1)
Onu, si dimette il funzionario che rivelò gli abusi dei soldati sui bimbi
centrafricani - 14/06/2016
Anders Kompass trasmise alle autorità di Parigi un
rapporto sugli abusi sessuali ai danni di minorenni commessi nella Repubblica
Centrafricana da militari francesi, martedì ha annunciato le sue dimissioni per
protestare contro “la totale impunità” di cui hanno beneficiato i responsabili
di quei crimini. Kompass, annunciando la sua decisione di dimettersi, ha
spiegato che per lui è ormai impossibile continuare a lavorare in quel
contesto. Anders Kompass, cittadino svedese, mette così fine a una carriera
lunga più di trenta anni nelle Nazioni Unite. Le sue dimissioni
sono state confermate da un portavoce delle Nazioni Unite. Era stato il
britannico “Guardian” a svelare lo scandalo.
Per quel documento Kompass fu messo sotto inchiesta
dall'Onu per poi essere completamente scagionato. Una ong della capitale Bangui
aveva denunciato le violenze sessuali nelle aree dove era presente la missione
dell'Onu. Nell'indagine che ne era scaturita erano coinvolti soldati del Ciad,
della Guinea Equatoriale e della Francia. L'assoluzione di Kompass è arrivata
lo scorso gennaio, a poche settimane da un rapporto di una commissione
indipendente voluta dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon sugli abusi
sessuali sui minorenni della Repubblica Centrafricana. La commissione ha
condannato “l'enorme fallimento delle Nazioni Unite” nella sua inerzia nel
combattere gli abusi sessuali nella Repubblica Centrafricana.alle autorità di
Parigi un documento confidenziale sugli stupri ai danni di minorenni commessi
nella Repubblica Centrafricana da militari francesi: si è dimesso per
protestare contro “la totale impunità” di cui hanno beneficiato i responsabili.
8 GIUGNO 2016 18:25 di S. P.
(Continua su: http://www.fanpage.it/onu-si-dimette-il-funzionario-che-rivelo-gli-abusi-dei-soldati-sui-bimbi-centrafricani/http://www
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e alle testate).
In tutte le guerre i soldati invasori stupravano le
ragazze che trovavano sul loro cammino, se non andavano a cercarle nelle case. I
tempi si sono evoluti, ma anche la violenza umana non cessa di progredire
assieme alle associazioni che cercano di contrastare la violenza e che meritano
tutto il nostro appoggio.
I soldati, spesso sono spinti dai loro superiori a
concedersi libertà che contrastano l'umanità.
Redde rationes, ma a chi risponderemo di queste violenze
che colpiscono i nostri simili? Il mondo si sta riempiendo di stragi naturali, provocate
da mezzi umani impazziti, stragi da associazioni delinquenti. Chi ci ferma in
questa marcia verso un’umanità non più umana nonostante i continui richiami di
chi ha la possibilità di parlare al mondo intero come il Papa e gli altri capi religiosi
che, oltre che della fisicità ci parlano di un mondo spirituale da coltivare?
2)
L’appello di Save the Children per gli Europei 2016: “Niente reti per i
migranti”
L'organizzazione ha lanciato una campagna di
sensibilizzazione in occasione della partenza degli Europei di Calcio 2016. Lo
scopo è quello di creare una mobilitazione della società civile perché l'Ue si
impegni a offrire aiuto e protezione ai bambini in fuga da guerre, violenza e
povertà.
NOTIZIE 10 GIUGNO 2016
L'Europa deve accogliere e proteggere i migranti che arrivano,
specialmente se si tratta dei più piccoli e vulnerabili. Con questo monito Save
the Children Italia ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in occasione
della partenza degli Europei di Calcio 2016. Lo scopo è quello di creare una
mobilitazione della società civile perché l'Ue si impegni a offrire aiuto e
protezione ai bambini in fuga da guerre, violenza e povertà. "Ogni bambino
o adolescente che giunge in Europa dovrebbe avere accesso ad un sistema
organico di accoglienza e protezione condiviso da tutti i paesi membri
dell’Unione. I paesi europei, invece, sono chiusi nel proprio egoismo,
affrontando il tema delle migrazioni e dell’asilo in modo frammentario",
ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
"Sono stati alzati muri e reticolati – ha aggiunto –
che hanno esposto proprio i più vulnerabili, che sono i bambini e soprattutto
quelli non accompagnati, a gravi rischi di violenza o sfruttamento, bloccati
per mesi in campi improvvisati con condizioni umanitarie inaccettabili, o
addirittura rinchiusi in veri e propri centri di detenzione. Questo avviene
sotto gli occhi di tutti, tradendo l’identità e la storia stessa dell’Europa,
in violazione dei diritti di ogni essere umano e in particolare dei più
piccoli, e del principio inderogabile di protezione e accoglienza per chi fugge
da violenze o persecuzioni".
Dal 2015 sono arrivati in Europa via mare più di 1,2
milioni di persone, tra cui più di 427.000 bambini. Nei primi cinque mesi del
2016 solo in Italia sono giunti oltre 7.000 minori non accompagnati. In Grecia,
sono sbarcati oltre migranti 8.400, tra cui quasi 5.000 bambini e donne. Spesso
si tratta di madri, che hanno affrontato il viaggio da sole con i loro i figli
per metterli in salvo e, denuncia Save the Children, "sono bloccate sulle
isole di approdo con il terrore di essere rinviate in Turchia per effetto
dell’accordo tra quest’ultima e l’Unione Europea".
"I bambini in viaggio verso l’Europa, o che si
trovano già sul continente – ha proseguito Neri – devono essere considerati
bambini prima di tutto, indipendentemente dal loro status di migranti o
rifugiati, non possono mai essere sottoposti a misure detentive e il principio
del superiore interesse del bambino deve sempre essere considerato come
preminente. In particolare devono ricevere un’accoglienza adeguata, assistenza
medica e psico-sociale e avere pieno accesso alle informazioni circa il loro
status giuridico nella loro lingua".
Quello che l'organizzazione chiede all'Europa è di
"garantire ai migranti, e in particolare ai minori, vie di accesso sicure
e legali evitando che l’unica alternativa sia quella di affidarsi ai
trafficanti per attraversare, a rischio della vita, il Mediterraneo o le
frontiere interne o esterne dell’Europa e dei paesi terzi". Deve trovare
riconoscimento il rispetto della direttiva sul ricongiungimento familiare e
dovrebbero essere accelerate le procedure per dare una risposta immediata alla
situazione dei molti bambini in Grecia e in Italia che ne avrebbero diritto.
Secondo Save the Children "i bambini, da soli o con la famiglia, e altri
gruppi vulnerabili dovrebbero avere la priorità nel quadro dei meccanismi di
ricollocamento all’interno dell’Ue attraverso procedure chiare, rapide ed
efficienti". Ma il piano della Commissione, che prevede il ricollocamento
di 160.000 richiedenti asilo dalla Grecia e dall’Italia verso altri paesi
Europei, "procede a rilento e non risultano chiare le modalità e le
tempistiche di attuazione". Per l'organizzazione gli impegni assunti
dall'Ue nel quadro dell’Agenda Europea sulle migrazioni e dell'accordo con la
Turchia per quanto riguarda il reinsediamento sono "in gran parte
inadeguati". Servono, quindi, meccanismi di "responsabilità
condivisa" per garantire che tutti gli Stati membri partecipino ai programmi
di reinsediamento e rispettino gli impegni presi.
(Continua su: http://www.fanpage.it/l-appello-di-save-the-children-per-gli-europei-2016-niente-reti-per-i-migranti/
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e alle testate).
3) Migranti ong
denuncia: si spara anche sui bambini:fuoco turco su profughi, 8 morti tra cui 4
bimbi che tentavano di fuggire verso la Libertà
Altre fonti: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/06/19/migranti-ong-denuncia-fuoco-turco-su-profughi-8-morti-tra-cui-4-bimbi_259c89fb-4273-4a86-8cee-d90c261f0c58.html
(Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
Esercito turco apre il fuoco su profughi siriani: almeno
8 morti
La denuncia dell'Osservatorio siriano per i diritti
umani: i fatti sarebbero avvenuti nei pressi della città di Yisr al Shughur.
NOTIZIE 19 GIUGNO 2016
15:29 di Redazione
Almeno 8 profughi siriani sarebbero morti poche ore fa
sul confine turco – siriano. La denuncia è dell’Osservatorio siriano per i
diritti umani, rilanciata da qualche emittente locale: stando a quanto
riferito, i profughi, tra cui 4 bambini, stavano tentando di attraversare la
frontiera per entrare in territorio turco, nei pressi della città di Yisr al
Shughur, nel nordest della Siria.
Per ragioni ancora sconosciute la guardia di frontiera
turca avrebbe aperto il fuoco, uccidendo 8 profughi e ferendone almeno una
decina. Altre fonti parlano di almeno 11 morti, ma per ora non vi sono conferme
ufficiali da parte delle autorità turche.
La situazione al confine turco – siriano continua a
destare grande preoccupazione e nei giorni scorsi il Governo di Ankara aveva
comunicato di aver aumentato la dotazione di guardie alla frontiera. Ricordiamo
che con la chiusura della rotta balcanica, il flusso di profughi attraverso il
confine turco è diminuito ma non si è arrestato e nei campi profughi turchi vi
sono ancora centinaia di migliaia di persone.
A quanto si apprende in queste ore, la Coalizione
nazionale siriana, principale gruppo di opposizione al presidente Assad,
ha formalmente chiesto al ministero della Difesa turco l'apertura di
un'indagine conoscitiva in merito ai fatti di oggi. Per il momento da Ankara
nessun chiarimento sulla dinamica e nessuna conferma sulle responsabilità da
parte delle proprie guardie di frontiera. Anzi, come riporta la Reuters,
l'esercito ha smentito la ricostruzione delle ONG, ammettendo solo di aver
esploso alcuni colpi di arma da fuoco in aria: secondo la ricostruzione delle
forze di frontiera turche, dopo gli spari i profughi si sarebbero dileguati nei
campi e non vi sarebbe stato alcun ferito.
(Continua su: http://www.fanpage.it/esercito-turco-apre-il-fuoco-su-profughi-siriani-almeno-8-morti/
– Tutti i diritti riservati agli autori
e alle testate).
Era abbastanza prevedibile che si arrivasse alle armi
contro i migranti, viste le loro proporzioni di gente che vuole raggiungere
posti che non riesce a raggiungere, e non sarà che l'inizio di una modalità
distorta di controllare i migranti che devono essere anche istruiti sul
comportamento dei popoli che attraversano o con cui convivono: non si può più
pensare di essere unici nel proprio genere; ora c'è la multinazionalità che
deve amalgamarsi e coesistere. Ci vorrà del tempo, ma sopratutto buona volontà
di vedere anche le necessità degli altri che devono esistere come esistiamo noi.
Le notizie non buone di cui è infarcita la relazione vogliono essere una spinta
ad accettare anche gli altri e ad aiutarli in quello che devono imparare per
convivere in un paese che ha tradizioni differenti dalle loro.
4) Onu:
contro i Rohingya possibili crimini della Birmania
Fonti (Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):
Radiovaticana: http://www.radiovaticana.va/proxy/radiogiornale/ore14/2016/giugno/16_06_21.htm
Mafia Capitale 2, altri 21 indagati tra cui il
sottosegretario all’agricoltura Castiglione
(http://roma.fanpage.it/mafia-capitale-2-altri-21-indagati-tra-cui-il-sottosegretario-all-agricoltura-castiglione/
- http://roma.fanpage.it/ - Roma – Fanpage - Tutti i diritti riservati agli
autori e alle testate)
Sei avvisi di garanzia per Cara Mineo. Inchiesta su
truffa sul numero di migranti http://247.libero.it/lfocus/26423066/1/sei-avvisi-di-garanzia-per-cara-mineo-inchiesta-su-truffa-sul-numero-di-migranti/
5) MAFIA
CAPITALE, 6 INDAGATI AL CARA DI MINEO – YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=Y3GIJWQpDmE)
Mafia Capitale, altri 6 arresti: maxi truffa alla Marina
militare con una nave fantasma (http://roma.fanpage.it/mafia-capitale-altri-6-arresti-maxi-truffa-alla-marina-militare-con-una-nave-fantasma/)
Mafia Capitale cambia Roma, per non cambiare (http://www.nottecriminale.it/noc/index.php?option=com_k2&view=item&id=11087:mafia-capitale-cambia-roma-per-non-cambiare&Itemid=130)
Purtroppo emergono anche i dati di associazioni
raffazzonate alla meglio e che trovano il consenso, forse affrettato, di istituzioni,
che sfruttano il problema accoglienza di migranti. Non è solo un caso, ma sono
diramazioni come le reti criminali. Si indaga anche su parenti di politici che
hanno sfruttato persino sedi Unicef per stornare i soldi dai migranti e
versarli nelle loro casse. È la cosa più indegna che può succedere, ma è la
regola della corruzione e far leva sul miraggio di aiutare i bisognosi per
arricchirsi è la cosa più indegna e disumana che succede. Ribelliamoci a queste
manovre e ringraziamo quelle procure che indagano su questi soggetti spesso imparentati
coi politici o con gente altolocata che ha “le mani in pasta”. Poveri bambini
che aspettano cibo e altro e non sanno che loro simili adulti ne sfruttano
l'occasione per egoismo, che è un grosso crimine.
6)
Siria, Unicef: “Raid aerei indiscriminati sui civili, uccisi 25 bambini”
Secondo l'organizzazione Onu per l'infanzia, i
bombardamenti avrebbero preso di mira aree densamente popolate nell'est del
Paese provocando una carneficina
27 GIUGNO 2016
11:56 di Antonio Palma
Ancora sangue e vittime innocenti in Siria. Secondo
quanto denuncia l'Unicef, infatti, almeno 25 bambini sono rimasti vittime dei
recenti raid aerei compiuti nel Paese martoriato dalla guerra civile nel fine
settimana. Secondo l'organizzazione Onu per l'infanzia, i bombardamenti
infatti avrebbero preso di mira aree densamente popolate nell'est del Paese
provocando una carneficina tra i civili inermi. In particolare, in base ai
resoconti dei soccorritori affiliati con l'organizzazione umanitaria, sarebbero
almeno 25 i bambini uccisi nel corso di tre raid aerei e solo successivamente estratti
dalle maceri degli edifici distrutti.
I bombardamenti sono avvenuti sabato scorso e hanno
riguardato in particolare il villaggio siriano di Al-Quriyah, nella
campagna orientale di Deir Ezzor. Secondo l'Unicef, i raid aerei non erano
mirati a obiettivi militari o strategici ma hanno interessato anche edifici
pubblici come una moschea affollata di persone durante l'ora di preghiera.
Nella stessa zona gli attivisti locali avevano parlato di pesanti bombardamenti
che avevano causato almeno 30 vittime tra i civili. L'Unicef, condannando gli
attacchi indiscriminati che colpiscono la popolazione civile, ha invitato tutte
le parti in conflitto a tenere i bambini fuori dai pericoli.
Purtroppo non è la prima volta che raid aerei in Siria
prendono di mira la popolazione civile e i bambini. Diversi gli attacchi anche
contro strutture pubbliche e ospedali pi volte denunciati dalle Organizzazioni
umanitarie. solo un mese fa fu bombardato l'ospedale a Idlib. Principale
accusato è l'esercito governativo di Assad appoggiato dall'aviazione russa.
Mosca dal suo canto ha sempre negato ogni addebito smentendo sui raid su
obiettivi civili
(Continua su: http://www.fanpage.it/siria-unicef-rai-aerei-indiscriminati-sui-civili-uccisi-25-bambini/
– Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
Finalmente un caso di umanità che ci consola, fatto però
non da un adulto, ma da un bambino: bravo!
7)
La mamma si sente male in auto: il figlio di 4 anni chiede aiuto e la salva
L'episodio a Varese: mamma e figlio erano in auto quando
la donna si è sentita male. È riuscita ad accostare e poi è svenuta. Il bimbo
non si è perso d'animo: è sceso dall'auto e ha chiesto a un passante di
chiamare i soccorsi. Adesso la donna sta bene e verrà dimessa: il piccolo
soccorritore ha ricevuto uno speciale attestato. VARESE 27 GIUGNO 2016 18:29 di F.L.
Ha soltanto 4 anni, ma Alessandro, un bambino di Varese,
ha dimostrato già una grande prontezza di spirito. È stato infatti grazie al
suo intervento che sua madre è riuscita a superare un malore che avrebbe potuto
causare gravi conseguenze. L'episodio risale a una decina di giorni fa, ma è
stato reso noto soltanto ora. La mamma e il bambino erano in auto, lei alla
guida e lui sul sedile posteriore, quando la donna ha avvertito un malore,
dovuto a quanto pare a un serio problema cardiaco. La donna è riuscita ad
accostare la macchina ed è svenuta.
Il bambino non si è perso d'animo: è sceso dall'auto, ha
fermato un passante e gli ha chiesto di chiamare i soccorsi. Grazie
all'intervento del 118 la donna è stata ricoverata all'ospedale di Varese, da
dove sarà dimessa domani. Fortunatamente adesso sta bene, e avrà sicuramente
modo di ringraziare suo figlio per averla salvata. La prontezza del bambino è
stata lodata anche dai medici dell'ospedale, ai quali il piccolo ha fatto la
sua personale diagnosi: "La mamma non aveva gli occhi belli", pare
abbia detto. Per il suo gesto ha ricevuto un attestato da "piccolo
soccorritore": chissà che anche in futuro non sceglierà di seguire questa
strada.
(Continua su: http://milano.fanpage.it/la-mamma-si-sente-male-in-auto-il-figlio-di-4-anni-chiede-aiuto-e-la-salva/
– Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
8)
Migranti, strage nel Canale di Sicilia: 10 donne morte in un naufragio. Il
gommone carico di migranti soccorso da Nave Diciotti della Guardia Costiera:
107 superstiti messi in salvo tra cui molte donne e bambini
30 GIUGNO 2016
11:49 di Antonio Palma
Ennesima strage di migranti questa mattina nel Canale di
Sicilia.
Un'imbarcazione carica di disperati, partiti dalle coste africane e
diretti in Italia, infatti nelle scorse ore si è improvvisamente ribaltata a
circa 20 miglia dalle coste libiche facendo cadere in acqua le persone a bordo.
Nell'incidente hanno perso la vita almeno dieci donne che si trovavano sul
gommone e sono annegate in mare. Sul posto sono intervenute le unità navali
della Guardia Costiera italiana in pattugliamento nel Canale di Sicilia
che son riuscite a recuperare e mettere in salvo altri 107 naufraghi
superstiti.
Secondo quanto si è appreso, l'allarme e la richiesta di
soccorso sono arrivati con una chiamata alla centrale operativa della Guardia
Costiera a Roma che si è subito attivata informando le unità navali più vicine
al punto indicato e inviando sul luogo la propria nave Diciotti. L’equipaggio,
giunto sul posto, ha trovato il gommone già semiaffondato e molti naufraghi che
attendevano un aiuto in acqua aggrappati a zattere di fortuna. I soccorritori
sono riusciti a recuperate 107 persone in vita, tra cui donne e bambini, ma
hanno dovuto issare a bordo anche i cadaveri delle dieci donne che
galleggiavano in mare.
Come comunica la guardia Costiera, la stessa Nave
Diciotti successivamente ha soccorso un altro gommone carico di migranti in
difficoltà che si trovava nelle vicinanze salvando tutti i 116 occupanti.
L'unità navale ttualmente è ancora in zona alla ricerca di altri eventuali
dispersi. Secondo le prime notizie a causare il naufragio potrebbe essere stato
il maltempo visto che le condizioni meteorologiche sul posto erano
pessime con mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri.
(Continua su: http://www.fanpage.it/migranti-strage-nel-canale-di-sicilia-10-donne-morte-in-un-naufragio/
– Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
9)
Iraq, serie di attentati a Baghdad: 167 morti, tra loro molti bambini. Isis
rivendica
Diverse esplosioni hanno colpito Baghdad nella notte
italiana. Oltre alle vittime, tra cui diversi bambini, ci sono centinaia di
feriti.
03/07/2016 - di Susanna Picone
Centinaia di persone sono rimaste uccise nella notte
italiana in Iraq, in una serie di attentati con esplosivi avvenuti a Baghdad.
Una prima autobomba è esplosa nel quartiere di Karada, in centro città, e poco
dopo un'altra bomba è esplosa nella parte orientale di Baghdad. Il quartiere in
cui è avvenuta la prima esplosione era in quel momento frequentato da molti
giovani e famiglie usciti in strada dopo la fine del digiuno del Ramadan.
Le vittime in totale sarebbero almeno 167, secondo quanto riferiscono fonti
ospedalieri e di polizia. Ci sono inoltre oltre 170 feriti. Il
bilancio è purtroppo ancora provvisorio e potrebbe ulteriormente
aggravarsi. Gli attentati avrebbero la firma dello Stato Islamico. L’Isis,
secondo quanto ha riferito Site, ha rivendicato l’attacco nel distretto di
Karrada in un comunicato distribuito su Telegram e Twitter. Nel comunicato si
dice che l'attentato era mirato sugli sciiti.
Tra le vittime molti bambini – Il britannico Guardian
spiega che tra coloro che hanno perso la vita figurano anche diversi bambini.
Dopo la prima esplosione, numerosi edifici e negozi adiacenti al luogo della
deflagrazione sono stati investiti dalle fiamme. I vigili del fuoco sono ancora
impegnati nel tentativo di spegnere gli incendi e di recuperare i corpi rimasti
intrappolati.
Gli attacchi arrivano poco più di una settimana dopo che
le forze irachene hanno dichiarato la città di Fallujah libera – Il
governo di Baghdad, controllato dagli sciiti, ha ripreso di recente il
controllo di Falluja, roccaforte dei sunniti e del Califfato, con l'aiuto dei
pasdaran iraniani e di milizie sciite locali. Nel corso dell'ultimo anno le
forze irachene hanno collezionato conquiste territoriali contro i terroristi
dello Stato Islamico riprendendo la città di Ramadi e le città di Hit e Rutba,
nella vasta provincia irachena di Anbar.
(Continua su: http://www.fanpage.it/iraq-serie-di-attentati-a-baghdad-oltre-80-morti-isis-rivendica/
– Tutti i diritti riservati agli autori
e alle testate).
10) Traffico
di migranti, 38 fermi in tutta Italia: “Chi non ha soldi ucciso per gli organi”
4 LUGLIO 2016 di
Antonio Palma
Una vera e propria organizzazione criminale
transnazionale che agiva in Italia nel traffico di migranti ma in grado gestire
anche grandi volumi finanziari e di droga. È quella che hanno scoperto le forze
dell'ordine coordinate dalla Dda di Palermo che da questa mattina sono
impegnate in un vasta operazione contro il gruppo criminale culminata con
l'esecuzione di 38 fermi nei confronti di altrettante persone in diverse città
della Penisola. Coinvolti 25 eritrei, 12 etiopi e un italiano. Secondo le
accuse formulate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo
siciliano, i reati contestati a vari titolo sono di associazione per delinquere
finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, all'esercizio
abusivo dell'attività' di intermediazione finanziaria, nonché di associazione
per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tutti
aggravati dal carattere transnazionale del gruppo criminale.
L'operazione di polizia, denominata "Glauco 3",
è stata condotta dalle Squadre mobili di Palermo ed Agrigento e dal Servizio
Centrale Operativo della polizia nell'ambito del contrasto alla tratta di
esseri umani. Durante l'inchiesta gli inquirenti hanno potuto smantellare la
struttura organizzativa dell'organizzazione criminale che aveva la propria base
finanziaria in un esercizio commerciale di Roma e in un bar di Palermo dove già
a giugno è stato sequestrato mezzo milione di euro in contanti oltre ad un
libro mastro con nominativi di cittadini stranieri ed utenze di riferimento.
Nella sola estate del 2015 il gruppo criminale avrebbe gestito almeno sei
sbarchi. Lo stesso gruppo però si occupava anche di fornire falsi documenti ai
migranti più ricchi come ad esempio quelli per il ricongiungimento
familiare per permettergli di arrivare alle destinazioni desiderate,
spesso nel nord Europa. Durante l'inchiesta poi si è scoperto che lo stesso
gruppo gestiva anche una fiorente attività di traffico internazionale di
stupefacenti importati dall'Etiopia.
Secondo quanto rivela il Corriere della Sera, l'inchiesta
sarebbe scattata a seguito della collaborazione del primo trafficante di esseri
umani pentito, l'eritreo Nuredin Atta Wehabrebi, che da un anno collabora con
la giustizia italiana e ha aiutato a ricostruire l'intera attività criminale
riconducibile al traffico di migranti. Raccapriccianti alcune circostanze
rivelate dall'uomo, secondo il quale i migranti che non hanno i soldi per
pagare il viaggio che hanno effettuato via terra, vengono consegnati ad altre
persone senza scrupoli che li uccidono per prelevarne gli organi e rivenderli.
"Mi è stato raccontato che queste persone che non possono pagare vengono
consegnate a degli egiziani, che li uccidono per prelevarne gli organi e
rivenderli in Egitto per una somma di circa 15.000 dollari. In particolare
questi egiziani vengono attrezzati per espiantare l’organo e trasportarlo in
borse termiche" ha raccontato l'uomo.
(Continua su: http://www.fanpage.it/traffico-di-migranti-38-fermi-in-tutta-italia-chi-non-ha-soldi-ucciso-per-gli-organi/
– Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
11) Migranti,
nuova strage nel canale di Sicilia: morti almeno 20 profughi
I migranti morti annegati prima che una nave norvegese
potesse raggiungere il loro gommone, che si stava sgonfiando
NOTIZIE 15 LUGLIO 2016
21:37 di Biagio Chiariello
Ennesima strage di profughi nel Mar Mediterraneo. Almeno
venti migranti sarebbero morti annegati nel Canale di Sicilia, poco prima
dell'arrivo della nave norvegese Siem Pilot che aveva intercettato il gommone
sul quale viaggiavano e stava andando a soccorrerli. Secondo alcune testimonianze
il natante avrebbe bucato ed i migranti sarebbero finiti in mare. L'arrivo
della nave norvegese ha evitato una strage di proporzioni ancor più
drammatiche. Sono stati gli stessi superstiti a raccontare la tragedia agli
uomini del Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina, dopo
essere giunti al porto commerciale di Augusta nel pomeriggio. Sono 366 di
nazionalità subsahariana (eritrei, etiopi, nigeriani). Tra loro 259 uomini, 82
donne, 25 minori. Al porto è sbarcato anche il cadavere di un giovane. Le forze
dell'ordine hanno già individuato sette presunti scafisti alla guida di quattro
delle imbarcazioni soccorse nel Canale di Sicilia: due dalla Siem Pilot, uno da
nave Borsini ed uno da nave Reina Sofia.
(Continua su: http://www.fanpage.it/migranti-nuove-strage-nel-canale-di-sicilia-morti-almeno-20-profughi/
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Ma la lista dei luoghi dove ci sono state stragi si sta
sempre più allungando e i morti ammazzati in vario modo aumenta a dismisura, si
perde il conto pietoso e le rabbia dei singoli che non vedranno più il futuro
fisico.
Ci si riferisce anche alle ultime stragi del 2016:
22 MARZO 2016 - 31 morti e circa 300 feriti in una
raffica di attentati compiuti a Bruxelles e rivendicati dall'Isis: due
all'aeroporto Zaventem e uno alla stazione della metro di Maalbeek.
14 LUGLIO 2016: decine di morti (almeno 84 secondo un
primo bilancio), circa 130 feriti di cui una quarantina gravissimi a Nizza per
l'attacco di un pesante camion che ha falciato la folla per 2 km sul lungomare
della Promenade del Anglais, poi ucciso dalla polizia.
Non è l’ultima la strage di Nizza (da Fanpage.it 14/07/2016
– Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).
La Francia ripiomba nel terrore. Dopo gli attentati di
Parigi dello scorso 13 novembre e quelli nella redazione di Charlie Hebdo,
un'altra strage di innocenti il 14 luglio, nel giorno dell'anniversario della
presa della Bastiglia. Un camion frigorifero ha travolto decine di persone
lungo la Promenade des Anglais di Nizza, il lungomare della città. I morti sono
84, circa duecento i feriti. Di questi ultimi 52 in gravi condizioni. Il
tir è piombato sulla folla a velocità folle, almeno 80 chilometri orari: mentre
guidava, l'attentatore sarebbe riuscito a sparare sulla folla dal finestrino a
tutte le persone che tentavano di mettersi in salvo. L'attentatore alla guida
ucciso dalla polizia.
Almeno 84 persone sono morte, e 52 versano in gravi
condizioni. Tra le vittime ci sono dieci tra adolescenti e bambini.
L'attentatore è stato ucciso: si tratterebbe di un
cittadino tunisino di 31 anni residente a Nizza e in possesso di regolare
permesso di soggiorno. Ha utilizzato un fucile calibro 7.65. Era già noto alla
polizia per maltrattamenti alla moglie, rissa e furto, mentre i servizi segreti
non lo consideravano un elemento pericoloso.
Si tratta di un attacco terroristico: l'ha detto, nel suo
discorso, il presidente della Repubblica Hollande annunciando che lo stato
d'emergenza verrà prolungato di altri tre mesi e che potranno essere richiamati
riservisti dell'esercito. L'attacco al momento non è stato rivendicato;ma il
terrorismo molte volte non ha nome e si nasconde dietro altri nomi,ma sempre
sfacelo umano è solo per far paura e bloccare le niormali iniziative del popolo
che resta sconvolto da quanto di legge.
(Continua su: http://www.fanpage.it/live/nizza-camion-sulla-folla-al-termine-dei-festeggiamenti-per-il-14-luglio-paura-attentato/
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Non dimentichiamo che dopo questo eccidio c'è strage
anche in mare da un ennesimo naufragio dalla Libia con circa 20 annegati e
ricordiamo i bambini di cui non si conosce il mondo che vanno ad aumentare il
popolo del cimitero mediterraneo.
E non dimentichiamo la strage di Monaco di Baviera il 22
luglio scorso.
Purtroppo non si riesce più a dare notizie tranquille, di
atti di generosità da parte di bambini in situazioni anomale o di adulti, a
queste notizie si accavallano stragi compiute nel medio oriente,in Turchia ed
anche in Francia (Nizza14/07/2016) dove
i bambini morti aumentano sempre di più o dove i bambini presenti, ed erano in
tanti, hanno ormai immagazzinato quelle scene del camion che falciava tutti,
grandi e bambini. Purtroppo questi bambini ed anche gli adulti vivranno sempre
psicologicamente queste terribili scene che i centri emozionali hanno stampato
nei loro circuiti.
Che generazione sta crescendo in un mondo dove la paura
di vivere diventa una realtà quotidiana e uno stile di vita, con conseguenze di
cui spesso si tace? Come per diversi bambini che a Nizza hanno visto morire
altri bambini falciati dal camion non parlano più se non tra di loro, urlano
spesso e la loro vita ormai è segnata nonostante l'aiuto degli psicologi. L'amore
umano si è dimostrato anche in questi casi: un motociclista che ha tentato di
fermare il camion ed è stato ucciso dal conducente, una bimba di otto mesi
smarrita e portata in salvo da sconosciuti, bambini calpestati dalla folla che
qualche cameriere è riuscito a salvare… ma restano trenta bambini morti e
ricordati tragicamente dai loro consimili.
Questo pensiero di salvataggio improvviso, a costo della
propria vita, vi faccia riflettere per bene e per la vita che attende i futuri
uomini.
Casi di umanità che non devono essere dimenticati, ma
spingere gli altri ad unirsi all'amore umano e all'aiuto reciproco anche a
costo della vita, come hanno fatto diverse persone: si può ricordare anche il
cameriere dell'Andrea Doria che ha salvato diverse persone, ma lui non è
riuscito a salvarsi.
Quel Dio che ha visto e segnato tutto saprà compensare i
sacrifici fatti magari non in nome suo, ma in nome di quanto disse attraverso i
suoi profeti di fare.
Le stragi non si fermano: uomini, donne, giovani donne
esplodono carichi di materiale che uccide il popolo attorno, intento a vivere
come tutti i giorni.
Fermiamo il tutto con le nostre possibilità e facciamo
vergognare politici e parentopoli che
approfittano degli aiuti indirizzati a chi ne ha bisogno per arricchirsi loro. Fermiamoci o sarà la nostra rovina e quella
dei nostri figli.
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