Siamo
sepolti da una valanga di notizie che si accavallano le une alle altre, molto
spesso sul medesimo caso, per cui si resta molto scettici sui numeri e sulle
modalità con cui avvengono eventi soprattutto criminosi di cui leggiamo o
udiamo nelle varie trasmissioni di cronaca. Questo vale in particolare per le
notizie politiche che, declamate con un'accattivante cerimoniosità, si rivelano
poi tutt'altro che conformi a quanto dichiarato.
Il
mondo ormai non ci fornisce più la realtà vera. Magari anche in passato questo era
di moda, ma soprattutto ora e specie quando c'è da distogliere la gente da
realtà che vengono secretate, come dicono, per il bene della gente medesima che
si allarmerebbe troppo ed andrebbe in una confusione, e che invece è meglio
gestire con giochi pubblici trasmessi: gioca a chi vince più soldi, giochi che
non chiamano d'azzardo, ma dove chi vince non vince noccioline, ma delle somme
dichiarate, talvolta cospicue, anche se coperte da tasse ed altri balzelli.
E così di
processi, guerre, incidenti, dicono dei risvolti evidenti, ma sottacciono altre
modalità molto più pesanti, ed i commenti che fanno i
lettori alle varie notizie non sono dei più lusinghieri. La criminalità singola
e di gruppo non può più nascondere i nostri centri cerebrali e l'ingannevole
espansione del complesso rettiliano, che è ingabbiato nei centri della base e
che rappresenta il male, l'iniquo interno ed esterno, che ci sta sommergendo,
anche se un'umanità superiore dimostra la sua abnegazione nel contrastare il
complesso rettiliano che si libera in noi.
Il riportare le informazioni crudeli, strazianti, di bambini
buttati vivi in fosse comuni con le loro mamme e che una stragrande maggioranza
di comunicati ci invia, i vari genocidi in Siria, Libia, a Gaza, in Irak, Ucraina,
Nigeria ed altri meno eclatanti località ci abituano a scene disumane e proprio
contro ogni tipo o sottotipo di umanità. Ci stanno abituando ad un massacro
generale! Ricordiamo però la spregevole ed oscena determinazione di uomini al
soldo dell'iniquo, del satana, del male spinto all'estremo, che deve per forza
avere un limite, anche se le previsioni recenti sono delle meno confortanti. Non
bastano i fenomeni naturali di una terra sfruttata e compromessa. Ma non
ascoltiamo l'urlo del rettile che è in noi e che si sta liberando dal controlli
superiori che sembrano non reggere più: aiutiamo fattivamente l'umanità che è
oggetto solo di torture e di assassinio lurido e allarmante.
Gli ennesimi esodi vengano aiutati decentemente ed ascoltiamo il
grido di quel deputato che urlava anche durante le ferie che dobbiamo difendere
chi viene schiacciato.
1) Ad esempio per il virus ebola inizia l'informazione/disinformazione
Il conteggio delle affermazioni e controinformazioni, dati che
sono nettamente in contrasto tra loro e perchè? (inTopic.it del 05/8/2014)
Nascondere una realtà naturale che aggredisce VIRUS EBOLA 2014/ Caso sospetto
a New York. L'Oms: 887 morti in Africa - Martedì,
5 Agosto 2014: Il Sussidiario.net
Rimane alto l'allarme per la diffusione dell'Ebola in Africa:
l'Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce che il bilancio dei morti è
salito a 887, oltre ai 1600 casi di contagio (Pubblicato il 5 agosto 2014
10:03:00 GMT e da inTopic.it).
Ne parlano ministri, l'organizzazione mondiale della sanità e una
valanga di notizie che arrivano da ogni parte del mondo: certo che un ricovero
per quella malattia è veramente tragico e se crediamo alle varie cifre c'è da
non sottovalutare il pericolo di diffusione. Chi ci dice effettivamente la
verità? Poi si parla di vaccino, di cure segrete e chi più ne ha più ne mette. C'è
sempre la tendenza dello Stato a non allarmare e a sminuire o secretare. D'altra
parte le notizie da altre fonti serie sono più veritiere.
Svizzera, Ginevra. Ebola: Mercoledì, 6 Agosto 2014: Blitz
SVIZZERA, GINEVRA – Inizia mercoledì (06/08) a Ginevra la riunione
del Comitato di Emergenza istituito dall’Oms (WHO) per affrontare l’epidemia di
Ebola, che dovrà decidere se inserire la malattia nella lista delle “emergenza
di salute pubblica di livello internazionale”. Lo annuncia l’agenzia Onu,
secondo cui il meeting dovrebbe durare due giorni. Compare un comunicato
“Ebola, Oms: "È emergenza mondiale, la più grave da 40 anni".
L'Organizzazione mondiale della sanità, in una conferenza a
Ginevra, ha dichiarato che l'epidemia "costituisce un evento straordinario
e un rischio di salute pubblica per gli altri Stati". "Con alcune
misure si può fermare" quindi l'Organizzazione mondiale della sanità, in
una conferenza a Ginevra, ha dichiarato che l'epidemia "costituisce un
evento straordinario e un rischio di salute pubblica per gli altri Stati".
"Con alcune misure si può fermare", dice il vicesegretario (tutti i
diritti riservati a Notizia2 del 08/08/2014)
Ne parla l’08/08/2014 anche una specialista italiana accorsa nei
luoghi africani come la Guinea e la Liberia. Altre notizie su ''Ho visto
persone guarire da Ebola, e questo è stato il momento più bello''. È un
messaggio di speranza, a fronte del numero crescente di vittime che il virus
continua a fare in Africa, quello che arriva da Silvia Meschi, virologa di 37
anni, tra i primi specialisti ad arrivare in Guinea con un obiettivo preciso:
aiutare la popolazione e cercare di frenare l'epidemia. Fanpage.it (tutti i
diritti riservati all'autore ed alle testate).
Il 22 marzo 2014 è confermata la notizia di una epidemia di ebola
in Guinea, che ha in brevissimo tempo raggiunto la capitale Conakry (Guinea:
virus Ebola raggiunge capitale - Esteri - Virgilio 37 tutti i diritti
riservati); la gravità e l'estensione del contagio ha indotto l'Europa prima
(che ha inviato anche un team di specialisti dell'Istituto per le malattie
infettive Spallanzani di Roma) e poi gli Stati Uniti (che hanno inviato un team
di specialisti dell'Istituto malattie infettive di Atlanta-Georgia) a
intervenire per arginare l'infezione. Medici Senza Frontiere parla di
"epidemia senza precedenti", tale da suscitare timori di possibile
diffusione al di fuori dell'Africa. L'analisi genetica del virus indica che è
più strettamente correlato (98% match) al virus Ebola (specie Zaire Ebolavirus)
ultimo registrato nel 2009 nella Repubblica Democratica del Congo.
A causa di questa epidemia, diffusasi anche in Sierra Leone e
Liberia, sono morte oltre 330 persone su 500 casi registrati.
Se siamo abituati a questo viviamo sempre in un eterno limbo, che
è sotterrato pure da un'insistente pubblicità, spesso tutt'altro che sincera e
che ridimensiona il nostro modo di pensare. Si sa per certo che esistono anche esperti mediatici,
che conoscono la psiche umana, e che suggeriscono, col sorriso iniquo, ai
produttori le modalità per accedere e far accedere alle notizie circolanti, che
poi raramente esibiscono sforzi notevoli di volontari “sul posto” e magari per
anni e che subiscono il contatto con i malati che curano o assistono.
Rivolgiamo
un pensiero di ringraziamento a quegli esperti che sono già accorsi nei luoghi
o che assistono i viaggiatori infetti che arrivano anche in altre parti del
mondo.
Grazie
per quel che fate in silenzio, o per le notizie sicure e per il serio giudizio
che ci date, anche se la vostra collaborazione può avere delle lacune dovute al
virus e ai singoli casi e metodiche che trovate nei luoghi infetti. Il balletto
delle cifre non deve ossessionare, ma dare un giusto riscontro a quest'altro
nanomostro che si insinua in ignari esseri umani.
2)
Cina, USA, Australia, Giappone: Bulli e uccisioni per gioco
Continua
la serie di minorenni violentati da gruppi o uccisi anche da singoli compagni
minorenni; non c'è fine, non si insiste a sufficienza sull'educazione ed il
rispetto del singoli veri e propri crimini che non hanno nulla da spartire con
i crimini commessi da adulti; e non c'è attenuante per la mentalità ormai
diffusa sulle uccisioni grazie anche alle fiction televisive che stanno
invadendo ormai tutti i programmi, dalla “scena del crimine” ad altri programmi
dove i morti non si contano.
Picchiato
a morte e abbandonato sul ciglio della strada a 8 anni dai bulli: "Ci stavamo
annoiando" - Zhang Tai - Sabato 12 Luglio 2014 (da fanpage .it - tutti i
diritti riservati all'autore e alla testata)
Picchiato
e ucciso da una banda di bambini a soli 8 anni perché erano annoiati e non
sapevano come passare il tempo.
Il
piccolo Zhang Tai è stato aggredito in strada da una banda di bulli di età
compresa tra i 9 e i 13 anni. L'episodio ha scioccato la Cina dove si è
consumata la tragedia.
Il
piccolo è stato picchiato a morte e lasciato sul ciglio della strada. I
passanti hanno notato il corpicino e allertato i soccorsi che lo hanno
trasportato immediatamente in ospedale. Le lesioni, però, erano troppe e troppo
gravi; così poche ore dopo il piccolo è stato dichiarato morto.
Il
bambino era in giardino a giocare quando a un certo punto avrebbe detto al
nonno: «Vado con questi ragazzi; mi hanno detto che se li seguo non mi
picchieranno».
Il
nonno si è preoccupato, ma non ha fatto in tempo a fermare il nipote.
I
ragazzi si sarebbero scagliati su di lui dopo che il bambino si è rifiutato di
dare loro i soldi della paghetta. Ora i genitori chiedono giustizia: «Per anni
nostro figlio è stato vittima di violenze, ma non siamo mai stati ascoltati.
Non pensavamo potessero arrivare a tanto».
Altri
casi di minori che hanno ucciso loro simili per noia sia quest'anno che lo
scorso anno, cui si aggiunge il Giappone con la decapitazione di una
quindicenne da parte di un minore sedicenne.
2b) Australia:
minorenne legata ad un albero e palpeggiata dai compagni di scuola
Il caso
denunciato dalla madre della ragazzina che dopo aver lasciato la scuola aveva
rivelato di essere stata vittima di bullismo. Australia: minorenne legata ad un
albero e palpeggiata dai compagni di scuola. Una ragazzina legata ad un albero
nel parco della scuola che frequentava e poi palpeggiata da altri studenti
dello stesso istituto scolastico. È la triste vicenda su cui sta ora indagando
la polizza australiana a seguito della denuncia della madre della vittima.
Secondo quanto raccontano i media australiani come The Advertiser, i fatti risalirebbero al 2011, ma la madre della
ragazza sarebbe venuta a conoscenza degli abusi solo molto tempo dopo e avrebbe
convinto la figlia, che ormai ha abbandonato quella scuola, a sporgere denuncia
alle forze dell’ordine. Il terribile caso di violenza sulla studentessa
minorenne sarebbe avvenuto in un liceo della città di Adelaide e sarebbe stato
scoperto solo grazie ad alcune fotografie scattata con i cellulari dai
protagonisti dell’episodio e poi successivamente diffuse in rete e sui social
network. Secondo la denuncia della madre, la ragazzina sarebbe stata bloccata e
legata ad un albero da otto compagni di scuola durante una pausa di ricreazione
nel parco, a pochi metri dalla sala professori. I ragazzi avrebbero tirato giù
i pantaloni alla studentessa e strofinato i loro genitali su di lei
deridendola. (http://www.fanpage.it/australia-minorenne-legata-ad-un-albero-e-palpeggiata-dai-compagni-di-scuola/#ixzz39oQk2p8r
http://www.fanpage.it)
Le
manifestazioni più sconce non si fermano: continuano e si diffondono fra i
giovani, talvolta molto giovani, che hanno perso la cognizione del fine
dell'uomo: quello di aiutarsi a vicenda.
Invece
qui il rettile annidato sotto il cervello limbico manda solo segnali
distruttivi, e nella camera dei bottoni è entrata la ferocia e, per legge di
natura degradata, sembra essere l'unica via di sopravvivenza. Non lasciamoci
intimorire e non adeguiamoci alla moda della tolleranza dell'iniquo e del male
“tirannosaurico: l'indifferenza fa parte del cervello rettiliano che attende la
preda e gli esempi si moltiplicano. Leggo con orrore di quel papà che,
cambiando al figlioletto di un anno il pannolino ed investito dalla sua pipì,
lo uccide a cinghiate (i comunicati dicono come giustificazione “per educarlo”)
– fanpage 12/08/2014.
Un'ennesima
piccola vita stroncata dal maledetto “Homo insipiens “(Luigi Vanzelli, L'uomo e il rettile, Milano: Riza, 1987)
che si sta diffondendo troppo alla svelta. E questo sinistro cervello
rettiliano, ereditato dai mostri del passato, è ancora nostro spiacevole patrimonio
sempre più diffuso anche nel nostro subconscio e sostenuto dalla sconvolgente
distruzione dall'equilibrio della terra, nostro ennesimo “progresso”.
3)
Bambine e donne kamikaze.
CRONACA,
MONDO (tutti i diritti riservati all'autore e alla testata) di Susanna Picone -
30 luglio 2014 21:44
Nigeria:
fermata una bimba-kamikaze di 10 anni; era pronta a farsi saltare in aria.
Sventato
un nuovo massacro in Nigeria: la polizia ha fatto sapere di aver fermato una
bambina di soli 10 anni che sotto il vestito tradizionale celava un giubbetto
imbottito di esplosivo e che si stava preparando a farsi saltare in aria.
Nigeria:
fermata una bimba-kamikaze di 10 anni; era pronta a farsi saltare in aria.
C’era
anche una bambina di soli 10 anni tra le persone fermate oggi in Nigeria dalla
polizia. Una bambina di 10 anni kamikaze che era pronta a compiere un attentato
terroristico a Katsina, nel nord del Paese. La piccola sotto il vestito
tradizionale celava infatti un giubbetto imbottito di esplosivo, necessario per
farsi saltare in aria: “Le forze dell’ordine – ha dichiarato il portavoce del
governo nigeriano Mike Omeri – hanno arrestato oggi tre presunti membri del
Boko Haram tra cui una bambina di 10 anni con indosso una cintura di
esplosivo”. La località di Kitsina è vicina alla città di Kano, colpita
nell’ultima settimana da diversi sanguinosi attentati suicidi compiuti da
donne. L’ultimo è andato in scena oggi all’università, dove sono rimaste uccise
sei persone. Nell’istituto era ripresa l’attività proprio oggi, dopo la pausa
per la festa di fine Ramadan. La donna kamikaze è entrata con un ordigno
artigianale nel Politecnico, mescolandosi agli studenti che stavano consultando
i tabelloni del campus.
Terroristi
di Boko Haram responsabili delle violenze in Nigeria
Prima
dell’attentatrice di oggi, lunedì due ragazze si erano fatte saltare in aria a
un distributore di benzina e in un centro commerciale mentre domenica una
giovane donna era stata bloccata all’ingresso di un campus studentesco. Sembra
dunque inarrestabile la violenza in tutta la Nigeria con i Boko Haram che hanno
intensificato nelle ultime settimane gli attacchi. Il gruppo estremista che
imperversa nel Paese africano è anche il responsabile del rapimento di oltre
duecento studentesse avvenuto ad aprile, vicenda che ha indignato e spinto alla
mobilitazione il mondo intero. Le operazioni dell’esercito finora non hanno
però portato alla liberazione delle giovani. Solo una sessantina di loro nelle
scorse settimane sono riuscite a scappare. (Continua su: http://www.fanpage.it/nigeria-fermata-una-bimba-kamikaze-di-10-anni-era-pronta-a-farsi-saltare-in-aria/#ixzz39LIJFxQZ
- http://www.fanpage.it)
La
neocorteccia dell'uomo non lo sostiene più e non ferma la distruttività del
cervello rettiliano di cui questi ennesimi episodi non segnano certo la fine
della nostre capacità distruttive.
Dobbiamo
aspettarci altro, oltre ad esempio dei milioni di vaccini che sarebbero stati
inviati in Africa, Messico e altrove che contenevano oltre agli antigeni (diftet,
anche l'ormone della gravidanza hcg), per far abortire le ragazze che
diventavano donne, il tutto con il placet delle istituzioni maggiori della
sanità mondiale (OMS; thinktwice.com, queste informazioni sono di qualche anno
fa e sono sparite anche dagli archivi dei giornali che le avevano citate, come
scienzamarcia.blogspot.com/2009/.../vaccini-abortivi-per-il-controllo delle
nascite ).
Ad
esempio nel 1950 un giornale medico (Tempo Medico) diceva che il virus ebola
derivava dalla “green monkey” presente nelle foreste dell'Africa (notizia da
verificare).
L'umanità
però reagisce e i rami secchi che cadono nel bosco non fermano i giovani alberi
che crescono tra mille difficoltà.
I
bombardamenti uccidono tante persone a Gaza, ma c'è spazio anche per una bella
storia: 4 gemellini sono venuti alla luce. Si tratta di tre maschietti e una
femminuccia, nati il 30 luglio scorso, nel bel mezzo di raid e bombardamenti. Da
fanpage.it 03/08/2014
4)
Pedopornografia: maxi blitz internazionale contro una rete di pedofili - 11/07/2014 fanpage.it
Una
vasta operazione della polizia postale di Venezia con la collaborazione delle
polizie di altri 11 Paesi ha portato al sequestro di migliaia di immagini e
video di natura pedopornografica.
Pedopornografia:
maxi blitz internazionale contro una rete di pedofili.
Maxi
blitz internazionale delle forze di polizia questa mattina in 12 Paesi tra cui
l’Italia per sgominare una vasta rete di pedofili dediti alla pedopornografia
online. Nel corso dell’operazione identificate e denunciate una cinquantina di
persone e sequestrato ingente materiale pedopornografico. Il blitz di oggi è la
fase finale di una vasta operazione antipedofilia arrivata al termine di
un’inchiesta coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia
Online (Cncpo) presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma
che è durata diversi mesi. L’indagine, diretta dal pm di Venezia Massimo
Michelozzi e condotta dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni
del capoluogo veneto, ha dato la caccia a una rete di pedofili in giro per il
mondo e ha richiesto la collaborazione della polizia di Stati Uniti, Regno
Unito, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Messico, Argentina, Russia, Spagna e
Repubblica Ceca. Nel corso delle perquisizioni gli agenti delle varie polizie
hanno rinvenuto migliaia di foto e video raccapriccianti con protagonisti
bambini che subiscono abusi sessuali.
In
Italia 26 perquisizioni in dieci Regioni
Per
quanto riguarda l’Italia, il blitz antipedofilia ha riguardato numerose regioni
e ha richiesto l’interevento delle forze dell’ordine oltre che del Veneto anche
di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia,
Sardegna, Sicilia e Toscana. Nel nostro Paese in tutto sono state 26 le
perquisizioni effettuate dalla polizia postale che ha passato al setaccio
centinaia di gigabyte di dati informatici dei presunti pedofili. Nel corso del
blitz gli investigatori informatici hanno individuato e sequestrato varie
migliaia di immagini e video di natura pedopornografica.
continua
su:
http://www.fanpage.it/pedopornografia-maxi-blitz-internazionale-contro-una-rete-di-pedofili/#ixzz39dcRkzDh
http://www.fanpage.it
Anche
questa notizia ci dà qualche speranza circa la possibilità di fermare il rettile
che si nasconde in noi e nei nostri 25 miliardi di neuroni (media stimata):
qualche miliardo sfugge al controllo del rettile cercando in ogni modo di
reprimerlo come è nostro dovere di umanità in cammino verso l'alto e non verso
gli strapiombi. Grazie a tutte quelle forze istituzionali e che si oppongono
all'avanzata dei 45 grammi di cervello rettiliano con circa 9 milioni di
neuroni abilmente sottostanti e dominati dalla neocorteccia umana ( L. Vanzelli)
5)
India: un’altra bimba stuprata e impiccata; sospetti linciati dalla folla.
Secondo
quanto riferiscono i media indiani, una bambina di otto anni è stata violentata
e impiccata a un albero in un villaggio del West Bengala. Tre uomini sospettati
di essere gli autori dello stupro sono stati linciati dalla folla prima
dell’arrivo della polizia. Uno di loro è morto.
India:
un'altra bimba stuprata e impiccata, sospetti linciati dalla folla.
Ennesima
scioccante violenza in India. Una bambina di otto anni, secondo quanto
riportano oggi i media locali, è stata stuprata e poi impiccata a un albero in
un villaggio del West Bengala, lo Stato dove sorge Calcutta. Ad aggredirla
sarebbero stati tre uomini che prima dell’arrivo della polizia sono stati
linciati dalla folla. Uno dei tre, da quanto si apprende, è morto in ospedale.
Da quanto è stato ricostruito finora, la piccola vittima di violenza era
scomparsa mercoledì sera dopo essere uscita di casa per andare a comprare del
riso per la cena. Sono stati i suoi genitori a lanciare subito l’allarme. Sono
iniziate le ricerche della bambina, in particolare vicino a uno stagno dove si
pensava fosse caduta ma la piccola è stata trovata solo ieri a circa 200 metri
da casa sua. L’avevano impiccata con una cintura al ramo di un grosso albero a
Kalibazar, nel distretto di East Midnapore. Il corpo della bambina presentava
molte ferite e segni della violenza sessuale. I familiari della vittima hanno
subito sospettato il “tantric” del villaggio, una figura tra il mago e il
guaritore, del delitto e sono andati a cercarlo a casa sua.
Stupri e violenza sulle donne
senza fine in India
Da
quanto è emerso, l’uomo e altri due presunti responsabili della violenza
stavano per scappare ma la folla li ha fermati e picchiati. Il tantric è morto
in ospedale per le ferite riportate prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Secondo alcune fonti, la famiglia della bambina di otto anni stuprata e
impiccata era coinvolta in una disputa su alcuni terreni e quindi quanto
accaduto potrebbe essere stato il frutto di una ritorsione. Quel che è certo è
che si tratta dell’ennesima, brutale, violenza avvenuta in India. Un altro caso
simile nei mesi scorsi aveva sconvolto l’India: due cuginette di 14 e 15 anni
erano state stuprate e impiccate e un albero di mango nello stato dell’Uttar
Pradesh. Solo qualche giorno fa, invece, Bangalore è stata teatro di due stupri
ai danni di giovanissime: una bambina è stata violentata in una scuola mentre
una novizia di 17 anni è stata vittima di uno stupro di gruppo nell’istituto
delle Suore della Santa Natività. (continua su:
http://www.fanpage.it/india-un-altra-bimba-stuprata-e-impiccata-sospetti-linciati-dalla-folla/#ixzz38Ss9S2CG
http://www.fanpage.it)
6) India:
faida famigliare; padre decapita figlia in Kashmir
La
piccola aveva otto anni - NEW DELHI 04 agosto 2014
Un uomo
è stato arrestato nel Kashmir indiano con l'accusa di aver decapitato la figlia
di otto anni nell'ambito, a quanto sembra, di una faida famigliare. Lo scrive
oggi l'agenzia di stampa PTI.
Shamsher
Hussain, sovrintendente della polizia locale, ha dichiarato al riguardo che
"il corpo separato dalla testa di Masarat Naz è stato trovato ieri sera
all'esterno della sua casa nel remoto villaggio di Gharana, nel distretto di
Poonch". L'alto responsabile ha aggiunto che il padre della piccola, Zakir
Hussain, è stato arrestato con l'accusa di omicidio, concludendo che secondo i
primi risultati delle indagini "la bambina sarebbe vittima di una faida
familiare". (da fanpage.it - tutti i diritti riservati all’autore e alla
testata)
7) Bambini
picchiati con mazze e bastoni: arrestato direttore di un orfanotrofio
Arrestato
in Egitto Osama Mohamed Othan, protagonista delle immagini choc in cui picchia
con violenza i bambini dell'istituto da lui diretto. Rischia fino a sette anni
di carcere. I bambini, tra i quattro e i sette anni, sono ora al sicuro.
Bambini
picchiati con mazze e bastoni: arrestato direttore di un orfanotrofio.
È stato
arrestato e rischia fino a sette anni di carcere Osama Mohamed Othan,
protagonista del video choc che ha fatto il giro della rete, in cui l’uomo
picchia con violenza inaudita i bambini dell’istituto Macca el Mocarrama. Le
immagini, visualizzate da oltre 180.000 utenti, sono state filmate dalla moglie
del direttore dell’orfanotrofio, mentre questi metteva in fila i bambini per
picchiarli uno dopo l’altro a suon di calci e pugni, senza fermarsi neanche di
fronte alle grida di dolore e alle lacrime. I bambini erano stati puniti per
aver aperto il frigorifero senza permesso. Le immagini choc risalgono a un anno
fa ma sono state divulgate solo sabato dalla donna, stanca delle continue
violenze che subiva anche in prima persona. I soccorsi non sono tardati ad
arrivare non appena il video ha cominciato a girare: l’uomo è stato tratto in
arresto e i piccoli, che hanno oggi quattro anni, sono stati liberati e
trasferiti. (continua su:
http://www.fanpage.it/bambini-picchiati-con-mazze-e-bastoni-arrestato-direttore-di-un-orfanotrofio/#ixzz39hGCb7uc
7 agosto
2014 - 13:20 AUSTRALIA
8) Centri
detenzione per migranti. Vita negata per i bambini richiedenti asilo
Giustizia
e Diritti umani da inTOPIC.it (tutti i diritti riservati all'autore e alle
testate - 07/08/2014)
In
risposta alle preoccupazioni per la crescente lunghezza del tempo che i bambini
vengono tenuti in stato di detenzione e la linea dura adottata dal governo Abbott (Australia), la
Commissione Australiana per i Diritti Umani (Ahrc) ha avviato un’inchiesta
sulle condizioni subite dai bambini richiedenti asilo. I primi risultati resi
noti la scorsa settimana non sono dei migliori.
Alcune
delle testimonianze hanno messo in evidenza alti tassi di disagio e disturbo
mentale, tra cui 128 casi di bambini detenuti che hanno commesso atti di
autolesionismo negli ultimi 15 mesi. C’è anche un elevato livello di malattia
fisica tra i bambini richiedenti asilo che vivono nei centri di detenzione.
Anche queste
quattro notizie ci spingono ad ammettere che la via alla nostra involuzione ed
estinzione è spalancata e non indicano per nulla un incremento dell'istinto di
sopravvivenza e di evoluzione umana, ma solo un perfezionamento del rettile che
è in noi e dell' iniquo principe del male che ci sovrasta. Sì, siamo composti
anche di cellule cerebrali retti liane, che possono incrementarsi, e lo stanno
facendo, tentando la scalata e il sovvertimento dei centri neocorticali dell'Homo Sapiens ormai spinto al
dimenticatoio, che vengono bloccati dall'ascesa dei “ nano tirannosauri
nascosti nelle cellule del cervello rettiliano che infiltrano da vero cancro la
nostra coscienza”.
9/08/2014
intopic.it (tutti i diritti riservati all'autore e alla testata)
Madagascar,
il missionario che salva i bambini dalla discarica Padre Pedro
Ad
Antananarivo, grazie a Padre Pedro, è nato un progetto che garantisce casa e
lavoro a più di tremila famiglie. Un esempio di azione caritativa, anche per il
Fondo Monetario Internazionale
Davide
Demichelis; il padre missionario è attivo ancora nel costruire comunità e
centri per famiglie che non hanno nulla. Grazie anche a lui per noi che non ci
muoviamo se non con donazioni o altro, nella speranza che vada tutto a buon
fine. Grazie.
Iraq:
500 yazidi uccisi e seppelliti in una fossa comune. Oltre 20mila di essi
fuggono dall’Isis.
Continuano
raid USA (Fanpage.it 10/08 tutti i diritti riservati all'autore della notizia e
alle testate)
di
Gabriella Maddaloni - 10 agosto 2014 0
Non si
ferma l’infamia dei terroristi Isis in Iraq. Mohammad Shia al-Sudani, ministro
iracheno dei Diritti Umani, informa che gli estremisti hanno ucciso e
seppellito in una fossa comune almeno 500 persone durante l’attacco a Sinjar,
nel nord. Alcune vittime – tra cui donne e bambini - sono state seppellite
vive. Altre 300 donne sono state fatte schiave.
Il
presidente USA Obama ha sottolineato che i raid aerei e i droni volti a fermare
l’avanzata Isis proseguono “con successo”, continuando a distruggere armi e
attrezzature terroristiche e che non ci sarà una nuova guerra statunitense in
Iraq. Tuttavia, ha precisato il presidente, la campagna militare aerea
anti-Isis non si risolverà in tempi brevi.
Intanto,
la tv Al-Arabiya informa che almeno 20.000 dei 40.000 profughi yazidi bloccati
da giorni sulle montagne del Sinjar per sfuggire ai jihadisti sono riusciti a
scappare. La fuga è avvenuta grazie a dei corridoi di fuga aperti dai
combattenti curdi. I fuggitivi si sarebbero inizialmente riparati in Siria, per
poi tornare nel Kurdistan iracheno scortati dalle truppe curde, al sicuro
dall’Isis. Secondo la parlamentare yazida Vian Dahkil i civili scappati
sarebbero 20.000, mentre un responsabile curdo del valico di Fishkabur sostiene
siano 30.000.
Il
ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini informa che, oltre agli aiuti
umanitari, “ il governo sta valutando una serie di altre iniziative in questi
giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri,
ma potranno riguardare anche il ministero della Difesa. La priorità assoluta è
quella di difendere i civili, accanto a quella di fare fronte all’avanzata
dell’Isis”.
Aiuti
all’Iraq provengono anche da altre nazioni europee: la Gran Bretagna ha
confermato oggi, tramite il Ministero della Difesa, un primo invio aereo di
aiuti umanitari. La Francia ha inviato nel Paese il suo ministro degli Esteri
Laurent Fabius, per discutere a Baghdad con i vertici del governo iracheno
sulla situazione. Fabius si recherà anche a Erbil, nel Kurdistan iracheno, dove
si assicurerà che gli aiuti umanitari francesi giungano alle popolazioni
minacciate dall’Isis.
Scrive
Giacomo Zanella:
T’avanza,
t’avanza,
divino
straniero;
conosci
la stanza
che i
fati ti diêro:
se schiavi,
se lagrime
ancora
rinserra,
è
giovin la terra.
Ma non
siamo divino straniero: siamo dei rettiliani molto più pericolosi e mostruosi
di qualsiasi tirannosauro, perché la nostra neocorteccia fornisce al cervello
rettiliano nuovi mezzi e nuove informazioni, nuovi “droni mentali” che
moltiplicano il nostro potenziale distruttivo; stiamo regredendo
spaventosamente verso l'alternativa di una grave patologia mentale criminale.
Gli sforzi di opporsi a non imitare i dinosauri sono immensi e numerosi volontari
lo dimostrano anche col sacrificio della loro vita, mentre molti altri
barattano il solito piatto di lenticchie, magari mezzo vuoto, che la tecnologia
gli sta offrendo sempre più e allora la scelta è presto visibile: l'uomo
rettile ci indica la nostra successiva evoluzione.