1) Immigrazione. Ventimiglia rischia
di diventare la Lampedusa (www.fanpage.it/immigrazione-ventimiglia-rischia-di-diventare-la-lampe
- tutti i diritti
riservati all’autore ed alle testate)
È il sindaco del
comune al confine con la Francia a lanciare l'allarme: "Se continua così è
un disastro, servono dei respingimenti".
ULTIME NOTIZIE 31 MARZO 2011 di Biagio Chiariello
Dopo essere stata confinata per giorni a Lampedusa, l'emergenza
immigrazione rischia di estendersi anche in altre città italiane, come Manduria
e Ventimiglia (Imperia). Nel comune al confine con la Francia in queste ore si
sta allestendo a tempo di record "un centro di emergenza" – nell'ex
caserma dei vigili del fuoco nel parco ferroviario Roja a Roverino, circa 2 km
dalla città – che dovrebbe aprire entro stasera. Da quanto si apprende al
momento nella cittadina ligure ci sarebbero circa 150 immigrati, anche se la
situazione è “in continuo divenire” visto che proseguono i tentativi di
arrivare in territorio francese passando il confine. È il sindaco Gaetano
Scullino a manifestare apprensione per l'evolversi dei fatti: "Sono molto
preoccupato non solo per l'emergenza attuale ma anche perchè le navi stanno
trasportando migliaia di immigrati da Lampedusa sulla terra ferma, per
trasferirli nei Cie. Quelle persone, tra qualche giorno, arriveranno qui per
cercare di passare la frontiera" ha detto ad AGI News.
Si rischia di far divenire Ventimiglia "una
Lampedusa del Nord" secondo Scullino, che si batterà affinché ciò non
accada. Poi evidenzia come dai treni provenienti da Milano e Roma scendano a
Ventimiglia "dai 30 ai 50 extracomunitari" per questo "bisogna
fare dei controlli sui treni diretti a Ventimiglia e va applicata la
Bossi-Fini. Tutti gli immigrati che erano a Lampedusa dicevano di voler venire
qui a Ventimiglia per poi andare in Francia. Sarebbe stato meglio farli
rimanere sull'isola per identificarli e procedere con l'espulsione dei
clandestini".
L'obiettivo dei profughi, quasi tutti tunisini, è dunque
quello di oltrepassare il confine, ma i continui respingimenti alla frontiera
da parte della polizia transalpina contribuirebbero a esasperare questa gente.
Sulla questione, peraltro, si è soffermato in giornata anche Frattini che ha accusato
la Francia, considerato che i tunisini "devono essere rimpatriati o
destinati in paesi dell'Unione Europea. È però clamoroso che dai paesi UE non
vi sia solidarietà, compresi quei paesi dove i tunisini vorrebbero andare, a
cominciare dalla Francia". Ieri sera i migranti hanno protestato contro la
presenza di TV e fotografi che volevano documentare il momento in cui veniva
distribuito il cibo. I tunisini si sarebbero scagliati contro di loro,
minacciando di rompere le apparecchiature fotografiche. In seguito hanno
inscenato un corteo diretto verso la dogana francese, per poi tornare indietro,
accompagnati dalla polizia italiana. continua su: http://www.fanpage.it/immigrazione-ventimiglia-rischia-di-diventare-la-lampedusa-del-nord/ - http://www.fanpage.it/
2a) Immigrazione,
migliaia di profughi respinti dall’Austria all’Italia
L’allarme dei sindacati di Polizia: "Non possiamo
gestire questa crisi umanitaria con soli 31 agenti. È un flusso migratorio di
proporzioni mai viste".
2b) ITALIA
ULTIME NOTIZIE 19 SETTEMBRE 2014 di B.C.
Dall’inizio dell’anno sono ormai quasi quattromila i
profughi che provano ad attraversare il confine del Brennero e vengono
puntualmente rispediti indietro in Italia. Oltre 1400 stranieri solo nei mesi
di luglio e agosto, a cui si vanno ad aggiungere gli oltre 700 del mese di
settembre, per un totale di oltre duemila migranti durante quest’estate.
L’ultimo respingimento è avvenuto due giorni fa: un gruppo di 118
extracomunitari, composto da 39 adulti e 7 bambini della Siria, Eritrea e
dell'Iraq, è stato intercettato a Woergl su un treno internazionale diretto in
Germania. Dopo essere stati nutrirti dalla Croce Rossa ad Innsbruck, sono stati
consegnati alle autorità italiane, come anche un gruppo di 73 siriani ed
eritrei che poche ore prima erano arrivati dal Brennero su un altro convoglio.
2c) Immigrazione,
denuncia dei sindacati di polizia: "Situazione critica"
“La situazione è diventata critica – spiega Mario Deriu,
il delegato del sindacato di polizia Siulp – negli anni precedenti sono stati
fatti tagli all’organico senza tenere minimamente in considerazione la
questione immigrazione”. Entrare nell’area Schengen qualche tempo fa voleva
dire “libera circolazione”, quindi non c’era bisogno di presidiare la frontiera
in modo serrato, ora però richiede un lavoro 24 ore su 24 con trentuno agenti
in tutto, divisi su più turni e in diverse mansioni. “Con questi flussi
migratori però è cambiato tutto, siamo tornati ai carichi di lavoro di prima,
quando c’erano 120 agenti a gestire la situazione”. I problemi riguardano anche
il rifiuto degli stranieri di sottoporsi alla procedura di riconoscimento
dello status di rifugiato (che prevede la fotosegnalazione del profugo) a
cui deve necessariamente seguire la denuncia con la conseguente difficoltà di
individuare interpreti. Il sindacato Coisp chiede che la situazione
"non ricada sulle spalle dei colleghi, lasciati soli a gestire un flusso
migratorio di proporzioni mai viste". (Continua su: http://www.fanpage.it/immigrazione-migliaia-di-profughi-respinti-dall-austria-all-italia/ - http://www.fanpage.it/)
Il deserto del Sahara, in particolare, che separa
l’Africa nera dal miraggio europeo, rappresenta un confine naturale sterminato,
per molti invalicabile. Altre volte, dove la natura non ha posto barriere ci ha
pensato l’uomo a costruire un muro. L’ultimo annunciato è quello che l’Ungheria
vorrebbe costruire al confine con la Serbia, ma sono praticamente in tutto il
mondo le barriere artificiali create per respingere i migranti. Lo sottolinea
il dossier “Mari e muri: infinite barriere mortali per i migranti” che Caritas
italiana rende noto in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Un
focus sul fenomeno migratorio con uno sguardo particolare sui confini da
varcare. Da Ceuta e Melilla a Tijuana: confini artificiali “per difendere i
paesi ricchi da scomode intrusioni” È conosciuto come “il muro della vergogna”
, quello che separa il Marocco e la parte dell’ex-Sahara occidentale, occupata
nel 1975 dalle zone sotto controllo della popolazione Saharawi: lungo 2.720
chilometri, protetto da 160 mila soldati armati, 240 batterie di artiglieria
pesante, più di 20 mila km di filo spinato, veicoli blindati e mine antipersona
proibite dalla convenzione internazionale. Ci sono poi i muri di Ceuta e
Melilla, le ultime due enclaves sotto la sovranità spagnola in territorio
africano, costituiti da una tripla barriera lungo i confini delle due città con
il Marocco, con recinzioni alte 6 metri, sormontate da reticolati di filo
spinato e controllate costantemente da agenti della Guardia Civil spagnola. Il
muro Tijuana, invece, si estende per oltre 1.000 chilometri sul confine tra il
Messico e gli Stati Uniti. E poi c’è il muro israelo-palestinese, il muro tra
India e Bangladesh, quello tra Iran e Pakistan: oltre 50 barriere artificiali
in tutto il mondo.
“Migliaia di chilometri , circa 8.000, che hanno lo scopo
di separare gli esseri umani gli uni dagli altri – scrive la Caritas – e di
difendere i Paesi più ricchi, o democrazie murate da scomode intrusioni”. Ai
muri naturali e artificiali si aggiungono poi “i muri metaforici che abitano le
società dove i migranti giungono: l’indifferenza verso chi soffre, il
pregiudizio verso lo straniero, il sentimento di chiusura e avversione contro
profughi e rifugiati – continua la Caritas – nuove barriere che spesso le
persone migranti trovano alla fine del loro viaggio, quando il peggio sembrava
ormai alle spalle e la speranza di una nuova vita provava a germogliare;
atteggiamenti che fanno sorgere una domanda: Perché? Che cosa è successo alla
nostra umanità?”
Un lungo corteo di immigrati di origine subsahariana ha
tentato ieri di entrare a Melilla, al confine spagnolo. Ma il loro disperato
tentativo – gli immigrati erano circa in 800 – è stato respinto dall’intervento
delle squadre della Guardia Civile e della polizia marocchina. Il gruppo di
immigrati era stato notato nella notte avvicinarsi dal deserto verso Melilla
dalle pendici del monte Gurugù. Alla guida del lungo serpentone c’erano gli
“anziani”, persone chiamate in questo modo in quanto conoscono bene il
territorio e le insidie. Quando sono stati scoperti, gli immigrati si sono
divisi in due gruppi: uno – formato da circa 600 persone – ha cercato di
nascondersi in una boscaglia e tra gli arbusti mentre gli altri – i restanti duecento
– si sono avvicinati al confine, ma sono stati bloccati prima che potessero
tentare di scavalcare la recinzione.
Qualche giorno fa un giovane morto annegato – Prima del
tentativo degli 800 immigrati di ieri altre 60 persone, pochi giorni fa,
avevano tentato di entrare a Melilla. A bordo di due barconi erano stati
intercettati dalla guardia costiera spagnola: alcuni, per sfuggire ai
controlli, si erano gettati in mare ed erano stati ripescati dagli agenti. Un
giovane, invece, era morto annegato. (Continua su:
http://www.fanpage.it/spagna-centinaia-di-immigrati-tentano-di-entrare-a-melilla-respinti/).
La pazzia umana sta esplodendo in tutte le sue branche: si
è ritornati al tempo del nazismo quando si voleva selezionare parte
dell’umanità che doveva sopravvivere dagli altri, scarto da eliminare come si è
tentato di fare, anche se questa è prontamente risorta alla meno peggio.
Ora però il tutto è più silenzioso, anche se
l’informazione è quasi istantanea, ma più criminale. Il caso dei migranti (60
milioni circa) che cerca di entrare in stati che per loro sono un miraggio, ma
che presto si trasforma in un altro inferno, come l’esodo dal loro paese fino
alle frontiere (per quelli che ci sono arrivati) e le loro emozioni più
disparate che si ribellano al trattamento di respingimento inflitto in diversi
modi: ad esempio nel Mediterraneo si raccolgono e poi, oltre a gentaglia
criminale che li sfrutta, vengono respinti, ammucchiati in comunità da incubo e
restano lì e o cercano di fuggire o restano intrappolati in un sistema che li
rende sempre meno attivi per reinserirsi in una società. Sono tornati di moda
poi i muri chilometrici per impedire loro l’accesso oppure (e questo è il colmo)
sono rifocillati e poi via di nuovo in mare lontano dalla costa che un minuto
prima li ha accolti per liberarsene.
3) Inchiesta
Mafia Capitale 04/06/2015 Migranti doppiamente imbrogliati (tutti
i diritti riservati all’autore ed alla testata - http://.fanpage.it/)
L’inchiesta Mondo di Mezzo anche definita Mafia Capitale
a Roma ha avuto il suo epilogo il 2 dicembre 2014 con un maxi blitz nella
Capitale che ha visto oltre 70 indagati e decine di arresti. I due nomi emersi
principalmente nell’ordinanza sono quello di Gianni Alemanno, ex sindaco di
Roma, e di Massimo Carminati, ex terrorista di estrema destra vicino alla banda
della Magliana. Il 4 giugno 2015 una nuova tranche dell’inchiesta, denominata
Mafia Capitale 2, ha portato all’arresto di 44 persone, tra le quali numerosi consiglieri
comunali.
COMUNE DI ROMA, ROMA, ULTIME NOTIZIE. Mafia Capitale 2,
Zingaretti riferisce in aula. Sindacati in piazza: fischiato Marino. In piazza
Santi Apostoli manifestano i sindacati. In piazza anche il sindaco Ignazio
Marino accolto da fischi e applausi. Nicola Zingaretti in aula: "Non mi
dimetto". Intanto il vicesindaco Luigi Nieri nega ogni insinuazione sul
suo rapporto con il ras delle coop Salvatore Buzzi.
Roma: Mafia Capitale 2, l'affare migranti Nel mirino degli inquirenti soprattutto il
business legato all'emergenza migranti, ovvero la gestione dei campi
d'accoglienza. Quello smantellato oggi sarebbe in gran parte il sistema
corruttivo che, facente capo all'ex braccio destro di Veltroni Luca Odevaine il
quale, "in qualità di appartenente al Tavolo di Coordinamento Nazionale
sull'accoglienza per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, è
risultato in grado di ritagliarsi aree di influenza crescenti". Secondo
gli inquirenti era in grado di "garantire consistenti benefici economici
ad un cartello d'imprese interessate alla gestione dei centri di accoglienza,
determinando l'esclusione di imprese concorrenti dall'aggiudicazione dei
relativi appalti". Odevaine, che si trova già in carcere, ha già ammesso
davanti ai giudici di aver preso soldi da Salvatore Buzzi per favorire le suo
cooperative. (continua su: http://roma.fanpage.it/mafia-capitale-44-nuovi-arresti-nel-mirino-il-business-sulla-pelle-dei-migranti/ - http://roma.fanpage.it/)
COMUNE DI ROMA, CRONACA, ROMA. Mafia Capitale,
Campidoglio sotto assedio: Marino contestato
Dal Movimento 5 Stelle ai lavoratori di Multiservizi, da
Fratelli d’Italia a Noi con Salvini, da Sovranità, il soggetto politico nato da
Casa Pound a Nuovo Centro Destra. Tutti fuori dal Campidoglio a protestare
contro il sindaco Ignazio Marino mentre dentro il palazzo, in aula Giulio
Cesare, si svolgeva l’Assemblea Capitolina, che ha proceduto alla surroga dei
quattro consiglieri arrestati nella seconda ondata dell’inchiesta su Mafia
Capitale.
COMUNE DI ROMA, ROMA, ULTIME NOTIZIE Appalti truccati al
Campidoglio: altri arresti per Mafia Capitale
Continua ad allargarsi l'inchiesta su Mafia Capitale 2,
la seconda tranche dell'inchiesta aperta a gennaio e che vede coinvolti
politici, dirigenti del Comune di Roma e della Regione Lazio e imprenditori.
Questa mattina la Guardia di Finanza ha effettuato sei arresti per degli
appalti truccati.
CRONACA, ROMA, ULTIME NOTIZIE Mafia Capitale, Buzzi dal
carcere: “Carminati è una brava persona”
“Massimo Carminati è una brava persona, con me si è
comportato sempre bene”. Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane,
descrive così il capo di “Mafia Capitale” davanti alla sezione Misure di
Prevenzione del tribunale di Roma. continua su: http://roma.fanpage.it/cronaca/roma-mafia-capitale/http://roma.fanpage.it/
ROMA, ULTIME NOTIZIE Mafia Capitale bis: il tariffario di
Odevaine sui migranti
Aveva un tariffario Luca Odevaine, l'ex capo di gabinetto
di Walter Veltroni quando era sindaco di Roma, che secondo i pm, dalla sua
poltrona al tavolo per la gestione dell'emergenza Nord Africa, pilotava
l'assegnazione dei bandi per l'assegnazione dei centri d'accoglienza e dei
servizi dietro lauti pagamenti. (Continua su:
http://roma.fanpage.it/cronaca/roma-mafia-capitale/http://roma.fanpage.it/).
4) Dimentica
la figlia in auto sotto il sole. La bimba salvata da un vicino di casa.
MANTOVA 3 GIUGNO 2015 13:29 di Biagio Chiariello (tutti i
diritti riservati all’autore ed alla testata - http://milano.fanpage.it/)
Solo grazie all’intervento provvidenziale di un vicino,
domenica mattina a Borgoforte, nel Mantovano, si è evitata una tragedia dettata
dalla disattenzione. Una neonata di poche settimane di vita è rimasta chiusa
all'interno di una macchina parcheggiata al sole davanti all'abitazione dei
genitori. A liberarla è stato un uomo di origine indiana che ha preso un sasso
e ha spaccato il finestrino anteriore della vettura. Il fatto è avvenuto alle
12.30 La mamma, di origine indiana, aveva scaricato la spesa dalla sua Golf
dove aveva lasciato a bordo la piccola di poche settimane, ed era entrata in
casa. Dopo una ventina di minuti però la donna sarebbe uscita allarmata in
strada. Si è avvicinata all'auto senza riuscire ad aprire la portiera. A quel
punto si sarebbe messa ad urlare, con l’obbiettivo di attirare l’attenzione del
vicinato. L’intervento dell’uomo è stato decisivo: la piccola, seduta sul
seggiolone posto sul sedile posteriore dell'auto, è stata messa in salvo.
Intanto sono arrivati vigili del fuoco e ambulanza del 118. La neonata è stata
poi trasportata al pronto soccorso pediatrico del Carlo Poma per un controllo,
ma sta bene. La mamma è stata denunciata per abbandono di minore dai
carabinieri. I carabinieri stanno ancora ricostruendo l'accaduto. (Continua su:
http://milano.fanpage.it/dimentica-la-figlia-in-auto-sotto-il-sole-la-bimba-salvata-da-un-vicino-di-casa/).
Alle disgrazie mondiali si aggiungono quelle personali di
genitori che abbandonano i bambini in auto sotto il sole e ciò ad ogni estate
si ripete come un ritornello funebre ripetitivo. Ma è mai possibile che madri o
padri non sappiano di avere dei figli? Cosa c’è nel loro cervello? È pauroso
constatare che molte volte questi genitori sono alle slot machine o al
supermercato o altri divertimenti o al lavoro…
E non è l’unico bambino lasciato in auto sotto il sole
cocente e morto per surriscaldamento in questi giorni (luglio 2015) .C’è solo
da chiedersi dove avevano la testa quei genitori, anche se diversi psichiatri
emergenti giustificano tali atteggiamenti di morte con difetti momentanei della
coscienza. Attenti ai falsi esperti che condiscono tutto. Lo status dei
genitori che abbandonano i figli in auto è stato accertato per bene o come al
solito all’italiana si lascia passare il tempo e tutto ritorna come prima, coi
morti però.
Per fortuna che in diversi casi ci sono occhi che vedono
ed avvertono. Grazie! Continuate a tener d’occhio tutto quello che succede
attorno a voi; quei bimbi salvati vi saranno grati anche se ancora non parlano
e non capiscono quello che succede attorno a loro, fidandosi dei loro genitori
incoscienti. Ma anche i testimoni devono sfidare l’opinione pubblica che si
schiera in difesa di questi comportamenti: un rischio non da poco. Comunque,
bravi a quei passanti che spaccano anche i vetri delle auto per salvare dei
bambini che finirebbero arrosto.
5) Unicef
lancia allarme per il Centrafrica: bambini mutilati (castrati) e uccisi (gettati
vivi o tali nel fuoco).
Unicef lancia allarme per il Centrafrica: bambini
mutilati e uccisi (http://youmedia.fanpage.it/video/ag/Uv5VzeSwTeaLgMOK - http://.fanpage.it/)
La tragedia umanitaria che sta colpendo il Centrafrica
rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe per i bambini del Paese.
A lanciare l'allarme è l'Unicef secondo cui ci sono stati livelli di violenza
senza precedenti contro i bambini, uccisi e mutilati in seguito ad attacchi e
rappresaglie da parte delle milizie anti-Balaka e dei combattenti ex-Seleka.Con
l'escalation delle violenze etniche e religiose, soprattutto nella zona della
capitale Bangui, sono almeno 133 i bambini uccisi o mutilati, alcuni
addirittura decapitati intenzionalmente. Secondo i dati dell'Unicef, nella
città di Boali, a nord ovest della capitale, una vittima su quattro è un
bambino; dagli inizi di dicembre 22 sono stati uccisi e 42 feriti.
Le violenze sono state commesse da tutti i gruppi.
L'ultimo obiettivo della popolazione musulmana è stata l'evacuazione di tutte
le comunità, con un incremento significativo del numero di bambini non
accompagnati o separati dalle loro famiglie durante l'evacuazione. In ragione
di questo, l'organizzazione ONU che si occupa della tutela dei diritti
dell'infanzia chiede alla comunità internazionale un impegno maggiore per
mettere fine alle violenze in Centrafrica e azioni concrete per tutelare i
piccoli e perseguire gli autori dei crimini. "Gli attacchi contro i
bambini devono essere denunciati dalla società civile, dal Governo di
transizione, dalle organizzazioni internazionali e dai media - ha scritto in
una nota Manuel Fontaine, direttore regionale Unicef per l Africa occidentale e
centrale - le impunità devono finire".
Nonostante gli interventi delle grandi associazioni
mondiali, le violenze contro i migranti bambini non accennano a diminuire, anche
se ogni tanto c’è qualche caso isolato di bambino che mostra la sua innocenza
ed umanità , mentre molti suoi coetanei trovano morti orribili davanti alle loro
mamme o con loro.
L’uomo si sta abbruttendo sempre di più e intere
generazioni stanno scomparendo sotto le violenze di malvagi macellai che
spadroneggiano senza che L’ONU riesca ad emettere documenti seri e ben precisi
di condanna e di ricerca di criminali contro l’umanità. Tutto ciò va oltre la
crisi finanziaria spesso invocata come scusante generale, mentre migliaia di
esseri umani trovano una morte silenziosa nei deserti, mari, pianure che
attraversano, molte volte braccati dalla polizia che cerca di acciuffarli per
riportarli indietro dai paesi da cui provengono. Nessuna umanità, anzi
costruzione di chilometri di muri rafforzati da armi e forze di polizia per
respingere e non certo coi fiori quei poveracci che si spingono verso
l’impossibile e agognata meta di un vivere migliore che li aiuti ad andare
avanti lasciando sul terreno quantità di morti per fame, assideramento,
annegamento, sabbia desertica e altro.
Quelli che riescono a raggiungere il loro obbiettivo ricorderanno
non certo con amore quegli stati che hanno cercato di impedire il loro
transito.
Di nuovo ringraziamo tutti quei volontari seri e
disinteressati e anche le istituzioni e i singoli che si sacrificano per loro: avranno
senz’altro una ricompensa non da noi, mortali, ma da Chi sta sopra di noi e
presumo sia stufo di vedere quello che succede. Il mondo non può solo pensare a
se stesso in termini di singoli esseri: ricordiamo sempre che sono 60 milioni i
profughi che ci tendono la mano non per una elemosina, ma per vivere decentemente
come nostri simili e con i nostri stessi diritti. Ma mentre si scrive questi
necrologi o esiti di maltrattamenti Boko Haram continua la sua avanzata
criminale, spietata, delinquenziale nel centro della Nigeria. Arrivano
richieste di aiuto da parte di prelati che parlano anche a nome dei mussulmani
uccisi dai delinquenti di Boko Haram, fatti che il cosiddetto mondo
internazionale lascia fare all’infinito. E così cadono uomini, vecchi, donne, bambini
uccisi nei soliti modi più crudeli e più violenti; i bambini poi vengono anche
rapiti e vanno ad ingrossare le file dei bambini/e soldato con le mansioni più
varie e più destabilizzanti per dei minori; ma quei fanatici mirano solo ad
avere forze nuove da indottrinare e poi rimandare indottrinati e dipendenti
dalle droghe più funeste come il captadon e il flakka, tanto per citare le
ultime ritrovate e più distruttive della personalità e delle capacità critiche.
In 48 ore in una serie di attentati sono state uccise
nello Stato del Borno 200 persone. La matrice è quella degli estremisti
islamici Boko Haram. Elvira
Ragosta ha raggiunto telefonicamente Mons. Ignatius Kaigama,
vescovo di Jos, che supplica di dire agli occidentali che quelle persone di
qualsiasi religiose siano, quando ritornano a casa non trovano più nulla e
devono vivere di aiuti che ormai mancano quasi completamente.
Da altre fonti citate le notizie non sono meno allarmanti
su questa ecatombe programmata dall’alto ed attuale dalla soldataglia di Boko: sempre
sangue da far scorrere di cristiani, mussulmani
indifferentemente; l’importante è far paura a quelle popolazioni inermi e
disperate e con lutti a centinaia.
Questi titoli da paura e da schifo sono tratti da
InTopic.it,ma sono molto rappresentativi della gravissima mattanza, i cui a noi
giungono solo echi lontani.
Boko Haram, da vittime a carnefici: giovani rapite e costrette a sgozzare cristiani (il messaggero)
http://www.intopic.it/notizia/8498427/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Nigeria, kamikaze si fa esplodere in un ospedale per lebbrosi: 5 morti (il messaggero)
http://www.intopic.it/notizia/8498425/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Neanche un ospedale per lebbrosi è risparmiato: poveracci,
ma già sono infetti e allora perché tenerli in vita? Forse anche questi jihadisti
cercano la razza pura che svolazza nelle loro menti orami all’ammasso del
captadon e dell’Akka ed altro che consumano.
Attentati
in Nigeria, 150 morti. Kaigama: serve aiuto internazionale (Radio Vaticana)
http://www.intopic.it/notizia/8513353/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha:appelli che feriscono chi li legge e non può fare molto se non le solite manifestazioni di lumini notturni, preghiere a Dio di fermare con la Sua Mano potente questa carneficina dei Suoi figli e mandare delle sovvenzioni ad associazioni di volontariato che portiamo con noi nel cuore per la gioia che qualcuno è sul posto ad aiutare a costo della propria vita.
http://www.intopic.it/notizia/8513353/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha:appelli che feriscono chi li legge e non può fare molto se non le solite manifestazioni di lumini notturni, preghiere a Dio di fermare con la Sua Mano potente questa carneficina dei Suoi figli e mandare delle sovvenzioni ad associazioni di volontariato che portiamo con noi nel cuore per la gioia che qualcuno è sul posto ad aiutare a costo della propria vita.
Boko Haram, da vittime a
carnefici: giovani rapite e costrette a sgozzare cristiani
il messaggero. Da
vittime a carnefici: alcune delle oltre 200 giovani studentesse rapite ad
aprile del 2014 da Boko Haram dalla scuola di Chibok, in Nigeria.
Certamente si devono prendere
con una certa precauzione queste notizie, ma le fonti che le citano sono
attendibili e lo dicono le stesse fonti: magari qualche numero in più o in
meno, ma stiamo attenti a non farci illudere da propagande a favore di quei
criminali che continuano indisturbati e con l’ONU che dice che bisogna
intervenire. Ma sembra che il tutto sia lasciato ai governanti locali che
soccombono di ora in ora.
Ci sono anche notizie che
mettono in gioco la credibilità di istituzioni mondiali e questo è veramente
triste:
Libano,
l'Onu taglia gli aiuti alimentari ai rifugiati (Lettera43 tutti i diritti
riservati)
http://www.intopic.it/notizia/8517445/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha ( Secondo Joelle Eid, portavoce del Wfp, la situazione dei finanziamenti è critica. «Se l’Agenzia non riceve nuovi finanziamenti nelle prossime settimane, saremo costretti a tagliare completamente l’assistenza alimentare a 1,2 milioni di rifugiati siriani in Libano».)
http://www.intopic.it/notizia/8517445/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha ( Secondo Joelle Eid, portavoce del Wfp, la situazione dei finanziamenti è critica. «Se l’Agenzia non riceve nuovi finanziamenti nelle prossime settimane, saremo costretti a tagliare completamente l’assistenza alimentare a 1,2 milioni di rifugiati siriani in Libano».)
BOKO
HARAM: RAID DAL CIAD, "UCCISI IN MOSCHEE" (Misna)
http://www.intopic.it/notizia/8510230/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
http://www.intopic.it/notizia/8510230/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Attacchi
di Boko Haram in Camerun e Nigeria: oltre 50 morti (Radiovaticana) http://www.intopic.it/notizia/8625205/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha - 27/07/2015
Nigeria,
due donne si fanno esplodere in una moschea. Almeno 30 morti.
MONDO 22 GIUGNO 2015 19:56 di Davide Falcioni
(tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata). È di almeno 30 morti il
bilancio di un attentato realizzato da due donne oggi in una moschea nel nord
est della Nigeria, nella città di Maiduguri. Secondo testimoni ci sono decine
di feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni: l'attentato kamikaze è stato
compiuto in un'area molto affollata, soprattutto da fedeli.
Quello
di oggi è il quarto attentato suicida nel nord est della Nigeria. Quella di Maiduguri
è la città in cui i miliziani di Boko Haram si sono formati ed hanno avviato la
loro lotta armata contro il governo. Un testimone della strage ha raccontato
che la prima donna è saltata in aria mentre si stava avvicinando alla moschea.
L'uomo ha riferito che la seconda kamikaze, mescolata tra la folla, si è fatta
esplodere mentre sembrava stesse fuggendo: è morta solo lei. Il testimone, un
civile che si è arruolato nei gruppi di difesa costituiti dalla popolazione per
opporsi alle sanguinose incursioni dei Boko Haram, ha aggiunto di aver contato
30 vittime e decine di feriti, che sono stati trasportati nell'ospedale
cittadino. L'attentato non è ancora stato rivendicato, ma tutti i sospetti
ricadono su Boko Haram, organizzazione terroristica non nuova a sanguinose
stragi di civili. (Continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-due-donne-si-fanno-esplodere-in-una-moschea-almeno-30-morti/ http://www.fanpage.it/)
Nigeria:
donna kamikaze in chiesa affollata, 5 vittime (Blitz)
http://www.intopic.it/notizia/8520316/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
http://www.intopic.it/notizia/8520316/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Ultime Notizie Nigeria News - Intopic.it 26/07/2015 (Tutti i diritti riservati alla’autore ed alla
testata)
|
Camerun, attacco suicida in un bar. Il kamikaze è una bambina di 10 anni ... L'attacco kamikaze di sabato nella città di Maroua, in
Camerun, vicino al confine con la Nigeria
(www.intopic.it/estero/nigeria/).
|
Somalia,
attentato a due hotel di Mogadiscio. Morti (Il Tempo) 11/07/2015
http://www.intopic.it/notizia/8549213/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
http://www.intopic.it/notizia/8549213/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha
Nigeria,
l'esercito delle donne kamikaze: uccise 200 persone in tre giorni (Quotidiano
Net)
http://www.intopic.it/notizia/8517952/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha.
http://www.intopic.it/notizia/8517952/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha.
Nigeria:
(ANSA tutti i diritti riservati all’autore ed alla testata ) - ROMA, 17 LUG - Aveva solo 10 anni
una delle due kamikaze che si è fatta esplodere durante la preghiera dell'Iftar
a Damaturu, nel nord-est della Nigeria.L'altra era un'anziana. Nove i morti, 18
i feriti. Due sono gli attentati per un totale di 60 morti.
Serie di attentati in Iraq, oltre 100 le
vittime - Fanpage.it - www.fanpage.it/foto/serie-di-attentati-in-iraq-oltre-100-le-vittime/
(diritti riservati all’autore ed Alla testata
18/07/2015)
in foto: Nella città di Madain sono esplose
due bombe in un mercato all'aperto ... hanno provocato almeno 42 morti e
altrettanti feriti: le bombe sono state fatte ...
in foto: L'Iraq è stato colpito
nelle ultime ore da una serie di attacchi che hanno seminato morte e distruzione:
si tratta del bilancio più pesante in un solo giorno negli ultimi due anni. La
polizia irachena ritiene che dietro gli attacchi ci sia la mano di al-Qaeda.
in foto: "Al-Qaeda sta
provando a inviare il messaggio che è ancora forte e che può scegliere tempo e
luoghi per attaccare", l'ha detto Hakim al-Zamili, deputato iracheno
sciita. Secondo il deputato, le carenze nelle capacità delle autorità irachene
di raccogliere informazioni sul terrorismo mostra che il governo non è in grado
di proteggere la sua gente.
in foto: 18/07/2015 Ventisei le
esplosioni avvenute in tutto il Paese, da Baghdad a Taji, 25 km a nord della
capitale, dove si è verificato uno degli attentati più sanguinosi. Colpita duramente
anche la base militare di Balad. (continua su: http://www.fanpage.it/foto/serie-di-attentati-in-iraq-oltre-100-le-vittime/ - http://www.fanpage.it/).
E continua l’uso di donne kamikaze che,
esplodendosi, provocano decine di morti. Anche questa modalità spaventosa e
criminale è rivendicata sempre dallo stesso criminale Boko Haram. È già caduta
l’immagine della donna come simbolo della famiglia e della continuazione della
vita umana: ora violentemente si affaccia la donna criminale che uccide senza
sapere chi uccide e, se nell’ombra compaiono le solite droghe o similari, c’è
anche l’indottrinamento perfido fondamentalista di chi gestisce questo scempio
umano.
È uno degli ultimi traguardi raggiunti oltre a
quello, ancora non ben chiarito, secondo cui nell’anfiteatro di Palmira molti
uomini sono stati uccisi, come ad una rappresentazione teatrale, da bambini /adolescenti.
Disumanizzazione che sta trascinando
l’umanità alla rovina e dietro ghigna il solito Male o demone del male che gestisce
la regia al tutto. Ma c’è da chiedersi come mai Boko fa uso di donne sue
schiave/mogli per questi attentati propri della violenza maschile: se
ricordiamo gli aerei zero dell’aviazione giapponese, ricorderemo i primi
kamikaze mondiali maschili. E soprattutto è un grande vigliaccata perché in
particolare le più giovani vengono mandate alla morte senza che lo sappiano,
visto che di solito i comandi sono azionati a distanza; sono così tradite una
ennesima volta e diventano una terribile arma distruttiva che falcia ogni
persona che appartiene a qualsiasi religione. Purtroppo le notizie su nuovi
tentativi e realizzazioni di violenza aumentano di giorno in giorno assieme
alla morte di migranti che diventano pasto per pescecani veri.
Anche se i pescecani del traffico sono esseri
umani che dirigono il traffico degli esseri umani che muoiono in mare assieme alle
loro donne e a ai loro bambini, nessuno li sta fermando veramente e si insinua
il dubbio che questo movimento violento di traffico umano sia tollerato, orchestrato,
sostenuto non solo dagli stessi criminali, ma anche da altri più nascosti e che
hanno la veste di agnelli. Sui giornali si legge che scafisti criminali poi
boicottano anche le bagnarole da trasporto o i mezzi nefasti di trasporto che
fanno aumentare l’esercito degli innocenti che scompare lungo le vie tracciate
dallo stesso traffico cosparso da cadaveri senza nome e di tutte le età: si può
dire “la meglio gioventù loro “ che scompare nel tentativo inutile di vivere
una vita meno bestiale.
Nessun commento:
Posta un commento