di Giorgio Gagliardi

sabato 26 maggio 2012

Quando l'istinto di conservazione della specie tocca i bambini: la regressione evolutiva dell'uomo verso il rettile primordiale

La teoria dell'evoluzione del cervello umano è stata studiata dal neurobiologo Paul Mac Lean, che dice che il cervello più elementare è quello rettiliano, poi c'è quello dei primati e infine il cervello dell’uomo, che con la sua organizzazione neuronale ingloba e controlla anche gli altri due cervelli; quindi le reazioni istintuali degli altri due cervelli sono presenti nell'organizzazione cerebrale umana, specie nel sistema limbico o emozionale, che ci accomuna in particolare al secondo, cioè ai paleomammiferi. Non per nulla Vanzelli, nel suo libro “L'uomo rettile”, particolareggia quanti neuroni abbiamo ereditato dai rettili e dai paleomammiferi e quanti neuroni dell'uomo faticano a controllare quei centri e sistemi propri dei due cervelli precedenti. Anche se poi questa teoria è stata in parte revisionata, tutt'ora regge e ci spiega molti particolari anche dell'uomo che può ritornare rettile e che ritorna agli istinti primordiali delle forme di vita precedenti quella dell'uomo. Nel paleomammifero è stato dimostrato che, quando l'adulto sente una minaccia per la sua prole, la uccide e poi la mangia. Quindi è un atto distruttivo, che regola anche la popolazione vivente: i lemuri del Canada, quando si accorgono che sono troppi, si gettano in mare e nuotano fino allo sfinimento. Quelli che restano ritornano sulla terraferma e continuano la loro vita come prima, come se non fosse successo nulla. L’istinto di conservazione della specie ha la sua sede nel cervello emozionale ed é controllato da vari centri del neocervello o cervello umano. Ma alcune volte, nel cervello umano, succede che i centri o sistemi delle due prime generazioni del cervello si scatenano e l'uomo perde il controllo di quello che fa, adottando i sistemi di protezione impropri delle specie inferiori. Distrugge la prole, cioè i bambini, e molte volte anche se stesso per perdita dell'istinto di autoconservazione. Troppo spesso ormai leggiamo o sentiamo scandire come scoop che il papà o la mamma si sono gettati dal balcone coi bambini, papà che butta nel fiume il figlio di 16 mesi, mamma in casa-famiglia che si getta con la figlia dal balcone … e non si citano i singoli casi perché ormai è un crescendo che si delinea in modo molto preoccupante. Alla base di tutto questo ci sono, esclusi i casi psichiatrici, un non vedere più alcuna soluzione, specie nell’ambito distrutto della famiglia separata, divorziata o delle coppie divise, e per rivalità molte volte, invece che per difesa dei bambini, altre volte per difendere i bambini dal padre. Leggi da paura mal applicate; una visione distorta dei bambini spinge anche le istituzioni a vederli come esseri disturbanti, che devono essere piazzati lontani dai genitori biologici, magari poco intelligenti, che non sanno o non hanno i soldi per pagarsi avvocati anche non aggressivi, amici degli amici compiacenti che sanno trovare le persone giuste per capovolgere le situazioni e trasformare i genitori in criminali o disturbati mentali, e quindi di corsa allontanare figli più o meno definitivamente. E scatta la finestra dipinta sul muro, che è solo muro, contro cui si schiantano tutte le speranze, e allora non c'è altra soluzione che schiantarsi coi figli nell’ennesima e illusoria lotta difensiva che però è distruttiva. L'escalation in Italia dei suicidi sta dilagando alla grande per motivi finanziari e coinvolge tutti i ceti medio-inferiori. Una volta il papà si sparava perché non aveva da dare da mangiare ai figli: oggi ci si suicida per difendere il figlio/la figlia conteso/a con l'aiuto di figure professionali che, spesso senza valutare i singoli casi, fanno come con le fotocopie: una decisione uguale all'altra: affido, comunità-famiglia, adozione. Qualche giudice di coscienza talvolta ravvisa nei comportamenti istituzionali delle carenze e, oltre a rimproverare, decide per il soccombente: casi rari ma che ci sono. Spesso il giudice fa un altro copia-incolla e le decisioni rispettano le proposte dei vari servizi che hanno inviato i loro rapporti abbastanza poco credibili; ma, siccome sono un’istituzione, questa ufficialità avalla quanto scritto e le mamme diventano all'improvviso disturbate mentali, dissociate e avanti nel delineare figure materne che non possono crescere dei figli. Nessun aiuto da parte di certi servizi, ma solo relazioni per l'affido, la comunità-famiglia e l’adozione. Se poi guardiamo all'interno delle comunità-famiglia troviamo anche qualcosa di agghiacciante in tutti gli stati, specie se queste comunità-famiglia solo per disabili lievi/gravi mentali. Orrore in Gran Bretagna Stuprate 631 ragazzine prelevate dalle case di accoglienza Scandalo. pedofilia in Gran Bretagna: un gruppo di nove uomini di origine pachistana avrebbero stuprato 631 ragazzine prelevandole dalla case di accoglienza per minori. Un tribunale di Liverpool ha condannato a pene che vanno dai 19 ai quattro anni i nove uomini, otto di origine pachistana e uno cittadino afghano, che hanno violentato per 19 anni ragazze bianche anche di 13 anni. «Avete trattato le vostre vittime come se fossero senza valore e senza diritto al rispetto - ha detto il giudice Gerald Clifton leggendo la sentenza - uno dei fattori che vi ha spinto era il fatto che non appartenessero alla vostra comunità e alla vostra religione». Le violenze sulle ragazze avvenivano in due ristoranti dove venivano fatte bere e venivano drogate e poi stuprate. La pena più severa è stata inflitta ad un 59enne ritenuto capo della banda, il cui avvocato Simon Nichol ha denunciato il fatto che gli imputati siano «stati giudicati da una giuria composta unicamente da bianchi». (Metro new.diritti riservati 10/05/2012) Da Ansa news diritti riservati Siria: l'esercito spara, strage di bambini a Hula Consiglio nazionale: 100 vittime, tra cui 25 bimbi, non 32. 26 maggio 2012 12:14 Onu: gruppi terroristi minano eventuale accordo BEIRUT - Sono 25 i bambini uccisi a Hula, nella provincia siriana di Homs, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, basato a Londra, che fissa in 90 le vittime dell'attacco delle forze governative. Il Consiglio nazionale siriano (Cns) parla invece di 110 morti. Dalle ultime informazioni i bambini uccisi dalle forze governative sono 32.Un uomo ha mostrato la carneficina del governo da un sacco estrae mani, piedi, teste di bambini uccisi, massacrati sventrati, squartati. L'uomo rettile è sempre più preistorico, è il peggiore tirannosauro che si possa immaginare, ma non è un paleo mammifero, è un uomo l'ultima tappa evolutiva della vita che è al servizio del male consciamente, e consapevole di quello che fa, ma il male non reggerà sempre. Chi ci ha dato la vita non può tollerare oltre al massacro dei 14.000 bambini di Betlemme e dintorni uccisi per ordine di un re, anche queste migliaia di milioni di vite spezzate nel peggiore dei modi, le loro ultime grida arrivano fino a Lui. Siria: uccisi madre e 5 bambini - 24 Maggio 2012 (diritti riservati Ansa new) BEIRUT - Una donna e i suoi cinque figli, il più grande dei quali di nove anni, sono stati rapiti e uccisi a coltellate nella provincia di Hama, in Siria. Lo rendono noto oggi i Comitati locali di coordinamento dell'opposizione, accusando del crimine le forze governative. Ma sull'episodio e sui suoi responsabili non vi è alcuna conferma da altra fonte. Quindi non c'è più spazio per i bambini. Cinicamente si grida all'eccidio tanto evidente e chiaro, ma come sempre riguarda altri che sono allo sbaraglio. Si svolgono convegni, interpellanze, giornate internazionali, ma ogni 3 secondi un bambino nel mondo muore ancora di fame”. A questo esercito si aggiungono queste stragi non occasionali, ma decise a tavolino e che Vanzelli nel suo libro “L'uomo rettile” chiama possessioni diaboliche coscienti” cioè al servizio del male per l'uomo; così proprio senza alcun paravento politico o di formalità, altre fosse comuni, altri bambini che vanno ad ingrossare l'esercito invisibile degli scomparsi, proprio un ritorno all'uomo rettile che uccide non per necessità. Ma alla sera tutto il mondo assiste alla TV ai giochi degli adulti e i bambini uccisi e scomparsi dove sono? Chi li ricorda se non le loro mamme per tutta la loro vita con una spada nel cuore? Altro che mamme disturbate mentali … i disturbati mentali e criminali lucidi sono al governo e permettono queste stragi o sono al servizio di quei governi e non si ribellano; i dittatori uccisi li contiamo sulle dita di una mano; i bambini uccisi non li contiamo nemmeno su diecimila mani.

lunedì 7 maggio 2012

Lezione dei minorenni ad essere generosi e umani

Noi adulti abbiamo disimparato ad essere umani: ce lo fanno capire in tutte le salse i nostri politici che pensano solo alle loro tasche e nepotismo ad oltranza schiacciando gli altri. Ce lo fanno capire i vertici cosiddetti delle aziende che ti trattano dall'alto in basso. Te lo fa capire il capoufficio o qualsiasi impiegatucolo che è dietro lo sportello e che i suoi problemi li fa scontare al malcapitato che si presenta a chiedere un'informazione o altro, che non capisce per le continue leggi che si susseguono le une alle altre, contraddicendo ed eliminando le precedenti. Te lo fa capire la segretaria che quando, dopo tempi da capogiro per prendere la linea telefonica, ti dice che il suo capo è in riunione, sempre in riunione e non si sa quale, ma tutto cade dall'alto e ti schiaccia. Gli scandali politici e non non fanno più notizia, si grida, ma solo con la voce alla corruzione che dilaga, e siamo noi italiani, nelle statistiche, abbastanza in alto. E il primo politico onorevole, già condannato, e ce ne sono parecchi, ti compare in TV col sorriso da menefreghista e da intenditore, ti elargisce l'ennesimo polpettone che non digerisci in nessun modo e con nessun farmaco. Tristemente, poi, molti adulti non reggono queste ingiustizie, non solo palesi, ma che gridano vendetta, ed è già iniziato un tragico conto alla rovescia abbastanza funebre: imprenditori che falliscono, operai o impiegati licenziati e che non sanno più come mantenere la famiglia, adulti che non trovano lavoro, e tutti mettono fine alla loro vita e in modo tragico, che è solo scandito dai media come un'altra notizia di dovere, ma corta corta: non ce l'hanno più fatta. Quale rimedio a ciò? NESSUNO: Il governo è impiegato in altre manovre di soldi, soldi e sempre e solo soldi, e questi decessi non interessano proprio nessuno; aumenteranno e molto, ma non ha importanza: è scontato, e perciò mettiamoli in comune con la percentuale di donne uccise dai loro mariti che sta salendo anch'essa in modo violento e tragico: sono cose che succedono, ti dicono, e poi un'alzata di spalle. È ben vero che i parenti fanno manifestazioni giuste per far capire la sofferenza che circola o le minoranze da difendere, ma a pochi interessa ciò. Interessa di più una partita di calcio e la cosiddetta squadra del cuore, e se vince o perde sono sceneggiate non da poco, oppure qualche programma televisivo dove l'educazione corrente è fare soldi per rispondere a domande e non lavorare le non più consolidate otto ore al giorno fino alla pensione sempre più lontana. Possibile che siamo ridotti in questo stato e in questo stato crescono i figli delle vittime citate o i figli vittime di separazioni, divorzi, affidi, adozioni? I bambini con la valigia, i bambini che urlano da soli il loro dolore che le varie istituzioni statali e parastatali non sentono più, talmente ce ne sono tanti e tanti, irrisolti o risolti sempre con dei cliché prestabiliti, che non tengono in nessun conto il dolore dei figli e dei genitori,che magari non hanno tutta quell'educazione necessaria a crescere i figli. Qualche volta si legge, perché molti altri fatti non sono riportati, che qualche minore compie atti di altruismo da premiare, ma non lo faranno di sicuro; come la figlia quindicenne che salva il papà che si sta impiccando per le troppe tasse finché arriva la mamma a salvare il papà. Quella minorenne è da lodare, non da farle vincere il titolo di reginetta più o meno vestita, da citare come si faceva una volta con romanzi ormai dimenticati come “Il cuore” o altri che non reggono più ai videogame, supereroi virtuali che ormai sono l'immaginario di tutti i bambini di quasi tutto il mondo. Uno spiraglio di umanità pervade ancora questi minori che reagiscono secondo la morale umana, che esiste ancora e non è soffocata dai virtuals esistenti e dagli esempi nefasti degli adulti. News (diritti riservati): IMPRENDITORE TENTA SUICIDIO PER DEBITI, SALVATO DALLA FIGLIA MINORENNE. 07/05/2012- Un imprenditore di Calolziocorte (Lecco), al culmine della disperazione per i debiti e per le cartelle esattoriali, ha tentato di impiccarsi in giardino. A salvarlo è stata la figlia, di 15 anni, che ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all'arrivo della madre. L'uomo, un 40 enne, è ricoverato all'ospedale di Lecco, dove é giunto in condizioni gravi ma non critiche, è considerato fuori pericolo dai medici. Riguardo a questo articolo abbastanza tragico su una storia andata a buon fine ci si deve sentire in vergogna come adulti per la spontaneità amorevole di quella minorenne, che ha sollevato il papà, e non sappiamo di che peso, per ridargli fiducia e soprattutto vita: questo è il vero Amore, chiamiamolo filiale, umano, emozionale o con qualsiasi altro aggettivo. Ci deve scuotere dalla nostra indifferenza egoistica e meschina e ricalibrare la nostra coscienza con quella di quella ragazza: e non dicono quanti minuti la quindicenne ha tenuto suo padre sollevato da terra per non farlo morire e cosa ha detto la ragazza a suo papà in quel frangente; ma lo ha salvato da morte sicura. Teniamolo sempre questo ennesimo episodio che ci dimostra come i giovani sono ancora non soggetti alle leggi degli adulti e la loro coscienza morale possano dare esempi così grandi e così significativi. La vita scorrerà come sempre, il tempo potrà coprire questo episodio, ma soprattutto i giovani che lo leggono potranno nascondere dentro il loro cuore quell'esempio che potrà moltiplicarsi e dare un’umanità più degna del nome che porta. Qualcuno ne terrà conto anche se non riportato dalla stampa che ci invade e ci distoglie dalla realtà quotidiana.