Dall'Unicef arrivano quasi sempre notizie di maltrattamenti
ed altro dei bambini. Questa volta ilNotiziario.it (tutti diritti riservati
agli autori e alle testate) pubblica in data 18/09/2014 un ennesimo sconcio
cittadino: città oggi della moda e bambini che dormono nei mezzanini della
Stazione Centrale.
Senz'altro molti li hanno visti.
Qualcuno li avrà segnalati; di fatto sono lì ancora.
Un'ipotesi, non molto lontana dalla realtà, è che si tratti
di migranti che aspettano di andare nei Paesi nordici, più accoglienti, sembra,
di noi.
Noi invece li facciamo dormire sui cartoni, come i barboni.
Hanno passato esodi indescrivibili, molti sono morti lungo
il cammino, hanno sostato in Libia o altrove in attesa che l'ennesima carretta
li accolga per tentare di giungere sani e salvi se possibile sulle coste
italiane.
Ci saranno per sempre riconoscenti del trattamento, dopo
questo infinito esodo, simbolo minimo di maltrattamento, fame e sete.
Ma c'è il tempo della moda che è più importante e da soldi, mentre
i migranti danno grattacapi e fastidio, anche se molte associazioni si danno da
fare e si snocciolano cifre da far impietrire. Morti a gogò nel “mare nostrum”,
e annegati, vittime delle carrette dei criminali, sono lasciati sulle spiagge o
a galleggiare in acqua: non c'è più rispetto per l'uomo, per il disperato: conta
di più la moda, e la Libia afferma di non aver mezzi per seppellirli oltre che
recuperarli.
La famosa carta dei diritti dei bambini è solo scritta: in
realtà ogni bambino deve essere accolto, evidentemente se si adatta
come può. Il governo milanese e i privati fanno realmente quanto possono, nonostante
le ondate di migranti che già altre volte si sono piazzati nella Stazione
Centrale poiché non sapevano dove andare, e c'erano anche neonati.
Da il salvagente.it del 15/9/2014 (diritti riservati
all'autore e alla testata si) rilegge un ennesimo appello a difendere quei
bambini, nonostante la controdifesa delle istituzioni.
1) Bambini-barboni alla stazione di Milano, bufera sul
Comune
Sono figli di profughi siriani (da inTopic.it: diritti
riservati all'autore e alle testate)
Bambini addormentati sui cartoni, come fossero barboni, nel
mezzo della Stazione Centrale di Milano, proprio nei giorni in cui la città è
"sotto assedio" - ma un assedio di lusso - per la settimana della
moda.
Sono stati ritratti dalla consigliera di zona di Forza
Italia, Silvia Sardone, e poi inviati a Il Giornale su Libero, due quotidiani
non certo "vicini" alla Giunta Pisapia. Ed è subito polemica.
I piccoli sono quasi sicuramente bambini siriani, figli di
profughi che stazionano in Centrale in attesa di riprendere il loro viaggio
verso il Nord Europa. In genere i profughi vengono accolti dalle associazioni
di volontariato e dai servizi organizzati dal Comune, ma evidentemente qualcuno
continua a stazionare in strada. Le immagini sono state scattate il 15
settembre.
L'attacco: "Roba da Terzo Mondo"
"È assurdo - scrive l'esponente di FI sulla sua bacheca
Facebook - che da mesi il Comune abbia
deciso che la stazione debba essere un centro di accoglienza. Queste scene si
vedono solo nel terzo mondo. È incredibile che non abbiano trovato soluzioni
alternative e indegno che non siano stati capaci di accordarsi con il Governo
per risolvere la situazione. E intanto l'assessore mi insulta, patetico. . . ".
La replica: "Accolti 12.000 minori"
"Milano ha accolto sin qui 12 mila bambini - è la
replica l’assessore alle Politiche Sociali della Giunta Pisapia, Pierfrancesco
Majorino -. Nelle strutture che abbiamo allestito ne dormono centinaia a notte.
Mentre Regione e governo ci lasciano soli e Grandi Stazioni non mette a
disposizione nessun posto dignitoso. La situazione è intollerabile, ma bisogna
sottolineare che di notte i bambini non dormono in Centrale».
2) Naufragio Malta: OIM, per testimoni 500 dispersi
Sarebbero circa 500 i dispersi del naufragio avvenuto la
scorsa settimana a 300 miglia al largo di Malta, e a causare l'incidente
sarebbero stati gli stessi trafficanti, che - da una seconda imbarcazione -
avrebbero di proposito fatto colare a picco il barcone con a bordo i migranti, con
i quali era nato un violento scontro". A raccontare la vicenda agli
operatori dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in Sicilia
sono stati i due sopravvissuti di nazionalità palestinese.
I due sopravvissuti, due ragazzi fuggiti da Gaza e andati in
Egitto a inizio settembre, sono stati soccorsi in alto mare dal mercantile
panamense "Pegasus" che li ha portati a Pozzallo due giorni fa. "Se
questa storia, sulla quale sta investigando la Polizia, sarà confermata -
riferisce l'OIM - sarebbe il naufragio più grave degli ultimi anni, in quanto
non si tratterebbe di un incidente, ma di un omicidio di massa, perpetrato da
criminali senza scrupoli né alcun rispetto per la vita umana". Secondo le
testimonianze dei sopravvissuti, i migranti, siriani, palestinesi, egiziani e
sudanesi, erano partiti in 500 da Damietta, in Egitto, sabato 6 settembre. Tra
loro anche molte famiglie con bambini e minori non accompagnati. "Dopo
aver già cambiato diverse imbarcazioni lungo la rotta, mercoledì scorso i
trafficanti, a bordo di un altro natante, hanno chiesto ai migranti di
'saltare' su un'ennesima nave più piccola e precaria - prosegue l'OIM.
Comprendendo la pericolosità della situazione, molti si sono ribellati: ne è
nato uno scontro con i trafficanti, che a un certo punto, innervositi, hanno
speronato il barcone dei migranti dalla poppa facendolo affondare". La
maggior parte delle 500 persone sono cadute in mare e affogate, altre sono
riuscite a restare a galla aggrappandosi a mezzi di fortuna: tra queste i due
giovani palestinesi.
Quello che più segue la moda e la TV è la passerella
provocatoria di vip che si recano in quei posti, si sa da chi inviate che
sorridono, dicono qualche parolina e poi via.
Mancano gli esperti veri di esodi e di assassini? Chi è che
predispone questa passerella indisponente che non dà proprio nulla a quei
disperati che percorrono deserti, muoiono, lasciando bimbi morti di sete e di
fame sulla via, proprio come a segnalare i sentieri di morte e poi rischiare
l'annegamento come quegli ottocento cui si aggiungono quelle migliaia di
quest'anno. Ci sono le visitatrici che vogliono apparire volontarie salvatrici
dei disastri umani: mettiamole su uno di quei barconi; forse capiranno che il
sorrisetto non basta proprio, anzi è una offesa.
3) Denuncia dell'Unicef: nel
mondo sei bambini su dieci vengono puniti in maniera violenta.
5/09/2014 - di Anna Guaita
NEW YORK – Nel mondo, sei bambini su dieci ricevono
punizioni corporali.
E non stiamo parlando dello sculaccione di una madre
esasperata, stiamo parlando di punizioni dolorose, spesso inflitte con il
ricorso a strumenti che lasciano ferite e cicatrici. Le Nazioni Unite fanno un
calcolo preciso su questo fenomeno: circa un miliardo di bambini riceve
scudisciate, o simili punizioni. E i genitori – o i maestri – pensano che sia
giustissimo.
La denuncia è una delle tante contenute nel rapporto che
l’agenzia dell’Onu per i bambini, l’Unicef, ha appena reso noto: “Hidden in
plain sight” (Nascosta sotto gli occhi di tutti). Nascosta sotto gli occhi di
tutti è la violenza che i bambini e i giovani del nostro pianete soffrono
quotidianamente: stupri, omicidi, botte, bullismo. Il rapporto è il più grande
mai compilato sui dati della violenza sui minori, e ha come scopo di obbligare
le nazioni ad affrontare la realtà, “perché solo portando a galla la realtà
della violenza sui nostri giovani si può combatterla a ogni livello”.
Bisogna combattere ad esempio il fatto che si tolleri che
circa 120 milioni di bambine e ragazze di età inferiore ai 20 anni abbiano
“subito un rapporto sessuale forzato o altri atti sessuali imposti con la
forza”. Bisogna combattere il fatto che un quinto di tutte le vittime di
omicidi sul pianeta abbiano meno di 20 anni, tanto che in alcuni Paesi
l’omicidio è la prima causa di decesso fra i giovani: in Venezuela, El Salvador,
Brasile, Colombia, per citarne alcuni. E ancora, bisogna dire basta alla nuova
dilagante forma di violenza, il bullying, di cui uno studente su tre è
regolarmente vittima. E questo fenomeno ha anche l’altro lato della medaglia: un
terzo degli studenti ammette di essere colpevole di fare bullying contro i
compagni.
L’Unicef ci informa anche che nell’ultimo decennio la
violenza contro i minorenni è aumentata. Nel mondo c’è una forma di tolleranza
inspiegabile verso i maltrattamenti dei più giovani. Per esempio solo 39 Paesi
hanno leggi che vietano punizioni corporali violente. E nel mondo almeno tre
adulti su dieci pensano che “le punizioni fisiche siano necessarie per tirare
su un bambino nel modo migliore”. Ma le prove dicono il contrario: bambini che
abbiano subito percosse da parte di genitori, o da educatori o da altri adulti
che dovevano prendersi cura di loro, crescono a loro volta violenti. Il circolo
vizioso così non si rompe mai. “La violenza contro i bambini – spiega Anthony
Lake, presidente dell’Unicef – è così estesa e radicata nelle società, che
spesso non è vista, è considerata la norma”. Ad esempio, in numerosi Paesi le
giovani che siano state vittime di violenza fisica o sessuale non hanno mai
chiesto aiuto, convinte che non fosse un abuso. E tuttavia “gli effetti di
queste violenze durano la vita intera”. E la violenza è ereditaria, “e viene
passata di generazione in generazione”. L’unico modo per sconfiggerla è di
renderla nota, portarla alla luce, e spingere i governi e le famiglie a
prevenirla.
Giovedì 4 Settembre 2014, 22:42
4) Unicef: “Nel mondo violentate 120milioni di bambine”
Inquietante dossier dell'Unicef: nel mondo 120 milioni di
ragazze sotto i 20 anni hanno subito violenze sessuali.
Unicef: http:
//www.fanpage.it (tutti i diritti riservati all'autore e alle testate)
Nel mondo 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni hanno
subito violenze sessuali. A renderlo noto è un dossier shock dell’Unicef
intitolato “Hidden in Plain Sight”: si tratta della più importante raccolta di
dati sul tema della violenza sui minori. La ricerca è stata effettuata su ben
190 paesi e mostra un inquietante aumento delle violenze fisiche, sessuali e psicologiche.
Il dossier rivela comportamenti che perpetuano e giustificano la violenza, tenendola
”nascosta sotto gli occhi di tutti”, ovunque nel mondo. Non solo. Il rapporto
documenta le violenze nei luoghi in cui i bambini dovrebbero essere al sicuro: le
loro comunità, le scuole, la casa. Sul totale di 120 milioni di ragazze sotto i
20 anni costrette a subire abusi sessuali, 1 ragazza su 3 – con una relazione
stabile – tra i 15 e i 19 anni (84 milioni) è stata vittima di violenza
psicologica, fisica o sessuale da parte del marito o del partner. In Repubblica Democratica del Congo e Guinea
Equatoriale nel 70% dei casi a compiere gli abusi sono i partner; il dato
scende al 50% per quanto riguarda Uganda, Repubblica Unita della Tanzania e
Zimbabwe.
Dati imbarazzanti anche in occidente. In Svizzera, ad
esempio, tra le ragazze e i ragazzi tra i 15 e i 17 anni, rispettivamente, il
22% e l’8% ha subito almeno una volta una violenza sessuale. Fondamentale per
gli aguzzini è l’approccio, che sempre più spesso avviene tramite internet. Ma
i bambini e i giovani sotto i 20 anni rappresentano anche un quinto delle
vittime per omicidio a livello globale, con 95.000 morti nel 2012. L’omicidio è
la principale causa di morte tra i maschi tra i 10 e i 19 anni a Panama, Venezuela,
El Salvador, Trinidad e Tobago, Brasile, Guatemala e Colombia. La Nigeria
riporta il più alto numero di omicidi di bambini: 13.000. Nei paesi dell’Europa
occidentale e del Nord America, gli Stati Uniti registrano il più alto tasso di
omicidi. Approfondimenti: unicef
continua su: http: //www. fanpage. it/unicef-nel-mondo-violentate-120milioni-di-bambine/#ixzz3CQjSceMK
http: //www. fanpage. it
5) Bambini picchiati e insultati nel Napoletano, arrestate
tre maestre
03/09/2014 - Susanna Picone (tutti i i diritti riservati
all'autore e alla testate, inTopic.it)
Tra i piccoli alunni maltrattati e insultati c’erano anche
dei bambini disabili. Le violenze, documentate dalle telecamere nascoste, in un
istituto comprensivo di Palma Campania.
Bambini picchiati e insultati nel Napoletano, arrestate tre
maestre.
I carabinieri hanno arrestato tre maestre nel Napoletano con
le accuse di maltrattamenti aggravati. Le tre insegnanti, che sono finite agli
arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Nola, avrebbero
maltrattato e insultato i bambini dell’istituto comprensivo per l’infanzia “V. Russo”
di Palma Campania, in provincia di Napoli. Le tre insegnanti, tutte della
provincia di Napoli, sono Carmela Graziano, 59 anni, di Palma Campania;
Giovanna Donnarumma, 39 anni, di San Gennaro Vesuviano e Rosa Ambrosio, di 38
anni, di Castellammare di Stabia. Le accuse mosse nei confronti delle tre
insegnanti sono gravissime. Tra le loro piccole vittime a scuola ci sarebbero
stati anche alcuni bambini disabili. Da quanto accertato, gli alunni
maltrattati tornavano spesso a casa con ematomi e lividi, anche agli occhi.
Le insegnanti incastrate dalle immagini delle telecamere
nascoste
Le tre maestre sono state arrestate dai carabinieri di Nola
che hanno documentato le violenze sui piccoli alunni di Palma Campania
collocando delle telecamere nascoste nelle aule della scuola. Le indagini dei
carabinieri sono state avviate in seguito alla denuncia presentata dalla madre
di due giovanissimi alunni che erano tornati a casa con ecchimosi e altre
lesioni sul corpo. Da quanto si apprende dagli inquirenti, nella scuola di
Palma Campania sarebbero stati documentati, attraverso le riprese audio-video, ben
66 episodi considerati “penalmente rilevanti”. Gli inquirenti, nel descrivere
quanto accadeva nell’istituto comprensivo per l’infanzia “V. Russo” di Palma
Campania, parlano di “ripetuti attacchi fisici e verbali, con strattoni, spinte,
schiaffi al capo e conseguenti ematomi e lividi, anche agli occhi”. Sono stati
inoltre descritti “insulti, imprecazioni, espressioni dispregiative”. continua
su: http: //www. fanpage. it/bambini-picchiati-e-insultati-nel-napoletano-arrestate-tre-maestre/#ixzz3CFp4cMyH
6) Botte e
offese ad alunni, interdette due maestre
A Taranto, due docenti avrebbero maltrattato ripetutamente
i bambini
15/09/2014 Botte e offese ad alunni di una scuola dell’infanzia,
interdette 2 maestre (tutti i diritti riservati all'autore e alle testate, da inTopic.it)
Botte e offese ad alunni di una scuola dell’infanzia, interdette
2 maestre
Due maestre di una scuola dell'infanzia di Taranto sono
state interdette dalla professione per avere maltrattato ripetutamente bambini
di età compresa tra tre e cinque anni. L'indagine della squadra mobile ha
permesso di documentare le percosse e il linguaggio offensivo e mortificante
usato dalle due insegnanti, una delle quali è di sostegno ad un alunno disabile.
Gli accertamenti erano stati avviati alla fine dello scorso anno scolastico
dopo le segnalazioni dei genitori di alcuni alunni che avevano notato il cambio
di umore dei figli.
7) Migranti: in tre giorni 800 vittime tra morti e
dispersi. E Angelina Jolie va a Malta
Il numero si riferisce a morti e dispersi. La maggior parte
sarebbe annegata al largo di Malta. Unhcr, crisi umanitaria senza precedenti. L'inviata
speciale Angelina Jolie ha visitato ieri il quartier generale del soccorso
navale dell'isola
Sbarchi in corso in Calabria, Campania e Sicilia di oltre
1600 migranti tratti in salvo nei giorni scorsi (15/09/2014 - Tutti i diritti all'autore e alla testata, da
inTopic.it)
Tra 589 e 639 persone: è il bilancio, dell'Unhcr, delle
persone morte o disperse nei cinque naufragi avvenuti nel Mediterraneo durante
il weekend. Lo si apprende dall'ANSA. Si tratta di stime, precisa l'Unhcr, non
confermate, soprattutto per quanto riguarda i dispersi, perché spesso vengono
forniti da testimoni - cioè gli stessi sopravvissuti - e quindi non
verificabili. "È una crisi umanitaria senza precedenti" afferma in un
tweet la portavoce in Italia dell'Unhcr, Carlotta Sami.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati
Antonio Guterres e l'inviata speciale Angelina Jolie hanno visitato ieri il
quartier generale del soccorso navale a Malta e hanno incontrato tre
sopravvissuti a una delle tragedie del mare di questi giorni. Nella capitale
maltese di Valletta, Jolie ha visitato alcune famiglie di rifugiati siriani che
sono sopravvissuti lo scorso ottobre a una tragedia simile. Tra loro anche una
coppia di Damasco i cui tre figli piccoli sono morti durante la traversata e un
medico di Aleppo che ha perso la moglie e la figlia di tre anni. Guterres e
Jolie hanno ringraziato le autorità navali per il loro impegno nelle operazioni
di soccorso che hanno avuto esito positivo e che hanno permesso di salvare
molte vite.
Oltre a esprimere preoccupazione riguardo alla sostenibilità
dell'operazione italiana Mare Nostrum, i due hanno chiesto maggiori sforzi da
parte degli stati europei affinché si impegnino nelle operazioni di salvataggio
e nella riduzione delle morti in mare. "La risposta dell'Europa deve
rappresentare uno sforzo veramente collettivo, quello che offre i modi più
sicuri per trovare protezione, mantenendo allo stesso tempo una forte capacità
di salvare le persone in mare. In caso di fallimento, si perderanno molte altre
vite alle porte dell'Europa", ha detto l'Alto Commissario della Nazioni
Unite.
Mancano gli esperti veri di esodi e di assassini? Chi è che
predispone questa passerella indisponente che non dà proprio nulla a quei
disperati che percorrono deserti, muoiono, lasciando bimbi morti di sete e di
fame sulla via, proprio come a segnalare i sentieri di morte e poi rischiare
l'annegamento come quegli ottocento cui si aggiungono quelle migliaia di
quest'anno. Ci sono le visitatrici che vogliono apparire volontarie salvatrici
dei disastri umani: mettiamole su uno di quei barconi e che provino l'ebbrezza
della crociera barconi assieme ai nostri politici: forse capiranno che il
sorrisetto e il discorsetto non bastano, proprio anzi sono un’offesa.
Ma le ondate di migranti e gli annegamenti sono all'ordine
quasi settimanale, o peggio all’ordine del giorno, quelli risaputi. Ancora
qualche giorno fa qualche carretta si è ribaltata vicino al porto della Libia
da cui era partita ed il numero di annegati non è, come sempre, mai certo, non
ci sono liste di presenze a bordo. Quando avrà fine questo Auschwitz
d'annegamento, non meno tragico e criminale di tutti le shoah precedenti? Sembra
che nessuno si interessi a fermare i criminali scafisti o padroni della tratta
mafiosa e lurida, nemmeno alle partenze di questi possibili cariche di morte!
Come se non bastassero, ci sono i racconti che fanno i
bambini della Striscia di Gaza, tanto per dire un luogo di terrore e di morte
(vedi Il popolo che non esiste) e, mentre si ringraziano le varie associazioni nazionali
e internazionali, appare sempre più evidente che la carta dei diritti dei
bambini è un elenco che molti stati e persone ignorano completamente nonostante
i festeggiamenti, talvolta mal sopportati, che si fanno il 20 novembre di ogni
anno per ricordare che i vari stati si sono impegnati a far valere quei diritti
fondamentali di ogni essere umano, specie in quelli che stanno crescendo e si
affacciano al mondo degli adulti dove ricevono spesso maltrattamenti pesanti
anche da parte di insegnanti, come l'ultimo caso di Palma Campania, dove le
stesse maestre malmenavano pesantemente i bambini e poi, magari, preparavano la
loro festa dei diritti a base di sberle, calci e improperi.
Per non parlare dei bambini che in Irak sono stati
seppelliti vivi ed hanno subito torture inverosimili da parte dei miliziani
dell'ISIS; per non parlare di quelli rapiti o uccisi dai miliziani di Boko
Haram nel Centro Africa che hanno subito il medesimo trattamento o in altri
stati dove i civili, come in Siria, sono vittime di torture ed uccisioni.
Le scene che si vedono di bambini uccisi o con i segni di
quanto hanno subito, gridano, urlano che la carta dei loro diritti è carta
igienica della peggiore, e gli adulti coinvolti non hanno il minimo rispetto per
i loro figli che sono pari a quelli che torturano ed uccidono.
L'Isis ora cerca di programmare i bambini facendoli girare
nei luoghi di esecuzione e di farli assistere: una programmazione mentale
orrenda e degna solo di criminali che rappresentano il Male in essere. Aspettiamo
una ritorsione, cioè una levata di scudi contro questo metodo da dinosauri.
Ma non ci rendiamo veramente conto di quanto succede ai
bambini se non tramite qualche giornalista che sul posto rischia o ci rimette
la vita proprio come volontario in aiuto ai bambini. L'Onu finalmente sembra
essersi svegliata per la grossa tragedia in Somalia, dove muoiono a mazzi i
bambini e i miliziani governativi impediscono a coloro che portano aiuto di
passare per lenire la loro fame e sete giornaliera, la stessa che hanno i
profughi che fuggono dalla striscia di Gaza, dalla Siria, dall'Irak e si
inerpicano su montane desertiche oppure attraversano deserti e seminano sul
loro cammino migliaia di morti, oppure raggiungono campi di aiuto dove la vita
è quasi intollerabile per il sovrappopolamento e mancano i servizi primari: i
medici sono scappati o non ci sono e i pochi che restano non hanno i mezzi
sufficienti; i volontari non hanno materiale per soccorrere, per non parlare del
virus Ebola che sta mietendo vittime nel Centro Africa e non si ferma certo
davanti ai bambini, anche se hanno 56 diritti a loro difesa.
Mi vergogno di essere un essere umano a leggere quanto
avviene ai bambini, che ci guardano sempre con occhi che vorrebbero vivere, ma
che biecamente vengono disillusi quando la fame, la sete o i maltrattamenti
distruggono in loro l'ideale comune di vita vivibile a loro e ai loro cari. Vigliacchi
e criminali tutti quegli adulti, anche quelli che stanno a guardare, perché non
interessa il bene dell'umanità futura che è un temporale in arrivo, interessa
il loro comodo momentaneo e magari fanno soldi anche su questa miseria in atto
mimetizzandosi dietro associazioni di volontariato.
Non parliamo poi dei nostri giornali che danno notizie
striminzite sui bambini che assistono a uccisioni, storditi dallo scoppio delle
bombe e poi strappati alle famiglie per essere uccisi, decapitati.
Ormai la violenza non ha limiti: ci sono state persone
crocefisse (Iraq). Rispetto alle TV straniere un censimento ha detto che siamo
in coda alle informazioni della crisi di queste guerre e dello stato fisico
psicologico di questi bambini. A noi italiani basta occupare il telegiornale
con la politica, qualche caso di scoop criminale e poi il calcio. Di quei
bambini si occuperà qualcun'altro che si dà da fare; alcuni di quei bambini
vogliono morire perché dicono che dopo si starà meglio, ma sul loro viso c'è
solo tristezza, trauma da stress, scene crudeli che non dimenticheranno più.
Storie che non sembrano vere: una mamma che partorisce tra
scoppi, partorisce e viene ferita, riesce a vedere la faccia del suo bambino e
poi muore, oppure la famiglia scappa dai bombardamenti e ne resta su 5 o 6 solo
uno, solo, disperato senza una spalla su cui piangere e ferito senza un aiuto
sanitario. Vita di merda dicono, ma con la M maiuscola. Mi vergogno anche di
essere italiano e di vedere quei telegiornali banali, che incensano i politici
del momento: i giornalisti che si ribellano a questo trantran sono licenziati. I
Romani dicevano “panem et circenses”,
pane e divertimento, e noi vogliamo toglierlo al popolo italiano che batte le
mani a chi vince ai giochi TV “novelli eroi del nulla” e non c'è nessun
vincitore che dona quei soldi a chi è disperato, mi pare di sentire da chi è
incollato alla TV.
Mi vergogno di essere italiano e di non avere l'età per
prestare un aiuto a quei bambini disperati e chiusi nella loro amarezza e gioco
alla roulette russa giornaliero.
Vergogna, vergogna, vergogna! Quell' esercito del nulla
faccia dormire meno sonni placidi ai nostri politici e gente in genere che se
ne frega se centinaia di bambini vengono deportati e assassinati da vigliacchi
adulti mercenari!