“Tipico
e più conturbante di tutti è il caso dei bambini che soffrono. Quante volte
infatti, dinanzi alla pena di un bimbo morente o sofferente, avviene di
raccogliere espressioni come queste: «Mio Dio, perché fai soffrire questo
innocente? Perché non colpisci me che sono un peccatore?» e quante altre volte
io ho colto sulle labbra dei bimbi, al momento di un’operazione dolorosa, l’espressione
ricorrente ed uguale in tutti, perché dettata dalla coscienza: «Perché mi fate
soffrire? Io non ho fatto nulla di male!».
Vale
la pena di studiare questo caso-limite, perché io credo che, quando si arriva a
comprendere il significato del dolore dei bimbi, si ha in mano la chiave per
comprendere ogni dolore umano e chi riesce a sublimare la sofferenza degli
innocenti è in grado di consolare la pena di ogni uomo percosso ed umiliato dal
dolore» ( C. Gnocchi, Gli scritti, Milano 1993, p. 751).
Oltre
ai fatti di torture e assassini di bambini, si sono sempre levate voci a favore
dei bambini che “non devono soffrire”, anche se orribili scene si stampano nei
loro centri della memoria: bambini che vedono sgozzare la madre, uccidere via
via i vari familiari fino a loro, bambini violentati fino alla maggior età
dallo stesso padre e via via altri racconti dei libri o riviste di quel tipo. Don
Gnocchi non era soggetto mediatico, ma un lavoratore indefesso a favore di
bambini in ogni luogo e con ogni sofferenza fisica, anche se i bambini che lui
e la sua associazione curavano erano chiamati “i mutilatini di don Gnocchi”, perché
si occupava soprattutto di disabili fisici e mentali. É uno dei tanti, anche se
pochi, che si interessano profondamente di bambini, sacrificando la propria
vita per loro e sobbarcandosi pesi e sacrifici ai limiti delle proprie capacità
fisiche.
Cerchiamo
di non deludere queste spinte più o meno anonime, più o meno riconosciute dalle
istituzioni con medagliette d'oro e diplomi lenzuolo. Quello che svolgono il
più delle volte è sconosciuto, compare su riviste missionarie o simili anche se
c'è Qualcuno che annota tutto per il loro futuro. Vergognamoci di aver fatto
degli stadi sport agonistici cattedrali di riferimento, degnamoci di guardare
non solo ai bambini nostri, se li guardiamo, ed interessiamoci di tutti i
bambini che soffrono, inclusi quelli che ci passano vicino e non mettiamo a
fuoco perché pensiamo ad altro, anziché a chi ci circonda e ha bisogno anche
solo di un sorriso.
1)
Cina. Stupra 11 bambine, condannato e fucilato in piazza.
Cina: politico stupra 11 bambine, fucilato in piazza
20/06/2013 | Filed under: Asia | Posted by: Redazione
SHANGHAI, 19 GIU –
Le
autorità cinesi hanno eseguito la condanna a morte per fucilazione di un ex
funzionario governativo condannato per aver violentato undici minorenni.
Lo
scrive l’agenzia Nuova Cina. L’uomo, Li Xiongong, ex vice segretario generale
del comitato cittadino del partito comunista di Yongcheng, nella provincia
centrale dell’Henan, è stato arrestato nel maggio dell’anno scorso per aver
violentato le ragazzine dalla seconda metà del 2011. Dopo la condanna, l’uomo
fece appello ma fu rigettato.
http://www.ilnumerozero.com/attualita/mondo/3588-cina-politico-stupra-11-bambine-fucilato-in-piazza.html
2)
Cina: Neonato gettato nel water sopravvive nel tubo della fogna; salvato.
29/05/2013
| Filed under: Asia | Posted by: Redazione 29 magg –
Un
neonato gettato nella toilette appena nato, è stato salvato dai pompieri
rompendo il tubo della fogna da dove provenivano le sue urla. “Per fortuna il
bambino è sopravvissuto – afferma un poliziotto su portal.hangzhou.com. cn – ma
la persona che lo ha abbandonato è sospettata di omicidio”.
Il
fatto è avvenuto a Jinhua (Zhejiang). Due giorni fa, alcuni abitanti al quarto
piano di una casa, hanno sentito i vagiti del piccolo provenire dal tubo della
fogna e hanno chiamato i pompieri. Dopo alcuni vani tentativi, i pompieri hanno
tagliato una sezione del tubo della lunghezza di 30-40 cm e l’hanno portato
all’ospedale, dove insieme a dei medici, usando seghetti e pinze, hanno a poco
a poco liberato il piccolo, ancora avvolto nella placenta e con il cordone
ombelicale attaccato.
Il
neonato di due o tre giorni di vita ha riportato qualche piccola ferita e aveva
un lento battito cardiaco. Ora è nell’incubatrice e le sue condizioni sono
stabili.
3) In Bolivia, un
ragazzo accusato di aver violentato e
ucciso una ragazza è stato braccato e seppellito vivo dalla folla.(da Intopic.it, tutti
I diritti riservati all'autore ed alla testata)
Ritenuto colpevole di
stupro e omicidio: 17enne sepolto vivo
Degli indigeni
boliviani hanno applicato la loro giustizia sommaria seppellendo vivo un 17enne,
Santos Ramos, ritenuto colpevole di aver stuprato e ucciso una donna di 35
anni. La polizia e i procuratori, al corrente della violenza, si stavano
recando al villaggio del giovane, ma non hanno potuto raggiungerlo perché la
strada era stata bloccata dalla comunità a cui apparteneva la donna. I
concittadini hanno quindi provveduto a seppellire la vittima e a gettare nella
fossa anche Santos, mentre i leader delle comunità indigene imponevano il
silenzio e proibivano d’informare gli esterni. Stando a un portavoce, le forze
dell’ordine avevano individuato Ramos come possibile autore dell’omicidio di
Leandra Janco Arias, ma la comunità ha preferito farsi giustizia da sé. La
città rurale di Colquechaca, con i suoi circa 5000 abitanti, sorge 333 chilometri a sud est di La Paz e
appartiene alla provincia di Potosi. Nella stessa area, solo pochi giorni prima,
era accaduto un evento simile: due uomini avevano rubato un’auto e ucciso
l’autista. Catturati dagli abitanti del villaggio mentre tentavano di vendere
la vettura, uno è stato impiccato e lapidato, l’altro bruciato vivo. I
linciaggi, in Bolivia, sono frequenti soprattutto nelle aree urbane rurali e
povere dove c’è poca presenza di forze di polizia e dei funzionari giudiziari e
gli abitanti creano una comunità entro cui essere protetti. La Costituzione in
vigore dal 2009 riconosce la giustizia indigena e ai capi delle comunità rurali
è concessa l’autorità di giudicare reati secondo i loro costumi ancestrali, ma
non viene riconosciuta la “giustizia-spettacolo”.
4)
Pavia, 32 enne fa sesso con bimba di 9 anni: sorpreso dai poliziotti
Cronaca di B. C. 19
luglio 2013 15:25
Un
32enne di Pavia è stato arrestato questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile
con l'accusa di violenza sessuale su minori. L'uomo è stato sorpreso da un
poliziotto mentre si trovava nel parco della Vernavola con i pantaloni
abbassati e costringeva ad un rapporto sessuale orale una bambina, di circa
nove/dieci anni. L'agente stava facendo jogging nel parco tra la strada
provinciale Vigentina e via Mirabello e ha colto in flagranza di reato il
presunto pedofilo. Alla vista del poliziotto l'uomo, dopo un primo tentativo di
fuga fallito, si è affrettato a dichiarare: “non sono uno di quelli”. É stato
subito trasferito alla Casa circondariale di Pavia a disposizione delle
autorità giudiziarie.
http://www.fanpage.it 19/07/3013 - continua su:
http://www.fanpage.it/
5)
Fanpage.it (tutti i diritti riservati all'autore ed alla testata
Cronaca,
Italia di Davide Falcioni28 giugno 201316:47
Faceva
guardare film porno alle figlie di 4 e 8 anni, poi chiedeva di imitarne le
scene
Arrestato
in provincia di Firenze un uomo di 50 anni. Ha abusato sulle figlie dal 2007 al
2012. Un cinquantenne della provincia di Firenze è stato condannato a una pena
di sette anni e mezzo di carcere. faceva guardare film pornografici alle due
figlie, di 4 e 8 anni, poi ne abusava chiedendo loro di imitare quello che
avevano appena visto sullo schermo. Secondo quanto ricostruito dalla procura, gli
abusi sono durati cinque anni, dal 2007 al 2012. Per l'accusa, l'uomo (difeso
dagli avvocati Gianluca Gambogi e Carlotta Corsani) che lavora in una ditta
edile di famiglia, approfittava dell'assenza di casa della moglie, una
straniera, per approfittare delle figlie. In alcune occasioni avrebbe cercato, senza
riuscirci, anche di avere rapporti completi con le bambine. In base a quanto
ricostruito dalla procura, l'uomo minacciava le figlie dicendo loro di non
raccontare nulla altrimenti le avrebbe picchiate. A denunciare la vicenda é
stata la madre, quando le piccole le hanno raccontato cosa faceva loro il
padre. L'uomo é' stato arrestato e poi é finito ai domiciliari in una struttura
gestita da un'associazione di volontariato.
6)
sabato, 27 luglio 2013
Arrestato
maestro d'asilo pedofilo: "Ho violentato una bimba di 18 mesi"
(da http://www.controlacrisi.org/notizia/ tutti i diritti riservati all'autore e alla testata)
(da http://www.controlacrisi.org/notizia/ tutti i diritti riservati all'autore e alla testata)
26.07.2013 CONFLITTI
- INTERNAZIONALE
"Ho
violentato una bimba di 18 mesi". Poi altri stupri. Maestro pedofilo in
galera
"Ho
violentato una bimba di 18 mesi". E così è in carcere dal 2011, un maestro
d'asilo svizzero di 31 anni che ha riconosciuto la sua stessa colpevolezza e ha
confessato di aver violentato sette bambine tra i 18 mesi e i 6 anni, in
passato.
Sono
quattro le vittime: bimbe affidategli quando l'uomo era impiegato in un asilo
d'infanzia a Volketswil, vicino a Zurigo.
L'uomo
è stato arrestato nel marzo 2011 dopo una segnalazione alla polizia fatta dalla
"cellula di coordinamento nazionale della lotta contro la criminalità su
internet per possesso di filmati pedopornografici".
Il
maestro inizialmente ha confessato di aver violentato una bambina di due anni e
mezzo e di aver scattato fotografie e anche girato video insieme a lei.
Poi
ha confessato altri stupri.
L'uomo,
secondo le indagini, "comprava" il silenzio delle vittime offrendo
regali e caramelle perché le bambine non parlassero in famiglia dei
"giochi segreti" che facevano con l'uomo.
7)
Strage di bimbi ad Aleppo: 29 morti, 19 i minori
Sabato,
27 luglio 2013: Intopic.it (tutti i diritti riservati all'autore ed alla
testata)
Ennesima
strage di innocenti: un missile terra-terra, ad Aleppo, ha colpito alcune
abitazioni. Almeno 29 le vittime, di cui 19 bambini. – Redazione - 27 luglio
2013 - Sembra che non debba finire mai, il conflitto in Siria. E a farne le
spese sono per lo più gli innocenti: i civili e i bambini.
Nella
giornata di oggi, l'ennesima strage: un missile terra-terra, nella periferia di
Bab Nairab, ad Aleppo, s'è schiantato contro alcune abitazioni, anziché colpire
il quartier generale dei ribelli. Un errore che è costato la vita ad almeno 29
persone, di cui 19 sono bambini e 4 donne.
A
riferirlo è stato l'osservatorio siriano dei diritti umani; pochi giorni fa
l'ultimo rapporto dell'Onu aveva parlato di circa 100mila vittime in Siria
dall'inizio del conflitto che vede contrapporsi i ribelli ai militari di Assad.
8)
Accusa pesantissima per un uomo di Alatri: violenza sessuale ripetuta per circa
vent’anni sulla figlia che in
passato aveva tentato anche il suicidio.28/07/2013 di Claudio Cesari
@CiociariaReport (tutti i diritti riservati all'autore ed alla testata)
Dopo
oltre vent’anni di abusi subiti, ha trovato la forza di denunciare ai
carabinieri il proprio padre, per via delle morbose attenzioni sessuali che
questi le avrebbe riservato rovinandole quelli che dovrebbero essere, per tutti,
gli anni più spensierati ed allegri. La ragazza, attualmente, ha trent’anni e
da quando ne aveva circa dieci sarebbe stata costretta, dal proprio padre, a
subire violenze sessuali e costrizioni psicologiche quotidiane, mentre la madre
era all’oscuro di quanto succedeva.
La
prigionia psicologica ed il terrore della ragazza sono terminati nella giornata
di ieri, sabato 27 luglio, quando i militari della Compagnia di Alatri, diretti
dal Capitano Contente, hanno tratto in arresto un sessantenne di Alatri con la
pesantissima accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata
nei confronti della figlia.
Indagini
andate avanti per mesi e grazie alle quali il Gip del Tribunale di Frosinone, Francesco
Mancini, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presunto
aguzzino, sulla colpevolezza del quale, però, esisterebbero, allo stato attuale,
pochissimi dubbi: le indagini, infatti, hanno permesso di accertare la
colpevolezza dell’uomo che, per oltre vent’anni, ha costretto la figlia, quotidianamente,
a compiere e subire atti sessuali, sottoponendola ad un continuo stato di
sofferenze fisiche e morali.
A
seguito delle violenze subite, la figlia, nel corso degli anni, ha tentato
anche il suicidio tanto era lo sconforto per quello che era costretta a subire
e non aveva il coraggio di raccontare. La giovane, più volte in passato, è
stata ricoverata anche in strutture sanitarie, pubbliche e private, dove ai
sanitari ha spiegato anche i motivi dei suoi tentativi di farla finita. I medici,
però, avrebbero omesso le dovute comunicazione alle Autorità competenti.
Sono,
attualmente, in corso ulteriori indagini, a tal proposito, per verificare le
posizioni di quei sanitari che, appunto, avrebbero omesso, una volta venuti a
conoscenza degli inquietanti fatti, di denunciare quanto accadeva alla loro
assistita.
In
questa relazione in cui riporto di notizie pubblicate altrove c'è di tutto: pedofili
arrestati e condannati, condanne di comunità, abusi perpetrati per lustri, sempre
bambini che hanno sofferto e che hanno visto cancellato per sempre il sorriso
dal proprio cuore (anche se non è il centro delle emozioni positive).
Poi
rivolgiamo il nostro pensiero deciso e chi cerca una giustizia che non arriva,
a quei bambini delle guerre che con puntualità i media ci somministrano, senza
commenti su quella orribile e indecente vita politica internazionale che
aspetta l'aumento giornaliero dei morti senza intervenire per fermare le mani
di coloro che continuano a mietere bambini a mazzi come fossero esseri subumani
da distruggere, forse anche per la “giornaliera invocata crisi “: diminuiscono
le bocche da sfamare e da introdurre nel lavoro ed allora ... “tutto va ben,
madama la marchesa” cantavano gli strimpellatori tempo fa.
Ma
niente va bene: anche senza voce, quei bambini gridano giustizia e c'è Chi li
ascolta e provvederà ad abbattere i regni fatiscenti di governi multinazionali
che attualmente si prodigano per istruire sessualmente anche i neonati al loro
modo paranoico e antigenetico.