Dall' Unicef (tutti i diritti riservati all'autore e alla
testata) Mondo di Susanna Picone21 febbraio 201415:44http://www.fanpage.it (tutti
i diritti riservati all'autore e alla testata)
L'agenzia delle Nazioni Unite ha presentato il Rapporto
sull'intervento umanitario 2014 lanciando un appello: è necessario assicurare
aiuti umanitari salvavita a 85 milioni di persone.
Cinquantanove milioni i bambini di 50 Paesi che rischiano
di non farcela.
Siria, Afghanistan, Mali, Congo, Haiti: sono solo alcuni dei
Paesi che ospitano milioni di bambini che vivono in condizioni di emergenza.
Sono 59 milioni i più piccoli che rischiano di non farcela,
secondo l’Unicef. 59 milioni di bambini che vivono in 50 Paesi del mondo in
emergenza a causa di conflitti e disastri naturali.
È quanto denuncia l’agenzia delle Nazioni Unite nel Rapporto
presentato oggi sull’intervento umanitario 2014. L’Unicef ha lanciato un
appello per raccogliere 2,2 miliardi di dollari necessari per assicurare aiuti
umanitari salvavita a 85 milioni di persone tra cui, appunto, 59 milioni di
bambini.
A raccontare la
drammatica situazione Ted Chaiba, direttore Unicef del Programma di Emergenza:
“Sono appena tornato dal Sud Sudan, l’ultimo dei conflitti su vasta scala, che
sta distruggendo la vita di milioni di bambini. Circa 400 mila bambini e le
loro famiglie sono sfollati e oltre 3,2 milioni hanno urgente bisogno di
assistenza umanitaria. La stagione delle piogge sta per cominciare, per questo
abbiamo urgente bisogno di fondi per prevenire una catastrofe”.
Per la Siria e la regione occorrono 835 milioni di dollari.
Le risorse che l’Unicef raccoglierà nel corso dell’anno
permetteranno di continuare il lavoro svolto nel 2013, che è stato un anno
durante il quale – ad esempio – è stato possibile vaccinare contro il morbillo
24,5 milioni di bambini, in 20 milioni hanno ricevuto accesso ad acqua potabile
e 935mila bambini hanno ricevuto sostegno psicosociale.
Tra i Paesi dove sono in atto gravi crisi umanitarie che
colpiscono i più piccoli: l’Unicef segnala trai tanti il Mali, dove si stima
che circa 450mila persone siano sfollate dentro e fuori il Paese; l’Angola dove
1,8 milioni di persone sono colpite dalla siccità o le Filippine, dove il tifone
Haiyan ha colpito 14 milioni di persone. Drammatica la situazione in Siria: qui
l’Unicef ha lanciato un appello per 835 milioni di dollari per distribuire
aiuti salvavita che comprendono vaccinazioni, acqua, servizi igienico-sanitari,
istruzione e protezione, e per favorire la coesione sociale e la pace.
http://www.fanpage.it/unicef-59-milioni-di-bambini-nel-mondo-vivono-in-condizioni-di-emergenza/#ixzz2uKCrTl8u
Le cifre che si leggono sulla morte o mancata assistenza o
fame ed altri servizi ai bambini che sono citati nel decreto di legge dei
diritti dei bambini sono sempre assordanti, anche se non giungono in pieno alle
nostre orecchie riparate (per modo di dire) dalla coltre delle politiche
interne e dal nostro vivere quotidiano diventato problematico.
Bambini che muoiono, e sempre ci balza la cifra 18.000
bambini morti di fame o altro al giorno, cioè ogni 24 ore, da quando ci alziamo
dal letto al giorno dopo. Una lunga catena di bambini è scomparsa nei plotoni
dei bambini invisibili o che stanno per diventare tali.
Accorati sono gli appelli di molte associazioni
internazionali e nazionali che spingono all'aiuto di questi bambini sfortunati
, psicologicamente distrutti dalle guerre, piagati o distrutti in parti del
loro corpo innocente e non colpevole di quanto succede per opera di disegni
criminali forse internazionali, che legano tra loro uomini indegni di
appartenere al genere umano, veri mostri di interessi personali e solo dei loro
tornaconto: soldi e potere. È sempre la solita canzone funebre “degli altri non
me ne importa nulla, anzi uso le guerre degli altri per arricchirmi ancora di
più.” Molte sono le voci che si alzano in difesa dei bambini, voci locali, voci
nazionali o internazionali. Leggiamo anche di quei volontari uccisi nella
difesa dei bambini ed il quadro è completo:
l'uomo cerca di aiutare ora più che mai i più deboli, ma non
ci riesce in modi che rispettino i diritti dei bambini.
Più sotto possiamo leggere di altri bambini uccisi
intenzionalmente nelle scuole (i posti dove trovano più bambini). Cosa c'è di più
demoniaco di questo? L'ingannatore, l'omicida per eccellenza, ride per il male
che i suoi operai spargono per il mondo, anche se la sua battaglia finale è
perduta e sono tanti i piccoli Davide che scagliano pietre come possono contro
quell'infame Golia (Bibbia 1 Samuele 17) che se la ride oscenamente per i corpi
smembrati e mutilati dei bambini che sono il futuro dell'umanità di oggi e che
sistematicamente mutila fisicamente e psicologicamente. Spuntano ora le slot
machine per bambini, tanto per preparare il terreno della loro rovina da grandi.
Ma chi sono questi esseri se non i servitori del male? Coloro che vogliono
accelerare la distruzione dell'umanità o la sua riduzione in schiavi subumani?
L' amore vero per l'altro non esiste più, schiacciamo quotidianamente
ogni sentimento che ci fa appartenere alla specie dell'homo sapiens.
Più sotto leggiamo di altre uccisioni di minori in Africa e
più sotto ancora di bambini mutilati intenzionalmente o addirittura decapitati.
Quei soldati che sono dei criminali non hanno figli anche loro e cosa vedono
quando tornano a casa? Nessun rimorso per quello che hanno fatto in nome di
quale dio e per che scopo; già un certo Hitler voleva sfoltire l'umanità per
ottenere la razza ariana pura, ma si sa che fine ha fatto e aveva dato credito
a un’altra pseudoscienza come quella di Hanns Hörbiger (Atzgersdorf, 29
novembre 1860 – Mauer, 11 ottobre 1931), che è stato un ingegnere, scrittore e
astronomo austriaco. La notorietà gli deriva dalla sua teoria del Ghiaccio
Cosmico (Welteislehre o WEL, esposta nel libro Glazial-Kosmogonie del 1913) che
ebbe vasta notorietà in Germania prima e durante il Nazismo, tanto che la
accettò persino Adolf Hitler. La teoria del Ghiaccio Cosmico trovò all'epoca
una vasta eco popolare e diede origine ad un vero culto pseudoscientifico (WEL)
da parte di milioni di persone; promossa dal regime nazista per le sue
implicazioni razziali, è oggi totalmente screditata.
2) Escalation di violenza nel Paese africano
da inTopic (tutti i diritti riservati all'autore ed alla testata)
25/02/2014
Nigeria, decine di studenti uccisi in scuola assaltata da
Boko Haram
Drammatico il bilancio dell’attacco condotto dai
fondamentalisti islamici contro il Federal Government College a Buni Yadi,
nello Stato di Yobe, frequentato da ragazzi e ragazze di età compresa tra gli
11 e i 18 anni. Stando alle informazioni che giungono dal luogo, sarebbero
stati uccisi solo maschi. La scorsa settimana gli ultimi due blitz con decine
di vittime. Distrutto un intero villaggio
3)Unicef lancia allarme per il Centrafrica: bambini
mutilati e uccisi
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pubblicato il 14 febbraio 2014 alle ore 18:52
La tragedia umanitaria che sta colpendo il Centrafrica
rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe per i bambini del Paese.
A lanciare l'allarme è l'Unicef, secondo cui ci sono stati
livelli di violenza senza precedenti contro i bambini, uccisi e mutilati in
seguito ad attacchi e rappresaglie da parte delle milizie anti-Balaka e dei
combattenti ex-Seleka.
Con l'escalation delle violenze etniche e religiose,
soprattutto nella zona della capitale Bangui, sono almeno 133 i bambini uccisi
o mutilati, alcuni addirittura decapitati intenzionalmente.
Secondo i dati dell'Unicef, nella città di Boali, a nord
ovest della capitale, una vittima su quattro è un bambino; dagli inizi di
dicembre, 22 sono stati uccisi e 42 feriti.
Le violenze sono state commesse da tutti i gruppi.
L'ultimo obiettivo della popolazione musulmana è stato
l'evacuazione di tutte le comunità, con un incremento significativo del numero
di bambini non accompagnati o separati dalle loro famiglie durante
l'evacuazione.
In ragione di questo, l'organizzazione Onu che si occupa
della tutela dei diritti dell'infanzia, chiede alla comunità internazionale un
impegno maggiore per mettere fine alle violenze in Centrafrica e azioni
concrete per tutelare i piccoli e perseguire gli autori dei crimini.
"Gli attacchi contro i bambini devono essere denunciati
dalla società civile, dal Governo di transizione, dalle organizzazioni
internazionali e dai media - ha scritto in una nota Manuel Fontaine, direttore
regionale Unicef per l’Africa occidentale e centrale - le impunità devono
finire".
Da inTOPIC.it 26/02/2014 (tutti i diritti sono riservati agli autori e alle testate)
L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr),
l’Unicef, Mercy Corps, Save the Children e World Vision, che hanno lanciato
un appello affinché si esprima “sdegno per il devastante impatto avuto sui
bambini e le preoccupanti conseguenze a lungo termine di una generazione
perduta, ora che il conflitto in Siria sta per entrare nel suo quarto anno”.
Oltre alla protezione immediata dei bambini, l'appello
all'azione sottolinea l'importanza di rompere il ciclo della violenza e di
garantire ai bambini e ai giovani il sostegno di cui hanno bisogno immediato
per giocare un ruolo costruttivo nel futuro per la pace e la stabilità della
Siria e della regione.
E si sono espresse con
cinque richieste che riguardano:
1.La fine della violenza contro i bambini della Siria. Tutte
le parti coinvolte nel conflitto devono rispettare pienamente il diritto
umanitario, porre fine al reclutamento di bambini e impegnarsi per una
soluzione pacifica di questo conflitto.
2.La fine del blocco degli aiuti umanitari. Le
organizzazioni umanitarie devono poter raggiungere in sicurezza tutti coloro
che soffrono.
3.La fine degli attacchi agli operatori umanitari e contro
le infrastrutture - soprattutto scuole e ospedali.
4.Un rinnovato impegno per la riconciliazione e la
tolleranza condotto da tutte le comunità colpite dal conflitto che comprendono
bambini e giovani.
5.Maggiori investimenti nell'istruzione e nella tutela
psicologica di tutti i bambini colpiti dal conflitto. I bambini hanno bisogno
di aiuto per riprendersi dai traumi che hanno affrontato e per acquisire le
competenze di cui avranno bisogno per contribuire a ricostruire il loro paese e
rafforzare la stabilità della regione.
I milioni di bambini Siriani stanno per diventare una
generazione perduta, che cioè non esisterà nella storia dell'umanità: i
sostegni che ricevono non bastano e sono
pochi perché molti aiuti sono fermati alle frontiere e non raggiungono
chi ha bisogno di quegli aiuti.
Perché i nostri
politici, intendo quelli italiani, si sono dati un gran da fare per abbattere
od opporsi a governi lampo, ma che lasciano il segno nelle tasse, lavoro e
altro e non si interessano di questa piaga internazionale.
Non ci sono solo i marò, poveracci anche per le pressioni fisiche e
psicologiche che devono subire, da portare a casa dopo una vergognosa attesa di
un processo che si profila sempre meno all'orizzonte. È un esempio chiarissimo
di come si muovono certi governi. Certo che anche il nostro non brilla: solo
nuovi ricambi, almeno in parte, che poi iniziano il gioco del politico ormai
scontato e le leggi come il numero dei deputati o le pensioni d'oro
assomigliano ai processi indiani, sempre rimandati.
Ma torniamo ai bambini. Più volte ci siamo detti che non
volevamo essere la loro cronaca nera ed invece lo siamo sempre e i modi sono
sempre più perversi; mutilare, forse decapitare i bambini, è vero lo hanno
sempre fatto nei tempi chiamati “bui”, ma questi tempi non sono bui, sono
nerissimi, maligni e perversi. Possibile che qualche deputato non legga bene il
decreto dei diritti dei bambini che sono allo sbando e anche investiti da
teorie assurde, ascientifiche che li costringeranno, se non interviene
qualcosa, a non chiamare più “papà” il loro vero padre, ma genitore uno, e a
non chiamare la loro madre “mamma”, ma genitore 2. Abbiamo fatto passi avanti
con questo o si tenta di far inghiottire il solito polpettone per favorire
teorie di comodo e fortemente frustanti psicologicamente per i bambini anche se
proclamate e sostenute da emeriti (?) universitari che propongono una umanità
cosiddetta “culturale con l'identità di genere e basta” e non la vera umanità
geneticamente e cromosomicamente valida?
Proviamo qualche sera a contare i 18.000 bambini che muoiono
al giorno di fame o altro e a visualizzarli … non so se ci riusciremo, eppure
succede ogni giorno aldilà del nostro contare.