inoltre l'Italia ha i livelli di spesa per la famiglia fra i più contenuti: dedica ai trasferimenti monetari e alle esenzioni fiscali lo 0,63% del Pil (2007); la Germania il 2,8% e la Francia il 3,7%.

Alimentazione, siamo al 18° posto. Parlando di condizioni abitative, tra i bambini poveri più svantaggiati rispetto agli standard dei loro paesi, ci sono quelli italiani, anche qui al penultimo posto in classifica. Poi c'è l'alimentazione, dei bambini disagiati e il nostro Paese figura al 18° posto su 24. "Nei periodi di difficoltà i bambini più poveri dovrebbero essere i primi ad essere protetti, non gli ultimi ad essere presi in considerazione - si legge ancora nel rapporto Unicef - un bambino ha un'unica possibilità nella vita di uno sviluppo fisico e mentale positivo. Ed è una responsabilità primaria dei governi proteggere quella possibilità, in tempi di crisi come in tempi di prosperità".

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