1) Lo scorso 28 ottobre 2012 UNICEF Italia, Fondazione
Global Compact Network Italia e Save the Children Italia hanno lanciato i
Children’s Rights and Business Principles, 10 principi indirizzati alle
aziende per orientarle al rispetto dei diritti dei bambini. Nello specifico, le
azioni mirano alla tutela dei minori nel “sistema impresa” attraverso diverse
misure, fra queste:
1)
sostenere i diritti umani;
2)
contribuire all’eliminazione dello
sfruttamento del lavoro minorile, in tutte le attività economiche;
3)
garantire un lavoro dignitoso ai giovani
lavoratori, ai genitori e a chi si prende cura dei più piccoli;
4)
protezione
in tutte le attività e sedi dell’azienda;
5)
assicurare che tutti i prodotti siano
sicuri;
6)
utilizzare politiche pubblicitarie e di
marketing che rispettino e sostengano i diritti dell’infanzia;
7)
osservare tali diritti in relazione
all’ambiente e alla comunità in cui essi vivono;
8)
sostenerli nei dispositivi di sicurezza;
9)
aiutare i minori in contesti
emergenziali;
10) rafforzare
gli impegni delle comunità e dei governi. Un decalogo essenziale per tutte
quelle aziende che vogliono creare un mondo “a misura di bambino”
Download UNICEF, Global Compact Network, Save The Children -
Children's Rights and Business Principles, 2013 (tutti i diritti riservati
all'autore ed alle testate)
Si è appena lasciato il giorno della ricorrenza dei diritti
dei bambini, che sembrano essersi celebrati un po' in sordina, perché, se anche
alcune testate giornalistiche e di Onlus o Ong dicono che i numeri dei bambini
che muoiono di fame, di spaventi per le guerre o di malattie dell'ambiente sono
diminuiti, ciò non è il frutto combinato dei singoli stati, ma soprattutto alle
organizzazioni internazionali (quelle serie) che sul campo compiono veri e
propri miracoli di aiuto con le risorse non certo pingue dei sostenitori, che
partecipano e si sensibilizzano al grosso problema che riguarda il futuro
dell'umanità proprio aiutando i bambini a crescere secondo un decalogo che è
stato scritto, ma senz'altro poco letto da coloro che nei singoli governi
dovrebbero programmare il decalogo semplice o quello più ampio le cui
convenzioni sono:
La Convenzione è composta da 54
articoli e da due Protocolli
opzionali (sui bambini in
guerra e sullo sfruttamento sessuale).
Sono quattro
i suoi principi fondamentali:
a) Non
discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere
garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione,
opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento,
iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse
del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo
sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle
risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche
tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12):
prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi
decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di
tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Si vuol ricordare che i 54 articoli ratificati o meno dai
singoli stati che hanno aderito, praticamente non sono applicati negli stessi
stati,: a parole sì, ma coi fatti no. Non parliamo poi delle due convenzioni
OPZIONALI che sono lontane dalla mentalità politica anni luce e che sempre le
singole Onlus o ONG ricordano, urlano, protestano, corrono ad aiutare bambini
disperati, morenti, che gridano i loro diritti, ma che poco a poco cessano di
agire perché sono troppi i loro oppressori di Stato ed istituzionali che li
terrorizzano, per usare un termine decente.
Le cifre che associazioni di volontariato (chiamiamoli
pure angeli dell'impossibile) od occasionali visite ufficiali o notizia
trapelate all'esterno danno la misura tragica di bambini riportati
all'orfanatrofio, di bambini fuggiti dagli orfanatrofi, non certo quelli
piccoli che a malapena capiscono dove sono e tutti quello che ricevono, e a loro
sembra un di più.
Il loro sguardo innocente presto verrà oscurato dalla
cattiveria degli adulti laici, religiose, infermiere, ecc., come nel caso
dell'orfanatrofio di Minski, venuto alla luce di recente, e in cui oltre
all'incuria, spariva anche la magra sovvenzione statale.
Oppure compaiono video recentissimi sulla vita interna degli
orfanatrofi di Paesi europei, video che lo stato ha ritirato subito, lasciando i
contenuti alla fantasia o allo studio di qualche scrittore come Ruben Gallego,
nel suo straordinario libro autobiografico «Bianco su nero».
Oppure il caso ormai del passato (ma presente ancora in casi
non segnalati) della donna americana che ha rispedito al mittente Orfanatrofio
un bimbo di 7 anni, con tanto di biglietto nel quale avvisava le autorità che
non lo voleva più, e che ha fatto il giro del mondo. Già, perché il «pacco» di
nome Artem Saveliev, adottato da una single del Tennesse nel settembre scorso e
rimandato indietro sette mesi più tardi, era «troppo violento e con gravi
problemi psicologici e comportamentali». Il caso della donna americana, che ha
rispedito al mittente un bimbo russo di 7 anni, con tanto di biglietto nel
quale avvisava le autorità che non lo voleva più, ha fatto il giro del mondo. Possibile
che quel bambino non era curabile nel cosiddetto Paese ospitante? Tutti
vogliono bambini belli e sani, senza problemi nel loro passato e non bisognosi
di cure di qualsiasi tipo. Già circola notizia (la stiamo valutando ) che nell'America del Sud ci sono dei “ricostruttori di bambole”, ovvero personaggi ambigui che alterano le proprietà genetico-sessuali e fisiche dei bambini; non giocattoli, dunque, ma bambini veri e propri che sono adattati bio-chirugicamente, a pagamento, al volere dei
genitori: siamo già a questo punto di non ritorno?
C'è forse differenza rispetto agli orfanatrofi ? Ma quanti luoghi
come quello di Minski giacciono sotto la coltre del silenzio, i bambini
diventano bambini/vittime, e vanno anche ad aumentare le statistiche mondiali
dei 20.000 bambini che muoiono al giorno nel mondo. Diciamo troppi, troppi
ventimila futuri adulti fermati improvvisamente nella loro spinta verso il
futuro e non si sa se quest'esercito che scompare appartiene alle dicerie
verità di quei mondialisti che vogliono ridurre la crescita dell'umanità
|
Anche i successivi articoli sembrano usciti da un preistorico
metodo per diminuire la popolazione, o da parte dei singoli padri, ecc., o da
parte degli stati stessi, che si arrogano il diritto, come in Belgio, di
uccidere i disabili minorenni eufemisticamente “terminali”, certo col consenso
dei genitori e bla bla bla,chiamando in aiuto figure professionali che si
prestano a sopprimere la giovane umanità dolente o data per dolente.
Questo tassello non sarà certo l'unico verso cui c'è lo
sguardo rapace di uno stato che cerca in ogni modo di ridurre le spese per
esseri pressoché inutili, ingombranti e che sono solo di peso alla popolazione.
Certo che, come zona di nessuno, ormai abbiamo raggiunto uno stadio molto
avanzato, ma la natura riserva sorprese che manco ci aspettiamo o prevediamo e
la globalizzazione di questi sistemi può ritorcersi verso che li ha prodotti o
decretati; non si allevia più il dolore o altro, passiamo oltre, eliminiamo chi
ha dolore o altro, professionisti senza scrupoli ce ne saranno sempre al soldo
e per il soldo ormai diventato il movente di tutto.
2) Belgio: al voto legge
per estendere eutanasia a minori malati terminali
(ASCA) - Roma, 27 nov - Il Belgio si appresta a estendere
l'eutanasia anche ai malati terminali minorenni. Una proposta di legge in
questo senso è stata approvata dalla Commissione Giustizia e Affari Sociali del
Senato e verrà messa al voto nei prossimi mesi nelle due camere del Parlamento.
La nuova legge consentirà l'eutanasia ai minorenni affetti da patologia
terminale se giudicati capaci di decidere da soli e colpiti da un dolore che
non possa essere ''alleviato''. La ''dolce morte'' dovrà comunque essere
approvata da un team medico e necessiterà del consenso dei genitori. Secondo un
recente sondaggio, tre quarti dei cittadini condividono la nuova legge in un Paese
che ha introdotto l'eutanasia nel 2002, seconda nazione a farlo dopo l'Olanda, che
la consente solo dopo il compimento dei 12 anni di età. Lo scorso anno sono
stati 1. 432 i casi di eutanasia in Belgio, il 25% in più rispetto al 2011 (fonte
AFP).
3) Dalla Francia con orrore. In Francia, padre impicca i
due figli
Tragedia nel sud del Paese, a Livron-sur-drome. Vittime due
bambini di tre anni e 18 mesi. Il padre ha poi tentato di uccidersi senza
riuscirci.
La notizia su Figaro.fr Parigi (tuti i diritti riservati
all'autore e alla testata) 16 Novembre 2013
Tragedia familiare nel sud della Francia. Un uomo ha ucciso
impiccandoli i due figli di soli tre anni e 18 mesi a Livron-sur-Drome. Subito
dopo l'uomo, di 34 anni, ha tentato di suicidarsi ma senza riuscirci. L'uomo, 34
anni, è stato trovato dalla polizia ''cosciente ma assonnato''. I piccoli sono
stati trovati in casa ancora appesi alla corda.
4)Francia. Madre confessa l’omicidio di 3 figli
Tutti i diritti riservati all'autore e alla testata di
Alienazione Genitoriale.com
Li ha soffocati con il cuscino mentre erano nei loro letti
18 novembre, 14:57
Ha soffocato i suoi tre bambini con il cuscino mentre erano
nei loro letti: ha confessato la donna di 39 anni fermata ieri sera a
Bar-le-Duc, nell'est della Francia. I fatti si sono consumati sabato sera, ma i
tre corpi, due sorelline di 2 e 5 anni e il fratellino di 3, sono stati
ritrovati ieri. La polizia era stata allertata perché la donna non aveva
accompagnato i bambini nella famiglia di affido alla quale erano stati
assegnati. Per gli inquirenti la donna "non parla ed è in uno stato di
grande tristezza e prostrazione".
Anche questi casi di padri o madri che uccidono consciamente
i loro figli è molto triste. Anche se invochiamo la legge della sopravvivenza,
l’idea che un genitore intraveda un pericolo per i figli ed allora li uccida mostra una regressione evolutiva verso il
cervello rettiliano, non l'istinto di sopravvivenza della specie: il rettile
non ha il centro emozionale e la selettività delle emozioni stesse; noi abbiamo
nei nostri neuroni il resto di quel cervello primordiale che vive per sé e non
per il gruppo o la famiglia stessa. I media attuali non fanno altro che
proporci le reazioni tipiche dei rettili che improvvisamente hanno inondato e
sostituito le fiabe dei bambini: ora sono i vari Trex ed altri a intrattenere i
nostri figli, che in questo modo attivano quella parte rettiliana che dovrebbe
essere tenuta sotto controllo dalle altre circonvoluzioni superiori. Ma l'io
collettivo dominato dalla paura di estinguersi vuole perpetuare se stesso, il
rettile che è ancora in noi sta prendendo il sopravvento sia violentemente sia
con leggi mondiali che, imposte da vetusti tirannosauri, vogliono e decimano in
vari modo l'umanità: ecco il sogno del cosiddetto potere mondiale in mano non a
uomini superevoluti, ma a mostri preistorici che stanno prendendo il controllo
della nostra camera dei bottoni e i segnali sono citati in continuazione. La
tecnica attuale è in fermento ed anche se ha reso concreto e reale il bosone di
Higgs, impropriamente chiamato Particella Dio, presto ci accorgeremo che Dio è
colui che ci ha creati, ma la Tecnica è propria di quel dio che vuole
distruggerci, chiamiamolo pure antidio tanto per restare nella fisica
subatomica o principe del male, distruttivo proprio come alcune particelle o
buchi neri.
5) News Google in campo contro la pedopornografia
La nuova tecnologia bloccherà 100.000 diversi tipi ricerche
pedopornografiche su Internet.
18 novembre, 08:20 (da Webnews diritti riservati all'autore
e alla testata).
Stop alle ricerche di contenuti pedopornografici con Google:
lo annuncia l'amministratore delegato Eric Schmidt, spiegando che il gruppo sta
sviluppando una nuova tecnologia che consentirà di bloccare un gran numero di
ricerche pedopornografiche su Internet. Schmidt, in un articolo pubblicato dalla
testata inglese Daily Mail,
spiega che sono stati individuati più di 100.000 tipi di ricerca legati alla
pedopornografia. Ora potranno essere bloccati. Le limitazioni si applicheranno
inizialmente ai Paesi di lingua inglese, ma saranno estese nel giro di sei mesi
al resto del mondo (altre 158 lingue). L'annuncio arriva poco prima del vertice
sulla sicurezza in Internet che si terrà oggi a Londra. David Cameron a Downing
Street incontrerà i vertici di Google, Microsoft e altre società per fare il
punto della situazione. Google - spiega l'AD - ha mobilitato più di 200
dipendenti sullo sviluppo di nuove tecnologie per controllare il problema. "Abbiamo
impostato con precisione Google Search per individuare nei nostri risultati i
link legati all'abuso sessuale sui bambini. Anche se nessun algoritmo è
perfetto e Google non può impedire che i pedofili aggiungano nuove immagini sul
web, le novità introdotte hanno consentito di ripulire i risultati di più di
100.000 applicazioni potenzialmente correlate ad abusi sessuali sui
minori".
Google in campo contro la pedopornografia - 18 novembre, 08:20
Quasi, quasi non ci si crede a questa notizia che di certo
susciterà due reazioni uguali e contrarie, ma speriamo che la reazione positiva
sia superiore a quella negativa, man mano che la cosiddetta civiltà e tecnica
attuale arriva in luoghi ad esempio come la Manciuria, arrivino anche quei
volontari che aiutano i bambini a difendersi da quel mondo travolgente della
tecnologia da incubo, delle mode imperanti non tanto del benessere vero, ma
della civiltà inutile e nociva che crea “le terre dei fuochi” non solo della
Campania, che ci regalano ogni anno un incremento nei tumori, infezioni e “la
dieta mediterranea” potrebbe diventare la dieta del morire prima del tempo e male,
e chi non lo sa, sappia che le sostanze nocive sono nascoste da anni nei
terreni dei Paesi più poveri oppure la nuova civiltà ha gettano sostanze
radioattive nel fondo di mari profondi dove a poco a poco andranno ad intaccare
la catena alimentare che diventerà catena della malattia e della morte.
6) Centrafrica: aumenta il numero dei minori in armi, la
denuncia dell’Onu
di Redazione. Scritto
il 25 novembre 2013 alle 6:00. da Intopic atlas 25/112013
Sono quasi 6 mila i bambini attualmente arruolati nelle
milizie nella Repubblica Centrafricana.
Lo rivela l’ufficio dell’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite
per l’Infanzia) nel Paese africano, raddoppiando così le sue stime di marzo.
In più occasioni l’agenzia delle Nazioni Unite ha denunciato
il reclutamento di minori da parte dei gruppi armati nella Repubblica
Centrafricana.
L’attuale capo di stato centrafricano, Michel Djotodia, ha
preso il potere lo scorso 24 marzo rovesciando, alla guida della coalizione
ribelle Seleka, il presidente François Bozizé. Tuttavia, nella capitale Bangui
e in altre aeree del Paese continuano ad essere frequenti gli episodi di
violenza.
1 novembre 2013 Città dei bimbi 1/11/2013 - Diritti
riservati all'autore e alla testata.
7) Tratta internazionale
di bambini scoperta in Sicilia
Dalla sezione News
pubblicata il 1 novembre 2013
Un vero e proprio traffico internazionale di bambini è stato
denunciato in queste ore dai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Trapani e
di Brescia, con indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di
Palermo.
Le indagini difatti, partite da un incendio appiccato nella
notte del 28 Maggio 2012, all’Hotel Portorais in località Villagrazia di Carini,
di proprietà del compagno di Larissa Moskalenko, velista ucraina, medaglia di
bronzo nella kermesse olimpica in Corea del 1988, da circa vent’anni residente
a Palermo, e imprenditrice nel settore della navigazione nautica, dopo numerose
intercettazioni, si sono estese, portando a galla una vera e propria tratta di
bambini provenienti dal Nord Africa, e contesi in dispute di affidamento tra
nazioni diverse.
Ad indagini ultimate, sono stati effettuati ad oggi quattro
arresti in Italia, mentre per altri tre ordini da eseguire all’estero, è in
corso la procedura per la rogatoria internazionale, a carico anche della mente
del gruppo, la norvegese Wenche Elisabeth Andersen, di 47 anni, e del direttore
del traffico di bambini, lo svedese Ake Halgesson, di 54 anni.
La sede operativa, che smistava i bambini dopo il sequestro
nelle coste nordafricane, vendendoli a coppie o famiglie abbienti, era a Capaci,
ed il traffico si snodava da Tunisia, Marocco ed Egitto, con il coinvolgimento
di sedi collaterali dislocate tra Ucraina, Norvegia e Russia.
Una notizia buona (quella di Google) e molte altre da incubo.
Si scrive, si leggono queste notizie, ma è come la politica che non ci fa
nemmeno vedere le lucciole come lanterne: le lucciole non ci sono più e le luci
tremolanti che vediamo son quelle dei cortei di persone che vogliono vivere, avere
il mantenimento dei loro figli ed ignobilmente sono presi in giro, promesse
nemmeno a metà, promesse vuote, non per le tasche dei politici che possono
permettersi lussi per cui sono poi in massa indagati dalla legge, notizie
giganti sui giornali, (buona volontà???) sperando che non ci siano mille commi
a loro difesa e godimento di quello che hanno sottratto.
Ed intanto i bambini continuano a morire per le cause già
più volte stradette.
Secondo i nuovi dati presentati oggi dall’UNICEF, il numero
di bambini sotto i cinque anni che muoiono ogni anno é sceso da oltre 12
milioni nel 1990 a 7, 6 milioni nel 2010. Questi nuovi dati mostrano che, rispetto
al 1990, sopravvivono circa 12.000 bambini in più ogni giorno.
L'unico augurio è che questi dodicimila bambini in più abbiano
il cibo, l'istruzione e il benvolere di quei volontari che li aiutino secondo
appunto quel famoso decalogo, tanto ricordato dai politici il 20 novembre e poi
arrivederci all'anno prossimo.
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