di Giorgio Gagliardi

venerdì 7 agosto 2015

Migranti, attenzione a chi vi rivolgete! Molti stati dell’UE non vi vogliono/Migrants, Beware Who You Ask When You Ask for Help! Many EU Countries Don’t Want You



1) Immigrazione. Ventimiglia rischia di diventare la Lampedusa (www.fanpage.it/immigrazione-ventimiglia-rischia-di-diventare-la-lampe -  tutti i diritti riservati all’autore ed alle testate)
È il sindaco del comune al confine con la Francia a lanciare l'allarme: "Se continua così è un disastro, servono dei respingimenti".
ULTIME NOTIZIE 31 MARZO 2011 di Biagio Chiariello                                                     Dopo essere stata confinata per giorni a Lampedusa, l'emergenza immigrazione rischia di estendersi anche in altre città italiane, come Manduria e Ventimiglia (Imperia). Nel comune al confine con la Francia in queste ore si sta allestendo a tempo di record "un centro di emergenza" – nell'ex caserma dei vigili del fuoco nel parco ferroviario Roja a Roverino, circa 2 km dalla città – che dovrebbe aprire entro stasera. Da quanto si apprende al momento nella cittadina ligure ci sarebbero circa 150 immigrati, anche se la situazione è “in continuo divenire” visto che proseguono i tentativi di arrivare in territorio francese passando il confine. È il sindaco Gaetano Scullino a manifestare apprensione per l'evolversi dei fatti: "Sono molto preoccupato non solo per l'emergenza attuale ma anche perchè le navi stanno trasportando migliaia di immigrati da Lampedusa sulla terra ferma, per trasferirli nei Cie. Quelle persone, tra qualche giorno, arriveranno qui per cercare di passare la frontiera" ha detto ad AGI News.
Si rischia di far divenire Ventimiglia "una Lampedusa del Nord" secondo Scullino, che si batterà affinché ciò non accada. Poi evidenzia come dai treni provenienti da Milano e Roma scendano a Ventimiglia "dai 30 ai 50 extracomunitari" per questo "bisogna fare dei controlli sui treni diretti a Ventimiglia e va applicata la Bossi-Fini. Tutti gli immigrati che erano a Lampedusa dicevano di voler venire qui a Ventimiglia per poi andare in Francia. Sarebbe stato meglio farli rimanere sull'isola per identificarli e procedere con l'espulsione dei clandestini".
L'obiettivo dei profughi, quasi tutti tunisini, è dunque quello di oltrepassare il confine, ma i continui respingimenti alla frontiera da parte della polizia transalpina contribuirebbero a esasperare questa gente. Sulla questione, peraltro, si è soffermato in giornata anche Frattini che ha accusato la Francia, considerato che i tunisini "devono essere rimpatriati o destinati in paesi dell'Unione Europea. È però clamoroso che dai paesi UE non vi sia solidarietà, compresi quei paesi dove i tunisini vorrebbero andare, a cominciare dalla Francia". Ieri sera i migranti hanno protestato contro la presenza di TV e fotografi che volevano documentare il momento in cui veniva distribuito il cibo. I tunisini si sarebbero scagliati contro di loro, minacciando di rompere le apparecchiature fotografiche. In seguito hanno inscenato un corteo diretto verso la dogana francese, per poi tornare indietro, accompagnati dalla polizia italiana. continua su: http://www.fanpage.it/immigrazione-ventimiglia-rischia-di-diventare-la-lampedusa-del-nord/ - http://www.fanpage.it/

2a) Immigrazione, migliaia di profughi respinti dall’Austria all’Italia
L’allarme dei sindacati di Polizia: "Non possiamo gestire questa crisi umanitaria con soli 31 agenti. È un flusso migratorio di proporzioni mai viste".

2b) ITALIA ULTIME NOTIZIE 19 SETTEMBRE 2014 di B.C.
Dall’inizio dell’anno sono ormai quasi quattromila i profughi che provano ad attraversare il confine del Brennero e vengono puntualmente rispediti indietro in Italia. Oltre 1400 stranieri solo nei mesi di luglio e agosto, a cui si vanno ad aggiungere gli oltre 700 del mese di settembre, per un totale di oltre duemila migranti durante quest’estate. L’ultimo respingimento è avvenuto due giorni fa: un gruppo di 118 extracomunitari, composto da 39 adulti e 7 bambini della Siria, Eritrea e dell'Iraq, è stato intercettato a Woergl su un treno internazionale diretto in Germania. Dopo essere stati nutrirti dalla Croce Rossa ad Innsbruck, sono stati consegnati alle autorità italiane, come anche un gruppo di 73 siriani ed eritrei che poche ore prima erano arrivati dal Brennero su un altro convoglio.

2c) Immigrazione, denuncia dei sindacati di polizia: "Situazione critica"
“La situazione è diventata critica – spiega Mario Deriu, il delegato del sindacato di polizia Siulp – negli anni precedenti sono stati fatti tagli all’organico senza tenere minimamente in considerazione la questione immigrazione”. Entrare nell’area Schengen qualche tempo fa voleva dire “libera circolazione”, quindi non c’era bisogno di presidiare la frontiera in modo serrato, ora però richiede un lavoro 24 ore su 24 con trentuno agenti in tutto, divisi su più turni e in diverse mansioni. “Con questi flussi migratori però è cambiato tutto, siamo tornati ai carichi di lavoro di prima, quando c’erano 120 agenti a gestire la situazione”. I problemi riguardano anche il rifiuto degli stranieri di sottoporsi alla procedura di riconoscimento dello status di rifugiato (che prevede la fotosegnalazione del profugo) a cui deve necessariamente seguire la denuncia con la conseguente difficoltà di individuare interpreti. Il sindacato Coisp chiede che la situazione "non ricada sulle spalle dei colleghi, lasciati soli a gestire un flusso migratorio di proporzioni mai viste". (Continua su: http://www.fanpage.it/immigrazione-migliaia-di-profughi-respinti-dall-austria-all-italia/ - http://www.fanpage.it/)
Il deserto del Sahara, in particolare, che separa l’Africa nera dal miraggio europeo, rappresenta un confine naturale sterminato, per molti invalicabile. Altre volte, dove la natura non ha posto barriere ci ha pensato l’uomo a costruire un muro. L’ultimo annunciato è quello che l’Ungheria vorrebbe costruire al confine con la Serbia, ma sono praticamente in tutto il mondo le barriere artificiali create per respingere i migranti. Lo sottolinea il dossier “Mari e muri: infinite barriere mortali per i migranti” che Caritas italiana rende noto in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Un focus sul fenomeno migratorio con uno sguardo particolare sui confini da varcare. Da Ceuta e Melilla a Tijuana: confini artificiali “per difendere i paesi ricchi da scomode intrusioni” È conosciuto come “il muro della vergogna” , quello che separa il Marocco e la parte dell’ex-Sahara occidentale, occupata nel 1975 dalle zone sotto controllo della popolazione Saharawi: lungo 2.720 chilometri, protetto da 160 mila soldati armati, 240 batterie di artiglieria pesante, più di 20 mila km di filo spinato, veicoli blindati e mine antipersona proibite dalla convenzione internazionale. Ci sono poi i muri di Ceuta e Melilla, le ultime due enclaves sotto la sovranità spagnola in territorio africano, costituiti da una tripla barriera lungo i confini delle due città con il Marocco, con recinzioni alte 6 metri, sormontate da reticolati di filo spinato e controllate costantemente da agenti della Guardia Civil spagnola. Il muro Tijuana, invece, si estende per oltre 1.000 chilometri sul confine tra il Messico e gli Stati Uniti. E poi c’è il muro israelo-palestinese, il muro tra India e Bangladesh, quello tra Iran e Pakistan: oltre 50 barriere artificiali in tutto il mondo.
“Migliaia di chilometri , circa 8.000, che hanno lo scopo di separare gli esseri umani gli uni dagli altri – scrive la Caritas – e di difendere i Paesi più ricchi, o democrazie murate da scomode intrusioni”. Ai muri naturali e artificiali si aggiungono poi “i muri metaforici che abitano le società dove i migranti giungono: l’indifferenza verso chi soffre, il pregiudizio verso lo straniero, il sentimento di chiusura e avversione contro profughi e rifugiati – continua la Caritas – nuove barriere che spesso le persone migranti trovano alla fine del loro viaggio, quando il peggio sembrava ormai alle spalle e la speranza di una nuova vita provava a germogliare; atteggiamenti che fanno sorgere una domanda: Perché? Che cosa è successo alla nostra umanità?”
Un lungo corteo di immigrati di origine subsahariana ha tentato ieri di entrare a Melilla, al confine spagnolo. Ma il loro disperato tentativo – gli immigrati erano circa in 800 – è stato respinto dall’intervento delle squadre della Guardia Civile e della polizia marocchina. Il gruppo di immigrati era stato notato nella notte avvicinarsi dal deserto verso Melilla dalle pendici del monte Gurugù. Alla guida del lungo serpentone c’erano gli “anziani”, persone chiamate in questo modo in quanto conoscono bene il territorio e le insidie. Quando sono stati scoperti, gli immigrati si sono divisi in due gruppi: uno – formato da circa 600 persone – ha cercato di nascondersi in una boscaglia e tra gli arbusti mentre gli altri – i restanti duecento – si sono avvicinati al confine, ma sono stati bloccati prima che potessero tentare di scavalcare la recinzione.
Qualche giorno fa un giovane morto annegato – Prima del tentativo degli 800 immigrati di ieri altre 60 persone, pochi giorni fa, avevano tentato di entrare a Melilla. A bordo di due barconi erano stati intercettati dalla guardia costiera spagnola: alcuni, per sfuggire ai controlli, si erano gettati in mare ed erano stati ripescati dagli agenti. Un giovane, invece, era morto annegato. (Continua su: http://www.fanpage.it/spagna-centinaia-di-immigrati-tentano-di-entrare-a-melilla-respinti/).
La pazzia umana sta esplodendo in tutte le sue branche: si è ritornati al tempo del nazismo quando si voleva selezionare parte dell’umanità che doveva sopravvivere dagli altri, scarto da eliminare come si è tentato di fare, anche se questa è prontamente risorta alla meno peggio.
Ora però il tutto è più silenzioso, anche se l’informazione è quasi istantanea, ma più criminale. Il caso dei migranti (60 milioni circa) che cerca di entrare in stati che per loro sono un miraggio, ma che presto si trasforma in un altro inferno, come l’esodo dal loro paese fino alle frontiere (per quelli che ci sono arrivati) e le loro emozioni più disparate che si ribellano al trattamento di respingimento inflitto in diversi modi: ad esempio nel Mediterraneo si raccolgono e poi, oltre a gentaglia criminale che li sfrutta, vengono respinti, ammucchiati in comunità da incubo e restano lì e o cercano di fuggire o restano intrappolati in un sistema che li rende sempre meno attivi per reinserirsi in una società. Sono tornati di moda poi i muri chilometrici per impedire loro l’accesso oppure (e questo è il colmo) sono rifocillati e poi via di nuovo in mare lontano dalla costa che un minuto prima li ha accolti per liberarsene.

3) Inchiesta Mafia Capitale 04/06/2015 Migranti doppiamente imbrogliati (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata - http://.fanpage.it/)
L’inchiesta Mondo di Mezzo anche definita Mafia Capitale a Roma ha avuto il suo epilogo il 2 dicembre 2014 con un maxi blitz nella Capitale che ha visto oltre 70 indagati e decine di arresti. I due nomi emersi principalmente nell’ordinanza sono quello di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, e di Massimo Carminati, ex terrorista di estrema destra vicino alla banda della Magliana. Il 4 giugno 2015 una nuova tranche dell’inchiesta, denominata Mafia Capitale 2, ha portato all’arresto di 44 persone, tra le quali numerosi consiglieri comunali.
COMUNE DI ROMA, ROMA, ULTIME NOTIZIE. Mafia Capitale 2, Zingaretti riferisce in aula. Sindacati in piazza: fischiato Marino. In piazza Santi Apostoli manifestano i sindacati. In piazza anche il sindaco Ignazio Marino accolto da fischi e applausi. Nicola Zingaretti in aula: "Non mi dimetto". Intanto il vicesindaco Luigi Nieri nega ogni insinuazione sul suo rapporto con il ras delle coop Salvatore Buzzi.
Roma: Mafia Capitale 2, l'affare migranti Nel mirino degli inquirenti soprattutto il business legato all'emergenza migranti, ovvero la gestione dei campi d'accoglienza. Quello smantellato oggi sarebbe in gran parte il sistema corruttivo che, facente capo all'ex braccio destro di Veltroni Luca Odevaine il quale, "in qualità di appartenente al Tavolo di Coordinamento Nazionale sull'accoglienza per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, è risultato in grado di ritagliarsi aree di influenza crescenti". Secondo gli inquirenti era in grado di "garantire consistenti benefici economici ad un cartello d'imprese interessate alla gestione dei centri di accoglienza, determinando l'esclusione di imprese concorrenti dall'aggiudicazione dei relativi appalti". Odevaine, che si trova già in carcere, ha già ammesso davanti ai giudici di aver preso soldi da Salvatore Buzzi per favorire le suo cooperative. (continua su: http://roma.fanpage.it/mafia-capitale-44-nuovi-arresti-nel-mirino-il-business-sulla-pelle-dei-migranti/ - http://roma.fanpage.it/)
COMUNE DI ROMA, CRONACA, ROMA. Mafia Capitale, Campidoglio sotto assedio: Marino contestato
Dal Movimento 5 Stelle ai lavoratori di Multiservizi, da Fratelli d’Italia a Noi con Salvini, da Sovranità, il soggetto politico nato da Casa Pound a Nuovo Centro Destra. Tutti fuori dal Campidoglio a protestare contro il sindaco Ignazio Marino mentre dentro il palazzo, in aula Giulio Cesare, si svolgeva l’Assemblea Capitolina, che ha proceduto alla surroga dei quattro consiglieri arrestati nella seconda ondata dell’inchiesta su Mafia Capitale.
COMUNE DI ROMA, ROMA, ULTIME NOTIZIE Appalti truccati al Campidoglio: altri arresti per Mafia Capitale
Continua ad allargarsi l'inchiesta su Mafia Capitale 2, la seconda tranche dell'inchiesta aperta a gennaio e che vede coinvolti politici, dirigenti del Comune di Roma e della Regione Lazio e imprenditori. Questa mattina la Guardia di Finanza ha effettuato sei arresti per degli appalti truccati.
CRONACA, ROMA, ULTIME NOTIZIE Mafia Capitale, Buzzi dal carcere: “Carminati è una brava persona”
“Massimo Carminati è una brava persona, con me si è comportato sempre bene”. Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, descrive così il capo di “Mafia Capitale” davanti alla sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Roma. continua su: http://roma.fanpage.it/cronaca/roma-mafia-capitale/http://roma.fanpage.it/
ROMA, ULTIME NOTIZIE Mafia Capitale bis: il tariffario di Odevaine sui migranti
Aveva un tariffario Luca Odevaine, l'ex capo di gabinetto di Walter Veltroni quando era sindaco di Roma, che secondo i pm, dalla sua poltrona al tavolo per la gestione dell'emergenza Nord Africa, pilotava l'assegnazione dei bandi per l'assegnazione dei centri d'accoglienza e dei servizi dietro lauti pagamenti. (Continua su: http://roma.fanpage.it/cronaca/roma-mafia-capitale/http://roma.fanpage.it/).

4) Dimentica la figlia in auto sotto il sole. La bimba salvata da un vicino di casa.
MANTOVA 3 GIUGNO 2015 13:29 di Biagio Chiariello (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata - http://milano.fanpage.it/)
Solo grazie all’intervento provvidenziale di un vicino, domenica mattina a Borgoforte, nel Mantovano, si è evitata una tragedia dettata dalla disattenzione. Una neonata di poche settimane di vita è rimasta chiusa all'interno di una macchina parcheggiata al sole davanti all'abitazione dei genitori. A liberarla è stato un uomo di origine indiana che ha preso un sasso e ha spaccato il finestrino anteriore della vettura. Il fatto è avvenuto alle 12.30 La mamma, di origine indiana, aveva scaricato la spesa dalla sua Golf dove aveva lasciato a bordo la piccola di poche settimane, ed era entrata in casa. Dopo una ventina di minuti però la donna sarebbe uscita allarmata in strada. Si è avvicinata all'auto senza riuscire ad aprire la portiera. A quel punto si sarebbe messa ad urlare, con l’obbiettivo di attirare l’attenzione del vicinato. L’intervento dell’uomo è stato decisivo: la piccola, seduta sul seggiolone posto sul sedile posteriore dell'auto, è stata messa in salvo. Intanto sono arrivati vigili del fuoco e ambulanza del 118. La neonata è stata poi trasportata al pronto soccorso pediatrico del Carlo Poma per un controllo, ma sta bene. La mamma è stata denunciata per abbandono di minore dai carabinieri. I carabinieri stanno ancora ricostruendo l'accaduto. (Continua su: http://milano.fanpage.it/dimentica-la-figlia-in-auto-sotto-il-sole-la-bimba-salvata-da-un-vicino-di-casa/).
Alle disgrazie mondiali si aggiungono quelle personali di genitori che abbandonano i bambini in auto sotto il sole e ciò ad ogni estate si ripete come un ritornello funebre ripetitivo. Ma è mai possibile che madri o padri non sappiano di avere dei figli? Cosa c’è nel loro cervello? È pauroso constatare che molte volte questi genitori sono alle slot machine o al supermercato o altri divertimenti o al lavoro…
E non è l’unico bambino lasciato in auto sotto il sole cocente e morto per surriscaldamento in questi giorni (luglio 2015) .C’è solo da chiedersi dove avevano la testa quei genitori, anche se diversi psichiatri emergenti giustificano tali atteggiamenti di morte con difetti momentanei della coscienza. Attenti ai falsi esperti che condiscono tutto. Lo status dei genitori che abbandonano i figli in auto è stato accertato per bene o come al solito all’italiana si lascia passare il tempo e tutto ritorna come prima, coi morti però.  
Per fortuna che in diversi casi ci sono occhi che vedono ed avvertono. Grazie! Continuate a tener d’occhio tutto quello che succede attorno a voi; quei bimbi salvati vi saranno grati anche se ancora non parlano e non capiscono quello che succede attorno a loro, fidandosi dei loro genitori incoscienti. Ma anche i testimoni devono sfidare l’opinione pubblica che si schiera in difesa di questi comportamenti: un rischio non da poco. Comunque, bravi a quei passanti che spaccano anche i vetri delle auto per salvare dei bambini che finirebbero arrosto.

5) Unicef lancia allarme per il Centrafrica: bambini mutilati (castrati) e uccisi (gettati vivi o tali nel fuoco).
Unicef lancia allarme per il Centrafrica: bambini mutilati e uccisi (http://youmedia.fanpage.it/video/ag/Uv5VzeSwTeaLgMOK - http://.fanpage.it/)
La tragedia umanitaria che sta colpendo il Centrafrica rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe per i bambini del Paese. A lanciare l'allarme è l'Unicef secondo cui ci sono stati livelli di violenza senza precedenti contro i bambini, uccisi e mutilati in seguito ad attacchi e rappresaglie da parte delle milizie anti-Balaka e dei combattenti ex-Seleka.Con l'escalation delle violenze etniche e religiose, soprattutto nella zona della capitale Bangui, sono almeno 133 i bambini uccisi o mutilati, alcuni addirittura decapitati intenzionalmente. Secondo i dati dell'Unicef, nella città di Boali, a nord ovest della capitale, una vittima su quattro è un bambino; dagli inizi di dicembre 22 sono stati uccisi e 42 feriti.
Le violenze sono state commesse da tutti i gruppi. L'ultimo obiettivo della popolazione musulmana è stata l'evacuazione di tutte le comunità, con un incremento significativo del numero di bambini non accompagnati o separati dalle loro famiglie durante l'evacuazione. In ragione di questo, l'organizzazione ONU che si occupa della tutela dei diritti dell'infanzia chiede alla comunità internazionale un impegno maggiore per mettere fine alle violenze in Centrafrica e azioni concrete per tutelare i piccoli e perseguire gli autori dei crimini. "Gli attacchi contro i bambini devono essere denunciati dalla società civile, dal Governo di transizione, dalle organizzazioni internazionali e dai media - ha scritto in una nota Manuel Fontaine, direttore regionale Unicef per l Africa occidentale e centrale - le impunità devono finire".
Nonostante gli interventi delle grandi associazioni mondiali, le violenze contro i migranti bambini non accennano a diminuire, anche se ogni tanto c’è qualche caso isolato di bambino che mostra la sua innocenza ed umanità , mentre molti suoi coetanei trovano morti orribili davanti alle loro mamme o con loro.          
L’uomo si sta abbruttendo sempre di più e intere generazioni stanno scomparendo sotto le violenze di malvagi macellai che spadroneggiano senza che L’ONU riesca ad emettere documenti seri e ben precisi di condanna e di ricerca di criminali contro l’umanità. Tutto ciò va oltre la crisi finanziaria spesso invocata come scusante generale, mentre migliaia di esseri umani trovano una morte silenziosa nei deserti, mari, pianure che attraversano, molte volte braccati dalla polizia che cerca di acciuffarli per riportarli indietro dai paesi da cui provengono. Nessuna umanità, anzi costruzione di chilometri di muri rafforzati da armi e forze di polizia per respingere e non certo coi fiori quei poveracci che si spingono verso l’impossibile e agognata meta di un vivere migliore che li aiuti ad andare avanti lasciando sul terreno quantità di morti per fame, assideramento, annegamento, sabbia desertica e altro.
Quelli che riescono a raggiungere il loro obbiettivo ricorderanno non certo con amore quegli stati che hanno cercato di impedire il loro transito.
Di nuovo ringraziamo tutti quei volontari seri e disinteressati e anche le istituzioni e i singoli che si sacrificano per loro: avranno senz’altro una ricompensa non da noi, mortali, ma da Chi sta sopra di noi e presumo sia stufo di vedere quello che succede. Il mondo non può solo pensare a se stesso in termini di singoli esseri: ricordiamo sempre che sono 60 milioni i profughi che ci tendono la mano non per una elemosina, ma per vivere decentemente come nostri simili e con i nostri stessi diritti. Ma mentre si scrive questi necrologi o esiti di maltrattamenti Boko Haram continua la sua avanzata criminale, spietata, delinquenziale nel centro della Nigeria. Arrivano richieste di aiuto da parte di prelati che parlano anche a nome dei mussulmani uccisi dai delinquenti di Boko Haram, fatti che il cosiddetto mondo internazionale lascia fare all’infinito. E così cadono uomini, vecchi, donne, bambini uccisi nei soliti modi più crudeli e più violenti; i bambini poi vengono anche rapiti e vanno ad ingrossare le file dei bambini/e soldato con le mansioni più varie e più destabilizzanti per dei minori; ma quei fanatici mirano solo ad avere forze nuove da indottrinare e poi rimandare indottrinati e dipendenti dalle droghe più funeste come il captadon e il flakka, tanto per citare le ultime ritrovate e più distruttive della personalità e delle capacità critiche.
In 48 ore in una serie di attentati sono state uccise nello Stato del Borno 200 persone. La matrice è quella degli estremisti islamici Boko Haram. Elvira Ragosta ha raggiunto telefonicamente Mons. Ignatius Kaigama, vescovo di Jos, che supplica di dire agli occidentali che quelle persone di qualsiasi religiose siano, quando ritornano a casa non trovano più nulla e devono vivere di aiuti che ormai mancano quasi completamente.
Da altre fonti citate le notizie non sono meno allarmanti su questa ecatombe programmata dall’alto ed attuale dalla soldataglia di Boko: sempre sangue da far scorrere di  cristiani, mussulmani indifferentemente; l’importante è far paura a quelle popolazioni inermi e disperate e con lutti a centinaia.
Questi titoli da paura e da schifo sono tratti da InTopic.it,ma sono molto rappresentativi della gravissima mattanza, i cui a noi giungono solo echi lontani.

Boko Haram, da vittime a carnefici: giovani rapite e costrette a sgozzare cristiani (il messaggero)

http://www.intopic.it/notizia/8498427/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha

Nigeria, kamikaze si fa esplodere in un ospedale per lebbrosi: 5 morti (il messaggero)

http://www.intopic.it/notizia/8498425/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Neanche un ospedale per lebbrosi è risparmiato: poveracci, ma già sono infetti e allora perché tenerli in vita? Forse anche questi jihadisti cercano la razza pura che svolazza nelle loro menti orami all’ammasso del captadon e dell’Akka ed altro che consumano.

Attentati in Nigeria, 150 morti. Kaigama: serve aiuto internazionale (Radio Vaticana)
http://www.intopic.it/notizia/8513353/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha:appelli che feriscono chi li legge e non può fare molto se non le solite manifestazioni di lumini notturni, preghiere a Dio di fermare con la Sua Mano potente questa carneficina dei Suoi figli e mandare delle sovvenzioni ad associazioni di volontariato che portiamo con noi nel cuore per la gioia che qualcuno è sul posto ad aiutare a costo della propria vita.

Boko Haram, da vittime a carnefici: giovani rapite e costrette a sgozzare cristiani

Mercoledì, 1 Luglio 2015 il messaggero. Da vittime a carnefici: alcune delle oltre 200 giovani studentesse rapite ad aprile del 2014 da Boko Haram dalla scuola di Chibok, in Nigeria.
Certamente si devono prendere con una certa precauzione queste notizie, ma le fonti che le citano sono attendibili e lo dicono le stesse fonti: magari qualche numero in più o in meno, ma stiamo attenti a non farci illudere da propagande a favore di quei criminali che continuano indisturbati e con l’ONU che dice che bisogna intervenire. Ma sembra che il tutto sia lasciato ai governanti locali che soccombono di ora in ora.
Ci sono anche notizie che mettono in gioco la credibilità di istituzioni mondiali e questo è veramente triste:

Libano, l'Onu taglia gli aiuti alimentari ai rifugiati (Lettera43 tutti i diritti riservati)
http://www.intopic.it/notizia/8517445/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha ( Secondo Joelle Eid, portavoce del Wfp, la situazione dei finanziamenti è critica. «Se l’Agenzia non riceve nuovi finanziamenti nelle prossime settimane, saremo costretti a tagliare completamente l’assistenza alimentare a 1,2 milioni di rifugiati siriani in Libano».)


Attacchi di Boko Haram in Camerun e Nigeria: oltre 50 morti (Radiovaticana) http://www.intopic.it/notizia/8625205/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha - 27/07/2015

Nigeria, due donne si fanno esplodere in una moschea. Almeno 30 morti.
MONDO 22 GIUGNO 2015 19:56 di Davide Falcioni (tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata). È di almeno 30 morti il bilancio di un attentato realizzato da due donne oggi in una moschea nel nord est della Nigeria, nella città di Maiduguri. Secondo testimoni ci sono decine di feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni: l'attentato kamikaze è stato compiuto in un'area molto affollata, soprattutto da fedeli.

Quello di oggi è il quarto attentato suicida nel nord est della Nigeria. Quella di Maiduguri è la città in cui i miliziani di Boko Haram si sono formati ed hanno avviato la loro lotta armata contro il governo. Un testimone della strage ha raccontato che la prima donna è saltata in aria mentre si stava avvicinando alla moschea. L'uomo ha riferito che la seconda kamikaze, mescolata tra la folla, si è fatta esplodere mentre sembrava stesse fuggendo: è morta solo lei. Il testimone, un civile che si è arruolato nei gruppi di difesa costituiti dalla popolazione per opporsi alle sanguinose incursioni dei Boko Haram, ha aggiunto di aver contato 30 vittime e decine di feriti, che sono stati trasportati nell'ospedale cittadino. L'attentato non è ancora stato rivendicato, ma tutti i sospetti ricadono su Boko Haram, organizzazione terroristica non nuova a sanguinose stragi di civili. (Continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-due-donne-si-fanno-esplodere-in-una-moschea-almeno-30-morti/ http://www.fanpage.it/)

Ultime Notizie Nigeria News - Intopic.it 26/07/2015 (Tutti i diritti riservati alla’autore ed alla testata)

Camerun, attacco suicida in un bar. Il kamikaze è una bambina di 10 anni ... L'attacco kamikaze di sabato nella città di Maroua, in Camerun, vicino al confine con la Nigeria (www.intopic.it/estero/nigeria/).

Somalia, attentato a due hotel di Mogadiscio. Morti (Il Tempo) 11/07/2015
http://www.intopic.it/notizia/8549213/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha

Nigeria, l'esercito delle donne kamikaze: uccise 200 persone in tre giorni (Quotidiano Net)
http://www.intopic.it/notizia/8517952/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha.

Nigeria: (ANSA tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata ) - ROMA, 17 LUG - Aveva solo 10 anni una delle due kamikaze che si è fatta esplodere durante la preghiera dell'Iftar a Damaturu, nel nord-est della Nigeria.L'altra era un'anziana. Nove i morti, 18 i feriti. Due sono gli attentati per un totale di 60 morti.

Serie di attentati in Iraq, oltre 100 le vittime - Fanpage.it  - www.fanpage.it/foto/serie-di-attentati-in-iraq-oltre-100-le-vittime/ (diritti riservati all’autore ed Alla testata 18/07/2015)
in foto: Nella città di Madain sono esplose due bombe in un mercato all'aperto ... hanno provocato almeno 42 morti e altrettanti feriti: le bombe sono state fatte ...
in foto: L'Iraq è stato colpito nelle ultime ore da una serie di attacchi che hanno seminato morte e distruzione: si tratta del bilancio più pesante in un solo giorno negli ultimi due anni. La polizia irachena ritiene che dietro gli attacchi ci sia la mano di al-Qaeda.
in foto: "Al-Qaeda sta provando a inviare il messaggio che è ancora forte e che può scegliere tempo e luoghi per attaccare", l'ha detto Hakim al-Zamili, deputato iracheno sciita. Secondo il deputato, le carenze nelle capacità delle autorità irachene di raccogliere informazioni sul terrorismo mostra che il governo non è in grado di proteggere la sua gente.
in foto: 18/07/2015 Ventisei le esplosioni avvenute in tutto il Paese, da Baghdad a Taji, 25 km a nord della capitale, dove si è verificato uno degli attentati più sanguinosi. Colpita duramente anche la base militare di Balad. (continua su: http://www.fanpage.it/foto/serie-di-attentati-in-iraq-oltre-100-le-vittime/ - http://www.fanpage.it/).
E continua l’uso di donne kamikaze che, esplodendosi, provocano decine di morti. Anche questa modalità spaventosa e criminale è rivendicata sempre dallo stesso criminale Boko Haram. È già caduta l’immagine della donna come simbolo della famiglia e della continuazione della vita umana: ora violentemente si affaccia la donna criminale che uccide senza sapere chi uccide e, se nell’ombra compaiono le solite droghe o similari, c’è anche l’indottrinamento perfido fondamentalista di chi gestisce questo scempio umano.             
È uno degli ultimi traguardi raggiunti oltre a quello, ancora non ben chiarito, secondo cui nell’anfiteatro di Palmira molti uomini sono stati uccisi, come ad una rappresentazione teatrale, da bambini /adolescenti.
Disumanizzazione che sta trascinando l’umanità alla rovina e dietro ghigna il solito Male o demone del male che gestisce la regia al tutto. Ma c’è da chiedersi come mai Boko fa uso di donne sue schiave/mogli per questi attentati propri della violenza maschile: se ricordiamo gli aerei zero dell’aviazione giapponese, ricorderemo i primi kamikaze mondiali maschili. E soprattutto è un grande vigliaccata perché in particolare le più giovani vengono mandate alla morte senza che lo sappiano, visto che di solito i comandi sono azionati a distanza; sono così tradite una ennesima volta e diventano una terribile arma distruttiva che falcia ogni persona che appartiene a qualsiasi religione. Purtroppo le notizie su nuovi tentativi e realizzazioni di violenza aumentano di giorno in giorno assieme alla morte di migranti che diventano pasto per pescecani veri.

Anche se i pescecani del traffico sono esseri umani che dirigono il traffico degli esseri umani che muoiono in mare assieme alle loro donne e a ai loro bambini, nessuno li sta fermando veramente e si insinua il dubbio che questo movimento violento di traffico umano sia tollerato, orchestrato, sostenuto non solo dagli stessi criminali, ma anche da altri più nascosti e che hanno la veste di agnelli. Sui giornali si legge che scafisti criminali poi boicottano anche le bagnarole da trasporto o i mezzi nefasti di trasporto che fanno aumentare l’esercito degli innocenti che scompare lungo le vie tracciate dallo stesso traffico cosparso da cadaveri senza nome e di tutte le età: si può dire “la meglio gioventù loro “ che scompare nel tentativo inutile di vivere una vita meno bestiale. 

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